Notizie di spettacolo nelle Marche
L’Istituto Nazzareno Strampelli di Castelraimondo ha corso contro la fame nel mondo. Una bella mattinata di sport e solidarietà nel cuore della città del Cassero grazie alla collaborazione della Onlus “Azione contro la fame” (con il patrocinio del Coni), che ha chiamato a raccolta le scuole italiane per una corsa solidale che ha l’intento di raccogliere fondi. Una bella opportunità per responsabilizzare tutti gli alunni e avvicinarli alla solidarietà.

Ad ogni studente è stato consegnato il passaporto solidale, un libretto che si pone l’obiettivo di sensibilizzare le persone intorno all’alunno, cercando delle mini-sponsorizzazioni per la corsa. Le persone sensibilizzate potranno essere sponsore fare piccole promesse di donazione per ogni giro che lo studente si impegnerà apercorrere il giorno della corsa. Castelraimondo ha risposto presente e per l’occasione l’amministrazione comunale ha messo a disposizione corso Italia, nel tratto tra piazza Della Repubblica e viale Europa.Qui decine di bambini hanno corso con questo nobile obiettivo, sotto l’occhio vigile di insegnanti e volontari di Protezione Civile e Avis Podistica. Il bel tempo ha fatto da cornice a un martedì mattina speciale che gli alunni dello Strampelli faranno fatica a dimenticare.

corsa retro

«Una bellissima iniziativa che ha visto coinvolti i nostri giovani – afferma l’assessore ai Servizi ScolasticiElisabetta Torregiani -. Questo progetto è stato portato a Castelraimondo dal compianto dirigente scolastico Maurizio Cavallaro, per cui ancora una volta lo ricordiamo con affetto a dimostrazione del suo costante impegno verso il prossimo. La scuola ha voluto portarlo avanti tramite la professoressa Manuela Miconi che mi ha chiamato e subito ci siamo rimboccati le maniche. Ringraziamo i volontari della Protezione Civile per l’assistenza e quelli dell’Avis Podistica che grazie alla loro esperienza in materia hanno permesso un ottimale coordinamento di tutta la mattinata».

corsa istituzioni
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Scontro fra due auto, una donna di 79 anni ricoverata in ospedale in condizioni non preoccupanti.

L’incidente si è verificato a Tolentino, all’incrocio tra via Frate Mario Gentili e via Monsignor Tarcisio Carboni nei pressi dell’uscita della superstrada.

Per cause in corso di accertamento, probabilmente a motivo di una mancata precedenza, sono entrate in collisione una Daewoo Matiza, condotta dall’anziana, e una Golf, alla cui guida c’era un ventottenne.

Ad avere la peggio l’anziana donna, trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata dai sanitari del 118 giunti sul posto insieme ai vigili del fuoco e alla polizia stradale.

Illeso il giovane conducente della Golf
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Nel giorno della Festa della Mamma è tornata al suo posto, in un’edicola votiva della frazione di Colleluce dov’era stata posta da più di mezzo secolo, la statuetta della Vergine Maria, trafugata da ignoti lo scorso Natale.

Il Comitato della frazione, presieduto da Serenella Eugeni, si è adoperato per la sostituzione della statuetta. L’edicola votiva dove è posta è spesso destinazione scelta dagli abitanti del posto per una preghiera e un breve momento di raccoglimento.

Il ritorno dell’immagine sacra al suo posto è stato salutato con una piccola cerimonia introdotta dalla benedizione di padre Aurelio, dei frati Cappuccini. Presenti anche il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata. Il Comitato ha fatto dono a tutte le mamme presenti di una medaglietta della Madonnina e al primo cittadino di una miniatura dell’immagine.

“La nuova statuetta ha più o meno le stesse dimensioni di quella trafugata – spiega Serenella Eugeni, presidente del Comitato di frazione – E’ stata donata dai fedeli che tenevano molto a questa cosa perché l’episodio del Natale scorso aveva lasciato un velo di tristezza nella nostra piccola comunità”.


edicola





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I vescovi marchigiani hanno eletto il loro presidente. E' mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia il nuovo presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana (CEM), eletto nel corso dell'assemblea riunita in sessione ordinaria a Loreto.

Mons. Marconi succede a mons. Piero Coccia, arcivescovo emerito di Pesaro, che ha terminato il proprio servizio episcopale nella sua diocesi alla guida della quale è stato chiamato mons. Sandro Salvucci, cui i vescovi marchigiani hanno dato, in apertura dell'incontro, il saluto di benvenuto all'interno della Cem.

Successivamente si è proceduto all'elezione del nuovo presidente nella persona del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, al quale i confratelli hanno rivolto il loro augurio assicurando fraterna e intensa collaborazione.






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Comunità settempedana in lutto per la scomparsa del dottor Gino Dichiara, 78 anni, pioniere dell’oftalmologia nella provincia di Macerata e non solo, per lunghi anni primario del reparto di Oculistica dell’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche di cui ne fu fondatore.

La struttura, diretta attualmente dal nipote, il dottor Vincenzo Ramovecchi, è da sempre un centro all’avanguardia e di riferimento per il centro Italia. Un reparto d’eccellenza dove negli anni Novanta, primo nelle Marche, Dichiara effettuò un trapianto di cornea.

Il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e i componenti l’Amministrazione comunale si sono uniti al dolore della famiglia ricordando la straordinaria figura del medico, una vera istituzione per il mondo della sanità.

“Al dottor Gino Dichiara, che tanto ha dato all’ospedale di San Severino Marche fondando il reparto di oculistica – sottolinea in una nota il primo cittadino settempedano – va il nostro pensiero con un sentito ringraziamento. Lo ricordiamo per il primo trapianto di cornea, per l’impianto del cristallino artificiale, lo ricordiamo come lungimirante innovatore aggiornato e appassionato della sua professione. Grazie di tutto questo a nome della comunità settempedana. Sono certa che l’esempio che questa straordinaria figura ha saputo dare brillerà oltre il mondo della medicina”.



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I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine hanno restituito al museo “Piersanti” di Fabriano-Matelica un dipinto copia di un’opera del pittore rinascimentale Jacopo da Ponte (Bassano del Grappa, 1515-1592) conosciuto anche come “il Bassano”, raffigurante la deposizione di Gesù nel sepolcro.

L’olio su tela, di epoca imprecisata, delle dimensioni di cm 68 x 50,5, era stato sequestrato– in località Brennero - dai militari del reparto dell’Arma dei Carabinieri specializzato nella prevenzione e nella repressione dei reati commessi in danno del patrimonio culturale.

Il dipinto è stato riconsegnato al Direttore del museo don Ferdinando Dell’Amore dal Comandante del Nucleo TPC di Udine, Magg. Lorenzo Pella, nel corso di una cerimonia che si è tenuta presso la chiesa della SS. Annunziata di Matelica.

La tela era infatti apparsa sul sito on-line di un esercizio commerciale di settore della provincia autonoma di Bolzano, attraverso il quale era stata posta in vendita per conto di un cittadino austriaco residente ad Innsbruck. I militari, insospettiti dal pregio dell’opera, attraverso le informazioni contenute nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, hanno appurato che si trattava del dipinto sottratto da ignoti, tra il 5 ed il 7 maggio 1975, dal Museo “Piersanti” di Matelica.

Gli accertamenti svolti in collaborazione con le compagnie carabinieri di San Candido e di Vipite nonché con la stazione di Matelica, hanno permesso ai carabinieri del TPC di Udine di contattare direttamente il venditore austriaco, del tutto ignaro dell’origine furtiva dell’opera presente da decenni nell’abitazione della famiglia e convinto della legittima provenienza della tela. Così nessun provvedimento è stato disposto nei suoi confronti e l’opera, dopo 46 anni dal furto, è tornata nel suo sito originario.

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Inaugurati a Tolentino dal sindaco Giuseppe Pezzanesi i ristrutturati giardini pubblici “John Lennon” al cui interno è stato anche realizzato il “Giardino di Betty”, parco giochi con la speciale pavimentazione realizzata con il riciclo di materiale sportivo esausto grazie all’iniziativa esosport, che si occupa della raccolta in tutta Italia di scarpe sportive, copertoni e camere d’aria di biciclette, palline da tennis e padel.

Il parco riveste una notevole importanza per la vita sociale della città, in quanto è il parco cittadino attrezzato più vicino al centro storico, punto di ritrovo di numerose generazioni: da quelle più piccole che hanno a disposizione giochi per l’intrattenimento ed un’ampia area per lo svago, cosi come anziani che vedono in questo piccolo polmone verde una zona di relax e tranquillità.

Il progetto voleva eliminare tutte le criticità dovute al passare degli anni, migliorando il decoro urbano, l’arredamento, la fruibilità e sicurezza del parco.

In particolare è stata realizzata la nuova area giochi per bambini,“Il Giardino di Betty”, della dimensione di 230 mq, dove state installate le attrezzature gioco conformi alle normative, costituite da impianto giochi inclusivo, con scivoli, dondolo a bilico su molle adatto anche a bambini con disabilità, due altalene in alluminio con un seggiolino a gabbia per i più piccoli, un seggiolino orsetto adatto ai più piccoli ed ai bambini con disabilità, e due seggiolini a tavoletta.

Inoltre è stata trattata la recinzione metallica esistente e due cancelli di ingresso al parco, per il ripristino delle caratteristiche qualitative e prestazionali ed è stata realizzato un cordolo a delimitazione delle zone verdi e dei percorsi pedonali.


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I carabinieri di San Severino Marche, in esecuzione di decreti del tribunale, hanno arrestato due uomini per violazione delle misure cui erano stati sottoposti.

Al primo, condannato a 3 anni e 10 mesi di reclusione per furto aggravato ed evasione, era stata concessa la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali presso una comunità terapeutica. A seguito delle violazioni delle prescrizioni connesse alla misura concessa, l’Autorità giudiziaria ha sospeso l’affidamento in prova e così sono scattate le manette

Il secondo, di origini siciliane, residente in città deve scontare una pena residua di un mese e 27 giorni a seguito di condanna per il reato di furto aggravato. All’uomo sono stati concessi gli arresti domiciliari.

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Buone notizie per i terremotati, ad oggi non ancora rientrati nelle proprie abitazioni, arrivano dall’incontro tra il Commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini e il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, all’esito del quale è emerso il rinvio delle scadenze per i titolari di Cas e Sae.

Considerato, infatti, che l’intesa delle regioni è stata solo recentemente acquisita e tenuto conto del poco tempo a disposizione dei cittadini è emersa la necessità di stabilire nuovi termini per i prossimi adempimenti dei residenti nel territorio colpito dal terremoto.

La scadenza del 31 maggio per la dichiarazione di conferma dei requisiti per il godimento dei benefici sarà posticipata e, di conseguenza, sarà valutata anche l’opportunità di differire il termine del 30 giugno per la presentazione delle domande e dei progetti di ricostruzione da parte dei residenti beneficiari di Cas e Sae che non hanno impedimenti oggettivi.

Decisioni definitive al riguardo saranno prese dalla cabina di coordinamento che il Commissario Legnini terrà con i presidenti delle regioni e i rappresentanti dei sindaci, alla quale parteciperà anche il Capo Dipartimento della Protezione Civile.
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Un esposto all’Anac relativo al progetto riguardante l’area montana di Sarnano e la frazione di Rubbiano nel comune di Montefortino è stato presentato dal gruppo consiliare di minoranza “Il paese che vogliamo”.

Presentato lo scorso 20 aprile, il progetto ““Sistema integrato per lo sviluppo dell’entroterra”, finanziato con i fondi del Cis sisma e di cui il comune di Sarnano è ente capofila, finisce sul tavolo dell’autorità nazionale anti corruzione.

“Tale esposto - precisa il capogruppo Giacomino Piergentili - è stato inviato in quanto vi sono delle potenziali ipotesi di anomalie relativamente alla procedura amministrativa di attuazione del partenariato pubblico - privato con contributo finanziario prevalentemente pubblico, assenza di trasparenza delle procedure per l’affidamento della progettazione e dei lavori in base al codice degli appalti, sulla disponibilità delle aree su cui si interverrà, sull’assenza di una progettualità definitiva, limitata soltanto a semplici tavole indicative”.

Si dice sconcertato il consigliere di minoranza dal fatto che “sindaco e giunta hanno avallato un progetto che va addirittura a finanziare un centro benessere privato previsto nella ricostruzione della Capannina, in concorrenza a quello della struttura termale, di cui l’amministrazione possiede oltre l’87% del capitale sociale. Appare, inoltre, ingiustificabile non aver inserito nel Cis sisma il piano industriale della società termale, che necessita da anni di importanti investimenti per il suo rilancio. Il nostro esposto – conclude Piergentili – ha solo l’intento di portare alla luce eventuali irregolarità procedurali e, di conseguenza, attuare i provvedimenti necessari. E’ solo un primo passo a difesa dell’interesse pubblico”.
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