Notizie di spettacolo nelle Marche
Sabato, 12 Marzo 2022 13:44

Incidenti in provincia, Icaro in volo

Tre gli incidenti che, con diverse dinamiche, ora al vaglio delle forze dell'ordine intervenute per i rilievi,  si  sono verificati questa mattina in provincia. Il più grave uno scontro tra una vettura ed un'Apecar avvenuto a Tolentino, in località Ancaiano nei pressi del Ponte del diavolo. L'Apecar alla cui guida si trovava un 17enne  che procedeva in direzione Urbisaglia, per cause in accertamento, ha improvvisamente invaso parzalmente la strada provinciale finendo contro una vettura che viaggiava nell'opposta direzione di marcia. Nell'impatto, ad avere la peggio è stato il 17enne per il quale il personale sanitario del 118 intervenuto sul posto insieme ai vigili del fuoco, ha richiesto l'intervento dell'eliambulanza. Il giovane è stato trasportato all'ospedale di Torrette. 
Di due donne ferite il bilancio di un altro scontro tra due auto, avvenuto poco dopo alla rotatoria per Abbadia di Fiastra, lungo la provinciale 78. Le due donne erano alla guida delle rispettive auto, probabilmente entrate in collisione per una mancata precedenza. Soccorse entrambe dal personale del 118 intervenuto con un'ambulanza, sono state trasportate per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata. Sul luogo dell'incidente, oltre ai Carabinieri della Compagnia di Tolentino, anchei Vigili del fuoco
Il terzo sinistro si è invece verificato a Cingoli. Il conducente di un'auto,  per cause da chiarire, ne ha improvvisamente perso il controllo e il mezzo è finito nel giardino di un'abitazione. Soccorsa dal personale del 118 con l'ausilio dei vigili del fuoco che hanno prvoveduto anche alla messa in sicurezza del veicolo, la persona alla guida è stata quindi trasportata in ospedale per gli accertamebnti del caso. Le sue condizioni non sarebbero gravi.

c.c.
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A Camerino, continua a battere forte il cuore della solidarietà a favore della popolazione ucraina.
Partito questa mattina il secondo carico di aiuti pervenuti nel punto raccolta allestito nei locali della parrocchia di San Venanzio.
Sabato scorso, tra indumenti, viveri e medicinali, un primo consistente quantitativo aveva raggiunto i centri di raccordo della comunità ucraina e, tempo ppche ore, le stanze parrocchiali hanno ripreso a riempirsi di donazioni.
Numerosissimi i cittadini di ogni età che hanno generosamente risposto all'appello in soccorso della popolazione ucraina così duramente colpita, lanciato dall'Arcidiocesi di Camerino San Severino Marche. Così come avvenuto per la prima ondata di aiuti già arrivati a destinazione, l'organizzazione ha potuto contare anche stavolta sul fattivo impegno e sulla collaborazione di una rete di volontari.
Un carico che è stato distribuito su tre furgoni, messi a disposizione rispettivamente dall'Università di Camerino, dalla Protezione civile e dal Curc Centro universitario ricreativo camerte aps. 
Completate le operazioni di carico, col supporto fondamentale dei ragazzi della parrocchia, Chiara Invernizzi, Mario Tesauri, Sara Buti, Antonella Menghi, Francesca Monaco, Sante Morosi e Paola Gerini, sono partiti alla volta di Senigallia. 
secindo carico aiuti
"Anche per questa seconda settimana abbiamo avuto una fortissima risposta della popolazione e dei paesi limitrofi - spiega Paola Gerini-; abbiamo potuto contare anche sulla collaborazione della Pro Loco di Valfornace, oltre che sul supporto dei ragazzi del Curc, della  Protezione Civile e sull'apporto di tantissimi volontari.
il carico merci
Ieri - continua Paola Gerini- abbiamo provveduto ad impacchettare  il nuovo ingente quantitativo di materiale composto da alimenti e  soprattutto da medicinali di cui c'è fortissima richiesta.Partiti anche oggi con tre furgoni, questa volta siamo arrivati direttamente a Senigallia da dove partono i Tir per l'Ucraina. Si è dunque cercato di agevolare anche questo passaggio, così da evitare step intermedi.
Adesso, ci stiamo attivando anche per aiutare le famiglie che fuggono dalla guerra e che stanno arrivando a Camerino. Cerchiamo, quanto più possibile, di offrire un sostegno in base alle loro esigenze e necessità".

Nella foto sotto, la consegna a Senigallia 
la consegna a senigallia
Nel susseguirsi di pacchi, con grande generosità recapitati nel punto di raccolta di Camerino, un momento di grande emozione lo ha rappresentato il gesto solidale compiuto dai più piccoli. 
"Bello vedere che insieme a  questa corrente di bene che stiamo raccogliendo, prosegue il desiderio di poter aiutare e fare - afferma il parroco don Marco Gentilucci-. Oggi l'invio è principalmente di alimenti e farmaci che sono stati portati nel centro di raccolta di Senigallia  dal quale il rpima possibile ripartiranno per destinazione Ucraina. Tra le tantissime persone che hanno risposto, commovente  è stata la raccolta fatta dai bambini della scuola dell'infanzia  comunale di Camerino ma anche di Valfornace.  I bambini che sono venuti portando i pacchi, lasciando un disegno, un tangibile segno della loro vicinanza.  I più piccoli- - sottolinea don Marco- ci educano sempre ed è veramente bello che siano stati proprio loro a consegnarci  quello che le loro famiglie hanno raccolto". 
c.c.

Ampio servizio di approfondimento nel prossimo numero di Appennino Camerte 

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Sbanda dopo aver tamponato un mezzo pesante e si ribalta sulla fiancata. Grave incidente stradale lungo la superstrada 77 Valdichienti, all’interno della galleria Bavareto, in direzione monti-mare, nel territorio di Serravalle di Chienti.

Protagonista una donna alla guida di una Lancia Y, estratta dalle lamiere dai vigili del fuoco, intervenuto sul posto insieme ai sanitari del 118 e ai carabinieri per i rilievi di rito.

Allertata anche l’eliambulanza per il trasporto della ferita all’ospedale regionale di Torrette, dove la donna si trova ricoverata in gravi condizioni.

Per permettere ai pompieri di svolgere le operazioni di messa in sicurezza dell’area dell’incidente il tratto di superstrada tra Gelagna e Muccia è rimasto temporaneamente chiuso al traffico.
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Il grido di una piazza che scandisce le parole scritte, nero su bianco, sul grande striscione appeso al palco dove si legge “Divini ma non divisi” e, insieme, il silenzio assordante di centinaia e centinaia di ragazzi che fermano il tempo per un lungo minuto per dire, con altrettanta forza, no alla guerra in Ucraina.

E’ durata un paio d’ore l’iniziativa pacifica che gli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale hanno tenuto in piazza Del Popolo, luogo simbolo di San Severino Marche, per manifestare la propria contrarietà contro i ritardi che stanno da tempo interessando la ricostruzione dello storico edificio di viale Mazzini, abbattuto dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016 e ancora in attesa di essere ricostruito.

Sul palco, a guardare in volto un fiume di ragazzi pronti a difendere zaino in spalla un “diritto costituzionalmente riconosciuto”, il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, il dirigente scolastico, Sandro Luciani, i rappresentanti del personale della scuola, il presidente del Consiglio d’istituto, i delegati del Comitato degli studenti.

“Siete sempre stati al mio fianco e vicini all’Amministrazione e ci avete dato la forza di andare avanti e di lottare – ha esordito il sindaco, Rosa Piermattei, dopo aver salutato i ragazzi e prima di aggiungere – So che state facendo tutto questo per voi e per chi verrà dopo di voi. Lo state facendo con uno sguardo rivolto al futuro e questo vi fa onore. Io lotterò sempre insieme a voi. Vedervi così tanti oggi qui mi fa venire voglia di dirvi una sola cosa: semplicemente grazie. Per noi – ha poi proseguito il sindaco - il Divini è il futuro. Per la nostra comunità questa scuola rappresenta, da sempre, il domani. Poco prima di venire qui è iniziata l’ennesima riunione che ha fatto sedere di nuovo intorno a un tavolo gli attori principali della ricostruzione della nuova scuola – ha poi continuato la Piermattei, prima di dare a tutti una speranza - Non posso darvi una data certa ma posso assicurarvi che porteremo a termine questi lavori”.

“A sei anni dal terremoto non si riesce ancora a concretizzare l’ingresso degli alunni nell’edificio scolastico – si è fatta sentire la voce del dirigente scolastico, Sandro Luciani - Questa è una limitazione del diritto alla istruzione, è una limitazione al grosso sforzo che lo Stato fa per metterci a disposizione degli ambienti scolastici adeguati. Purtroppo la burocrazia e una serie di impedimenti giuridici e amministrativi, porta ogni anno alla delusione che segue alla promessa di poter entrare nel nuovo edificio” - ha poi aggiunto il preside le cui parole sono state seguite dal referente del Consiglio d’istituto: “Speriamo di avere in tempi brevi la nostra scuola. E’ questa l’unica speranza che ad oggi abbiamo”.

“Questa nostra manifestazione – hanno poi ricordato i rappresentanti del Comitato studentesco - intende far risollevare la speranza in tutti noi, una speranza che ormai un po’ si è spenta”.

piazza gremita

La protesta di piazza si è fermata solo per permettere a tutti di osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della guerra in Ucraina cui i ragazzi hanno voluto dedicare la seconda parte del loro ritrovo con altri brani e interventi.

La fine della manifestazione sulle note di “Guerriero” di Marco Mengoni. Il testo della canzone è stato accompagnato da un messaggio rivolto dalla piazza dei San Severino Marche ai ragazzi ucraini in fuga dalla guerra: “Siamo tutti dalla vostra parte”.

pace



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Venerdì, 11 Marzo 2022 14:35

Sefro in festa saluta la Tirreno-Adriatico

Poco prima della partenza della tappa un bambino ha con sé un’agenda, la fa firmare a tutti i ciclisti che può. Il padre lo aiuta ad attirare l’attenzione. Si fermano quasi tutti, chi non lo fa chiede scusa. Lì vicino un signore di mezza età, che di quel bambino potrebbe essere il nonno. Ferma tutti e riesce a scattare un selfie con Pogacar e Alaphilippe. È la magia dello sport, che stamattina ha colorato Sefro. Il paese delle trote saluta i fenomeni del ciclismo mondiale. La quinta tappa della Tirreno Adriatico è partita a pranzo, e il paese si è vestito a festa per l’occasione. Tanti i tifosi e gli appassionati in strada, davanti al palazzo comunale, per vedere da vicino il gruppo cominciare a pedalare verso Fermo, dove dopo 155 chilometri i corridori taglieranno il traguardo. Tanta gente anche davanti al palco firma, il posto in cui è quasi possibile sfiorare i propri idoli.

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Grande soddisfazione per il paese e per il sindaco, Pietro Tapanelli, che ha dato il via alla corsa. È stato lui, infatti, a sventolare la bandiera poco dopo le 13. «Un evento di grandissima portata per un paese piccolo come Sefro – dice –. Ospitiamo la partenza di tappa di una delle più importanti corse ciclistiche mondiali. È un segnale forte per il territorio, che cerca ancora di guarire dopo le ferite del sisma. La carovana della Tirreno Adriatico porta con sé il meglio del ciclismo mondiale, ma anche un indotto formidabile grazie alle telecamere e alla stampa. È un modo per far conoscere una zona sottovalutata ma che ha molte bellezze da offrire. La speranza è che grazie agli elicotteri e alle motocronache, l’Italia conosca il nostro territorio, veda quello che è successo dopo il sisma, ma anche che si accorga di noi e magari decida di venirci a trovare».

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l.c.

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Arrestato un cittadino senegalese ritenuto responsabile di sequestro di persona e violenza sessuale continuata.
È l'esito della tempestiva attività di indagine svolta dai militari della Stazione Carabinieri di Porto Potenza Picena, scaturita dalla richiesta di aiuto di una donna, pervenuta sul numero unico di emergenza 112. A seguito della chiamata, sono scattate subito le indagini. 
In evidente stato di agitazione, la donna ha contattato i carabinieri e riferito di trovarsi chiusa a chiave in un appartamento all’ottavo piano di un edificio del lungomare potentino. Grazie alla descrizione fornita, i militari sono riusciti ad individuare dove fosse la donna; dopo aver rintracciato il proprietario dell’abitazione che si trovava al lavoro, hanno aperto la porta e liberato la giovane segregata in casa 
Una volta in caserma, la giovane ha riferito che il suo calvario era cominciato qualche giorno prima, quando aveva chiesto ospitalità ad un suo amico che le aveva offerto una camera in quell’appartamento. Già dalla sera stessa la donna ha riferito che l'uomo  l’aveva più volte insistentemente importunata, palpeggiata, svestita, minacciata, fino a costringerla ad avere rapporti con lui. L’uomo, operaio cinquantenne già noto alle forze di polizia, è stato quindi tratto in arresto e sottoposto alla misura cautelare domiciliare in attesa dell’udienza di convalida, fissata per domattina alle ore 11.00 dinanzi al giudice del Tribunale di Macerata, ove sarà difeso dall’avvocato Emanuele Senesi.
c.c.
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I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Civitanova hanno tratto in arresto un ventottenne civitanovese per porto illegale di arma e munizioni comuni da sparo, ricettazione e detenzione di munizionamento da guerra.
I fatti risalgono al pomeriggio del 9 marzo scorso quando i carabinieri avevano notato il giovane, già noto per i suoi trascorsi giudiziari, mentre transitava sul lungomare Piermanni a bordo della sua auto, quindi hanno proceduto al suo controllo ed hanno trovato in un borsello nascosto sotto il suo sedile una pistola Tanfoglio P21 calibro 9x21 completa di caricatore e dieci cartucce dello stesso calibro.
La successiva perquisizione locale ha consentito agli investigatori di recuperare presso la sua abitazione un ulteriore caricatore vuoto, oltre 50 cartucce calibro 9 e21, 9 cartucce calibro 9 e 15 cartucce calibro 7,65 parabellum, mentre gli ulteriori accertamenti svolti sull’arma hanno permesso verificare essere stata rubata in provincia di Perugia nel novembre del 2019.
Il giovane è stato quindi tratto in arresto e tradotto presso il carcere di Ancona Montacuto in attesa dell’udienza di convalida ed il giudizio di rito; dovrà rispondere del porto dell’arma risultata rubata e l’illegale detenzione del munizionamento comune da sparo e da guerra, sarà assistito dal difensore di fiducia avvocato Massimiliano Cingolani del Foro di Macerata.
c.c.
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«D’intesa con il Governo prenderemo presto delle misure per evitare che i cantieri della ricostruzione si blocchino».
Lo ha detto il Commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016 Giovanni Legnini, partecipando oggi all’Aquila al convegno "Ricostruire l'economia", dedicato al pacchetto di misure per le aziende previste nel Fondo complementare del PNRR per lo sviluppo delle aree del centro Italia colpite dal sisma nel 2009 e nel 2016. Il Commissario ha spiegato che si interverrà sul prezzario, e quindi sui costi riconosciuti, non solo per i cantieri ancora da avviare ma anche per quelli in corso.
La prossima settimana, a questo scopo, il commissario incontrerà i rappresentanti dell’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) e i professionisti che operano nella ricostruzione. 

«Lo scorso anno abbiamo ottenuto risultati molto importanti nelle quattro regioni colpite dal sisma con l’apertura di oltre 5.200 cantieri. Mi auguro che si possano replicare anche quest’anno, nonostante le enormi difficoltà, dovute soprattutto al fortissimo aumento dei prezzi, che abbiamo davanti. Dobbiamo evitare che quanto di buono è stato fatto in questi due anni per la ricostruzione, mettendo in campo tutte le risorse e le innovazioni procedurali possibili, sia vanificato», ha concluso il Commissario Legnini. 




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Non accettano di essere esclusi dall’Unione Montana di Camerino i Comuni di Montecavallo e Castelsantangelo che hanno fatto ricorso al Tar contro due delibere del Consiglio dell’ente guidato dal sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci.

I due comuni, insieme a Valfornace, nel 2015 avevano inizialmente scelto di non far parte dell’Unione Montana che si andava costituendo ma nel 2018, a seguito anche del sisma, Castelsantangelo è stato il primo a cambiare idea seguito, l’anno successivo, dagli altri due.
L’Unione Montana però non ha mai dato una risposta finché nel dicembre scorso non è stata approvata in consiglio regionale la proposta di legge dei consiglieri Renzo Marinelli, Giacomo Rossi, Carlo Ciccioli e Jessica Marcozzi che impedisce fino al 2025 l’ingresso di nuovi comuni nell’Unione Montana Marca di Camerino.
Da parte sua, anche l’ente comunitario, nell’ottobre scorso, ha modificato lo Statuto impedendo modifiche all’organizzazione dell’ente.

Ma a tutti questi “giochi” né Falcucci né Cecoli sono disposti ad assistere senza fare nulla: “Vogliamo andare fino in fondo - commenta il sindaco di Montecavallo, Pietro Cecoli - perché abbiamo sempre cercato di aggregare il territorio sin da quando ero assessore della Comunità Montana, cercando di aiutare tutti. Ora invece hanno addirittura fatto fare una legge regionale che dice che prima di entrare nell’Unione Montana devono passare 10 anni. È una cattiveria inaudita. Per tutelare i cittadini di Montecavallo abbiamo fatto ricorso al Tar”.

L’udienza di merito è stata fissata al 9 novembre. “A suo tempo - torna a spiegare - avevamo deciso di non entrare perché la dirigente costava 103mila euro all’anno. Una spesa esorbitante che non era sostenibile dal nostro ente. Noi piccoli comuni dobbiamo elemosinare anche sugli spiccioli e quindi per pagare la direttrice, nel riformare l’Unione Montana, sono stati mandati a casa tutti gli altri dipendenti. Attualmente ci sono uno o due dipendenti”.

Amareggiato dalla situazione anche Mauro Falcucci, primo cittadino di Castelsantangelo e già presidente della vecchia comunità montana che lancia delle stoccate non molto sottili: “vediamo cosa dirà la magistratura. Questa storia viene strumentalizzata. Noi vantiamo un diritto di ingresso per le comunità e non certo per ragioni soggettive. Nessuno vuole nulla. Dopo il sisma credevo che servisse un’Unione Montana compatta al di là dei conflitti interni. Le nostre ragioni che ci indussero inizialmente a decidere di non entrare sono da riferirsi a costi del personale esorbitanti. Questa è la storia, non ci stiamo inventando nulla e c’è qualcuno che interpreta male. Non ci sono altre ragioni e anzi, non vedo perché rifiutarsi di far entrare tre nuovi comuni a meno che non vi sia un certo timore di perdere il posto. Se uno è bravo non deve temere l’ingresso di altri e il ricorso lo abbiamo presentato per capire se il diniego si basa sul diritto o su altri interessi. Per togliere ogni ombra di dubbio lo dico e lo ripeto, a me non interessa fare il presidente dell’Unione Montana perché l’ho già fatto, vivo della mia pensione e facendo il sindaco di un territorio a cui sono molto legato. Ci tengo a sottolineare - conclude Falcucci - che le istituzioni sono fatte per essere servite, non per servirci di esse”.

Gaia Gennaretti
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La 5° Tappa della Tirreno Adriatico Sefro-Fermo dell’11 marzo vede in campo anche la CONTRAM spa. L’azienda di trasporti, infatti, ha messo a disposizione un bus di 12 metri con una serigrafia del Comune di Sefro che è sede proprio della partenza della tappa che arriverà a Fermo.

Il Sindaco Pietro Tapanelli ha accolto con grande soddisfazione il gesto: “La CONTRAM è la nostra azienda di trasporto pubblico locale ed è vicina a noi amministratori da sempre. Con loro non siamo mai soli. Il Presidente Stefano Belardinelli dimostra per l’ennesima volta, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di essere uno dei principali attori delle nostre realtà territoriali. Il bus è un bellissimo veicolo di promozione del nostro Comune e viaggerà nelle prossime settimane con una affascinante serigrafia di Sefro. - prosegue il Sindaco -. La stessa immagine scelta, l’altopiano di Montelago, sta a significare un punto di incontro e di collaborazione tra Camerino, Sefro e Serravalle di Chienti. In questo caso sono tre i comuni che condividono questo paradiso naturalistico, ma è comunque un messaggio di apertura e collaborazione di un intero territorio montano”.

Il messaggio è chiaro: “Sefro Città di Tappa Tirreno Adriatico 2022”. Una incantevole immagine di Montelago, luogo ormai famoso e di incontaminata bellezza naturalistica. Un dodici metri che non passerà di certo inosservato, con il marchio della Tirreno Adriatico, il Comune di Sefro e l’Alta Valle del Potenza nel cuore.
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