San Ginesio comune pilota della ricostruzione. Il borgo è stato scelto per partecipare alla XIII Conferenza Annuale delle Città Creative Unesco che si tiene a Fabriano dal 10 al 15 giugno prossimi. Nella città della carta i rappresentanti e i delegati delle 180 città creative si incontreranno, in quello che si presenta come un grande laboratorio a cielo aperto sulla creatività, per confrontarsi su missione e strategie future Unesco con l'intento di avviare nuovi progetti di cooperazione. Così martedì 11 sarà proprio San Ginesio a mostrare i suoi tesori e le proprie strategie future al padiglione "Rinasco" presso L'Agorà di Palazzo del Podestà. "Un evento per il quale stiamo lavorando da diverso tempo - le parole del sindaco Giuliano Ciabocco - e che per il nostro comune costituisce una tappa fondamentale dal momento che è stato scelto come comune pilota della ricostruzione. Finalmente riusciremo a far esplodere tutte le nostre attività che andremo a fare per il futuro. Parleremo del nostro passato, presente e futuro, di Alberico Gentili, padre del diritto internazionale, tratteremo della San Ginesio ideale, dedicheremo uno spazio anche all'angolo di Giappone che abbiamo nel nostro comune, centro unico in Europa, per finire con il "Ginesio Fest", la cultura per il rilancio di San Ginesio". Una vetrina, una possibilità, ma anche una grande responsabilità per San Ginesio. "Un pò quello che volevamo - conclude il primo cittadino - perchè è importantissimo essere bravi nel momento in cui andremo a ricostruire un borgo e a ridare un'anima ad un territorio. Avere i riflettori puntati è sicuramente uno stimolo e soprattutto sarà un momento di grandissima attenzione che dovremo porre in tutto quello che andremo a fare proprio per la ricostruzione".   



















Due giorni di solidarietà all’insegna dello stare insieme. E’ il week end organizzato dall’Eremo di San Liberato con il patrocinio del Comune di Sarnano per sabato e domenica prossimi.
Due giorni dedicati alla raccolta fondi per l’Eremo e per le popolazioni terremotate che nasce dall’obiettivo di trascorrere due giorni in compagnia, senza dimenticare le difficoltà che hanno attraversato e continuano a vivere i centri colpiti dal terremoto.
Al via sabato, alle 13:00, con il ritrovo dei partecipanti a San Ginesio per un pranzo conviviale prima di cominciare la visita del paese e il contributo musicale. Subito dopo si partirà per Visso con l’obiettivo di visitare il paese e di dar vita ad un flash mob al centro commerciale.
Nella terra degli insaccati non può mancare la merenda in una nota azienda del posto che nel 2016 venne gravemente colpita dal sisma.
Si prosegue domenica a Sarnano, in piazza Perfetti, dove alle 16.30 andrà in scena lo spettacolo a sorpresa del Mago Dream e subito dopo si esibiranno le Verdi Note dell’Antoniano di Bologna, con la partecipazione di Nicole Marzaroli, seconda classificata al 60° Zecchino d’oro.

In caso di maltempo l’evento si terrà nella chiesa di Santa Maria di piazza Alta.

GS

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Avrà inizio oggi pomeriggio alle ore 15 l’Incontro Formativo Ares, giunto alla sua ottava edizione ed aperto a tutti i soci Ares con il riconoscimento di crediti formativi. L’IFA 8 intitolato “Un’ora dopo…one week later ”- Interventi integrati in medicina delle catastrofi avrà luogo presso il Salone dell’Ostello Comunale e terminerà nella mattinata di Domenica 19. Dopo i saluti delle Autorità, in particolare del Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, del Coordinatore Regionale della Protezione Civile David Piccini e del Delegato alla Protezione Civile per il comune Francesco Paletti, seguiranno importanti contributi sui temi quali ad esempio quelli della medicina delle catastrofi, sul ruolo della Protezione Civile Regionale e Nazionale, sulle strutture sanitarie campali regionali e nazionali e sulla Gestione dell’emergenza di Corinaldo a seguito del tragico evento accaduto lo scorso dicembre. Momenti di formazione molto significativi dove le lezioni teoriche saranno alternate con esercitazioni pratiche che riguarderanno circa un’ottantina di partecipanti. L’ARES, associazione fondata nel 1999 per iniziativa di alcuni operatori sanitari che hanno partecipato all’intervento della Regione Marche nell’ambito della Missione Arcobaleno in Albania a favore della popolazione Kosovara, considera la formazione dei propri soci nell’ambito specialistico della Medicina delle Catastrofi come principio necessario per poter garantire trattamenti sanitari adeguati in caso di maxiemergenza o disastro. Per questo motivo, sin dalla sua nascita, si è adoperata per la crescita e la diffusione fra i soci dei principi sopra citati.

L’esigenza di formare un gruppo operativo di intervento sanitario in caso di necessità nasce dalla consapevolezza che nelle fasi acute di catastrofi l’improvvisazione non contribuisce a determinare un intervento efficace. E’ noto che i protocolli della medicina delle catastrofi sono differenti dalle pratiche mediche ordinarie, così come i materiali e le specializzazioni richieste, a seconda del genere di evento da fronteggiare, per i quali occorre quindi una preparazione costante. L’ARES persegue, senza fini di lucro, esclusivamente finalità di solidarietà sanitaria e sociale nel campo dell’assistenza alle persone colpite da eventi calamitosi attraverso l’organizzazione e la formazione degli associati. L’Associazione, iscritta all’elenco nazionale delle Associazioni Onlus di Protezione Civile, si configura come risorsa sanitaria straordinaria che si attiva con il centro Operativo Regionale di Protezione Civile nelle situazioni in cui le necessità di una zona disastrata eccedano le capacità sanitarie della stessa zona, anche in sede extra regionale e nazionale.

Attualmente sono iscritti all’ARES circa 250 sanitari marchigiani e di altre regioni e gli sforzi dell’Associazione sono indirizzati soprattutto alla FORMAZIONE e all’ORGANIZZAZIONE.

Un’adeguata Formazione degli associati rappresenta la condizione necessaria affinché l’intervento in situazione di catastrofe si configuri con caratteristiche qualitative tali da giustificare l’azione di specialisti sanitari. Questo modello amplifica le capacità operative e soprattutto riduce il gap che notoriamente si manifesta nelle situazioni critiche fra necessità ambientali e capacità di risposta sanitaria.

Il Sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, ha partecipato nel pomeriggio di ieri alla prestigiosa inaugurazione della mostra “Claude Monet, ritorno in Riviera” ospitata nella duplice sede di Villa Regina Margherita a Bordighera e al Castello dei Doria di Dolceacqua. Ad inaugurare la mostra è stato il principe Alberto II di Monaco  con il classico taglio del nastro avvenuto insieme al Sindaco di Dolceacqua, Fulvio Gazzola (nonché Presidente Associazione Paesi Bandiera Arancione) e al Sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito, al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e al prefetto di Imperia, Alberto Intini.

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Dopo aver visitato Villa Regina Margherita a Bordighera, che ospita l’opera “Vallée de Sasso. Effet de soleil”, capolavoro dell’artista impressionista Claude Monet proveniente dal Musèe Marmottan Monet di Parigi, sua altezza serenissima ha raggiunto il castello di Dolceacqua, che sarà custode, fino al 31 luglio 2019, di due tele di Monet: “Le Château de Dolceacqua”, anch’essa proveniente dal museo parigino, e “Monaco, vu de Roquebrune”, appartenente alla collezione privata dello stesso Alberto di Monaco. La mostra ha rappresentato la seconda occasione nel giro di poco tempo, in cui il Sindaco di San Ginesio, e Vice Presidente dell’Associazione Paesi Bandiera Arancione, ha avuto modo di incontrarsi con sua altezza serenissima dopo l’evento che si è tenuto presso il Principato di Monaco per il Convegno dell’Associazione Paesi Bandiera Arancione, organizzato proprio in collaborazione con la Fondazione Albert II di Monaco. Questa volta il Principe Alberto è stato omaggiato con prodotti tipici del territorio e l’invito ufficiale da parte del Sindaco di venire presto a San Ginesio e visitare personalmente questo autentico gioiello che , seppur ferito dal sisma, è ancora capace di far rivivere al suo visitatore un passato millenario pieno di fascino e azioni gloriose.

 

Questa sera presso il Salone dell’Ostello di San Ginesio si svolgerà l’evento di premiazione dei cinque finalisti del concorso letterario e fotografico “Gialli Sibillini”, promosso dal Club Virgiliano onlus di Mantova, con il patrocinio dei Comuni di San Ginesio e Gualdo, con lo scopo di portare solidarietà, sostegno, amicizia nei due Comuni fortemente colpiti dal terremoto dell’ottobre 2016, promuovendo al contempo la lettura, la scrittura ed altre espressioni di arte e cultura soprattutto verso le giovani generazioni. Giunto alla sua seconda edizione, il progetto, ideato da Carla De Albertis e dallo scrittore Emiliano Bezzon, uno tra i più popolari scrittori di libri gialli, ha visto la collaborazione de L’Appennino Camerte,Aster srl, Cles e del Comitato Premio Claudio De Albertis. Ai partecipanti alla sezione letteraria è stato chiesto di scrivere il finale di un racconto giallo dello scrittore Emiliano Bezzon lasciato appositamente ‘incompiuto’, mentre a coloro che hanno partecipato alla sezione fotografica, è stato chiesto di inviare una fotografia scattata nel territorio dei due Comuni contenente almeno un dettaglio di colore giallo. Nel corso della serata avverrà la lettura dei testi finalisti e la consegna dei premi ai primi cinque classificati e degli attestati a tutti i partecipanti. Verrà fatta un’intervista allo scrittore Bezzon che darà indicazioni su come si scrive un giallo, su come si svolge un’indagine e sarà presentata la sua raccolta di libri gialli “I delitti della città in giardino”. La serata sarà infine allietata da interventi artistici da parte degli studenti delle scuole medie di San Ginesio e Gualdo e dal Piccolo Corso di Selifa.

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Presentata giovedì scorso al Politeama di Tolentino la docu-fiction sui teatri storici dei Monti Azzurri: una riflessione sulla resilienza degli operatori culturali nei piccoli comuni del maceratese colpiti dal sisma.
Prodotto da Teatro Valmisa e Unione Montana dei Monti Azzurri e realizzato dal collettivo di filmmaker marchigiani Lunastorta Produzioni, il documentario Tratti del crea-tere presentato giovedì 21 marzo al Politeama di Tolentino, ha ricevuto il sostegno di Regione Marche, Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission ed è stato finanziato grazie al “Bando per progetti ed iniziative cineaudiovisive – Zona Sisma”. L’idea è nata dall’attrice Lucia Bendia del Teatro Valmisa di Senigallia ed è stata sviluppata insieme a Stefano Monti, Fabio Michettoni e Stefano Merlini del collettivo Lunastorta Produzioni con la collaborazione di Isabella Tomassucci. Diverso dai numerosi documentari realizzati sul post sisma, Tratti del crea-tere si concentra su un aspetto poco trattato, ma di certo non secondario: la necessità di mantenere una vita culturale e sociale nelle aree colpite dal terremoto. Per raccontare la problematica questo documentario usa una lente di osservazione particolare: i teatri storici, largamente presenti in tutte le Marche anche nel più piccolo dei comuni. 
 
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teatro di San Ginesio
 
«Le Marche sono la regione dei Cento Teatri: soltanto nei piccoli comuni dell’Unione Montana dei Monti Azzurri si trovano ben otto teatri storici, ma dopo il sisma del 2016 molti sono chiusi in attesa di ristrutturazione» raccontano Monti, Michettoni e Merlini di Lunastorta Produzioni.  «Di fronte ai numerosi problemi della ricostruzione, la sorte dei teatri storici può sembrare un fatto di secondaria importanza. In realtà essi sono spazi di aggregazione e di creatività: luoghi dell’anima e del cuore. Purtroppo, il terremoto non ha distrutto solo le case, ma anche la vita sociale e culturale di queste comunità, di cui i teatri erano uno dei simboli». Al centro della riflessione, quindi, non c’è soltanto il valore artistico e architettonico dei teatri storici, ma soprattutto il loro valore come spazi di aggregazione sociale e produzione culturale.  Durante la presentazione è intervenuta anche la dott.ssa Stefania Benatti, Direttrice della Fondazione Marche Cultura: «Di questo progetto abbiamo trovato molto interessante la commistione tra teatro e cinema e, soprattutto, la volontà di mettere in luce il valore del teatro come centro della cultura e della socialità» dichiara la Benatti. «Il teatro è una passione trasversale che interessa ogni comunità: mio nonno, ad esempio, era un fornaio, ma aveva un palchetto al Teatro delle Muse e frequentava il teatro regolarmente, con grande passione. Banalmente si usa dire che con la cultura non si mangia, ma questi progetti raccontano una realtà diversa». «Dai teatri di queste zone dell’entroterra marchigiano si è sviluppa un grande fermento culturale: io stessa ho iniziato a recitare in una compagnia amatoriale e ne sono orgogliosa» sottolinea la produttrice Lucia Bendia, attrice professionista. «Con il Teatro Valmisa ho portato avanti diversi progetti di promozione della cultura teatrale, in collaborazione con le realtà del territorio. È così che ho conosciuto Stefano Monti e gli altri membri di Lunastorta Produzioni, una realtà costituita da giovani filmmaker che vivono, si sono formati e lavorano sul territorio. La mia speranza è che a partire da progetti come questi possano nascere nuovi modelli di imprenditoria culturale in linea con le esperienze esistenti in Europa, esperienze basate su modelli di gestione sostenibile che vedano i giovani come protagonisti». Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, co-produttore del documentario ha sottolineato l’importanza di fare rete. «Questo progetto ci ha permesso di scoprire nuove e valide realtà del nostro territorio, ma ora è tempo di unirci per sostenere con più forte la crescita culturale delle nostre zone».  
 
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teatro di Caldarola
 
Tratti del crea-tere non è un documentario tradizionale ma una docu-fiction in cui le testimonianze degli operatori culturali dei Monti Azzurri si alternano ai monologhi di tre attori che si aggirano come fantasmi sui palcoscenici vuoti e polverosi dei teatri inagibili.  «Ormai siamo abituati a definire queste zone come cratere sismico, ma “cratere” è una parola amara» commenta il regista Stefano Monti del collettivo Lunastorta Produzioni. «Sembra suggerire che qui è rimasto solo il vuoto, quando invece l’aggregazione sociale e la vita culturale sono un bisogno e un diritto di tutti, in qualsiasi angolo della terra. Nel viaggio tra Caldarola, Sarnano, San Ginesio, Sant’Angelo e Monte San Martino abbiamo incontrato persone che nonostante le difficoltà continuano a portare avanti progetti e attività culturali nelle aeree dei Monti Azzurri, nel cuore del cratere sismico. Soltanto per fare un esempio, a Sarnano, nonostante da due anni e mezzo non ci siano né un teatro né uno spazio alternativo, ci sono 52 iscritti ai corsi teatrali, non solo bambini e ragazzi, ma anche moltissimi adulti. A Caldarola la rassegna Teatro e Sapori non si è mai interrotta e utilizza come teatro una tensostruttura allestita durante l’emergenza. Nonostante tutti questi sforzi, però, la gente del “cratere” si sente bloccata in un limbo. Per questo abbiamo deciso di inserire i monologhi dei tre attori che si aggirano come fantasmi sui palcoscenici vuoti e polverosi dei teatri inagibili.  Con le loro parole questi tre personaggi disegnano quei tratti di resilienza e ingegno che caratterizzano l’essere umano davanti alle difficoltà. Tratti che riempiono il vuoto del cratere con nuove idee, più forti e resistenti. Tratti del crea-tere».  Il documentario riporta le testimonianze di numerosi operatori culturali attivi nell’entroterra maceratese. Saverio Marconi, direttore artistico del Teatro Vaccaj di Tolentino, Francesco Facciolli, attore, regista, formatore teatrale e direttore di COT – Corridonia Officine Teatrali, Claudia Pasimeni, presidente dell’Associazione Il Circolo di Piazza Alta di Sarnano che da 27 anni gestisce le attività culturali e teatrali e organizza corsi di teatro, Simone Tardella, ex assessore alla cultura del Comune di San Ginesio, organizzatore di numerose stagioni di successo, Agostino Cavasassi, sindaco di Sant’Angelo in Pontano e custode di memorie d’altri tempi, Emanuele Peretti e i ragazzi dell’Associazione Arte Rubetana di Monte San Martino, impegnati da anni in numerose attività culturali. Gli attori coinvolti nel progetto sono Mirco Abbruzzetti, Rebecca Liberati e Iacopo Cicconofri, impegnati in campo teatrale e cinematografico.
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teatro San Ginesio
 
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Monti, Bendia, Feliciotti, Benatti
 

L'Istituto d'Istruzione Superiore Alberico Gentili di San Ginesio ha rinnovato, per il ventesimo anno, lo scambio educativo con il Liceo francese "Jean-François Millet" di Cherbourg-en Cotentin in Normandia. Per tredici anni, tra cui quello in atto, lo scambio è stato finanziato dai progetti europei (Lingua E, Comenius ed Erasmus Plus), promossi dal Dirigente Scolastico, Prof. Giorgio Gentili. La mobilità è una delle fasi del progetto biennale europeo Erasmus Plus KA2 dal titolo “ 20 anni di Scambi e Cambiamenti” che suggella una lunga collaborazione dell'Istituto di Istruzione Superiore "Alberico Gentili" di San Ginesio con il liceo francese di Cherbourg-en-Cotentin, iniziata nel 1999. Ricorrendo in questo anno il ventennale degli scambi educativi tra le due scuole, si è pensato di fare il punto sui cambiamenti sociali che hanno riguardato l'Italia e la Francia in questo arco temporale, partendo dalla dimensione locale, per giungere, tramite appunto il dialogo interculturale, a più ampie e condivise interrelazioni europee. 

A tal proposito verranno analizzati, approfonditi e registrati i cambiamenti riguardanti aree tematiche considerate maggiormente rappresentative e significative, soprattutto in chiave diacronica: tematiche sociali (flussi migratori e comunicazione web), tematiche ecologiche (dall'inquinamento allo sviluppo sostenibile, dall'urbanistica in genere alla ricostruzione post sisma).  Nello specifico, si tratta di valorizzare la memoria storica dei ragazzi, focalizzandola sull'ultimo ventennio (il periodo circa che separa l'età anagrafica degli alunni da quella dei loro genitori), attraverso la ricerca, la schedatura, lo studio e il confronto di testi e documenti originali (preferibilmente comunicati ufficiali, leggi, lettere private, immagini, foto) ma anche il vivo racconto di ex alunni partecipanti ai trascorsi progetti e ai familiari tutti, enciclopedie viventi di notizie, testimoni parlanti dei cambiamenti. Alla base dell'intera opera di progettazione vi è la volontà di motivare gli alunni di ogni estrazione sociale alla piena consapevolezza di sé, quali soggetti portatori di valori e tradizioni a livello di microcosmo, ma anche come cittadini responsabili e motivati ad aprirsi alle dinamiche europee del macrocosmo. 

Il gruppo è stato ricevuto presso la sala consiliare della Provincia di Macerata: al termine dell'incontro, in cui è stata rinsaldata la condivisione dei valori istituzionali sottesi alla competenza provinciale in materia scolastica, è avvenuto il rituale scambio dei doni. Venti anni sono il passato, ma anche il ricordo e il termine di confronto per immaginare, creare e migliorare il futuro di ogni alunno.

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“Ricostruire le Comunità” è il titolo di una campagna di ascolto e informazione organizzata dalla CISL Marche rivolta ai residenti nei comuni del cratere che ieri pomeriggio ha fatto tappa a San Ginesio.

Erano presenti Rocco Gravina, Responsabile territoriale locale, Silvia Spinaci, Responsabile CISL Macerata e Alessandra Fioravanti di Adiconsum. L’obiettivo dell’assemblea, rivolta in particolar modo ai pensionati e lavoratori dell’area cratere è stato quello di dare informazioni sulle principali proroghe, dallo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2019 fino alla scadenza per la presentazione delle domande di contributo per la ricostruzione di danni gravi sempre fissata al 31/12.

Particolare attenzione è stata rivolta alla sospensione dell’IRPEF mediante la c.d “busta paga pesante”a favore dei lavoratori e dipendenti, la cui restituzione è prevista a partire da giugno 2019 in 120 rate senza sanzioni e interessi. Si è poi parlato della sospensione dei contributi, che saranno rimborsati a decorrere dal 1 giugno 2019, e dei mutui sulle prime case di abitazione inagibili la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2020.

Un altro argomento di cui si è discusso è stato quello inerente la fatturazione delle utenze domestiche (acqua, luce, gas e telefono): le uniche rate annullate sono quelle del servizio idrico, poiché gestito in gran parte da aziende locali, che hanno applicato l’azzeramento dei corrispettivi tariffari, mentre per quanto riguarda le utenze di gas e luce il 31 marzo del 2020 è la data ultima entro il quale potrà essere inviata la fattura di conguaglio, con gli importi non fatturati. Nell’importo saranno previste le agevolazioni concesse per trentasei mesi dopo il terremoto, cioè l’azzeramento di alcuni costi fissi (trasporto, contatore ed oneri generali di sistema) della bolletta, che nel caso della corrente elettrica comporteranno un risparmio del 40 per cento sui costi annui, mentre per il gas il risparmio stimato è del 20 per cento.

Presente per l’Amministrazione comunale il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco.

La comunità di San Ginesio piange la scomparsa dell'ex sindaco Mario Scagnetti, deceduto all'età di 60 anni all'Hospice di San Severino Marche. Una vita interamente dedicata alla sua comunità quella di Mario Scagnetti, da sempre impegnato in ogni espressione della vita civile e sociale, dallo sport, al teatro, con particolare attenzione ai giovani, fino al suo impegno politico - amministrativo. Eletto sindaco nel 2008, Scagnetti ottenne quasi un plebiscito alle elezioni amministrative del 2013, confermandosi alla guida dell'amministrazione ginesina per il secondo mandato. E' stato anche il sindaco dell'emergenza terremoto, quando nell'agosto 2016 San Ginesio risultò uno dei comuni maggiormente colpiti dalla prima sequenza sismica. Nonostante, all'inizio del 2017, fosse stato colpito da una grave malattia, Mario Scagnetti ha continuato fino agli ultimi giorni del suo mandato ad interessarsi della vita politica e delle problematiche inerenti la ricostruzione nel suo paese, tenendosi costantemente aggiornato anche nei periodi dei ricoveri ospedalieri. 

La camera ardente è stata allestita presso l'obitorio del cimitero cittadino. I funerali saranno celebrati domani giovedì 31 gennaio alle ore 15:00 nella Chiesa di Colle del Parco Ascarano.

"Porto ai familiari l'affetto e la vicinanza di tutta la comunità ginesina e la mia personale per la scomparsa dell'amico Mario - così lo ricorda il sindaco Giuliano Ciabocco - Dobbiamo ricordare Mario soprattutto come uomo, una persona splendida e una figura eccezionale. In secondo luogo non possiamo dimenticare quanto da lui fatto per il comune, per San Ginesio, per tutti noi. Ricordiamo Mario per la grandezza della sua opera come persona, come amministratore, come sindaco". 

 

alcune foto di eventi in cui il sindaco ha presenziato...

Il sindaco di Siena Bruno Valentini il sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti

Il sindaco di Siena Bruno Valentini, il sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti

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Mario Scagnetti e l'Arcivescovo emerito Francesco Giovanni Brugnaro che ha avuto per lui parole di ricordo. "Sono vicino alla famiglia e anche alla cittadinanza in questo momento di dolore - le parole di mons. Brugnaro - Lo ricordo come un sindaco appassionato, che ha condiviso anche la grande fatica del terremoto. Ho potuto visitarlo più volte sia in ospedale sia a casa. Una persona che ha avuto per la sua città il desiderio di farla valorizzare attraverso la sua storia e la sua arte. E' stato sempre molto sensibile anche alla promozione dei giovani e, in particolare, alle attività parrocchiali". 

Il sindaco Mario Scagnetti presenta la pinacoteca riqualificata

Il sindaco Mario Scagnetti presenta la pinacoteca riqualificata

Il sindaco Mario Scagnetti consegna la pergamena della cittadinanza onoraria al prof. Gabriele Barucca

Il sindaco Mario Scagnetti consegna la pergamena della cittadinanza onoraria al prof. Gabriele Barucca

Il Sindaco Mario Scagnetti e Tullia Leoni

Mario Scagnetti e Tullia Leoni

Dopo due anni e mezzo, trascorsi  tra tira e molla e una mole di impasse, sembra finalmente aprirsi una luce di speranza per il Polo scolastico di San Ginesio. Un aiuto in tal senso potrebbe arrivare dall'Architetto Mario Cucinella che l'amministrazione ha già avuto occasione di incontrare, raccogliendo massima disponibilità del suo Studio ad occuparsene. Il tutto dovrà essere ora vagliato e accolto dall 'Ufficio Speciale per la Ricostruzione e dalla ditta che è risultata aggiudicataria dell'appalto. Prima pietra a primavera 2017 poi il parere negativo del Ministero e il blocco per l'esistenza di un vincolo della Soprintendenza a tutela delle mura cittadine. Un impasse devastante e un ostacolo da non poco per la ripartenza di un borgo dove istruzione e scuola hanno da sempre rappresentato un importante volano per l'economia del centro cittadino. Un parere negativo per l'edificabilità nell'area individuata per la realizzazione della scuola piombato come un fulmine a ciel sereno  su San Ginesio e sulla nuova anministrazione appena eletta e guidata da Giluliano Ciabocco. Una rimodulazione del progetto iniziale con una riduzione parziale del vincolo non aveva ugualmente superato l'accoglimento. Notizie confortanti giungono finalmente dalla possibilità di inserire nell'unica area rimasta fuori dal vincolo tutto quello che era stato concepito per il Polo scolastico di San Ginesio. La fattibilità del tutto, sarà oggetto di valutazione con l'Ufficio Speciale Ricostruzione e in occasione  del già programmato incontro con il Commissario Straordinario Farabollini. " Ci auguriamo nel più breve tempo possibile di poter porre fine ad una storia pressochè infinita- ha dichiarato il sindaco Giuliano Ciabocco-  dopo due anni e mezzo di vincoli e controvincoli, pareri e contropareri, credo che sia giunto il momento di mettere fine a tutto questo e poter dare il la a dei lavori che servono per ridare quello che è giusto al nostro paese e ai nostri ragazzi. Credo sia giusto per tutti che si ponga " la vera prima pietra" di questo edificio scolastico e non quelle che sono state messe in passato in maniera strumentale, per non dire peggio. All'architetto Mario Cucinella abbiamo chiesto di darci una mano per restituire a San Ginesio un po' di normalità e il futuro a tanti giovani. L'architetto ci ha assicurato totale disponibilità anche nel dialogare con l'USR per valutare tutte le possibilità di questa realizzazione. Ora possiamo incamminarci decisi in tutti i necessari passi successivi". 

Carla Campetella

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