Notizie di spettacolo nelle Marche
L’Agenzia del Demanio, con il coordinamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in stretta sinergia con il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli ed il Sottosegretario Lucia Albano, delegata al MEF per la ricostruzione post sisma, ha presentato in Prefettura di Macerata il piano degli interventi edilizi di ricostruzione e adeguamento sismico ed energetico degli edifici in uso al Ministero dell’Interno nella provincia di Macerata.

Sotto la supervisione del Prefetto Flavio Ferdani, sono stati avviati dall’Agenzia 15 interventi, di cui 2 a favore dei Vigili del Fuoco e 13 dell’Arma dei Carabinieri. Le opere sono finanziate in parte con fondi del Commissario Straordinario alla Ricostruzione, circa 47 milioni di euro, e circa 5 milioni di euro dall’Agenzia del Demanio. Obiettivo comune è quello di garantire il completamento della maggior parte delle opere entro 3 anni. Nel corso del 2023 verranno aperti il 60% dei cantieri ed il restante nei primi mesi del 2024.

I primi interventi sono previsti ad aprile a Castelsantangelo sul Nera, a maggio a Pieve Torina, nel mese successivo Fiastra e a seguire gli altri a Camerino, Castelraimondo, Serravalle del Chienti, Tolentino, San Severino, Visso, Ussita.
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Sui terremotati e sulla ricostruzione post sisma è pronta ad abbattersi l'ennesima doccia fredda. Clamorosa è infatti l'emanazione  del decreto legge numero 11 approvata dal Governo e pubblicata in Gazzetta il 16 febbraio 2023  che prevede lo stop di tutte le cessioni di bonus fiscali. Così il Governo ha in pratica disattivato  la norma quadro che regola le cessioni (articolo 121 del decreto rilancio). 
Tra le misure previste,  in vigore da oggi 17 febbraio, anche il blocco all’acquisto dei crediti d’imposta da parte delle Regioni.
L’intervento generalizzato rischia di mandare sottosopra il settore dell’edilizia, con conseguenze su imprese, contribuenti e banche. Drammatiche le ripercussioni che graveranno sulle aree colpite dal sisma del 2016 e dove, da oltre sei anni a questa parte la riparazione dai danni è poco più che accennata.
 

Fortemente polemico al riguardo, è l'ingegnere Roberto Di Girolamo, sempre molto attento a tutte le questioni attinenti alla ricostruzione post sisma.   
«Di fatto l'emanazione di questo decreto farà scendere la pietra tombale sulla ricostruzione - afferma l'ingegnere -. Infatti, allo stato attuale, la ricostruzione si basa su due pilastri: un contributo statale che viene elargito appunto dalla struttura commissariale che però non è sufficiente a coprire la totalità dei costi necessari 
Nel 95 percento dei casi , ciò che elargisce lo Stato per la semplice ricostruzione non si rivela pienamente sufficiente, pertanto, ci sono i cosiddetti accolli ovvero alcune somme  che dovrebbero tirar fuori i cittadini per poter coprire quello che lo stato non paga ai terremotati con il contributo 
Con questo decreto, di fatto il governo blocca la cessione del credito e lo sconto in fattura per tutti i lavori di superbonus.Fino ad ieri si poteva accedere ai fondi del superbonus per poter evitare l’accollo. Da oggi invece tale procedura non è più possibile, solo se hai capienza fiscale personale (cioè paghi tante tasse, cioè sei benestante) potrai scontare questi bonus,altrimenti resti fuori. 
Proprio per coprire quello che non era suffciente, il commissario Legnini e il precedente governo avevano trovato una soluzione prevedendo la possibilità di usufruire dei benefici del superbonus 110%,, nel senso che per gli accolli si sarebbero potuti utilizzare questi benefici fiscali. Ad oggi, togliendo la possibilità delle imprese di fare lo sconto in fattura e togliendo la possibilità alle imprese di poter dare questi crediti alle banche, sostanzialmente l'accollo rimane a carico del cittadino.
Siccome il 90 percento delle persone non vuole o non può spendere su questa ricostruzione, chiaramente la ricostruzione si blocca; teniamo conto di un altro fatto e cioè che la legge quadro del sisma n. 189 nelle premesse dice che verrà risarcito il 100%: in questa maniera dunque ci si deve attenere anche quanto scritto nella norma. 
Chi rimane a bocca asciutta? Secondo l’ultimo report del commissario, almeno 23mila  edifici che sono collocati nelle zone più sfortunate del cratere sismico, cioè quelle oggetto di perimetrazione o nei centri storici dove è più difficile lavorare.
Per tutte le domande semplificate presentate - prosegue Di Girolamo - sarà normale il passaggio alla nuova piattaforma e al testo unico (che contiene notevoli vantaggi), ma non è chiaro cosa succederà in questo passaggio, compreso se verranno considerate come nuova presentazione o meno

Esclusi da questa eclatante novità sono tutti gli interventi già avviati, tuttavia, personalmente ho qualche dubbio - conclude  -. Il problema è che la norma è uscita ieri sera e, leggendola,  sinceramente sono rimasto un po' perplesso.  Infatti, se in questi casi è possibile continuare a fare la cessione del credito e lo sconto in fattura, poi questi crediti dove li mandiamo?  Se nel giro di due mesi e mezzo tre, lo Stato cambia almeno tre volte questa modalità di cessione del credito, mi chiedo quale certezza abbiamo noi nell'andare a fare la ricostruzione». 
C.C.
 







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Alessandra e Ginevra, siete imprenditrici vincenti. C’è un filo rosso che passa per l’Appennino e unisce Sassocorvaro, nel pesarese, a Cupi di Visso, in provincia di Macerata. È la qualità di due realtà marchigiane, l’azienda agricola Cau & Spada e la Cantina Coppacchioli Tattini, riconosciute da Imprese Vincenti, il progetto di Intesa Sanpaolo dedicato alla valorizzazione delle pmi italiane d’eccellenza.
Lo rende noto Coldiretti Marche all’indomani della tappa del premio dedicata all’Agribusiness che si è tenuta a Torino.
Alessandra Spada è stata premiata per la qualità di una produzione che ha saputo mantenere l’intero ciclo produttivo interno: dal filo d’erba che l’animale bruca alla vendita finale. Allevamento, coltivazioni biologiche e un caseificio agricolo che ha saputo investire in innovazione, sostenibilità, benessere animale riuscendo anche a conquistare i mercati esteri, soprattutto in Francia e Regno Unito.
Alla giovanissima Ginevra Coppacchioli è andata invece una menzione speciale “Per il particolare legame con il territorio, la valorizzazione del made in Italy e l’introduzione di innovazione”. La sua azienda sorge a Cupi, frazione a circa 1000 metri sul livello del mare del piccolo comune di 
Visso (994 abitanti totali), uno dei luoghi più danneggiati dal terremoto del 2016 e prima ancora da quello del 1997. Qui con forza, determinazione, pazienza e una buona dose di coraggio ha preso forma l'idea di recuperare un antico vitigno: il Cupatto. Si tratta di un Pecorino autoctono della zona la cui produzione si era perduta ed è stata ripresa per riportare in bottiglia il "vino più alto (inteso come altitudine, ndr) delle Marche". Un progetto che sembrava impossibile. Per il quale Ginevra e la sua famiglia sono stati additati come pazzi. Ma non di follia si tratta, quanto di amore e devozione sconfinata verso questo piccolo paese chiamato Cupi. Il vigneto rappresenta il desiderio di onorare la tradizione, di raccontare una storia. Di resistere con tenacia e portare avanti la passione e il sogno attraverso il duro lavoro. “Un gran bella soddisfazione per le imprenditrici, per le loro famiglie ma anche per quelle aree interne e marginali che riescono a essere protagoniste grazie alla loro bellezza, alle loro tradizioni e al lavoro tenace di eroi ed eroina della terra” commentano da Coldiretti Marche.  
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Quattro persone denunciate e oltre 2600 articoli di moda sequestrati è il bilancio dei controlli anticontraffazione eseguiti dai militari della Guardia di Finanza di Civitanova Marche.

Le Fiamme Gialle hanno sottoposto a controllo 4 ditte individuali esercenti il commercio all’ingrosso e al dettaglio di calzature, abbigliamento ed accessori di moda, scoprendo la messa in vendita di calzature e articoli di pelletteria recanti noti marchi contraffatti tali da indurre il consumatore in inganno circa la provenienza e l’originalità del prodotto in vendita.

Conseguentemente sono stati sottoposti a sequestro probatorio complessivamente oltre 2.600 articoli di moda, in relazione ai reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione. Illeciti penali per cui i titolari delle imprese controllate sono stati deferiti, a piede libero, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata.
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Lavora sulla strada della semplificazione la Cabina di Coordinamento sisma 2016, presieduta dal Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Guido Castelli.

E’ stato, infatti, definito un piano programmatico di riordino di tutte le scadenze inerenti la presentazione dei progetti della ricostruzione privata, con particolare riferimento a quelli riguardanti i titolari di Contributo di autonoma sistemazione (Cas), Soluzioni abitative di emergenza (Sae) e altre forme di assistenza.

L’Ordinanza prevede il riallineamento al termine del 31 maggio di varie scadenze, nelle more dell'adozione dell'atto di programmazione a cui lavoreranno nel frattempo la Struttura commissariale, gli USR e il Dipartimento di Protezione Civile per addivenire anche ad un intervento di rimodulazione del Cas.

Le scadenze traslate al 31 maggio riguardano sia quelle fissate per il 16 febbraio, relative alla presentazione dei progetti dei titolari di Cas e Sae che non avessero già provveduto in forma semplificata, sia quella del 15 marzo per completare i progetti già presentati in forma semplificata.

Nuova finestra per confermare i requisiti del Cas - A fronte di una richiesta territoriale che vede i percettori di Cas esclusi per vari motivi dalla manifestazione di volontà verso il Dipartimento della Protezione Civile fissata nello scorso ottobre 2022, il Commissario Castelli ha riaperto un confronto e definito, in concertazione con le Regioni e la Protezione civile, un nuovo termine per riammettere chi, alla data del 15 ottobre 2022, non avesse presentato pur avendone diritto la dichiarazione per il mantenimento del Cas. In questi casi si avrà tempo fino al 31 marzo per regolarizzare la propria posizione.

Per quanto riguarda la riforma del Cas, e la conseguente definizione di un termine entro il quale presentare il progetto di ricostruzione, Castelli anticipa che “questo lavoro chirurgico dovrà essere effettuato integrando e analizzando i dati provenienti dalla Protezione civile e dai Comuni. Si impone infatti, l'esigenza di limitare, a 6 anni dal sisma, il rischio di comportamenti opportunistici in materia di Cas e assistenza”.
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A causa di un intervento di manutenzione dell'acquedotto Collattoni, che alimneta la città di Camerino, da eseguirsi nel centro urbano di Pieve Torina, mercoledì 22 febbraio sarà interrotta l'erogazione di acqua potabile nella città ducale dalle 8 alle 20 o comunque fino al termine dei lavori suddetti.

A darne notizia la ASSM di Tolentino che comunica come l'interruzione del servizio interesserà la zona del centro urbano, con esclusione del centro storico, Arcofiato e Scalette, e della maggior parte delle frazioni e località periferiche.

Non sono, invece, previste interruzioni per le frazioni a ridosso dei versanti montani, quali Morro, Casale, Calcina, Nibbiano, S. Erasmo, Sellano, Selvazzano, Valle S. Martino, Perito, Costa, S. Severo, S. gregorio, Torrone, Sabbieta, Capolapiaggia, Pozzuolo, Teggiole, Statte, Campolarzo, Sfercia, Valdiea, Polverina.

Per limitare i disagi l'azienda chiede agli utenti di ridurre, ove possibile, il consumo di acqua potabile e di utilizzare i serbatoi di accumulo.
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Indire un referendum popolare tra gli studenti del liceo classico e i loro genitori per decidere sull’eventuale spostamento di dieci classi del liceo “Filelfo” dall’attuale struttura ex Quadrilatero ai locali dell’ex orfanotrofio in via Tambroni, in via di ristrutturazione da parte dell’amministrazione comunale.

E’ quanto propongono congiuntamente i direttivi della Lega e di Forza Italia di Tolentino.

"Sulla pelle dei ragazzi, degli studenti non si deve e non si può fare speculazione politica – si legge nella nota congiunta - Le uniche persone deputate ad esprimere il proprio parere in merito, infatti, dovrebbero essere gli stessi studenti e i loro genitori. Per noi, infatti, lo strumento per prendere una decisione definitiva è quello del referendum popolare.

Chiediamo, infatti, all’amministrazione comunale di Tolentino e all’Istituto “Filelfo” di prendere in considerazione la possibilità di chiamare esclusivamente studenti e genitori del Liceo Classico ad esprimersi con un sì o con un no all’ipotesi di spostamento delle classi in centro. Tertium non datur.

Il referendum è la massima espressione di democrazia, l’unico strumento di democrazia diretta rimasto a disposizione delle istituzioni per dare voce ai cittadini.

In base all’esito del referendum, così, si potrà prendere una decisione ultima e definitiva accettata da tutti sulla base delle più elementari regole democratiche".


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E’ scesa quasi di un punto percentuale rispetto al biennio precedente la raccolta differenziata nel corso del 2022, chiuso con il valore medio nei dodici mesi del 73,83% contro il 74,66% nel 2021 e il 74,96% nel 2020.

Questi i dati forniti dal presidente del Consmari Giuseppe Giampaoli e dal direttore generale Brigitte Pellei che confermano come la provincia di Macerata si pone ai vertici della raccolta differenziata nella regione Marche.

I numeri

Nel 2022 sono stati raccolti in totale 160.848.803 kg di rifiuti di cui 118.758.702 kg differenziati e 42.090.101 di indifferenziati. Nello specifico sono stati avviati al riciclo, dopo essere stati trattati negli impianti consortili del Cosmari, evitando che finissero in discarica ma trasformati in “materia prima seconda”12.729.799 kg di carta, 7.605.630 kg di cartone, 847.010 kg indumenti usati, 729.580 kg di inerti, 7.642.703 kg di ingombranti, 7.032.350 kg di legnosi, 29.160 kg di medicinali, 1.226.896 kg di metalli, 12.150.380 kg di multimateriale, 170.465 kg di oli vegetali esausti, 40.950.800 kg di organico, 128.890 kg di plastica, 1.719.481 kg di RAEE, 11.683 kg di scarti informatici, 5.045.040 kg di spazzatura, 8.169.490 kg di verde, 12.344.610 kg di vetro.

Le percentuali raggiunte dai Comuni nel 2022: Appignano 81,12%, Camporonto di Fiastrone 80,18%, Montecassiano 79,66%, San Ginesio 79,53%, Belforte del Chienti 79,53%, Urbisaglia 79,31%, Pollenza 78,70%, Monte San Giusto 78,54%, Montelupone 78,41%, Serrapetrona 78,17%, Corridonia 77,62%, San Severino Marche 77,56%, Petriolo 77,32%, Apiro 77,02%, Recanati 76,96%, Loreto 76,59%, Treia 75,82%, Matelica 75,76%, Castelraimondo 75,62%, Caldarola 75,31%, Montefano 75,23%, Esanatoglia 75,04%, Loro Piceno 74,96%, Cingoli 74,68%, Monte San Martino 74,55%, Macerata 74,46%, Gualdo 74,42%, Pioraco 74,04%, Mogliano 73,73%, Ripe San Ginesio 73,33%, Sarnano 73,12%, Potenza Picena 72,98%, Morrovalle 72,85%, Montecosaro 72,39%, Tolentino 71,96%, Civitanova Marche 71,25%, Penna San Giovanni 71,21%, Gagliole 69,49%, Fiuminata 69,09%, Camerino 69,03%, Muccia 68,83%, Sant’Angelo in Pontano 68,79%, Porto Recanati68,53%, Colmurano 67,05%, Valfornace 66,76%, Serravalle 65,51%, Montecavallo 64,36%, Sefro 61,53%, Visso 57,02%, Pievetorina 56,66%, Ussita 55,89%.

Queste le percentuali dei Comuni che non hanno avviato il servizio di raccolta domiciliare “Porta a Porta”: Cessapalombo 50,12%, Fiastra 46,40%, Castelsantangelo sul Nera 43,36%, Bolognola 32,51%, Poggio San Vicino 30,58%.

Nel prossimo mese di marzo avvierà il servizio di raccolta “Porta a Porta” anche il comune di Fiastra mentre a Civitanova Marche è prevista una importante novità con il ritiro a domicilio, tre volte a settimana, nel centro urbano dei pannolini, pannoloni e assorbenti igienici con il sacchetto di colore rosso con la conseguente rimozione dei cassonetti gialli.

Inoltre prosegue la sperimentazione dell’applicazione della tariffa puntuale a Castelraimondo dove vengono anche utilizzati i Green Point, come a Villa San Filippo di Monte San Giusto.
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Le iniziative per il rilancio e lo sviluppo dei territori colpiti dagli eventi sismici, sono state tra i principali argomenti al centro degli interventi presso lo stand della Regione Marche alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano.
Le prospettive economiche e sociali insieme alla pianificazione degli interventi strutturali sono stati approfonditi in un panel che ha visto, in particolare, la partecipazione del Commissario Straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, il vescovo della Arcidiocesi di Camerino e della Diocesi di Fabriano-Matelica mons. Francesco Massara e il rappresentante del Tavolo di Concertazione per la riqualificazione della Via Lauretana Giuseppe Ucciero. 

Proprio quest’ultimo ha ravvisato, tra le priorità, come sia necessario il completamento di un tracciato della Via Lauretana che ha oggi una sua concreta visibilità pur ancora lontana dal suo effettivo potenziale: «Due sono le condizioni che tuttavia non si sono ancora completamente realizzate e per questo confidiamo nei finanziamenti del Pnrr e nell’ordinanza 128 della struttura commissariale – ha sostenuto -, la prima riguarda il completo recupero del percorso che rappresenta la principale via di pellegrinaggio dell’Occidente fino al Santuario Mariano di Loreto. Il secondo aspetto coinvolge la creazione di una economia di servizi che funga da leva per le aree montane interne».

In tal senso, il commissario straordinario Castelli ha altresì ribadito l’importanza del modello dettato dai cammini di fede: «Credo che la Via Lauretana possa essere destinataria di una parte di finanziamenti molto importanti che stiamo mettendo in campo per rivitalizzare le aree del cratere – ha aggiunto - attraverso fondi dedicati che noi immaginiamo di distribuire tra i tracciati più significativi ed evocativi di quello che è l’animo marchigiano. La Via Lauretana è sicuramente tra questi». Nel dettaglio, il senatore Castelli fa riferimento a un finanziamento di 50 milioni di euro da suddividere nell’ambito delle quattro regioni colpite dal sisma: «Il 64% di queste risorse sarà assegnato alle Marche, individuando appunto tre grandi cammini, tra i quali la Via Lauretana, dove potrà essere ammessa a beneficio la parte che percorre il cratere del 2016». 

L’edizione 2023 della BIT ha potuto perciò offrire una vetrina d’eccezione, come confermato dall’Arcivescovo Massara: «Essere stati presenti con lo stand del comune di Macerata dedicato alla Via Lauretana ha rappresentato un momento molto importante di marketing della Regione Marche – si è soffermato mons. Massara -, abbiamo bisogno di momenti di incontro con Dio e tra le comunità. Se non c’è incontro non c’è spiritualità: lavoriamo in rete, ognuno secondo il proprio ruolo. Abbiamo una grande responsabilità».

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Operazione antifrodi della guardia di finanza di Macerata, chiuse 10 aziende e denunciati 19 imprenditori.

L’indagine, che ha interessato ben 33 imprese operanti nel «distretto industriale del tessile e dell'abbigliamento», ha permesso di scoprire un modus operandi in base al quale le aziende erano accomunate da un brevissimo ciclo di vita aziendale che non superava i tre anni.

Ammontano a circa 20milioni di euro le basi imponibili, ai fini delle imposte sui redditi, complessivamente evase.

Il sistema di frode consisteva in sostanza nell'aprire svariate attività commerciali per mezzo delle quali effettuare lavorazioni tessili conto terzi, con emissione delle relative fatture di vendita ma omettendo, quasi sistematicamente, la presentazione delle corispondenti dichiarazioni fiscali.

Non solo evasione fiscale. E' stato, infatti, anche accertato che una società, non più operativa, è risultata beneficiaria di oltre 42mila euro quale contributo a fondo perduto previsto dal cosiddetto "Decreto Sostegni".



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