Il Comune di Caldarola si mobilita per offrire solidarietà e accoglienza al popolo ucraino, colpito dalle tragiche conseguenze del conflitto in atto. L'amministrazione comunale sta valutando di mettere a disposizione due appartamenti e un container per ospitare nuclei familiari.  

    Si tratta di due appartamenti di proprietà dell'ENEL in località Valcimarra , ognuno di circa 120 metri quadri; dotati di arredi potrebbero essere idonei ad accogliere ciascuno un nucleo familiare di 6 persone. L'altra struttura disponibile è un container di circa 60 metri quadri in prossimità dell'area produttiva del paese e  anch'esso dotato di mobili, cucina, due bagni e due camere, idoneo per l'ospitalità   ad un nucleo familiare di 4 persone.


Il Sindaco Giuseppetti  ha indirizzato  al Prefetto di Macerata una lettera, nella quale si formalizza la piena disponibilità del Comune per l'immediato utilizzo di tali strutture in favore degli esuli ucraini e con le modalità che saranno indicate.

Un piccolo gesto, cui faranno seguito altre iniziative dallo stesso tenore, per manifestare tangibile e sincera vicinanza agli amici ucraini, comprensibilmente preoccupati anche per la sorte dei familiari rimasti in patria, nel segno dell'accoglienza e della partecipazione e nella speranza che questa folle guerra possa presto finire e possano prevalere le sacrosante ragioni della pace.
Palazzo comunale, ex ospedale, teatro. I primi mesi dell’anno saranno decisivi per Caldarola sotto il profilo della ricostruzione pubblica. Tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, infatti, sono attesi diversi e importanti passi avanti per le opere di ristrutturazione dopo i danni del sisma.

Nel caso del palazzo Pallotta, sede del municipio, il Comune ha affidato la progettazione definitiva. L’avvio dei lavori dovrà arrivare entro il prossimo giugno. “L’Università La Sapienza di Roma ha concluso gli studi strutturali e storici del palazzo, condividendoli con lo studio che si occupa del progetto – spiega il sindaco Luca Maria Giuseppetti –. Stiamo cercando di imprimere una netta accelerazione ai lavori, anche se non è semplice. Burocrazia, pandemia, carenza e prezzi dei materiali sono ostacoli difficili da superare, ma continuiamo a insistere. Per quello che riguarda invece l’ampliamento del nuovo Comune, che ospiterà anche la caserma dei carabinieri in via provvisoria, vedremo i lavori già dal 15 gennaio”.

Il Castello Pallotta, seppur di proprietà privata, rappresenta un luogo di interesse pubblico. Per questo l’amministrazione comunale ha attivato una sinergia con i proprietari. Giuseppetti ha proseguito: “Il Castello è un edificio di assoluto interesse storico e culturale per Caldarola. Con soddisfazione abbiamo sbloccato l’iter per la sua ristrutturazione. Dopo la conclusione della messa in sicurezza, il cantiere dovrebbe partire a breve. Importante anche la partita dell’ex ospedale – sottolinea il sindaco –: entro il 10 gennaio partirà la gara di appalto, mentre per l’arredo urbano della scuola dovremo attendere la fine del mese. Non appena il tempo lo consentirà procederemo con l’asfaltatura e gli spazi saranno poi pronti per gli studenti”.

La conclusione del sindaco è per il teatro comunale: per la ristrutturazione non sarebbero bastati i fondi già stanziati. Per questo la Regione Marche è intervenuta con un nuovo finanziamento da 240 mila euro. “Non possiamo fare altro che ringraziare l’assessore Guido Castelli e il presidente Francesco Acquaroli – chiude Giuseppetti –. Con questi ulteriori fondi potremo ultimare le ristrutturazioni. Siamo molto ottimisti, nonostante le difficoltà: abbiamo il dovere di lasciare una Caldarola in perfette condizioni per i nostri giovani”.

Nell’ambito del PNRR e dei progetti legati al Pil, il Comune di Caldarola ha fatto sapere di essersi aggiudicato fondi per un totale di circa due milioni di euro che verranno utilizzati per il rifacimento dei manti stradali nel territorio comunale, per l’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica, per la costruzione di un parcheggio da dedicare al centro storico e per il rifacimento della pavimentazione e dei sottoservizi di Pievefavera e Vestignano. Oltre a questo sarà perfezionato l’acquisto dell’area ex Spitfire, da destinare a fini turistici.

l.c.
"Sembra che da noi i giovani e le famiglie non manchino: è un buon segno per il futuro, è giusto investire in questa direzione". Il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti ha commentato così la presentazione dell'esecutivo per un nuovo asilo nido in paese. La giunta comunale caldarolese ha infatti approvato il progetto per la realizzazione di un nuovo immobile destinato a diventare il "nido" della città. Passi avanti importanti, dunque, sul tema della ricostruzione e dell'edilizia scolastica.

A tal proposito il sindaco Giuseppetti ha commentato: "Sarà un punto di riferimento importante per il nostro sistema istruzione, ma anche per le nostre famiglie e le loro esigenze. Tramite un bando abbiamo trovato la possibilità di lavorare per costruire un asilo nido a Caldarola. Abbiamo aderito con entusiasmo, presentando il progetto. Ora cercheremo di capire quali potranno essere gli sviluppi: speriamo che il tutto possa andare a buon fine. È davvero qualcosa di rilevante per Caldarola – prosegue Giuseppetti – , anche se ci sono diversi asili nido nei Comuni vicini, come per esempio a Belforte del Chienti. In tal senso vedremo poi come gestire il nostro nido: ovviamente secondo le esigenze del nostro Comune – conclude il sindaco – , ma anche inserendolo in maniera congrua con le strutture che sono già presenti qua vicino".  

l.c.
Rassegne teatrali, musica e campi estivi per i più giovani. È un’estate densa di appuntamenti quella che attende Caldarola. Il paese prova a ripartire dopo un anno difficile, contraddistinto dalle restrizioni contro il Coronavirus: con i contagi in calo, ora è tempo di tornare a vivere la socialità perduta negli scorsi mesi.

Il sindaco Luca Maria Giuseppetti ha raccontato le iniziative: “Dopo mesi di restrizioni finalmente ci siamo attivati insieme alla Pro Loco e alle altre associazioni per i progetti legati all’intrattenimento dei giovani durante l’estate. La Pro Loco è il nostro punto di riferimento, ma sono diverse le associazioni che stanno lavorando per l’estate. Un esempio sono i campus estivi. Se ne sta occupando la Giovanile Nicolò Ceselli, che vorrà un bel tempo libero ai nostri ragazzi. Sono progetti importanti – spiega il sindaco – che possono contribuire a ricreare la socialità che i più giovani hanno perso duranti i mesi delle restrizioni anti Covid”.

Tante attività, con la voglia di riportare il fulcro della vita sociale nella piazza del paese. “Vogliamo ridare splendore alle nostre usanze e alle nostre tradizioni – prosegue Giuseppetti – : cercheremo di riportare la nostra piazza al centro della scena. Dopo il terremoto e la pandemia non abbiamo più potuto godercela come avremmo voluto. Ripartiamo con la rassegna teatrale ‘Dialettiamoci’, riproponendola anche durante il periodo estivo. Come Comune abbiamo anche richiesto di poter essere una delle tappe di “Risorgimarche” e avremo la fortuna di poter ospitare una delle date del festival. Sarà un estate impegnativa per Caldarola – conclude il primo cittadino – : da qui a settembre le attività saranno molte e finalmente i nostri cittadini potranno trascorrere anche delle giornate di svago e di divertimento”.

l.c.
Procedono spediti i lavori al teatro comunale di Caldarola, che era stato danneggiato dal sisma e che presto sarà restituito alla comunità.
Un luogo importante per il paese da sempre votato all'arte, alla cultura ed al teatro dove si sono sempre esibiti i gruppi amatoriali caldarolesi e dei comuni limitrofi.
Ad annunciare con soddisfazione l'avanzamento dei lavori è il sindaco, Luca Maria Giuseppetti, ai microfoni di Carla Campetella per Radio C1...InBlu: "Il primo lavoro era quello del rifacimento del tetto - spiega - perchè è stata la parte più danneggiata. L'impresa sta portando a termine tutta la copertura, poi si sta andando avanti per le altre situazioni come il rifacimento dell'impianto di riscaldamento.
Abbiamo, infatti, intenzione di modificarlo e realizzarlo a pavimento. Bisognerà togliere appunto il pavimento ed installare il nuovo impianto".
Visto l'attaccamento che Caldarola ha per questo importante luogo di incontro, l'obiettivo è anche quello di renderlo fruibile tutto l'anno: "La struttura - aggiunge il sindaco - non aveva la predisposizione per l'aria condizionata e ora ne stiamo progettando l'aggiunta per poterlo vivere anche d'estate.
Io mi auguro - conclude - che si possa inaugurare alla fine del 2021.
Non dovrebbero esserci problemi: tutto dovrebbe andare per il verso giusto, avendo anche chiesto alla Regione un aiuto economico per poterlo terminare con i camerini come sarebbe necessario fare.
I cittadini lo aspettano, soprattutto per l'importanza che ricopre per tutto il territorio".

GS
Nella mattinata di oggi, il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, ha visitato i bambini e i ragazzi delle scuole del suo comune, tornati in aula dopo la fase di didattica a distanza che ha contraddistinto le ultime settimane in zona rossa.

Il sindaco ha scambiato qualche parola con gli alunni, molti dei quali hanno effettuato il tampone prima del rientro: “Mi ha fatto molto piacere incontrare i giovani – ha commentato Giuseppetti –, è sempre il momento migliore della giornata quando si sta con i ragazzi. Ho fatto i complimenti a molti di loro, visto che si erano sottoposti al tampone: i genitori hanno dimostrato di aver compreso l’importanza del senso civico in un momento così delicato. Abbiamo sempre cercato di guardare con attenzione ai giovani, che sono il futuro del nostro paese. C’è stato questo momento di difficoltà per loro, con le chiusure e la didattica a distanza, ed è importante che ora siano tornati ad avere questi momenti sociali insieme. È stato bello”.

l.c.
Chi avrebbe avuto la possibilità, questa mattina, sarebbe già stato sulle piste maceratesi per approfittare della neve scesa sabato scorso.
Invece sul più bello, è proprio il caso di dire, il governo ha fermato tutto.
Ha fermato una stagione che non aveva ancora fatto in tempo a decollare e, nonostante le perdite registrate dai gestori degli impianti, c'era comunque la volontà di approfittare degli ultimi weekend prima del bel tempo.
Giorni di speranze, investimenti e lavoro per preparare le piste, ma a 12 ore dall'apertura il ministro Speranza blocca tutto.
Comune la rabbia da parte dei gestori degli impianti di Sassotetto e Bolognola e anche dei sindaci.
"Le nostre attività non hanno un interruttore per accendere e spegnere in poco tempo - commenta Maurizio Tosoroni di Sarnanoneve - . Bisogna programmare, lavorare diversi giorni prima, battere le piste. Una situazione sempre molto difficile da gestire all'ultimo momento. Siamo rammaricati, ma prendiamo atto che debba prevalere la salute e la sicurezza dei clienti e dei collaboratori. A livello economico è stata una annata drammatica. Aspettiamo che ci siano degli interventi che ci permettano di guardare al futuro".

Stabilire la chiusura fino al 5 marzo significa, infatti, decretare la fine di una stagione mai iniziata, perchè sugli Appennini è difficile che le temeprature permettano di sciare dopo quella data.
Ma se chiudere gli impianti significa evitare i contagi e limitare la pericolosità della variante inglese, il sindaco di Sarnano, Luca Piergentili, si chiede quale differenza ci sia dal momento che ieri la sua città ha accolto comunque tante presenze: "Resto molto sorpreso da questa determinazione del governo - dice - . Noi abbiamo messo in campo tutte le forze per essere pronti a partire. La decisione sembra fuori luogo perchè ieri la montagna era comunque invasa da molte persone con chalet e ristoranti funzionanti. Che senso ha non aprire gli impianti - si chiede - . Questo è un danno a tutto l'indotto, non solo a chi cura la montagna, ma a tutta l'economia che lavora con lo sci e che coinvolge tutta la vallata". 

Amareggiato il direttore di Bolgnola Ski, Francesco Cangiotti, che su Facebook ha scritto: "Ci abbiamo creduto fino alla fine con le parole e con i fatti.
A 12 ore dal apertura, dopo giorni di lavoro e investimenti economici come la biglietteria elettronica, l’acquisto dei materiali di sicurezza covid, la battitura delle piste, l’innevamento artificiale, è imbarazzante tutto quello che sta accadendo.
Siamo di nuovo costretti ad annullare l’apertura della stazione e ormai decretare la fine della stagione sciistica mai iniziata.
Noi come tutti gli esercenti funiviari e con essi le professionalità del settore ci siamo visti imporre una chiusura totale, senza aver nemmeno un ristoro. Ci siamo accollati tutte le spese per garantire le varie apertura sempre vanificate, cercando di garantire sempre la massima sicurezza.
Ci riteniamo più seri del nostro governo, quindi nei prossimi giorni comunicheremo le modalità di rimborso degli skipass che sono stati acquistati online. Intanto avvieremo una azione legale nei confronti del governo per risarcimento danni".
Dura nei confronti del governo anche la sindaca di Bolognola, Cristina Gentili: "Un danno al paese e al morale. Mi viene da dire che forse è ora che al governo ci vada qualcun altro e che i ministri che ricoprono questo ruolo inizino a lavorare per capire cosa significa e quanti danni hanno creato.
Gli investimenti sono stati tanti e nessuno ha avuto ancora il coraggio di dire che li rimborseranno. Sono quasi cinque anni che, come sindaco, subisco le decisioni di chi è nelle alte sfere e che non conosce il territorio. Le emergenze vanno gestite a livello territoriale".

Sul tema, ha deciso di intervenire anche Roberto Poaloni, capogruppo di minoranza di Belforte del Chienti, con una nota a sostegno dei gestori degli impianti: "La trovo una scelta assurda - scrive - è  irrispettoso e incomprensibile. Pensare che il problema dei contagi siano gli sciatori significa non conoscere la realtà delle piste o aver visto un impianto di risalita nella propria vita.
I gestori degli impianti hanno investito e lavorato in questi giorni per la riapertura e ora con un preavviso ridicolo gli viene detto che non possono aprire.
Una vergogna - aggiunge - , è palese che chi decide non conosce la vita normale e non sa cosa significa avere una attività economica. Stavolta sono fortemente contrario per la scelta fatta dal governo e credo che si sia commesso un errore. Stiamo parlando di uno sport individuale che si pratica con guanti, occhiali, casco e sottocasco, nel quale il distanziamento è naturalmente garantito dalla lunghezza degli sci. Esprimo la mia vicinanza ai gestori degli impianti delle Marche e del resto d'Italia".

GS
"Se la situazione peggiora farò diventare Caldarola zona rossa".
Torna a battere i pugni sul tavolo il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, non appena il numero dei contagi in paese è tornato ad aumentare.
Al video che aveva fatto discutere la scorsa primavera ne è seguito uno pubblicato lo scorso weekend in cui illustra la situazione dei contagi ed invita tutti alla massima prudenza.
"I dati purtroppo stanno crescendo - dice - , dal report della Regione vediamo 10 contagiati di più solo in una settimana, ma dalla Regione molto spesso gli aggiornamenti ci arrivano con ritardo e  conosco altrettanti cittadini positivi. Saranno già arrivati a quota 20. Nell’aria sento che qualcuno, purtroppo, sta andando verso questa direzione perché potrebbe essere entrato in contatto con dei positivi.
Una situazione che non mi fa affatto piacere - ammette - perché con le ristrettezze avute ad inizio dicembre eravamo scesi a due o tre contagiati rispetto ad ottobre. Era immaginabile che durante le feste ci fosse un lieve aumento, ma non immaginavo che saremmo arrivati a 20 persone.
Predico da tempo accortezza e prudenza, ma significa che non tutti le hanno usate. Sembra che tutti si sentano immuni al Covid, soprattutto i giovani, ma non è così perché se questi contagi arrivano da parte dei giovani sono ancora già preoccupato con le scuole aperte. Purtroppo questa pandemia non viene presa con la massima prudenza. La Protezione Civile va in sofferenza, il Cosmari deve attivare le procedure: il Comune assume oneri maggiori che si aggiungono a quelli del sisma.

È necessario che i genitori siano attenti ai figli e facciano attenzione loro stessi. Quando ci sono i divieti vanno rispettati per il bene di una comunità".

GS
Lo annunciò durante la sua visita a Caldarola lo scorso 4 luglio. Il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, nell'ascoltare gli amministratori caldarolesi che gli illustrarono il piano speciale della ricostruzione del paese (PSR) promise che avrebbe partecipato al consiglio comunale che ne vedeva la presentazione.
La seduta tanto attesa del consiglio comunale è ora stata programmata per sabato prossimo alle 17 e, viste le restrizioni Covid, si terrà in videoconferenza.
"Tempo fa - dice il sindaco Luca Maria Giuseppetti - , quando il Commissario venne a Caldarola, parlammo di come avevamo focalizzato i diversi interventi su più step, accordandoci anche su una sua presenza durante il consiglio comunale che avrebbe riguardato il PSR. Ho avuto la conferma della sua presenza proprio in questi giorni e ne sono felice perchè sabato si segnerà il futuro di questo paese. Avere l'opportunità di condividere queste scelte con il Commissario ci ripaga delle difficoltà che abbiamo affrontato per arrivare a questo punto. Cercheremo - conclude - con la sua presenza, di avere una sua opinione su come stiamo andando avanti per procedere alla ricostruzione del centro storico e non solo. È importante per capire se abbiamo imboccato la strada giusta".

GS


Un legame nato nella difficoltà del sisma e che prosegue negli anni quello tra Caldarola e l'Emilia Romagna. La vicinanza della regione continua a farsi sentire nei confronti del Comune dell'entroterra e lo testimonia la donazione che la ditta Fol Vez di campagnola Emilia ha rivolto in questi giorni permettendo al paese di distribuire un cofanetto con 20 mascherine ad ogni famiglia.
"L'amicizia con questa ditta - dice il sindaco Luca Maria Giuseppetti - è nata nel periodo del sisma, ma è proseguita nel tempo tanto che ogni anno i titolari ci contattano per sapere se abbiamo bisogno di aiuto. In questo caso ci hanno donato le mascherine prodotte dalla THD di Correggio, che consegneremo ad ogni famiglia di Caldarola a partire da sabato prossimo".
Ma la ditta emiliana non si è fermata alle famiglie: "Ci hanno donato anche mascherine adatte ai bambini che che destineremo agli alunni della scuola primaria di primo e secondo grado".

GS
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