Notizie di spettacolo nelle Marche
È di tre pecore gravide e quattro agnelli nati da pochi giorni il bilancio mortale dell’ultima incursione subita da un allevamento nella notte tra mercoledì e giovedì e i, a creare ancora  più apprensione è che il fatto si è verificato in pieno centro abitato.
Siamo a Borgo San Lorenzo, frazione di Loro Piceno, dove Massimo Iacozzi vive e fa l’allevatore. Oltre una trentina di capi in un ovile recintato a circa 100 metri da casa sua. Ieri mattina quando vi si è recato ha subito visto che c’era qualcosa che non andava.
“Nella notte sentivo i cani abbaiare ma mai avrei creduto di subire un attacco così vicino alle case” racconta. A terra le carcasse sbranate degli animali. Lupi, come ha confermato il veterinario Asur arrivato sul posto dopo la denuncia. Ora la prassi prevede un risarcimento per ogni capo “che tuttavia basta a stento per coprire le spese di smaltimento delle carcasse – spiegano da Coldiretti Macerata -. Non si tiene conto minimamente la perdita di reddito. Sono necessari interventi di riequilibrio e per questo vogliamo confrontarci con le Istituzioni ponendo il tema della differenziazione tra lupi e cani inselvatichiti. Siamo pronti a discuterne senza vincoli ideologici. Il principio è che proliferare di una specie non può avvenire a scapito di altre o se questo mette a repentaglio l’incolumità delle persone".
La provincia di Macerata è la più colpita delle Marche dalle predazioni. Nel 2021 da gennaio a settembre qui si è registrato il 30% dei  59 assalti, tutti di lupi, avvenuti ai danni delle aziende marchigiane con 236 tra pecore o capre, 21 vitelli e 16 tra puledri e asini uccisi. Negli ultimi 4 anni sono stati predati oltre 1500 animali.
















Area degli allegati













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Arrestato un cinquantacinquenne di Tolentino condannato  per lesioni aggravate commesse nel 2014.
A causa infatti di comportamenti antigiuridici tenuti nel tempo, il Tribunale di Sorveglianza non ha concesso  nei suoi confronti  misure alternative alla detenzione ( affidamento in prova ai servizi sociali, detenzione domiciliare ); ieri, i militari della Stazione carabinieri di Tolentino hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione della Procura di Macerata 


Il tolentinate era stato denunciato dai Carabinieri per un furto all’interno di un centro commerciale nel 2019, oltre che per lesioni e minacce verificatesi all’interno dell’area container dove abitava.

La sospensione dell’ordine di carcerazione è stata pertanto revocata e l’uomo dovrà scontare la pena di otto mesi di reclusione. I Carabinieri lo hanno tradotto al carcere di Fermo.

Nell'ambito invece dei servizi di controllo del territorio la pattuglia di San Severino Marche ha fermato un giovane straniero trovato in possesso di due grammi di stupefacente del tipo hashish occultati nell’auto. Il ragazzo sarà segnalato alla Prefettura di Macerata come assuntore.
 c.c.
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Venerdì, 04 Febbraio 2022 11:14

Camerino, Sborgia replica ai dimissionari

Con un lungo comunicato stampa che riportiamo integralmente, l'ex sindaco di Camerino Sandro Sborgia replica alle ultime dichiarazioni degli ex consiglieri Fanelli, Pennesi, Sartori. 

«Apprendo dagli organi di stampa che i tre dimissionari avrebbero reso nota “la verità” dei fatti che avrebbero portato alla congiura della notte del 29 gennaio scorso, quando unitamente alla minoranza consiliare hanno rassegnato le dimissioni in massa alla presenza di un notaio che ne ha autenticato le firme. Un’altra verità, dunque, rispetto a quella comunicata all’indomani delle dimissioni, così come diverse furono le verità a giustificazione della costituzione del gruppo consiliare “per Camerino”. Sembra di vedere un navigatore satellitare impazzito che a ogni errore di percorso, procede al ricalcolo del tragitto.

Avrebbero lamentato un problema di “mancanza di democrazia” nell’adozione di scelte “profondamente sbagliate e persino dannose”, di cui la più grave avrebbe riguardato il progetto di ricostruzione.

La dichiarazione non poteva che provenire dall’ex assessore ai lavori pubblici e urbanistica Marco Fanelli, lo stesso che appena insediato ebbe a dire che non era il caso di concentrare tutti gli sforzi sulla ricostruzione della città, in quanto ci sarebbero voluti almeno trent’anni prima di rivederla!! Colui che criticava tutto l’impegno che altri consiglieri profondevano per la ripresa degli interventi di messa in sicurezza degli immobili del centro storico, ritenuti una perdita di tempo; lo stesso che non fu presente alla riapertura del centro storico. Stiamo parlando dell’assessore che non ha mai partecipato a una sola riunione sulla ricostruzione; sulla predisposizione del Programma Straordinario così come alla predisposizione dell’Ordinanza Camerino (una delle prime Ordinanze emesse dal Commissario Legnini) attraverso la quale furono stanziati quasi 20 milioni di euro per il restauro degli immobili pubblici considerati strategici per la ripresa della Città (comune - teatro, rocca borgesca, banca marche, parcheggio meccanizzato ecc.). A tal proposito intervenne per dichiarare che non si poteva dar loro priorità di esecuzione perché il personale dell’Ufficio Tecnico aveva già troppo lavoro da fare!! Come a dire che avevamo perso tempo. Parallelamente però pubblicava sui social commenti stratosferici sul grande risultato raggiunto!! Quando si dice la coerenza!!! Si tratta dello stesso assessore che mal sopportava la presenza del Sindaco e di altri consiglieri lavorare all’interno dell’Ufficio Tecnico perché ne compromettevano il ruolo di protagonista, senza comprendere che l’autorevolezza è una qualità che si conquista con la competenza, l’esempio, la dedizione, lo studio, il sacrificio, il duro lavoro e la passione e soprattutto con quella qualità umana che ogni individuo dovrebbe avere nell’approcciarsi a situazioni nuove di cui poco o nulla conosce: l’UMILTA’. Un assessore che ha brillato esclusivamente per la sua assenza: che non si è mai occupato di un piano di manutenzione delle strade o del verde pubblico; che non ha mai avuto contezza né di quali fossero i lavori da fare, né di quale fosse lo stato di avanzamento di quelli in corso. Un assessore che non si è mai occupato di risolvere situazioni tanto urgenti quanto delicate: vedasi la risoluzione di un grave problema sanitario pendente da anni, nella zona denominata “fosso dello scarico” alla quale dovetti provvedere in prima persona; l’avvio dei lavori di rifacimento del manto stradale della frazione Mecciano - Mergnano, per i quali è dovuto intervenire il Sindaco una volta constatata la situazione di grave e colpevole ritardo, imponendo all’ufficio di procedere con la massima urgenza, giustificandosi poi con gli abitanti giustamente indignati; i lavori per la sistemazione della strada che dalla località Le Calvie conduce all’Ospedale e per quella che dalla località “I Ponti” conduce alla frazione Canepina di cui, però, non ha mancato di comunicare alla stampa l’imminente avvio. Un assessore che ebbe persino il coraggio di risentirsi perché erano stati eseguiti lavori di pulizia della cinta muraria cittadina a sua insaputa; l’assessore che incaricato di provvedere alla possibilità di installare un chiosco ai giardini della Rocca Borgesca disse che non si sarebbe mai potuto fare. I fatti hanno poi dimostrato il contrario e non certo per merito suo. Per non parlare della necessità di seguire le opere necessarie al campus universitario per i quali, su richiesta dell’università, dovetti intervenire direttamente con il Genio Civile a risolvere una situazione che il nostro assessore ai lavori pubblici era stato incapace di superare. Diverse furono le occasioni di dissenso nei confronti del Sindaco che aveva proposto e poi sottoscritto la convenzione con la nostra Università per la cessione dell’immobile “Rotary Palace” di via Madonna delle Carceri, da utilizzare per la creazione di un avanzatissimo laboratorio di prove sui materiali che la Città rischiava di perdere in favore di quella di Ascoli se non avessimo provveduto in tempo. Le proteste e le urla dell’assessore alla cultura quando il Sindaco, per evitare la chiusura dell’Archivio di Stato, prima trasferì presso quella sede una unità di personale del comune e poi, una volta in pensione l’ultimo dipendente dell’Archivio, dispose l’impiego di tre unità di personale percettore del reddito di cittadinanza. Grazie a quelle scelte, la sezione dell’archivio di Stato di Camerino è una delle pochissime sezioni italiane ancora rimaste aperte. Lo stesso dicasi per lo spostamento della Biblioteca “Valentiniana” della quale né l’assessore ai lavori pubblici né tantomeno la signora Assessora alla cultura si sono mai interessati. Al contrario, la giudicarono impossibile senza il ricorso a ditte esterne il cui impiego avrebbe comportato l’impegno di ingentissime risorse (qualche centinaia di migliaia di euro) di cui il comune non disponeva. Poco importa se si tratta di denaro pubblico derivante dai tributi dei contribuenti. Per non parlare dell’impegno riguardo il settore Istruzione, completamente dimenticato sia dall’assessore alla cultura, titolare della delega, che di quello ai lavori pubblici per gli interventi di manutenzione delle strutture. Basta leggere le cose fatte dalla roboante assessora, pubblicate sui social in queste ore. Non una sola parola riferita alla scuola, semplicemente perché della scuola, dei ragazzi e delle famiglie non è mai importato nulla nonostante i gravissimi disagi giovanili più volte segnalati. Ad accorrere sempre e solo Sindaco e altri amministratori. E questo evidentemente dava fastidio.

Riguardo i rapporti che avremmo dovuto avere con le altre istituzioni locali e in particolare con l’Università e la Diocesi, veniva sollecitata da entrambi gli assessori dimissionari, la necessità di tenere una linea tutt’altro che conciliante. Una visione miope e infantile del modo di amministrare una Città complessa quale la nostra.

Quelle riferite sono solo alcune delle vicende vissute. Ve ne sarebbero molte altre che evitiamo di raccontare per quel senso di pudore che ancora rimane.

Il Sindaco non si sottrae alle critiche rivolte al suo modo di fare politica o di gestire l’attività amministrativa. Ha preso posizioni forti nei confronti di quanti minacciavano la stabilità e la permanenza di servizi essenziali della città. Ammette di non essere stato affatto tenero con le amministrazioni regionali che si sono alternate a riprova di non aver mai privilegiato il colore politico dell’amministrazione di turno. Ha sempre ritenuto che fosse suo preciso dovere proteggere i servizi esistenti e possibilmente potenziarli. Rivendica le battaglie fatte in nome della preservazione dell’Ospedale di Camerino verso cui la passata amministrazione aveva palesato tutto il suo disinteresse; per l’allargamento dell’Unione Montana contro i soprusi di quanti hanno un concetto distorto della partecipazione e temuto per la messa in pericolo dei loro miseri interessi; per scongiurare il concreto rischio per la nostra Città di ospitare una discarica di rifiuti. Sarebbe la fine per il nostro territorio. Erano in gioco interessi importantissimi ed era preciso dovere del Sindaco difenderli, ad ogni costo, anche a rischio di procurarsi qualche inevitabile inimicizia. Rifarei ogni cosa!

Riguardo i comportamenti dittatoriali che avrebbe tenuto nell’ambito dei rapporti interni alla maggioranza, non si può non rilevare come quelle accuse piuttosto che colpire la persona del Sindaco, offendono la dignità degli altri consiglieri. Nessuno può essere portato a credere, infatti, che personalità del calibro dei consiglieri Ortenzi, Marassi, Sfascia, Jajani e Ortolani fossero manipolabili, incapaci di ragionare con la loro testa, terrorizzati e sottomessi al carattere autoritario e dittatoriale del Sindaco. I tre consiglieri dimissionari probabilmente pensavano di avere a che fare con un burattino, inesperto di fatti amministrativi e manovrabile a loro piacimento. Immagino si siano accorti immediatamente di aver fatto male i conti.

Tengo a precisare, per parte mia, di aver sempre operato con estrema trasparenza e correttezza. Mai mi sono rivolto ai consiglieri Pasqui e Lucarelli per proporre accordi inconfessabili. Quantomeno bizzarro che a insinuare la possibilità di un possibile dialogo con la minoranza siano gli stessi che per mesi hanno tramato per abbattere l’amministrazione. Si tratta dei tre consiglieri che hanno tentato di imporre al Sindaco la convocazione del consiglio comunale per l’adozione di una variante al PRG il cui iter per l’approvazione, è bene ricordarlo, ebbe inizio con l’amministrazione Pasqui. A proporla, questa volta, l’assessore Fanelli, lo stesso che si dichiarava contrario a un ulteriore consumo di suolo quando si trattava di realizzare alloggi di edilizia popolare, ma evidentemente favorevole se il sacrificio fosse utile al soddisfacimento di una richiesta proveniente da un privato. Peccato però che l’istruttoria per l’adozione di quella “piccola variante”, giudicata contraria all’interesse generale anche dal resto della compagine amministrativa, evidenziava numerose lacune e criticità di ordine tecnico e giuridico, i cui esiti sono stati comunicati ai tre proponenti con l’invito a ritirare la richiesta. Accade che nel pomeriggio del venerdì 28 gennaio, a poche ore dall’appuntamento con la minoranza, Fanelli, Sartori e Pennesi, valutate le pesanti osservazioni sulla vicenda, decidono di ritirarsi in buon ordine e trasmettono una nota diretta al Sindaco con la quale viene chiesto di “sospendere” l’istanza di convocazione del consiglio comunale per l’adozione della variante al PRG. Di li a qualche ora si ritroveranno insieme a Pasqui & c. per sottoscrivere l’atto di dimissioni che non permetterà più alcuna convocazione di alcun consiglio comunale.

Un profondo senso di compassione attraversa la mia anima al pensiero di vedere i tre consiglieri di maggioranza, nel cuore della notte, all’interno di uno studio commerciale, in una fredda sera d’inverno, sottoscrivere quello sciagurato documento con il quale hanno decretato la morte dell’amministrazione comunale e con essa il tradimento della volontà popolare.

Oggi l’amministrazione della Città è affidata ad un Commissario Prefettizio che di solito viene chiamato ad assumere le funzioni di direzione in momenti drammatici e tragici della vita amministrativa di una comunità. Ma nel nostro caso è diverso: questo è amore».



Sandro Sborgia
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Agli Ospedali Riuniti di Ancona parte un nuovo protocollo sperimentale: l’utilizzo di farmaci agnostici, che rappresentano la frontiera più avanzata dell’oncologia di precisione e possono essere definiti “jolly”, perché colpiscono in maniera selettiva alcune mutazioni genetiche, indipendentemente dall’organo interessato dalla patologia. Sarà attivato solo in sei centri in Italia, tra cui appunto Ancona.

“La Giornata mondiale contro il cancro in questo caso – ha dichiarato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - è la migliore occasione per presentare un sistema innovativo, che potrebbe rivoluzionarne la cura”.

L’emergenza coronavirus non ha fermato i reparti di oncologia medica – ha sottolineato ancora l’assessore - Le sedute di chemioterapia nei day hospital, la somministrazione dei vari farmaci anticancro e tutto il consueto lavoro di reparto sono stati riorganizzati per mettere in sicurezza sia il personale sanitario che i pazienti. Non dobbiamo neppure dimenticare la prevenzione perché il 40% dei tumori è potenzialmente prevenibile”.

Nelle Marche sono attivi tre percorsi di screening oncologici: mammella, cervice uterina e colon retto. Il tasso di adesione nella nostra regione è molto più alto rispetto alla media nazionale.
Pubblicato in Cronaca
"Questa mattina ho avuto occasione di fare un giro nel centro storico di Camerino e mi sono misurato con la sofferenza di una realtà che ti prende il cuore, Devo dire che chiunque rimarrebbe turbato nel vedere in queste condizioni, una città con le tradizioni e le bellezze che ha Camerino. Ma ho visto anche fortunatamente i tanti segni del rilancio e della rinascita cbe confortano e che speriamo possano proseguire. La nostra è una gestione commissariale, per un tempo che si può pensare sarà di circa 4 mesi fino alle prossime elezioni. Cercheremo di dare il nostro contributo Quello che vi posso assicurare, insieme al mio collega, è il massimo impegno e con quel po' di esperienza che abbiamo accumulata negli anni di servizio".
Così si è espresso il Commissario prefettizio Paolo De Biagi che insieme al collega sub commissario Carlo Ferraccioni, ha incontrato i giornalisti a poche ore dall'attribuzione dei poteri spettanti al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio, conferita loro dal Prefetto di Macerata Flavio Ferdani dopo la caduta dell'ammnistrazione guidata da Sandro Sborgia. 
De Biagi, originario di Pesaro e attualmente in condizione di quiescenza dopo una carriera svolta in prevalenza nell'amministrazione del ministero dell'Interno, ha aperto le presentazioni facendo un breve excursus sui passaggi salienti della sua carriera professionale. Agli inizi come insegnante di scuola elementare, è seguito per un breve periodo  l'incarico di  funzionario delle Dirigenze delle Finanze fino all'ingresso nel ministero dell'Interno per arrivare al ruolo di Prefetto. Già Prefetto di Terni e con un'esperienza vissuta in molte Prefetture, nelle Marche De Biagi ha ricoperto incarichi ad Ancona e Pesaro Urbino..
"Le Marche hanno un entroterra bellissimo, soprattutto nella parte collinare dellla provincia di Macerata - ha dichiarato De Biagi, ammettendo di subirne il fascino sin dall'età giovanile, seppur conoscendolo solo per amicizie universitarie che aveva in zona.
La città di Camerino l'aveva vista una volta da turista poi, quando era Prefetto di Terni, ebbe occasione di tornarci subito dopo le scosse del 2016- 2017 per una riunione col Commmissario straordinario alla ricostruzione.
"Non era trascorso molto tempo dal terremoto e vedere con i miei occhi la situazione è stato davvero molto pesante. Ne ho un ricordo drammatico - ha affermato De Biagi, dicendosi onorato dell'incarico ricevuto dal Prefetto Ferdani. 
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"Ho fatto varie  esperienze commissariali, sia in piccoli centri che in città più grandi come Padova che ho gestito per otto, nove mesi. Però ogni realtà ha proprie specificità e proprie problematiche. Non mi era mai capitato di lavorare in ambienti che avessero subito la ferita del sisma. Farlo adesso,se da un lato mi crea dei problemi anche logistici, davvero mi stimola. Lavorare, sia pure in queste condizioni un po' travagliate e problematiche, mi stimola ancora di più a fare qualcosa per le persone che qui vivono stabilmente e per questo territorio",
Ha poi ricordato che la sua persona è stata individuata dal prefetto Ferdani d'intesa col ministero, in quanto per le città e per le situazioni più importanti il Ministero ha voce in capitolo nella scelta delle personalità più adatte e con la giusta esperienza per affrontare e gestire delle situazioni delicate che, pur rappresentando degli intermezzi, debbono comunque garantire una continuità dei servizi .
"Il nostro obiettivo è quello di garantire questa continuità senza che ci siano sbalzi, soluzioni di continuità, interruzioni - ha assicurato il Commissario prefettizio-. Il Commissariamento  è una fase  prevista dalle norme e dal sistema amministrativo e fa seguito all'impossibilità per l'amministrazione,di continuare, per ragioni diverse. Nel caso di specie, le dimissioni di sette consiglieri hanno determinato un blocco e l'incapacità per l'amministrazione di proseguire il proprio lavoro.  Ecco che, per non lasciare questo periodo che va dal momento in cui si verifica la condizione di crisi alla nomina della nuova maggioranza, l'amministrazione commissariale interviene per non lasciare priva di guida la stessa amministrazione comunale. L' attenzione che c è per Canerino - ha sottolineato - è testimoniata dalla scelta che il Prefetto Ferdani e il Ministero hanno voluto fare, indicando la mia figura che vien da un'esperienza pluriennale. C'è stata questa consapevolezza e questa attenzione, in primo luogo attraverso la scelta di una persona con esperienza per affrontare una gestione, sia pure limitata nel tempo e inoltre, per rendere l'azione più costante ed incisiva, con l'affiancare la gestione ad un altro funzionario che proviene dalla Prefettura di Macerata ed è in grado di garantire una presenza più costante e continuativa".
Arrivato ieri in città, De Biagi ha dedicato queste ore a creare i primi contatti e rapporti. "Con i vari funzionari dei servizi abbiamo cominciato a parlare delle questioni che necessitano di essere affrontate in tempi brevi, anche se non c'è stato ancora il tempo materiale di sviscerarle. Nostro obiettivo - ha precisato- è quello di occuparci non solo dell'ordinario ma anche di quello che è urgente e indifferibile. Ho sempre visto la funzione del Commissario aperta a tutti i problemi - ha dichiarato -  tuttavia, nella consapevolezza dei problemi importanti che si riflettono sulla vita dei cittadini per anni se non per decenni, se possibile e se non ci sono scadenze, ritengo debbano essere assunte dai "legittimi" titolari  del potere ammnistrativo, cioè i rappresentanti eletti dai cittadini".
La parola è quindi passata al giovane collega Carlo Ferraccioni, vice Prefetto aggiunto in servizio alla prefettura di Macerata dal 18 gennaio 2021, che a Camerino ricoprirà appunto l'incarico di sub commissario. È entrato nell'amministrazione dell'Interno nel 2019, dopo essere stato per 7 anni funzionario del Mef e, aver esercitato per un periodo più breve la professione di avvocato.
"Mi accingo a svolgere questo incarico da sub commissario fornendo la massima collaborazione al Commissario prefettizio e svolgerò le mie mansioni perseguendo l'interesse della collettività e del territorio di Camerino. Un incarico - ha concluso Ferraccioni  - che rappresenta per me un'occasione di crescita professionale molto rilevante e dunque sono molto lieto di essere stato nominato dal Prefetto Ferdani che ringrazio sentitamente".
Nella giornata di domani, De Biagi e Ferraccioni incontreranno il rettore di Unicam prof. Claudio Pettinari e, nei prossimi giorni, Mons Francesco Massara.
c.c.



















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Controlli del territorio rafforzati dai carabinieri della compagnia di Tolentino soprattutto durante il fine settimana.

A San Ginesio i militari della locale stazione hanno denunciato un uomo che si è allontanato dalla propria abitazione nonostante fosse in quarantena per positività al Covid-19. In barba all’obbligo di permanere nell’abitazione indicata, l’uomo si era allontanato a seguito di una discussione in famiglia.

A San Severino i carabinieri hanno multato due persone, un uomo di 47 anni e una giovane di 27, sorpresi alla guida dei rispettivi veicoli in palese stato di ebbrezza e con un tasso di alcol nel sangue superiore ai limiti di legge. Per la ragazza è scattata anche la denuncia all’autorità giudiziaria e il ritiro della patente.

f.u.
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La città di San Severino Marche rinnova il parco macchine destinato al servizio di trasporto scolastico per gli alunni delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Due nuovi scuolabus, uno dei quali full electric ad emissioni zero, entrano a far parte della “flotta” comunale.

Si tratta di un Volkswagen e-Crafter con trazione elettrica ad accelerazione rapida, che verrà utilizzato prettamente nel ciclo urbano e che potrà trasportare fino a 20 passeggeri. Insieme a questo entra in servizio anche un Mercedes Sprinter diesel, euro 6 comunque a basse emissioni, da 36 passeggeri totali.

Il primo dei due mezzi è stato acquistato dalla Ristè Srl di Jesi per un importo di circa 130 mila euro, di cui quasi 90 finanziati grazie a un contributo regionale, mentre il secondo è stato acquistato dalla Tirrena Srl di Montelupo Fiorentino, per un costo di circa 80mila euro.

Sono 9, in totale, gli scuolabus comunali di cui 6 ogni giorno in servizio attivo.

“Migliorare la sicurezza e i consumi ma anche puntare sempre più al “green” anche per la mobilità scolastica sono i nostri veri obiettivi - sottolinea il sindaco Rosa Piermattei, che spiega - Il futuro va in questa direzione”.


scuolabus
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Sabato 5 e domenica 6 febbraio si terrà a Sarnano l’XI Meeting invernale con esercitazione di Protezione Civile della Regione Marche che permetterà ai volontari di seguire corsi per la ricerca dei dispersi, per l'approccio al disperso da parte di personale non sanitario e per le comunicazioni in emergenza.
L’evento, organizzato dalla Protezione Civile Marche, insieme al Comune di Sarnano, all’ANPAS Marche, al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e al club maceratese dell’Associazione Radiantistica, sarà un’importante occasione d’incontro per tutti i volontari regionali che potranno acquisire nuove competenze e confrontarsi sulle necessità relative al proprio operato.

«Il Comune di Sarnano è lieto di ospitare questo meeting di formazione, fondamentale per aumentare l’efficienza dei soccorsi sulle nostre montagne sempre più frequentate» ha commentato il Sindaco di Sarnano Luca Piergentili. «Si tratta di un evento che vedrà la partecipazione di moltissimi volontari e numerosi accompagnatori per i quali abbiamo organizzato diverse attività collaterali in collaborazione con l’Associazione Turistica Pro-Sarnano, l’Associazione Culturale L’Ospite, e con l’Associazione Sarnano in Bici. Gli iscritti all’iniziativa potranno partecipare a passeggiate guidate nel centro storico, visitare la Pinacoteca Civica, prendere parte a tour guidati in e-bike o percorrere la Via delle Cascate Perdute in diurna o in notturna. Inoltre, su prenotazione, è possibile usufruire dei servizi benessere offerti dalle Terme di Sarnano. Nella serata di sabato, presso il comprensorio sciistico di Sassotetto è prevista anche una ciaspolata o una fiaccolata, se le condizioni meteo lo permetteranno».
La partecipazione ai corsi è riservata ai volontari della Protezione Civile che hanno già inviato la propria adesione.

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Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali della Stazione di Fabriano (AN) hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ancona un fabrianese di 24 anni per l’ipotesi di reato legata all’aver detenuto un cane di razza American staffordshire in condizioni di grave sofferenza.

I Carabinieri Forestali sono intervenuti a seguito di segnalazione in località Fabriano Centro, dove il cane era detenuto all’interno di un appartamento e spesso in un terrazzo.

Gli accertamenti sulle condizioni di salute e di detenzione del cane sono stati svolti dai Carabinieri Forestali congiuntamente ad un Veterinario dell’ASUR di Fabriano: è emerso che l’animale si trovava in uno stato di grave malnutrizione e necessitava di cure urgenti al fine di evitare ulteriori conseguenze al suo già precario stato di salute.

Il cane è stato dunque sottratto alla disponibiltà del proprietario e prontamente posto sotto sequestro penale dai militari che lo hanno affidato al Servizio Veterinario competente per le opportune cure.
Il proprietario rischia pene che vanno da un anno di arresto ad ammende fino a 10.000 euro.

c.c.
 






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È di due arresti e altrettante denunce, il bilancio di distinte attività di controllo del territorio, da parte dei carabineri.
Nel primo caso a finire nei guai sono stati un 39enne e un 43enne ricercati dall'Autorità Giudiziaria e individuati dai militari dell'Arma di Corridonia. 
Si tratta di S. A, 39 anni, originario di Ascoli Piceno, che agli arresti domiciliari per reati di rapina e spaccio di sostanze stupefacenti commessi in Umbria lo scorso anno, ha più volte violato gli arresti domiciliari. L’altra persona rintracciata  è M.G. 43 anni, pregiudicato, giostraio, ricercato in quanto condannato in via definitiva alla pena di 3 anni e 8 mesi di reclusione per il reato di violenza sessuale su minore, avvenuto dagli anni 2011 al 2013 a Porto Sant’Elpidio, luogo in cui l’uomo dimora. Entrambi sono stati condotti alla casa di reclusione di Fermo.

Altra operazione di controllo alla circolazione stradale, condotta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Macerata ha avuto per esito a Macerata la denuncia alla Procura della Repubblica di due persone per guida in stato di ebbrezza alcolica. Per entrambi è scattato anche il ritiro della patente di guida e il sequestro delle autovetture.
c.c.
Pubblicato in Cronaca

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