E' Samuele Grasselli il vincitore della Spada della XXXVIII.ma  rievocazione storica di Camerino. Staffetta Rosa vinta da Muralto con Giulia Santacchi prima al traguardo dopo uno scambio di testimoni dominato per buona parte della gara da ìl terziere Di Mezzo.
Quarta spada per il ventitreenne Grasselli, atleta del terziere bianco rosso che ha tagliato il traguardo con il tempo di 4 minuti e 6 secondi. A seguirlo Andrea Grelloni del terziere Di Mezzo arrivato in 4 minuti e 16 secondi; terzo Francesco Viti di Muralto con 3 secondi di differenza.
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Sossantino anche il Palio dell'edizione 2019:  181 i punti totalizzati dall'agguerrita squadra bianco rossa, sui 173 di Di Mezzo e i 111 di Muralto.
Come lo scorso anno il Palio di Santa Camilla se lo è aggiudicato Muralto grazie allo scatto finale di Giulia Santacchi che ha guadagnato il vantaggio su Di Mezzo negli ultimi metri della salita.
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Baciata dal sole per tutta la sua durata, la giornata conclusiva delle manifestazioni in onore del santo patrono, ha regalato un bellissimo impatto di sensazioni forti in un'atmosfera gioiosa e nell'entusiasmo ritrovato di tutte le tifoserie. Emozioni e belle sensazioni condivise dal sindaco Sandro Sborgia e dall'arcivescovo Francesco Massara alla loro prima Corsa alla Spada.
" Una città, un intero territorio in festa .- ha detto il primo cittadino- L'augurio e la speranza è che possano tornare i sorrisi su tutti i nostri volti, da qui, agli anni che verranno".
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Sul palco i Signori della città, quest'anno impersonati da Sergio Papa e Doriana Sbriccoli, calatisi perfettamente nel ruolo.  Premiati anche gli Arcieri De Varano, distintisi nel Palio disputatosi la scorsa settimana e assegnato a Sossanta e, nelle altre prove. Ammirate le esibizioni degli alfieri sbandieratori del gruppo della Contrada Pila della Cavalcata dell'Assunta di Fermo, ospiti del corteo insieme ai Tamburini di Corridonia. In piazza San Venanzio il gran finale affidato alle acrobazie di fuoco del Teatro Lunatico.
C.C.

Il sindaco Sandro Sborgia consegna i premi agli Arcieri De Varano
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La tensostruttura del City Park, nel pomeriggio di giovedì 30 maggio, ospiterà l’evento “ La dama del duca”, organizzato dal Comitato Corsa alla Spada e Palio di Camerino, dall’Asd "Barbara Carboni", dalla Federazione Italiana Dama FID e dal Coni.
Inserito nelle manifestazioni della rievocazione storica, il torneo amatoriale di dama italiana si rivolge a grandi e piccini e riserverà tante sorprese. Previsti sei turni di gioco col sistema italo-svizzero.


Tutti possono iscriversi fino a quindici minuti prima dell’inizio del torneo fissato per le ore 17.00; la partecipazione potrà essere ancora più d’atmosfera, presentandosi ai giochi in costume medievale. E’ l’invito che fa il vulcanico Maurizio Cavallaro, delegato provinciale della Federazione Italiana Dama, anima pulsante di tutta l’organizzazione. Il perché del titolo “La dama del Duca” è presto svelato; si è infatti scoperto che, sfidarsi sulla scacchiera, era tra i passatempo più amati dal Signore della città.
“ Documenti antichi- spiega Maurizio Cavallaro- attestano che il duca Giulio Cesare Varano scendeva di sera "sottocorte" e, accanto ai grandi camini, si dilettava nel gioco dei dadi, degli scacchi e della dama. Tra i suoi giochi preferiti alle carte, c’era la Ronfa che è molto simile alla conosciutissima ‘scala 40’. Con gli altri amici del Circolo Scacchi e dama – continua Cavallaro- abbiamo pensato di offrire a tutti un momento di svago e divertimento che prevede anche svariati premi per i più abili. Ad estrazione tra tutti i partecipanti e quindi anche tra gli ultimi arrivati nel torneo, c’è anche un ciabuscolo. Lo spirito di tutta la manifestazione è solo la condivisione di un momento di sana allegria e dello stare insieme. Stando all’idea iniziale, avremmo dovuto incontrarci nella piazza del Sottocorte village, ma - conclude Cavallaro - le non buone previsioni meteo ci hanno costretto a ripiegare su degli spazi al chiuso.Il torneo pertanto si terrà nella Geo tenda del City Park; in parecchi hanno già dato la loro adesione, primi fra tutti i bambini che hanno seguito i miei corsi di scacchi e dama. L’invito è davvero rivolto a tutti, anche per una semplice partita fatta tanto per divertirsi senza partecipare al torneo”.

C.C.




Nell’ambito degli appuntamenti della rievocazione storica di Camerino, è in programma questo venerdì 24 Maggio nella piazza del Sottocorte Village un workshop sulla gastronomia medievale. “La Tavola medievale: parole, immagini, musica e cibo” è il titolo dell’incontro a cura degli storici Marco Giovagnoli e Isolina Marota, docenti del corso di laurea in Scienze gastronomiche dell'Università di Camerino

“ Abbiamo pensato di inserire questa iniziativa all'interno di un evento tra i più significativi della città, quale la Corsa alla spada e Palio- spiega il prof. Marco Giovagnoli- Le feste medievali sono da sempre momento di grande riunione e, lo sono oggi più che mai. Abbiamo messo assieme quello che facciamo dentro le aule e quindi, parlare ai nostri studenti di cibo medievale e di come si mangiava in quel tempo, cogliendo anche similitudini e differenze tra Medioevo e oggi, con l’intento di portare tutto questo all’attenzione del pubblico. L’idea che abbiamo sviluppato – continua il docente- ci ha condotto a creare un evento, fatto di parole e immagini e, arricchito anche da intermezzi musicali. Il risultato è un insieme gradevole di riferimenti storici e scientifici che ci consentono di dare il nostro contributo ala manifestazione, offrendo alla comunità, un piccolo esempio di quello che quotidianamente facciamo in ateneo.  Io e la mia collega- conclude Giovagnoli- parteciperemo a questo momento di festa, unendoci alla città, divertendoci anche a dialogare con il pubblico. Insieme ai nostri studenti, andremo anche nelle Taverne che per l’occasione prepareranno un apposito menù ispirato ai temi del Medioevo. Saranno gli stessi studenti a spiegare ai commensali il significato di quei cibi”.

C.C.

"Si dia inizio ai festeggiamenti del santo patrono Venanzio". E' la fatidica frase, con la quale per il trentottesimo anno, il banditore ha autorizzato l'accensione del grande falò in piazza San Venanzio.

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Preceduta dalla pesatura dei ceri, la manifestazione in notturna della rievocazione storica di Camerino, dalle rispettive postazioni fino alla piazza antistante la basilica, ha visto sfilare i cortei dei terzieri di Muralto, Mezzo e Sossanta.

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Accompagnato dal rullo dei tamburi, dai piccoli musici camerti e dal suono delle chiarine, il lungo corteo composto dai rappresentanti delle Arti Maggiori e Minori e dei Comuni del circondario, si è presentato in tutta la sua incantevole magia al numeroso pubblico intervenuto.

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Aiutati da una così ricca cornice di suggestione, alla sua prima vigilia di festa, l'arcivescovo Francesco Massara ha invitato a vivere l'intensità del momento come segno di speranza e rinascita :"Attorno a questo santo che ci protegge, si è rinnovato il rito dell'offerta dei ceri che tra poco, si accenderanno tra le fiamme del falò. Dobbiamo vivere questo momento, ognuno di noi portando il cero del proprio cuore e della propria anima, da accendere di fronte al patrono, affinchè possa dare luce, speranza e fortezza a questa città. L'augurio è che il fuoco che accenderemo sia un segno di rinascita per la città, per il suo splendore, per la sua bellezza e che San Venanzio, possa guidare e proteggere l'intera comunità.

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 L'offerta dei ceri - ha detto Mons. Massara- è l'offerta della nostra vita, è l'offerta di questa città nelle  mani di San Venanzio. Con il suo aiuto, la città di Camerino, rinascerà a vita nuova".  Ai malati e alle persone che vivono una situazione di sofferenza, è stata indirizzata la preghiera recitata da tutti i presenti. Nelle sue parole, l'arcivescovo Francesco è tornato a richiamare ai valori della condivisione, chiedendo la pace per la città, per le famiglie e, per ognuno dei suoi abitanti: "E' una corsa alla spada, ma è soprattutto una corsa alla carità, al bene e alla solidarietà". Infine, preceduti dalle fiaccole dei tedofori, gli atleti dei terzieri hanno acceso il "focaraccio". Dopo un avvio stentato, le fiamme sono divampate alte e decise.  

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Sandra Gentili ha rassegnato le dimissioni da presidente dell’associazione Corsa alla Spada di Camerino. Lo ha fatto al termine di una riunione con le associazioni dei commercianti che non è riuscita a trovare un positivo accordo sulla logistica della dislocazione delle taverne dei terzieri.

E’ la stessa Sandra Gentili a raccontare come sono andate le cose e la motivazione per cui ha deciso di abbandonare la presidenza dell’associazione, ruolo nel quale era stata riconfermata a gennaio dello scorso anno.

“ Tutto è nato - spiega Sandra Gentili- da una convocazione del consiglio direttivo per una riunione indetta dall'associazione ArtCom, per chiarimenti in merito agli spettacoli che avrebbero dovuto tenersi nel corso della rievocazione storica 2019. E’ da precisare che tutto proviene da antefatti che, per quello che mi riguarda, sono partiti già dal settembre dello scorso anno; si sono tenute più riunioni nelle quali, all'inizio,avevamo dato importanza anche all'area vicina al Sottocorte Village e nello specifico alla zona del City Park; in seguito ad un incontro avuto col sindaco venimmo a conoscenza  che in quell'area sarebbero dovuti partire ilavori per la realizzazione del terminal bus e quindi, se fossero partiti prima, in quell'area non avremmo potuto organizzarci nulla.  Altra questione comunque è che per organizzarci un qualcosa, avremmo dovuto improntare una consistente somma  per rendere fruibile e sicuro  tutto il villaggio della rievocazione storica che lì immaginavamo, comprensivo delle Taverne di tutti i terzieri e, all'interno  di una recinzione che mettesse in salvaguardia tutti, anche le strade per la sicurezza e dunque, considerate le spese che avremmo dovuto affrontare, abbiamo dovuto dire di no. Tutti insieme, io e gli altri presidenti, abbiamo successivamente indirizzato lo sguardo intorno alle mura, dove veniva confermata la dislocazione per due delle Taverne di Muralto e Sossanta e, per il terziere di Mezzo, lo scorso anno un po' penalizzata da una taverna in posizione infelice sotto il parcheggio meccanizzato, avevamo individuato insieme il parcheggio del dipartimento di Chimica.  Deciso questo,- prosegue Sandra gentili- ho preso contatti col rettore che ha confermato la sua disponibilità per gli spazi ma, contemporaneamente, il terziere di Mezzo ha chiesto di poter andare da solo al City Park.  Ho pertanto riunito il consiglio direttivo che si è espresso negativamente anche perché, avevamo individuato gli spazi intorno alle mura per poter fare i nostri piccoli spettacoli medievali e soprattutto quelli della  sera a San Venanzio, quindi, la basilica dedicata al santo sarebbe rimasta  baricentrica rispetto alle tre taverne, le quali poi si sarebbero dovute accordare da sole per i luoghi.  In sostanza- continua Gentili- alla fine di questi colloqui e di quel  direttivo, tutto  avrebbe dovuto rimanere come ormai era previsto, anche perchè ho sempre detto a chi me l'ha chiesto e soprattutto al consiglio direttivo, che quello che non snaturasse la nostra vocazione, al Sottocorte Village ce l'avremmo fatto, come le manifestazioni pomeridiane della corsa dei bambini, le presentazioni del libro, degli Atleti e della Spada, alcuni giochi dei bambini. Tutto questo e altro, si sarebbe potuto fare in quell'area, perchè l'idea di fondo è che è sicuramente importante portare persone in una parte significativa  di Camerino, anche per farla conoscere e venire a contatto con quella realtà. Questa cosa - spiega ancora Sandra Gentili-  non è piaciuta e  dunque, l'associazione artigiani e commercianti ci ha convocati per la riunione dello scorso  lunedì sera.  Siamo andati a questa riunione, ma io ho avuto il sentore che a quel punto, desse fastidio la mia figura e, quando alla fine della riunione in cui ho cercato di spiegare le ragioni del direttivo e la volontà di non di escludere i commercianti, anzi di valorizzarli rispettando i nostri principi di rievocazione,(volontà recepita da molti di loro e testimoniata anche dai messaggi che ho ricevuto) , il sindaco ha fatto un appello a me presidente per riconvocare il direttivo e cercare un accordo. A quel punto, ho tirato le somme e ho detto che forse io non riesco più a capire la logistica, forse le mie idee sono ormai sorpassate ma, da presidente che ritiene la rievocazione una manifestazione storica che ha le sue caratteristiche, i suoi principi e la sua autonomia, ho deciso di rassegnare le dimissioni. Mi dispiace perchè ho avuto a cuore questa rievocazione da sempre e fin da quando ho deciso dii occuparmene ma, non potevo fare altrimenti. Ho un carattere strano, ma un carattere che però se fa le cose le fa con passione con amore: l'ho fatto sempre sia da'amministratrice, sia da presidente della corsa alla spada. L’ho fatto dallo scorso anno quando mi hanno chiamata per occuparmene ancora,  in una situazione difficile per la quale  mi sono prestata a vedere le cose che potevano e dovevano essere rimesse a posto. E pertanto, quando mi sono resa conto che forse non sono più in grado di essere presidente, per amore della revocazione storica e dei suoi principi, per amore di quello in cui io credo mi sono dimessa.  Non è stato un atto né di ripicca nè di rabbia, nè un atto politico come qualcuno mi ha messo in bocca: è stato un atto d'amore".

C.C.

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