L'Erdis, Ente Regionale Diritto allo Studio, ha esteso anche alle altre province delle Marche le regole previste dal decreto ministeriale per la provincia di Pesaro e Urbino. Da ieri, nelle mense dell'ente per il ditirtto allo studio, si dovranno osservare determinate misure di prevenzione adottate per contenere la diffusione del coronavirus.

  "La ratio è quella prudenziale - spiega il direttore di Erdis Marche Angelo Brincivalli-. Abbiamo ritenuto opportuno applicare a tutte le province delle Marche le regole introdotte dal decreto dello scorso 1 marzo per la cosiddetta 'zona gialla' e cioè, che per gli esercizi di ristorazione è consentito un numero di posti pari a quelli che potranno essere serviti ai tavoli, a condizione che vi sia la distanza di almeno un metro.
Credo che in una situazione di emergenza come quella attuale, nei limiti del possibile i pericoli di contaminazione vadano evitati - continua il direttore Brincivalli- e quelle previste siano dunque delle buone regole da applicarsi  a tutte le province e a tutte le mense gestite da Erdis a scopo cautelativo. Contestualmente abbiamo anche stabilito il divieto, normalmente valevole solo nelle ore notturne, di far entrare estranei nei collegi. Occorre tener presente che le persone che restano negli studentati di Erdis, tuttora aperti senza limitazione, debbano comunque aver diritto di andare a mangiare, ma debbano poterlo fare  in condizioni di sicurezza. Le misure prudenziali altro non sono che quelle regole di buona condotta che il governo sta raccomandando a tutti:  mantenere la distanza di almeno un metro per evitare il famoso fenomeno delle goccioline che quando si parla si spandono nell'aria; evitare gli assembramenti nel sale di attesa, disponendosi in fila in maniera tale da mantenere  l'uno dall'altro la distanza di almeno un metro e così anche  davanti al self-service, attendendo il proprio turno per qualche secondo in più.  I tavoli inoltre sono stati posizionati in maniera tale da garantire questa distanza tra gli avventori anche da seduti, Solo per fare un esempio, alla mensa di Urbino abbiamo tolto 320  sedie su 400 per mantenere praticamente uno studente per tavolo. Altra disposizione che gradualmente viene applicata in tutte le mense -conclude il direttore di Erdis-  l'acquisto di  una serie di prodotti monouso, quali scatolette di tonno o insalate in monoporzione che lo studente  se vuole potrà consumare all'interno della mensa, oppure sarà libero di prelevare e portare via". 
c.c.

Una Carta dei servizi degli studenti nel sistema universitario marchigiano che unifica a livello regionale gli strumenti di erogazione per circa 45mila iscritti.
La presentazione è avvenuta in Regione alla presenza di tutti i protagonisti: Regione Marche, Erdis (ente regionale diritto allo studio), i quattro atenei regionali, Ubi Banca e alcuni rappresentanti dei consigli studenteschi.
Attraverso la Carta dei servizi che, in quanto carta unica regionale rappresenta un unicum a livello italiano, si potrà accedere a mense, a sconti vari anche su attività culturali, gestire il proprio denaro e farsi accreditare rimborsi, grazie all’ Iban e conto collegato come prepagata e potrà essere utilizzata anche come chiave elettronica per la propria stanza di studentato.
 L’ha definita “una chiave virtuale sinonimo di accoglienza e qualità negli atenei marchigiani,  il Governatore delle Marche Ceriscioli, sottolineando anche la "scelta di unificare con una riforma, il diritto allo studio nelle Marche".

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