“In questo periodo in cui siamo quasi tutti a casa, fortunatamente, così dicono le statistiche, il 15% degli italiani si è messo a leggere. La cosa non era scontata, abbiamo tempo per leggere e questo è un romanzo abbastanza gradevole con un finale a sorpresa, un libro di 100 pagine, non pesante rivolto a tutti, dai bambini fino agli adulti.”

Dopo il successo della prima uscita “Il Sindaco gratis”, Mauro Riccioni ritenta. L’ex sindaco di Gagliole, avvocato e grande appassionato di politica e archeologia, esce con il suo romanzo tra realtà e fantasia “Lettera di una bambina in fondo al mare”.

“Il libro racconta la storia di una bambina immaginaria, Akanke, che giace nel fondo del mare, una bambina migrante che ha trovato la morte al largo di Lampedusa durante la traversata. Un romanzo estremamente realista per quanto riguarda la storia che viene raccontata da questa bambina in un dialogo immaginario con Leonardo, un bambino della sua età, 11 anni, che sta in una nave da crociera e che vede una piccola lanterna in fondo al mare sul far della sera e quindi questa bambina lo Individua per così dire come suo portavoce. Un libro in cui si racconta la vera storia, che pochi conoscono, di coloro che effettivamente migrano a seguito di carestie e di guerre e di grandissime difficoltà.”

Questo per Riccioni è il secondo libro ed è il primo romanzo, è edito da Amazon, si potrà prenotare e acquistare sia on-line ma anche nelle librerie. “Il Sindaco gratis” parlava della mia esperienza di rinuncia all'indennità quando feci il sindaco di Gagliole, a favore della comunità, in particolar modo dei bambini delle scuole che non pagarono la mensa e dell'assistenza gratuita domiciliare agli anziani e all'accompagnamento ai disabili gratuito. Il successo era quasi scontato visto anche il risalto dato dai media. Ora mi cimento con un'esperienza che è sicuramente nuova. Ogni tanto scrivo sulla mia pagina Facebook delle storie che vengono abbastanza gradite e allora sono stato invitato da alcuni amici a continuare a scrivere. Lo scorso anno, dopo molte titubanze l’ho fatto. Ho scritto un paio di libri, questo è il primo poi vediamo. In questo periodo oltre al lavoro, si può pensare, bisogna cercare di pensare avanti, perché altrimenti se ci si ferma si è perduti totalmente dal punto di vista mentale oltre che fisico.”

Barbara Olmai

Altri approfondimenti su "L'Appennino Camerte" in uscita giovedì prossimo

A sei mesi dal sisma, Gagliole è il primo comune del cratere sismico ad eliminare la zona rossa. Dopo i lavori di primo intervento nel piccolo comune di circa 650 abitanti messo in ginocchio dal sisma , il 26 aprile alle ore 11 riapre il centro storico. Sarà una piccola significativa cerimonia a siglare il rientro di una ventina di famiglie nelle loro case. “ Anche se si tratta di 50-60 persone è un segnale che ci dà molta speranza – commenta il sindaco Mauro Riccioni- A sei mesi dal sisma tornano nelle loro case interessate da una inagibilità indotta; a gravare sugli immobili era la pericolosità della Rocca che abbiamo prontamente sistemato e grazie poi alla sollecitudine con cui anche le Fast hanno lavorato (già 40 giorni fa abbiamo completato infatti tutti i controlli) si è raggiunto questo bel traguardo che ci ha consentito di eliminare la zona rossa. Il centro storico di Gagliole torna a vivere”- dice entusiasta il sindaco, auspicando di proseguire positivamente con l’inizio della ricostruzione leggera. “E’ già tutto pronto – conferma il primo cittadino- e a maggio le prime case cominceranno ad essere sistemate. Oggi c’è la mia personale soddisfazione e quella dei cittadini del centro storico, parecchi dei quali per sei mesi hanno vissuto nelle roulotte, in situazione di grande disagio, consumando i pasti nella mensa pubblica e dividendo con gli altri gli spazi comuni. Alcune delle famiglie per due mesi avevano utilizzato come sistemazione i dormitori allestiti nell’emergenza e dunque, varcare la porta di quello che è il proprio nido, assaporare il piacere di mettersi sul letto e chiacchierare con la propria moglie, penso che significhi riacquistare quell’intimità che solo casa tua può darti. Ritornare alla quotidianità di prima, anche se tutto quello che ti circonda non è la vita di un tempo, ha un valore enorme. Seppur per pochi - sottolinea Riccioni- andiamo a far sì che da un 48 per cento di persone i cui immobili erano inagibili, oggi con il ritorno in centro storico di 15- 20 famiglie, l’inagibilità riguardi circa un terzo di abitanti. Con la ricostruzione leggera inoltre pensiamo di far rientrare per l’inverno una cinquantina di altre famiglie, per un totale di 150 persone, il che ci fa essere ottimisti. Per quel che riguarda la ricostruzione pesante vedremo; siamo in attesa di ordinanze e circolari per capire come fare per partire perché al momento non c’è molta chiarezza. Qui purtroppo- conclude Riccioni- il comune può fare ben poco; ci auguriamo che facciano molto Governo, Commissario straordinario e chi di dovere”.

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