Notizie di spettacolo nelle Marche
Un arresto e 13 denunce sono il bilancio delle operazioni di controllo del territorio eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Macerata.
A Treia i militari della locale stazione hanno arrestato un uomo di 56 anni per violazione del divieto di avvicinamento alla sua ex compagna e ai luoghi da essa frequentati. Nel corso dell'intervento dei militari l'uomo ha anche tentato di aggredirli e per questo dovrà rispondere anche del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Inoltre i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, al termine di una lunga attività di indagine, hanno denunciato 3 cittadini albanesi, residenti in provincia di Pescara, ritenuti essere gli autori di due furti in villa commessi lo scorso anno a Macerata e a Belforte del Chienti che avevano fruttato ai malviventi un bottino in oro e gioielli del valore complessivo di circa 8mila euro.

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Oggi, venerdì 31 marzo, è l’ultimo giorno di servizio per il dottor Roberto Castellini, pediatra dell’Area vasta 3, già direttore della Pediatria e della Neonatologia di Macerata. L’ultimo cartellino lo ha voluto timbrare mercoledì all’ospedale di San Severino, dove era
arrivato alla fine degli anni ’90 per restarvi fino al 2016, cioè fino al momento in cui non venne chiuso il reparto a seguito dello smantellamento della Ginecologia e dell’Ostetricia. In questi anni, però, il dottor Castellini, oltre al servizio a Macerata, ha tenuto in piedi l’ambulatorio pediatrico proprio nella struttura settempedana, prestando la sua opera almeno una o due volte alla settimana.
Ora che è 
giunto il momento della sua pensione, arrivano per il dottor Castellini i ringraziamenti degli operatori e di tante mamme della zona montana che hanno trovato in lui un punto di riferimento importante e un professionista serio, preparato, impagabile per la sua costante disponibilità.
Tant’è che la presidente dell’associazione Help Sos 
Salute e famiglia di San Severino, Cristina Marcucci, che da sempre si batte per il mantenimento dei servizi sanitari nel presidio settempedano, in particolare a sostegno della genitorialità, auspica che “i vertici dell’Azienda sanitaria maceratese possano attivarsi affinché il dottor Roberto Castellini venga confermato nell’incarico, con un prolungamento contrattuale, ovvero che possa essere trovata una qualsiasi forma di collaborazione congeniale al mantenimento del servizio ambulatoriale pediatrico all’ospedale di San Severino attraverso la preziosa opera dello stesso Castellini”.
La nota 
dell’Associazione Help si conclude con un “grande grazie” rivolto al pediatra per il gran lavoro svolto in questi anni a supporto di tante mamme e dei loro bambini.

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Manca il pediatra di base a San Severino e la minoranza in consiglio comunale chiede un pronto intervento alla giunta Piermattei. Quello dei pensionamenti dei professionisti della sanità è un problema che riguarda tutta la regione Marche, ma l’impatto maggiore si vede nell’entroterra. San Severino Marche non fa eccezione. A preoccupare il gruppo consiliare San Severino Futura è la situazione di stallo per il servizio del pediatra di base. Un problema che si trascina da più di un anno dopo il pensionamento della dottoressa Pasquali Coluzzi.

La riorganizzazione dei piccoli pazienti è stata tamponata negli scorsi mesi con lo spostamento presso un pediatra con contratto temporaneo e quindi con la presa in carico da parte dell’unico altro pediatra di stanza in città, la dottoressa Rastelletti. Il sovraccarico di pazienti ha portato la minoranza in consiglio comunale targata San Severino Futura a chiedere una presa di posizione forte al governo cittadino e alla nuova Azienda sanitaria territoriale Macerata. La richiesta è quella del ripristino di un servizio «fondamentale per tutte le famiglie settempedane – sottolinea il capogruppo Francesco Borioni –. È evidente che la dottoressa Rastelletti abbia un sovraccarico di pazienti e sia in grave difficoltà nel compiere il suo lavoro. Nel corso dell’ultimo anno sono state trovate delle soluzioni “ponte”, come l’affidamento dei bambini a un pediatra con contratto a scadenza e poi con la presa in carico da parte di un dottore già in sovraccarico di pazienti. Non solo: alcuni genitori sono stati costretti ad affidare i propri figli, quelli un po’ più grandi, alle cure dei medici di base. Si tratta solamente dello “spostamento” di un problema, visto che anche i medici di famiglia sono pochi e sovraccarichi di lavoro. È fondamentale che si riconosca la situazione di grande difficoltà in cui versano i professionisti sanitari della nostra città, in numero sempre minore e con un carico di pazienti sempre più difficile da gestire. Non è pensabile che un medico di base, alle prese con il proprio lavoro, possa trovarsi a dover prendere in cura anche i bambini. I piccoli pazienti hanno infatti la necessità di essere seguiti con maggiore frequenza, con cure dedicate e con attenzioni che solo uno specialista è in grado di offrire. Oggi i genitori sono costretti ad affrontare viaggi fuori città anche per delle visite di routine e la situazione va assolutamente risolta. Per questo – conclude Borioni – chiediamo all'amministrazione comunale di farsi carico del problema e di sollecitare con urgenza la giunta regionale e i vertici della nuova Ast Macerata per ripristinare il servizio di pediatria di base alle famiglie settempedane».
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Una delegazione del comitato “Salviamo l’ospedale di Camerino”, composta dal presidente Napolioni e dalle dottoresse Tamagnini e Cristallini, è stata ricevuta in regione dalla IV Commissione Sanità per trattare le problematiche e le urgenze del nosocomio camerte.

“Abbiamo ribadito, come già fatto in altre sedi, le gravi criticità del nostro ospedale – le parole del presidente del comitato Napolioni – Un ospedale, al servizio di un vasto e scomodo territorio, ancora all'avanguardia dal punto di vista strutturale e tecnico, ma tragicamente carente di personale, in particolar modo medico. Mancano, infatti, cardiologi ed anestesisti. Abbiamo chiesto con fermezza la garanzia di un pronto intervento h.24 che a tutt'oggi non c'è, ma purtroppo non abbiamo avuto alcuna rassicurazione in merito, anzi dalle poche domande che ci sono state poste è  scaturita poca conoscenza da parte dei consiglieri delle realtà dell’ospedale e della sua operatività sul territorio. Addirittura ci è  stato chiesto se abbiamo i numeri per essere un DEA di 1 livello. Domanda davvero incredibile considerato che l'operatività copre il territorio di 23 comuni. Ci è stato chiesto, inoltre, di essere propositivi al punto tale da dover sottoporre noi un piano di rilancio. Siamo alla fantascienza e non è con essa che si tutela la salute dei cittadini e si fa fronte alle emergenze. Il Piano Sanitario Regionale è da tempo in gestazione ed è  per questo motivo che abbiamo chiesto di essere ascoltati, ma dubitiamo che l’incontro possa produrre risultati. Penso che sarà necessaria una mobilitazione concreta”.
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I poliziotti del Commissariato di Civitanova Marche hanno denunciato cinque giovani, di età compresa fra i 19 e i 30 anni, per il reato di rissa aggravata in merito ai fatti avvenuti lo scorso 19 marzo.

I cinque erano ricorsi alle vie di fatto nel centro cittadino, ritenendo di potersi guadagnare l’impunità tramite travisamento con cappucci e sciarpe.

L’attività d’indagine della Polizia, condotta con l’ausilio dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, ha permesso di stringere il cerchio intorno ai responsabili, alcuni dei quali provenienti da fuori provincia. Tra questi, anche il giovane che, durante la rissa, aveva brandito una sedia aggredendo un commerciante. Per questo dovrà rispondere anche del reato di lesioni personali.
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La Città di San Severino Marche intitolerà il largo tra via Garibaldi e via del Forno all’indimenticabile Giorgio Zampa, giornalista e germanista italiano di origini settempedane, nato il 24 febbraio 1921 e morto il 13 settembre 2008.

La cerimonia ufficiale di scoprimento dell’epigrafe avrà luogo venerdì 7 aprile, alle ore 12, alla presenza delle autorità cittadine e del critico d’arte Vittorio Sgarbi.

Nel pomeriggio, alle ore 18 al teatro Feronia, lo stesso Sgarbi presenterà il libro: “Canova e la bella amata”, un vero e proprio viaggio che mostrerà la grandezza e l’unicità dello scultore e pittore italiano autore dell’abbraccio di Amore e Psiche e di altri capolavori unici.

Lo scoprimento della targa e l’intitolazione di uno spazio cittadino dedicato a Zampa, in programma per il centenario della nascita, vennero rinviati due anni fa a causa del Covid.

Zampa, in tutta la sua vita, restò legatissimo a San Severino Marche, città che gli diede i natali e dove morì, seppure trascorse tantissimi anni fuori per lavoro.

All'insegnamento universitario, infatti, alternò l'attività di critico letterario, collaborando ad alcune tra le maggiori riviste del Novecento. Per quasi mezzo secolo insegnò lingua e cultura tedesca alla Scuola di scienze politiche “Cesare Alfieri” di Firenze.

Dal 1952 al 1963 scrisse sul Corriere della Sera, poi sulla terza pagina della Stampa. Fu tra i fondatori del quotidiano Il Giornale e curò la pubblicazione di molte opere di Montale, la più celebre delle quali “Xenia” fu stampata proprio a San Severino Marche.

E’ anche stato redattore, inviato e critico letterario di “Il Giorno” e ha affiancato Indro Montanelli nella fondazione de “Il Giornale Nuovo”, in cui ha svolto l’attività di critico letterario. Ha collaborato con molti periodici, tra cui Atlante, l'Espresso, Panorama, Domus. Ha diretto la sezione letteraria dell’”Enciclopedia “Le Muse”, edita da De Agostini ed ha curato la pubblicazione dell’opera di Dolores Prato “Giù la piazza non c’è nessuno”.

È stato conservatore dell’Archivio “Alessandro Bonsanti” presso il Gabinetto Viesseux di Firenze, membro della giuria del Premio Pirandello, del Premio Strega, del Campiello Ventennale, membro della giuria del Premio Salimbeni per la Storia e la Critica d’Arte, conferito dalla Fondazione Salimbeni per le Arti Figurative di cui è stato fondatore, insieme con Federico Zeri, e presidente.

Giorgio Zampa ha tradotto, tra gli altri, Rilke, Kafka, Mann, Strindberg, Hofmansthal, Musil e Peter Weiss.

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Contrasti”, il brano per clarinetto basso e orchestra di fiati del musicista camerte Vincenzo Correnti, direttore dell’Istituto musicale “Nelio Biondi” di Camerino continua a ottenere successi non solo in Italia, ma si affaccia sempre più nel panorama internazionale.

Dopo l’esecuzione dello scorso giugno 2022 in Nevada (USA) al Clarinet Fest di Reno, nel concerto di apertura del festival con Rocco Parisi (al quale è stato dedicato il brano) come solista e la banda United States Air Force Band of the Golden West, venerdì 31 marzo alle 12 (ora canadese) alla Laval University di Quebec City verrà eseguita, in prima esecuzione, la versione curata dallo stesso M° Correnti per clarinetto basso e pianoforte.

Solista sarà Rocco Parisi, interprete di rilievo nella musica contemporanea - e non solo - ed innovatore della tecnica strumentale del clarinetto basso, che proprio lo scorso fine settimana a Camerino ha tenuto il primo incontro della master annuale presso l’Istituto musicale camerte.

La composizione “Contrasti” di Vincenzo Correnti, musicista e compositore camerinese che ama definirsi “un artigiano a servizio della musica”, è edita dalle edizioni Eufonia.

Questo brano non segue regole ben precise e definite in uno stile compositivo ma, attraverso i suoni, i colori e gli effetti timbrici e ritmici, trasporta l’ascoltatore in un viaggio musicale interiore che consente di immaginare una propria personale avventura. Il clarinetto basso diventa protagonista: una perfetta voce narrante, a volte dal carattere misterioso e a volte agile, dove i vari personaggi e i luoghi della storia sono rappresentati da tutti gli strumenti della banda musicale.

Vincenzo Correnzi
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Il grande fioretto italiano torna ancora una volta a Sarnano, dove per preparare il Campionato del Mondo Giovani e Cadetti a Plovdiv, in Bulgaria, sono arrivati sia i “big” che gli azzurrini.

“Diamo di nuovo il benvenuto agli azzurri e le azzurre del fioretto” commenta il Sindaco di Sarnano Luca Piergentili. “L’accordo con la Federazione Italiana Scherma firmato nell'ottobre 2021 prevede che Sarnano ospiti periodicamente dei ritiri di allenamento collegiale fino ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Si tratta di uno dei numerosi progetti legati al turismo sportivo che come amministrazione comunale stiamo portando avanti con costanza, consapevoli dell’indotto che queste iniziative possono generare sul territorio»
Il CT Stefano Cerioni ha convocato per questo ritiro congiunto 38 atleti, equamente divisi tra uomini e donne: i “grandi” e il gruppo Under 17-Under 20, agli ordini dello staff azzurro, lavorano insieme in vista dei rispettivi obiettivi, in uno scambio sicuramente prezioso soprattutto per i più giovani che si preparano a dare l’assalto alla kermesse iridata in Bulgaria, provando a “rubare segreti” ai loro campioni di riferimento e sognando ovviamente di emularne le gesta sul palcoscenico più importante della loro stagione.
Il fioretto sarà protagonista a Plovdiv nella parte centrale del programma del Mondiale. Per la categoria Under 20 saliranno in pedana il 4 aprile nelle gare individuali e poi il 6 per le competizioni a squadre i fiorettisti Raian Adoul, Damiano Di Veroli, Giuseppe Franzoni e Matteo Morini, e le fiorettiste Giulia Amore, Matilde Calvanese, Carlotta Ferrari e Aurora Grandis; riserve in Italia saranno Matteo Iacomoni e Benedetta Pantanetti.
Il 5 aprile, invece, nelle prove Under 17 l’Italia sarà rappresentata da Fernando Scalora, Mattia De Cristofaro ed Elia Pasin al maschile, e da Mariavittoria Berretta, Greta Collini e Vittoria Pinna al femminile; tra i Cadetti saranno riserve in patria Jacopo Poggio e Sofia Giordani.
Lo staff tecnico del fioretto al seguito degli azzurrini in Bulgaria, guidato dal Responsabile d’arma Stefano Cerioni, sarà composto dai maestri Fabrizio Villa, Francesca Bortolozzi e Giuseppe Pierucci.
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Tre pagine presentate in due ore di confronto per illustrare il punto di vista degli Ordini territoriali degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle regioni del centro Italia colpite dal sisma del 2016. Ecco il senso dell’incontro sul tema “Ricostruire quali orizzonti?” è il titolo dell’incontro organizzato congiuntamente dagli Ordini degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Terni, Perugia, Teramo, Pescara, L’Aquila, Rieti con i Consiglieri Nazionali Diego Zoppi e Silvia Pelonara, il Commissario alla Ricostruzione Sen. Guido Castelli e il Direttore dell’Ufficio Ricostruzione Marco Trovarelli tenutosi a Camerino.
platea



Il documento verrà inviato formalmente allo stesso Commissario Castelli e al Presidente del Consiglio nazionale degli Architetti Francesco Miceli è stato firmato dagli architetti Viviana Caravaggi Vivian, presidente OAPPC Ancona, Paola Amabili presidente OAPPC Ascoli, Andrea Coscia, presidente OAPPC Fermo, Vittorio Lanciani presidente OAPPC Macerata, Sara Liberatore presidente OAPPC L’Aquila, Angelo D’Alonzo presidente OAPPC Pescara, Ombretta Natali presidente OAPPC Teramo, Marco Petrini Elce presidente OAPPC Perugia, Stefano Cecere presidente OAPPC Terni, Fabrizio Miluzzo presidente OAPPC Rieti.

All’incontro hanno partecipato anche mons. Francesco Massara arcivescovo della Diocesi di Camerino e San Severino e Fabriano-Matelica, il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il rettore di Unicam Claudio Pettinari, il prorettore Graziano Leoni e il presidente della Camera di Commercio Unica delle Marche Gino Sabatini.

“Sono trascorsi oltre sei anni e mezzo dal primo sisma dell’agosto 2016 senza che il processo della ricostruzione si sia stabilizzato con procedure chiare e condivise da tutti i soggetti chiamati ad operare” – ha detto Viviana Caravaggi Vivian, coordinatrice della federazione regionale degli Ordini degli Architetti delle Marche e presidente dell’ordine di Ancona a nome dei colleghi introducendo i lavori.
“La situazione nei nostri territori è critica e necessita di un intervento decisivo che abbia una visione prospettica, che sia motore propulsore per l’intero territorio e per il Sistema Italia, con uno sguardo rivolto all’Europa nella tutela e valorizzazione il nostro prestigioso patrimonio".

Al disagio della popolazione oggi quasi rassegnata ad accontentarsi dello stato attuale di continua emergenza – hanno scritto gli architetti nel documento - si aggiunge il disagio dei professionisti impegnati nel processo della ricostruzione, spesso pubblicamente indicati come i massimi responsabili dello stallo in cui versiamo.
L’esperienza maturata in questi 6 anni dagli iscritti, direttamente sul campo, misurandosi con le mille problematiche che ogni procedimento riserva e l’attività di ascolto e sintesi operata dai consigli provinciali, ha permesso di capire le maggiori criticità e come affrontarle su due livelli: un livello politico- programmatico ed un livello normativo-procedurale.

Il documento è stato presentato al commissario Castelli suddividendolo in 6 capitoli.

Vittorio Lanciani ha introdotto il documento sotto l’aspetto politico, Fabrizio Miluzzo ha trattato la strategia della ricostruzione; Alessandra Baldelli, consigliere OAPPC Ancona, ha posto il tema degli incarichi gestiti contemporaneamente e attribuiti al singolo professionista. Paolo Moressoni consigliere di OPPPC Perugia, sul tema della piattaforma di gestione digitale sisma e i problemi legati al Superbonus; Loredana Camacci Menichelli vicepresidente OAPPC Macerata sullo schema dei contratti e il nuovo schema di calcolo del contributo; Dario Nanni del OAPPC Ascoli Piceno sul calcolo delle parcelle

Il gruppo di coordinamento del Cratere 2016 formato dagli Ordini degli architetti PPC chiede di ridiscutere il “Protocollo di Intesa” applicato alla ricostruzione, correggendo tutte le anomalie nel tempo rilevate che contrastano tra l’altro in modo clamoroso con le norme deontologiche vigenti, oltre che con procedure di natura giuridica, fiscale, amministrativa e assicurativa, asintonia non giustificabile con la necessità.
Secondo gli architetti una ricostruzione collage di singoli PSR senza una visione strategica sovracomunale su un territorio che necessita di curare le ferite dell’evento sismico, le lacerazioni del paesaggio indispensabili nella fase di primo intervento, non è un modello che garantisce l’obiettivo di ridare vita, prospettive ed identità alle singole realtà locali. Gli architetti non possono aspettare che questo sia evidente a tutti tra dieci anni ma debbono evidenziare in maniera compiuta e chiara le criticità che si evidenzieranno in un futuro non troppo lontano e che in alcuni casi stanno già venendo alla luce.

Gli architetti sono consapevoli della loro "responsabilità etica" verso una ricostruzione che deve porre al centro del progetto di “qualità” l’uomo in quanto tale, favorendo la rinascita e la crescita sociale ed economica di questi territori. Oggi ci sono le risorse, ci sono le competenze e ci sono le convergenze che l’incontro congiunto dimostra, per poter fare presto e bene.
Nel suo intervento conclusivo il commissario Castelli ha ribadito la volontà di un confronto costante sulle questioni che emergono man mano nel processo di ricostruzione.
A tal proposito, ha confermato di voler rendere pienamente operativo “un tavolo di confronto con le professioni, che sarà lo strumento per migliorare il lavoro di tutti gli attori coinvolti nel delicato lavoro di redazione dei progetti e di dialogo con gli Uffici speciali per la ricostruzione. Serve favorire una valutazione quanto più comunitaria delle cose da fare, così da adattare le norme alla vita concreta dei cantieri, che devono restituire alle nostre comunità edifici efficienti e di qualità”.


Nella foto sotto, i presidenti degli ordini territoriali
Presidenti Ordini Territoriali


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Si ribalta con l'auto e resta incastrato tra le lamiere, il ferito trasportato in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette.

Il drammatico incidente si è verificato in località Sala, nei pressi di Capolapiaggia, lungo la corta che da Bistocco conduce alla frazione di Camerino.

Per cause in corso di accertamento l'uomo, un sessantanovenne residente a Camerino (B.A.), ha perso il controllo della Fiat Seicento sulla quale viaggiava che si è ribaltata dopo aver impattato con il guard rail con l'uomo che è rimasto prigioniero all'interno della vettura.

Allertati i soccorsi sul posto i vigili del fuoco che hanno provveduto a liberare il ferito e i sanitari del 118 che ne hanno disposto il trasferimento in eliambulanza in codice rosso all'ospedale di Torrette.
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