Notizie di spettacolo nelle Marche
Porte delle discoteche sbarrate per un anno a sei matelicesi, tutti tra i 23 e i 38 anni. Lo ha stabilito il questore di Macerata, Vincenzo Trombadore, su segnalazione dei carabinieri della Compagnia di Camerino e dopo le indagini dei militari della Stazione di Matelica.

Le ragioni del provvedimento, che impedisce ai sei giovani l’accesso e l’avvicinamento a tutti i locali da ballo della città per almeno un anno, risalgono a fine febbraio. I sei denunciati, insieme a un altro ragazzo ancora non rintracciato dalle forze dell’ordine, avevano scatenato una rissa fuori da un locale a Matelica. I carabinieri hanno ricostruito gli avvenimenti di quella notte, denunciando i responsabili all’Autorità Giudiziaria e chiedendo provvedimenti amministrativi a loro carico. I sei protagonisti della colluttazione, la maggior parte dei quali per altro gravati da precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona, sono stati quindi sanzionati dalla Questura. Per un anno non potranno accedere ai locali della città matelicese, né stazionare nelle loro vicinanze.
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Sarà in scena dal 18 al 25 agosto la terza edizione del Ginesio Fest, la prima con la prestigiosa direzione artistica di Leonardo Lidi.

Il Ginesio Fest si svolge tra le strade, le piazze e i siti d’arte del centro di San Ginesio, uno dei borghi più belli d’Italia, che nel 2016 è stato gravemente danneggiato dal terremoto, ma che ha saputo sin da subito dimostrare la forte volontà di rinascita sociale culturale ed economica. Un festival diffuso e originale in cui spettacoli, residenze artistiche, seminari e laboratori per professionisti, bambini, adolescenti e adulti si intrecciano in diversi spazi del Borgo, rivitalizzandoli. Punta di diamante dell’intero programma è il Premio San Ginesio “All’arte dell’Attore”, anch’esso alla terza edizione, assegnato da una giuria presieduta da Remo Girone e composta dal giornalista Rodolfo di Giammarco, dall’attrice Lucia Mascino, dalla poetessa Francesca Merloni e dal regista Giampiero Solari. Il premio celebra ogni anno un attore e un’attrice che si sono distinti nel corso delle loro carriereQuest’anno i premiati saranno Petra Valentini e Paolo Pierobon.

"E’ un importante traguardo aver raggiunto la terza edizione del festival – dichiara il sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco - lanciato in piena pandemia e nel post sisma allo scopo di dare una testimonianza forte di quanto il borgo fosse pronto ad un cambio di marcia e ricomporre così un terreno fertile per il suo rilancio culturale, sociale, turistico ed economico. Quella di tre anni fa è stata una scelta dettata dal coraggio e dal doveroso senso di responsabilità nei confronti di una comunità che ha sofferto fin troppo e che merita vivere una nuova “età dell’oro” ginesina. Il Ginesio Fest e il Premio San Ginesio “All’arte dell’Attore” rappresentano la strada giusta da continuare a percorrere e stiamo lavorando affinché San Ginesio possa diventare punto di riferimento di tutti i professionisti della scena non solo ad agosto ma 365 giorni l’anno. Un altro punto di forza del progetto è la volontà di fare squadra e coinvolgere l’intero territorio regionale: nasce così l’idea del Ginesio Fest in Tour che quest’anno nel mese di luglio approderà, con un proprio spettacolo, in tre splendidi borghi storici delle Marche, ossia Acquaviva Picena, Gradara e Urbisaglia”.
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Nuove scadenze sono state fissate per la conferma dei requisiti relativa a Cas, Sae e contributo per la ricostruzione.

La cabina di coordinamento, presieduta dal commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini alla quale ha partecipato anche il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, ha infatti stabilito il differimento del termine per la dichiarazione di conferma dei requisiti per Cas e Sae al prossimo 15 settembre.

Al riguardo la dichiarazione sarà telematica, con accesso diretto alla piattaforma elettronica da parte dei cittadini dotati di strumenti di identificazione digitale (Spid, Carta d’identità elettronica, Carna nazionale dei Servizi), mentre sono in corso di valutazione strumenti di supporto per i cittadini che ne sono sprovvisti.

Per quanto concerne il termine per la presentazione dei progetti di ricostruzione e della richiesta del contributo, sempre per i titolari di Cas e Sae, anche a seguito del positivo confronto con la Rete delle Professioni Tecniche, verrà rinviato al prossimo 15 ottobre.
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Tre tamponamenti si sono verificati questa mattina in superstrada coinvolgendo 10 veicoli. L'incidente che ha provocato il blocco del traffico e lunghe code, è avvenuto tra lo svincolo di Montecosaro e quello di Morrovalle. Sul posto per i rilievi sono intervenute tre pattuglie della polizia stradale che hanno provveduto a regolamentare il traffico veicolare.  Le macchine si sono urtate una dietro l'altra nello spazio di pochi metri; il primo tamponamento ha coinvolto tre auto, altrettante il secondo, mentre nel terzo tamponamento sono rimaste coinvolte ben sei vetture. 
L'incidente ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco che si sono rpodigati per la messa in sicurezza dell'area e dei mezzi incidentati. 
Sul posto anche il personale sanitario dell'emergenza per prestare soccorso agli occupanti i veicoli i quali non avrebbero riportato geavi conseguenze. Per il tempo necessario a permettere le operazioni di soccorso il tratto di superstrada tra Montecosaro e Morrovalle è rimasto chiuso.
c.c.
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Si è svolta questa mattina in piazza Cavour a Camerino la conferenza stampa della lista Ripartiamo – Sandro Sborgia sindaco che, oltre a ricandidare nomi già noti, schiera anche dei volti nuovi. 
Così come avvenuto per la scelta della sede elettorale, non casuale anche il luogo della presentazione dei componenti la squadra  «davanti alle gru e col sottofondo dei rumori degli operai in azione» scelta definita emblematica di tutto il lavoro fatto nei due anni e mezzo di mandato.
«Vedete una piazza e un corso che sono completamente aperti.- ha esordito il candidato primo cittadino Sandro Sborgia- Tre anni fa, quando abbiamo ereditato l’amministrazione di questa città, questa era tutta zona rossa. La città era interdetta ai cittadini e assolutamente priva di ogni forma di sicurezza. Siamo dovuti ripartire proprio da qui, dal rimettere in sicurezza la città, in modo da poterla restituire ai cittadini. Oggi questo centro storico che ancora porta i segni evidenti del terremoto ha un principio di vita: sono state riaperte alcune attività commerciali; edifici che erano stati lievemente danneggiati sono stati riparati e alcune persone sono già rientrate a casa. È stato questo un grande risultato ed era quello che noi volevamo. Era il motivo per cui noi avevamo deciso di assumere la responsabilità di amministrare questa città, cioè di far sì che quella fase drammatica della ricostruzione si potesse superare, così da riaccendere la speranza in tutte quelle persone che, a tre anni dal sisma, ancora non vedevano un principio di ricostruzione. Abbiamo lavorato per questo. È stato un lavoro complicato e difficile ma i risultati si sono mostrati e si cominciano a vedere. Potete fare un giro non solo nel centro storico ma anche nei quartieri della periferia della città e vedrete imprese al lavoro, cantieri aperti, gru che sono state installate. Ne siamo orgogliosi perché questo è merito dell’amministrazione che purtroppo è stata interrotta, per cause che in realtà ancora dobbiamo comprendere”.
Poi Sborgia è passato a spiegare i motivi per cui lui e la sua squadra hanno deciso di ricandidarsi: « Pensiamo che quel lavoro che è stato fatto debba essere portato a termine. Pensiamo che ancora c’è tanto da fare e pensiamo soprattutto che scegliere la propria amministrazione, sia responsabilità, dovere e anche diritto del cittadino. L’amministrazione era stata eletta nel 2019 ed è stata purtroppo interrotta a causa di un accordo sottoscritto di notte da alcuni consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza. Questo è stato fatto violando quello che era il patto sottoscritto con gli elettori, quello cioè di amministrare la città per 5 anni. Ora la parola passa di nuovo alla cittadinanza: noi non abbiamo altro da offrire che tutto l’impegno e il lavoro fatto, altro da offrire che la nostra semplicità e la nostra trasparenza.Avevamo promesso un impegno sulla ricostruzione, ce l’abbiamo messo e credo che tutti possano osservarlo – ha continuato Sborgia- . Avevamo avviato un lavoro con i proprietari delle abitazioni, con i tecnici in maniera tale da avere una ricostruzione programmata e condivisa. Un lavoro che era stato avviato anche per scongiurare quegli effetti che l’ultima ordinanza commissariale finisce per gravare sui committenti. E purtroppo siamo di nuovo qui”.
conferenza Sborgia

La conferenza stampa è stata l’occasione per far conoscere i componenti la squadra, la maggior parte dei quali nati e cresciuti a Camerino: Gionata Bentivoglia, Alberto Cavallaro, Roberta Fattoretti, Lucia Jajani, Vincenzo Luzi, Luca Marassi, Rosella Paggio, Sonia Santacchi, Stefano Sfascia, Alessia Tavoloni, Mario Tesauri e Sauro Tromboni.

Ognuno di loro ha preso la parola e si è brevemente presentato, a cominciare da Alessia Tavoloni che a Camerino svolge da 11 anni la funzione di assistente personale per un consulente finanziario: «Ho deciso di supportare questa squadra perché ho piena fiducia nelle capacità di tutti. Piena fiducia nell’onestà con cui Sandro Sborgia e i suoi collaboratori, hanno svolto i loro compiti da quando sono stati eletti fino a quando sono purtroppo decaduti dall’incarico. Mi vorrò impegnare e mi impegnerò sicuramente affinché tutti noi insieme si possa completare quanto iniziato e per fare ancora di più”.  

Di Camerino anche Rosella Paggio che in città ha costruito la sua casa e la famiglia. Attuale dipendente universitaria con un’esperienza lavorativa di 37 anni, sette dei quali nel privato e 30 nell’amministrazione pubblica, mette a servizio le proprie competenze a favore dell’amministrazione cittadina “ Io e la mia famiglia nel 2019 abbiamo sostenuto con grande convinzione l’allora candidato sindaco Sandro Sborgia e la sua squadra. In loro avevamo riposto grande fiducia, fiducia che è stata pienamente ripagata, anzi, credo forse che il lavoro che hanno svolto nel brevissimo tempo di due anni e mezzo, sia andato molto oltre le aspettative nostre e di tanti cittadini. È conoscendo appunto quelle che sono le capacità del candidato sindaco nonché la grande dedizione e le capacità degli altri componenti la squadra, che essere chiamata a farne parte è stato per me un onore e ne sono orgogliosa».
Quindi è stata la volta di Roberta Fattoretti, ingegnere civile, sposata con due figli. «Da oltre 22 anni lavoro nella pubblica amministrazione , in particolare da 20 anni a questa parte presto servizio presso il servizio patrimonio edilizia scolastica della provincia di Macerata. In questi anni ho acquisito varie esperienze e ho avuto modo di collaborare con numerosi tecnici di varie organizzazioni ed istituzioni. Il mio rapporto è molto stretto anche con i dirigenti scolastici in quanto una delle competenze specifiche della provincia è quella delle scuole superiori. Per quanto riguarda Camerino, ho avuto modo di costruire qualcosa anche per la comunità: ad esempio ho fatto parte degli staff di progettazione della riabilitazione del complesso di Madonna delle Carceri che ospita l’ITCG Antinori e i licei Varano , attualmente frequentato da più di mille ragazzi. Nell’ambito dell’ente provinciale sono specializzata sulle energie innovative e sul come razionalizzare l’uso di tali energie. Mi sono messa in gioco perché non si può stare sempre a guardare e magari anche criticare. Quindi ho deciso di metterci la faccia e supportare questa amministrazione che ho sempre seguito con molta passione. A Camerino mi sento di dire che darò tutto il mio impegno. I miei figli sono grandi per cui ho del tempo a disposizione e il lavoro non mi spaventa. Metto impegno, serietà e la mia piccola esperienza come tecnico, in un momento in cui penso ce ne sia abbastanza bisogno”.
Ha preso quindi la parola Mario Tesauri. In pensione da tre anni, ha lavorato per 42 anni all’Università di Camerino: « Ho accettato questa sfida in primo luogo per serietà e l’onestà di una squadra che , nonostante il covid, tanto ha fatto in quasi tre anni. L’ università mi ha dato molto, mi ha fatto crescere e ha fatto crescere Camerino. Voglio mettere a disposizione la mia esperienza per ridare qualcosa a Camerino; voglia e determinazione per fare non mi mancano e se ci sarà l’opportunità, sarò ben lieto di lavorare per questa città e per farla rinascere”.
Si è detto onorato di far parte della squadra il camerinese Gionata Bentivoglia cche in città  svolge il suo lavoro di vigile del fuoco da circa 10 anni. «Sono felice di far parte di questa squadra e nel mio piccolo spero anch’io di poter contribuire nel riuscire a portare a termine i progetti che sono stati presentati da Sborgia e tutti i suoi precedenti consiglieri. La città che era prima io me la ricordo e, oltre che per noi cittadini, spero di rivederla al meglio soprattutto per i nostri figli che ancora non l’hanno mai potuta conoscere».
Altra candidatura di lista quella di Sauro Tromboni . “Credo che in questa squadra ci stia bene anche un imprenditore agricolo come me che conosce le problematiche della zona e che anche in questo ambito può portare un aiuto per tutto quello che serve”.
Impossibilitati a partecipare per impegni di lavoro i candidati consiglieri ingegnere Luca Marassi, ex consigliere delegato alla ricostruzione, il commercialista  Alberto Cavallaro e l'educatrice Sonia Santacchi, ma ci sarà occasione di conoscerli nei prossimi giorni  
Una ricandidatura per il dirigente medico di primo livello in servizio da 16 anni presso l’unità operativa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale di Camerino, Stefano Sfascia, ex assessore alla sanità e ai servizi sociali della precedente amministrazione. «Credo che la mia ricandidatura fosse necessaria e doverosa per sostenere in primis Sandro Sborgia che oltre che essere il mio sindaco è anche un amico fraterno da tantissimi anni. Credo nelle sue capacità, nella sua onestà e nella sua determinazione. Credo sia la persona giusta al momento giusto per tutto quello che occorre a questa città che attraversa un periodo fondamentale della sua storia. Una città che ha affrontato il terremoto, una pandemia. In poco più di due anni e mezzo di amministrazione è successo di tutto; credo però che, seppure in mezzo a tante difficoltà, con grande impegno e sacrificio anche da parte dei miei colleghi, abbiamo fatto un buon lavoro. Ognuno di noi ha sacrificato tempo libero, sottratto ore alla famiglia e al lavoro, per prestare un servizio e senza che ci fosse nessun tipo di tornaconto personale. Nella precedente consultazione l’amministrazione è stata eletta anche con un margine importante e credo che la parola debba ora tornare ai cittadini. Almeno in Italia, il sindaco è una delle poche figure istituzionali che viene eletta direttamente dai cittadini quindi credo che sia solo il cittadino l’unico ad avere il diritto a mandare a casa un sindaco, non un accordo tra le parti come quello che è avvenuto in una notte di gennaio».
Due figli grandi, marito vigile del fuoco nata e cresciuta a Camerino anche Lucia Jajani, che vi lavora come bancaria. Vice sindaco nella passata amministrazione ha deciso di ripresentarsi. «Tre anni fa ho deciso di mettermi a servizio di questa città e l’ho deciso facendo un salto nel buio; non conoscevo assolutamente il candidato sindaco e la conoscenza era superficiale anche con alcuni elementi della squadra. Decisi allora di dare una mano alla città e mettermi a servizio, soprattutto con le mie competenze nell’ambito delle materie economiche. All’epoca era un salto nel buio ma oggi lo faccio veramente con forte consapevolezza – ha sottolineato-. Sono sicura nell’appoggiare il sindaco che ho conosciuto ed apprezzato e sono sicura anche di voler portare avanti i progetti e di rispettare i principi che ci avevano guidato allora. Siamo stati in carica per circa due anni e otto mesi con in mezzo circa due anni di pandemia e, considerato questo, secondo me abbiamo fatto abbastanza. Abbiamo lanciato tante basi per molti progetti che desideriamo portare a termine, per cui, riconfermo con forza la mia disponibilità, anche per non rinnegare la fiducia che allora ci è stata data dai cittadini».

Di seguito, per sottolineare alcuni punti, è intervenuto nuovamente il candidato sindaco Sandro Sborgia, che ha incentrato il discorso sul Programma straordinario di ricostruzione (Psr) approvato solo qualche settimana fa, che ha definito un passaggio fondamentale sia per la ricostruzione pubblica sia per quella privata.«Percorso che non può essere interrotto – ha rimarcato- Abbiamo sentito di una volontà di rivisitazione di quel programma e di una rivisitazione dei Piani attuativi che sono stati portati a termine ,anche quelli in una fase di approvazione. Si tratta di strumenti di cui la città ha fondamentale bisogno perché la ricostruzione possa veramente partire. È vero che ci sono problemi che sono dovuti alla difficoltà del caro di materiali e del reperire imprese, ma non possiamo assolutamente privarci di quegli strumenti. Rimettere in discussione quel lavoro fatto, significa fermare di nuovo la ricostruzione e questa città non se lo può permettere. Non possiamo permettere che i cittadini che stanno ancora nelle sae debbano aspettare anni per poter avviare il recupero delle loro abitazioni e per potervi rientrare. Non possiamo permetterlo: questo spero che in questo momento i cittadini possano ben valutare, riflettere su quale sarà il destino di questa città e sul dovere al quale sono chiamati. Possono i cittadini scegliere con consapevolezza e con determinazione ma quello che mi auguro è che in questa loro scelta pensino al destino della loro città e soprattutto a quello dei propri figli. Questa è una città il cui motore economico principale è l’università; questa città vive sull’università e noi abbiamo bisogno che i ragazzi che scelgono di venire a studiare a Camerino possano trovare una città e un centro storico ricostruiti e soprattutto sicuri. Se non riusciamo a raggiungere questi obiettivi, se blocchiamo di nuovo la ricostruzione con altre scelte, altri programmi o progetti, vorrà dire che veramente rischiamo che questo centro storico e questa città non tornino ad essere quelli che tutti abbiamo conosciuto. E questo, assolutamente non ce lo possiamo permettere».
Sollecitato dai giornalisti ,Sborgia  ha poi toccato altre problematiche da risolvere. La sanità in primo luogo e le criticità che riguardano l’ospedale Santa Maria della pietà che da qualche tempo sconta una forte carenza di personale e di dirigenti medici. Sborgia ha ricordato la completa riconversione della struttura in ospedale covid della prima fase della pandemia. «In quella fase l’ospedale aveva tuttavia conservato tutte le specialità che erano presenti da prima. A seguito però della scelta di riconvertirlo di nuovo, per la quasi totalità, nella seconda fase pandemica, abbiamo notato una fuoriuscita di numerose professionalità e soprattutto di dirigenti medici, anestesisti, chirurghi, cardiologi tanto che per fare un esempio oggi nell’ospedale di Camerino la cardiologia non ha più reparto di degenza; in servizio attivo ci sono solo quattro medici che assicurano le visite ambulatoriali. Una situazione critica c’era anche al momento in cui ci siamo insediati come amministrazione – ha aggiunto -; la cardiologia funzionava ma esisteva il rischio che le attività sanitarie venissero ridotte solo ad un servizio sulle 12 ore ; grazie al nostro impegno riuscimmo ad ottenere che vi fossero sette unità per cui il reparto riprese a lavorare h 24 fornendo tutte le prestazioni che un reparto di cardiologia avrebbe potuto dare. Oggi in pratica quel reparto non esiste più perché assicura solo prestazioni ambulatoriali. Un grave deficit riguarda poi il reparto di anestesia e rianimazione che vede il personale costretto a turni di reperibilità, che vanno a pesare fortemente sia sulle capacità di resistenza fisica del personale che sulla stessa lucidità delle prestazioni. La mancanza di personale comporta che siano ridotte anche lì le prestazioni chirurgiche. Da parte nostra c’eravamo impegnati prima e ci siamo impegnati dopo perché - ha ricordato Sborgia - quando si parla di sanità non si parla di colore politico. Siano esse state esse di sinistra e oggi di destra, noi più volte abbiamo richiamato l’attenzione delle istituzioni regionali a tener presente che oggi la situazione sanitaria dell’ospedale di Camerino riguarda un’intera area montana che sconta oggettive difficoltà di vita. Difficoltà e bisogni della gente di montagna debbono essere assolutamente tenuti presenti: è per questo che, con forza e a volte anche in maniera energica, noi abbiamo chiesto che le scelte riferite alla sanità venissero fatte tenendo in considerazione le necessità di una popolazione che non vive solo il disagio della particolare collocazione geografica, ma quella soprattutto di una situazione sociale gravemente compromessa a causa del terremoto prima, e, della pandemia dopo. Io credo che le istituzioni che sono a servizio della cittadinanza abbiano il dovere di essere al fianco dei più fragili, occuparsi dei più bisognosi, delle persone più disagiate. Questo credo sia il dovere di un’amministrazione seria : essere al fianco di chi vive un disagio maggiore».
Scuola e formazione dei giovani, altri punti imprescindibili per il candidato sindaco Sborgia . «Non dimentichiamo che questa amministrazione è stata forse tra le prime ad instaurare un rapporto di diretta collaborazione con l’università e le istituzioni scolastiche. Abbiamo lavorato tutti insieme perché è solo insieme che si esce fuori da emergenze di questo tipo. Abbiamo affrontato situazioni di disagio riferite soprattutto alle categorie più fragili; mi riferisco ad esempio alle generazioni di ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori alle quali dobbiamo rivolgere massima attenzione. Perché con quello che è successo tra terremoto e pandemia, non avere una città, vivere nell’ambiente ristretto di una sae e dover svolgere attività in quelle condizioni, sono situazioni che segnano la crescita e lo sviluppo di un ragazzo e determinano delle conseguenze. Di queste conseguenze noi dobbiamo farci carico: dobbiamo prevenirle, riuscire ad intervenire affinché, anche nelle difficoltà, sia garantito ai ragazzi uno sviluppo sereno. Noi adulti magari ci lamentiamo, i ragazzi invece spesso non si lamentano ma dietro ai loro silenzi potrebbero celarsi dei disagi che vanno previsti, affrontati e risolti».
Forte disagio vive la stessa popolazione anziana; da tempo è attesa anche la prevista realizzazione della Casa di riposo. Questione ripercorsa dal candidato primo cittadino dichiarando che all’epoca d’insediamento della propria squadra, ad essere impostata era solo un’idea di costruzione. «Non c’era ancora nulla. Abbiamo dovuto organizzare e sistemare tutte le attività burocratiche connesse alla realizzazione di quella struttura che oggi grazie a Dio ha una sua collocazione e che vedrà il via dei lavori, una volta che la Croce Rossa aggiudicherà la gara d’appalto».
Tra i risultati dell’amministrazione da lui guidata, l’ex sindaco ha tenuto a ricordar anche la garanzia di una sede comunale provvisoria nell’area di Vallicelle, i cui lavori sono ormai in fase di ultimazione. «A breve anche quella struttura sarà consegnata e l’amministrazione e le strutture comunali potranno operare insieme in una sede dignitosa, non più dunque secondo l’organizzazione che abbiamo trovata, frazionata su più complessi indipendenti l’uno dall’altro. All’interno di quello che è il cuore della struttura comunale, l’ufficio tecnico poteva contare poi su un personale ridottissimo composto da tre sole unità; oggi siamo arrivati a 26. Questo perché compito di una amministrazione non è solo quello di assicurare tutti i servizi ma anche di lavorare perché la ricostruzione possa camminare veloce».
Compito dell’amministrazione è quello di mettere a disposizione gli strumenti ma anche gli spazi sia per i giovani che per gli anziani, ha aggiunto Lucia Jajani: «È questo quello che manca a Camerino. Per quanto riguarda infatti l’organizzazione di iniziative e manifestazioni si può contare su tantissime associazioni di giovani e di anziani ma, quello che manca sono i luoghi che rendono possibile ritrovarsi. E la nostra amministrazione si era mossa anche verso questo obiettivo; da subito abbiamo approntato un intervento anche economico a favore della realizzazione del quartiere delle associazioni. Siamo intervenuti economicamente sul progetto che era partito dall’associazione IoNon Crollo, per consentirne lo stato definitivo dell’opera che senza l’intervento del comune non si sarebbe potuto realizzare in quanto le risorse disponibili non sarebbero state sufficienti. Ci stavamo muovendo nel senso di creare delle strutture, dei luoghi nei quali sia i giovani che gli anziani potessero unirsi. Prima il terremoto, poi la pandemia, hanno creato una grande frattura nell’animo delle persone e l’amministrazione aveva già dei progetti in corso che sono stati interrotti. La nostra volontà è dunque quella di metterci a disposizione anche con delle risorse, perché tante sono le associazioni che poi possono organizzare molte iniziative”.

Infine Sborgia ha inteso sottolineare l’attenzione che c’è stata nei confronti delle attività commerciali del territorio, riportando anche i positivi dati pubblicati da Cna che vedono Camerino quale terza città della provincia di Macerata in termini di presenze, posizionandola addirittura davanti a Civitanova Marche .
«Questo per dire che tutto il progetto che, insieme alle varie realtà commerciali e imprenditoriali della città, avevamo messo in campo, ha dato i suoi risultati. E questo è stato un merito dell’amministrazione: con una situazione pandemica ancora in corso, Camerino è stata la terza città della provincia per numero di presenze, qualcosa come 200mila visitatori solo nel 2021. Credo che siano dati importanti e li ricordo per dire che quello che abbiamo fatto in termini di promozione della città è stato il mettere a sistema il grande patrimonio artistico, naturale, culturale di cui questo territorio dispone. Abbiamo creato anche le condizioni per fruire dei luoghi storici della città: così è stato per la Rocca borgesca nella quale ci si è dati da fare per la sistemazione dell’area e anche per la realizzazione del chiosco Noi intendiamo dunque continuare su questa strada, perché i risultati ci hanno dato ragione E se la cittadinanza ce lo consentirà andremo avanti su questa strada determinati come lo siamo stati fino ad ora. Credo che raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissi e anche di più».
c.c
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Saranno Michele e Maria Cavallaro, figli dell’indimenticato Maurizio recentemente scomparso, a vestire i panni del Duca e della Duchessa Da Varano nell’edizione 2022 della Corsa alla Spada e Palio di Camerino.

A darne l’annuncio, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione e degli atleti in gara, è stato Luciano Birocco, in rappresentanza della presidente dell’associazione Stefania Scuri.

Una presentazione che si è svolta nella sala convegni del rettorato di Unicam e che ha visto la presenza, oltre che ovviamente degli atleti e dei rappresentanti dei terzieri, del Commissario prefettizio Paolo De Biagi e del rettore Claudio Pettinari.

A contendersi la spada, offerta dall’associazione e realizzata da Augusto Caciorgnia, saranno domenica 22, preceduti dall’ormai tradizionale staffetta rosa, i seguenti atleti:


caciorgnia spada

Terziero Di Mezzo:

Broglia Giovanni, Carloni Marco, Cottini Francesco, Croia Francesco, Cruciani Marco, Di Modica Alessandro, Fedeli Giacomo, Fiore Gianluca, Fraticelli Luca, Frittelloni Federico, Gentili Dario, Grasselli Danny, Grelloni Andrea, Michiorri Andrea, Misici Falzi Denny, Morico Matteo, Nalli Giacomo, Ortolani Gian Marco, Palazzi Michele, Pennesi Gabriele, Pennesi Silvio, Re Ismaele, Sentini Lorenzo, Severini Riccardo, Tachisnskij Anton, Veliu Danilo


di mezzo


Terziero di Muralto


Davide Alfani, Massimo Canullo, Nicolas Carradori, Simone Cappa, Alessio Giacobbi, Francesco Giovannini, Alessandro Impecora, Emmanuel Koffi, Lorenzo Mosciatti, Matteo Morosi, Andrea Paganelli, Assuah Prince, Paolo Resparambia, Marco Ricci, Eduardo Romero, Andrea Sagratin

muralto


Terziero di Sossanta


Aquili Alessandro, Armoni Stefano, Bami Michele, Belardinelli Marco, Bonifazi Giosuè, Brachetta Lorenzo, Carboni Danilo, Crescimbeni Daniele, Falcioni Jacopo, Francucci Marco, Grasselli Marco Grasselli Samuele, Micucci Olaf, Pettinari Lorenzo, Vennera Battista

sossanta


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Il comune di Castelraimondo punta sulle energie rinnovabili e sul concetto di “Comunità energetiche rinnovabili”.

Venerdì 20 maggio alle ore 17 presso il Lanciano Forum si terrà un incontro tra istituzioni e privati aperto al pubblico per presentare questa opportunità di cooperazione che rappresenta una svolta nel mondo del mercato dell’energia. Organizzato dal comune, l’evento è patrocinato dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione, dall’università E-Campus e dall’università Politecnica delle Marche. Interverranno il sindaco Patrizio Leonelli, il consigliere regionale e comunale Renzo Marinelli, la professoressa Barbara Marchetti (E-Campus), il professor Francesco Corvaro (consulente tecnico della struttura commissariale) e l’ingegnere Giovanni Biancini (E-Campus).
«Un incontro tanto utile quanto necessario per comprendere i vantaggi e le opportunità delle comunità energetiche rinnovabili – spiega Marinelli – in un momento come questo è fondamentale offrire ai privati delle valide alternative in materia di politica energetica. Al Lanciano Forum verranno illustrate le varie normative in merito e si potrà già manifestare il proprio interesse per lo sviluppo di un progetto comune che punta su energie rinnovabili e abbattimento dei costi».


Le comunità energetiche sono associazioni tra produttori e consumatori di energia, composte da enti pubblici locali, attività commerciali, aziende o cittadini privati, che si dotano di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili che viene poi destinata all’autoconsumo e alla condivisione fra i partecipanti alla comunità. Il sistema di scambio è locale e consente una gestione congiunta, con l’obiettivo di mitigare la povertà energetica, a tutela dei consumatori più vulnerabili, di ridurre il peso della spesa energetica per i cittadini, gli imprenditori e tutti coloro che aderiscono all’iniziativa.
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Visita pastorale dell’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche e vescovo di Fabriano – Matelica, sua eccellenza monsignor Francesco Massara, alla piccola comunità di Serralta di San Severino Marche.

Il presule domenica scorsa ha impartito, in una cerimonia all’aperto tenutasi nella piazzetta del castello, la cresima ad alcuni ragazzi e ragazze del posto alla presenza delle catechiste Graziella e Fabiana.
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A dare una mano nell’organizzazione dell’incontro e dell’importante cerimonia anche il Comitato di Serralta, con Gabriella, Pietro e Patrizio, e la locale Polisportiva.

Sull’altare, per ricevere appunto il sacramento della cresima, si sono presentati Rudy, Diego, Edoardo, Alessandro, Federico, Cecilia, Sofia, Andrea e Lorenzo. Per loro una grande festa salutata con felicità e gioia da tutta la comunità di Serralta, da familiari, parenti e amici.

Durante la visita pastorale a monsignor Massara sono stati consegnati il gagliardetto della Polisportiva, un libro dedicato a Serralta oltre al calendario 2022 con le immagini della frazione, e insieme, una foto del castello.

Alla cerimonia e alla funzione religiosa hanno assistito anche il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore Sara Clorinda Bianchi.
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La città di Camerino entra nel vivo della vigilia di festa in onore del patrono San Venanzio martire. L’auspicio è di tornare al consueto modo sereno e gioioso di rievocare i fasti della Signoria, ma di positivo c’è che, proprio per la giornata che precede la ricorrenza della festività del 18 maggio, alcune delle piazze e delle vie percorribili del centro storico, torneranno ad essere punto di partenza del corteo delle arti e mestieri, e, a fare da scenario al gesto antico della pesatura dei ceri che questa sera ciascun terziere porterà in dono al Santo. Grande attesa dunque per l’emozionante notturna dell’offerta dei ceri nel cui profondo significato religioso viene ad essere sintetizzata la fede dei camerinesi e del territorio circostante nei confronti del protettore della città. Un gesto di devozione che, come da tradizione consolidata, si concluderà sulla piazza antistante la basilica con l’accensione del “focaraccio” accompagnato dal suono del campanone.
Dunque, il sentimento nuovo dell’edizione numero 41 della Corsa alla spada è che si torna a vivere in presenza gran parte degli appuntamenti più attesi e sentiti dell’intera manifestazione, compreso il sontuoso corteggio storico con cornice di pubblico lungo le vie e la piazza di San Venanzio. Tutto avrà inizio da piazza Caio Mario dove è  fissato il ritrovo del corteo delle arti e mestieri, dopodiché,  sempre davanti al palazzo comunale, si procederà alla pesatura  dei ceri. Passo dopo passo, i rappresentanti  delle arti maggiori e minori e dei mestieri della città raggiungeranno piazza dei Costanti, dove convergeranno i tre i cortei dei terzieri di Sossanta, Mezzo e Muralto, rispettivamente partiti da Santa Chiara, piazza Garibaldi  e Porta Caterina Cybo . Al suono impetuoso dei tamburi, l’incedere ritmato dei figuranti in costume si dirigerà quindi verso la basilica di San Venanzio, all’interno della quale, davanti all’arcivescovo Francesco Massara , si rinnoveranno  la preghiera al santo e l’offerta dei ceri.
Uno spettacolo che dunque potrà tornare ad essere goduto direttamente dal pubblico che potrà occupare le navate laterali della basilica, mentre al centro prenderanno posto i figuranti dei vari cortei (terzieri, comuni, arti e mestieri).
Tra i popolani, ad assistere in chiesa alla cerimonia in abiti medievali, sarà anche una rappresentanza di rifugiati ucraini. Come promessa di pace e concordia, tradizione vuole che accompagnato dai canti della corale, le dame dei terzieri si scambino un abbraccio. Abbraccio  che acquisterà quest’anno una maggiore intensità di significato, quale testimonianza di solidarietà e speranza nei confronti  di chi in questo momento vive le atrocità di una guerra.

Le dame dei terzieri raggiungono laltare per lofferta dei ceri
Offerta dei ceri 2021

«Racchiuso nel semplice gesto dell’abbraccio, - dichiara la presidente dell’associazione Corsa alla spada Stefania Scuri- un segno di pace che abbiamo voluto dedicare alle sofferenze della popolazione ucraina».
Domani 18 maggio, ricorre la giornata di festa dedicata a San Venanzio. Sarà l'arcivescovo monsignor Francesco Massara a presiedere la solenne celebrazione liturgica delle ore 11.30. Alle ore 21 e 15, a cura della Banda città di Camerino diretta dal maestro Vincenzo Correnti, si terrà in basilica l'omaggio al Santo Patrono.
Inoltre, da oggi a lunedì 23 maggio, avrà luogo la tradizionale pesca di beneficenza organizzata nel teatrino parrocchiale.
Giovedì 19 maggio, sulla piazza e lungo tuttto viale Giacomo Leopardi tornano le bancarelle della grande fiera e in serata, a partire dalle ore 22, l'area delle taverne del piazzale dell'ex City Park sarà teatro di animazione a cura dei "Giullari del diavolo".
Nel pomeriggio di sabato 21 maggio, alla Rocca dei Borgia sarà la volta della manifestazione "Da Camerino a Incudine: viaggio fantastico nella Marca" che vedrà coinvolti gli sbandieratori di Fermo, in collaborazione con gli Arcieri De Varano, il Fiastra Fantasy e Unicam. La serata proseguirà con lo spettacolo della Scuola Primaria Salvo D'Acquisto "Le mie radici...le mie ali", in programma alle ore 19.00 all'auditorium Benedetto XIII. A conclusione della serata, sulla piazza di San Venanzio, a partire dalle ore 23.00, nuove emozioni verranno offerte dallo spettacolo "Fuoco" a cura della Compagnia dei Folli. 

C.C.


Pubblicato in Cronaca
Con rinnovato successo, proseguono a Camerino le iniziative della rievocazione della Corsa alla spada e Palio, apripista alla settimana cruciale dei festeggiamenti in onore del patrono San Venanzio martire.  Appuntamenti che, grazie alla possibilità di tornare ad essere vissuti in presenza, per questa edizione abbinano al tuffo nella storia medievale, la tanto agognata riconquista dell’atmosfera incantevole che caratterizza da oltre quarant’anni il maggio cittadino.
Intenso il pomeriggio musicale di oggi che, in un omaggio musicale al protettore della città,ha riunito nella basilica di San Venanzio, le allegre danze dei bambini della scuola d’infanzia di Camerino, e il piccolo concerto “Strumenti a corte”, offerto dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado Boccati dell’Istituto comprensivo Betti.
Ragazzi 2

Protagonisti in questo caso, sono stati gli alunni che frequentano l’indirizzo musicale della scuola, preparati dagli insegnanti Valentina del Carpio (flauto), Paola Stizza (violoncello) e Roberto Bisello (percussioni).
Sotto la guida dei docenti di musica, i musicisti in erba hanno nei mesi scorsi dedicato il loro impegno a documentarsi, studiare e ridare vita ad alcuni spartiti rinascimentali seppure suonati con strumenti contemporanei.
Un omaggio caratterizzato dall’entusiasmo e dalla particolare disinvoltura con cui, indossando abiti dell’epoca,,sia i più piccoli che i più grandicelli, si sono perfettamente calati nei diversi ruoli. Molto apprezzata l’esibizione solista di Gabriella Lucarini che, accompagnata da flauti, violoncello e percussioni, si è cimentata nel suggestivo brano di Angelo Branduardi “Ballo in fa diesis minore” .
Lesibizione di Gabriella Lucarini
A rappresentare l’indirizzo musicale delle scuole medie camerti, le esibizioni di Federico Pascucci, Ludovica Perali, Aurora Pascucci, Gabriele Caprodossi, Alice Giuli, Francesco Paolo Cisternino, Romeo Maria Mimmotti, Martina Matteucci, Sara Gasparoni, Gabriella Lucarini, Pietro Lucarini.
Nel corso dello stesso pomeriggio, la basilica ha ospitato anche la finezza d’esecuzione dell’ensemble di flauti già molto apprezzata ieri all’interno della disfida degli arcieri De Varano che si è disputata alla Rocca Borgesca.
Accolti dal parroco don Marco Gentilucci, bambini e ragazzi hanno dato il meglio di sé improvvisandosi anche presentatori delle musiche suonate dal gruppo di flauti. Presente all’omaggio musicale anche il dirigente dell’Istituto comprensivo Betti Francesco Rosati il quale, oltre a complimentarsi per gli eccellenti risultati raggiunti dagli alunni, ha voluto ricordare il collega e versatile musicista Maurizio Cavallaro. Scomparso prematuramente un mese fa , è a lui che si deve l’istituzione dell’indirizzo musicale alla scuola Betti. Quale portavoce del plauso e dei saluti della presidente dell’associazione Corsa alla spada e palio di Camerino Stefania Scuri, è intervenuto Luciano Birocco.
Sempre nella tarda serata di oggi, nuove emozioni da vivere in musica sono in programma sul pronao di San Venanzio che, a partire dalle ore 22 ospiterà  il concerto del coro dei Monti azzurri diretto dal maestro Maurizio Maffezzoli e l'eleganza dei passi di danza medievale del gruppo storico camerte "Soavi Allegrezze"
c.c.
Il dirigente Rosati Birocco Lucarini

ragazzi del Betti in concerto
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