L'auditorium del Chemistry Interdisciplinary Project (ChIP), innovativo Centro di ricerca dell’Università di Camerino, ha ospitato lo scorso  20 aprile l’assemblea plenaria del progetto Marlic, co-finanziato dalla Regione Marche.

La giornata è stata aperta dai saluti del Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, che ha ribadito l’importanza della piattaforma collaborativa Marlic proprio per le ricerche che porta avanti, così importanti per il tessuto imprenditoriale della Regione Marche. Enti di ricerca e aziende partner hanno poi presentato i risultati raggiunti dopo circa 20 mesi dall’inizio delle attività.

La Piattaforma regionale Next Generation Composite Materials è una piattaforma collaborativa sul tema della manifattura sostenibile, eco sostenibilità di prodotti e processi per i nuovi materiali e de manufacturing.

Il Progetto MARLIC - Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites è cofinanziato dalla Regione Marche attraverso il por marche fesr 2014/2020 asse 1 – os2 – azione 2.1.1 – sostegno allo sviluppo di piattaforme tecnologiche di ricerca collaborativa negli ambiti della specializzazione.

Sono 27 i Partners coinvolti: HP Composites (capofila), Delta, Linset, 3P Engineering, Teknochim, F.lli Guzzini, Eta Blades, Nano-Tech, Ubaldi, Scatolificio TS, Prefiniti Simon, Save as, Maila’s, Nuova Simonelli, Diamonte, Carnj, Elantas, Simeg Marmi, Scatolificio Sios, Rock and River, Albertani, CNR, Enea, Università di Camerino, Università degli Studi di Urbino, Università Politecnica Delle Marche, Fondazione Cluster Marche.

La durata del progetto è di 30 mesi nel periodo 2020-2023.

Durante l’assemblea plenaria sono stati presentati i progetti BIo Based Materials e De manifacturing,
N
ell’ambito della Piattaforma MARLIC, è prevista anchen la realizzazione di un Laboratorio che permetterà di portare avanti una serie di attività e servizi come prove strutturali e morfologiche basate sul riconoscimento di specifici gruppi chimici; attività di ricerca e sviluppo; analisi e testing; supporto alle aziende e attività di formazione e orientamento.

I soggetti coinvolti per la gestione del Laboratorio di ricerca, che sarà fisicamente collocato a Camerino, sono 14: l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Camerino, l’ENEA, il CNR, HP Composites, Delta, Diamonte, Eta, F.lli Guzzini, Linset & Co., Maila’s, Nano-Tech, 3P Engineering e Teknochim. Ciascuno metterà a disposizione della struttura le proprie capacità specifiche e acquisterà attrezzature che permetteranno al Laboratorio di strutturarsi e di offrire i servizi al mercato.





L’Università di Camerino è stata una delle prime università italiane ad accogliere studentesse e professoresse in fuga dagli orrori della guerra in Ucraina ed a mettere in campo una serie di azioni concrete in loro sostegno.

Dopo aver istituito una unità di crisi interna composta da rappresentanti del personale docente, tecnico e amministrativo e degli studenti, che ha il compito di monitorare costantemente l’evolversi degli avvenimenti, sono state attivate 15 borse di studio in favore di altrettante studentesse ucraine, quasi tutte già giunte a Camerino, e sono state accolte quattro docenti come visiting professor.  

“Fin dal 2015 abbiamo attivo un accordo di collaborazione con l’Università “Taras Shevchenko” di Kiev – ha affermato il Prorettore alla Didattica prof. Luciano Barboni – che ci ha consentito di considerare la presenza in Unicam degli studenti provenienti da quell'ateneo come una normale mobilità internazionale. Offriremo quindi a queste studentesse, tredici delle quindici che saranno a Camerino, la possibilità di inserirsi nel nostro Ateneo pur conservando l'iscrizione presso l'ateneo di provenienza, ed acquisendo in Unicam crediti su discipline che sono affini al percorso di studi che hanno già avviato”.

“Grazie alla presenza delle loro professoresse ucraine, poi, - prosegue il prof. Barboni – che nell’ambito delle attività di visiting professor terranno alcune attività didattiche presso la nostra Scuola di Giurisprudenza, le studentesse potranno seguire corsi che si calano perfettamente nel loro curriculum di studi. Il periodo che trascorreranno nel nostro Ateneo, quindi, consentirà loro di proseguire proficuamente gli studi ed ottenere il riconoscimento dei crediti una volta che faranno rientro in Ucraina”.

“Naturalmente queste attività sono state concordate con il Rettore dell’Università di Kiev, che abbiamo incontrato nel corso di un meeting a distanza tenutosi la scorsa settimana, al quale ha preso parte anche il prof. Maurizio Tira, Rettore dell’Università di Brescia e delegato agli affari internazionali della Conferenza dei rettori delle Università italiane (CRUI) e referente per la gestione crisi ucraina, il quale sta coordinando le iniziative del sistema universitario italiano”.

“Tutto questo – ha concluso il prof. Barboni – è stato reso possibile grazie al lavoro di un ampio gruppo di colleghi, composto dai delegati alla mobilità internazionale, dai docenti che coordinano le attività didattiche dei visiting professor, e dall’instancabile personale dell’ufficio internazionalizzazione, che ringrazio anche a nome del Rettore”.

L’Università di Camerino ribadisce con forza che non può e non deve esserci alcuna alternativa alla pace tra le nazioni, alla tutela della libertà e della democrazia, al ripudio della guerra in ogni sua forma.

www.unicam.it: un percorso per accessibilità e usabilità” è stato il tema del convegno di presentazione del nuovo sito di Ateneo, tenutosi oggi ad Unicam, al quale hanno partecipato alcuni tra i massimi esperti del settore.

Aperto dai saluti del Prorettore vicario Graziano Leoni e moderato dal Delegato del Rettore per Sviluppo delle infrastrutture digitali Andrea Polini, l'incontro ha avuto infatti tra i relatori Claudio Celeghìn di AgID, Mirko Calvaresi di PagoPa, Stefano Ottaviani e Michele Landolfo di Accessibility Days

Il nuovo sito Unicam è stato poi presentato da Francesco de Angelis responsabile dell’Area Infrastrutture, Servizi informatici e Amministrazione Digitale, Roberta Budassi dell’Area Comunicazione, Ufficio Stampa e Marketing e da Ugo Esposito e Daniele Calabrese della Kapusons.

Dal 28 marzo 2022 è infatti online il nuovo sito di Ateneo raggiungibile all'indirizzo www.unicam.it

Lo sviluppo del nuovo sito è stato fortemente auspicato dalla Governance innanzitutto per la necessità di rispettare le Linee Guida AgID per la realizzazione dei siti web delle pubbliche amministrazioni, ed è in linea con le disposizioni legislative in materia di accessibilità dei siti web della Pubblica Amministrazione.

Ora il sito ha una navigazione omogenea perché basata sui principi di user centered design: agli utenti finali, infatti, è stata posta molta attenzione in ogni passo del processo di progettazione per massimizzare l'usabilità del sito.

Per migliorarne la fruibilità, inoltre, le informazioni presenti sono raggiungibili da più percorsi ed è stato dato risalto alle risorse maggiormente ricercate e utilizzate dagli utenti.

Oltre a perseguire i principi di usabilità, accessibilità, la non ridondanza dei dati e la user centered design, il sito presenta una veste identitaria molto importante, è personalizzato anche nelle illustrazioni presenti nei profili di navigazione che sono state appositamente realizzate.

La realizzazione del sito web ha visto la collaborazione dell'Area Comunicazione, Ufficio Stampa e Marketing con l'Area Infrastrutture, Servizi Informatici e Amministrazione Digitale, insieme alla ditta Kapusons Srl che ha supportato la realizzazione del progetto. 



Ulteriore finanziamento per la ricerca di Unicam con la concessione da parte del Ministero della Transizione Ecologica di 250mila euro destinati al progetto “Recupero di materiali critici da rifiuti elettronici” che vede come capofila l’univesrsità di Camerino con il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Gabriele Giuli della sezione di Geologia in collaborazione con il gruppo del prof. Mario Berrettoni della sezione di Chimicadella Scuola di Scienze e Tecnologie, e con le aziende Orim Spa e Rimel Srl.

Obiettivo del progetto è quello di recuperare materiali critici come metalli preziosi e Terre Rare, ossia elementi chimici non comuni e difficili da reperire, da rifiuti elettronicicon lo scopo di sviluppare materie prime seconde, frutto cioè della circolarità nella gestione dei rifiuti, da immettere nei cicli produttivi in sostituzione delle materie prime vergini, a tutto beneficio dell’ambiente.

“Nella prima fase – ha sottolineato il prof. Giuli – studieremo nel dettaglio tramite analisi microchimiche e strutturali le tipologie di rifiuti elettronici già disponibili presso le aziende di smaltimento e trattamento rifiuti coinvolte nel progetto, testando nuove procedure per l’estrazione di metalli da rifiuti elettronici, e successivamente analizzeremo i prodotti ottenuti al fine di validare l’efficacia di queste procedure e di ottimizzarne la resa. Si passerà poi ad una fase di sviluppo sperimentale che prevede di combinare insieme le conoscenze acquisite durante la prima fase e le competenze tecniche delle due aziende coinvolte, per produrre un nuovo piano di trattamento di rifiuti che attualmente non sono ancora in grado di utilizzare per l’estrazione dei metalli di interesse".

Il progetto avrà quindi la finalità di sviluppare a livello industriale tecnologie innovative e sostenibili peril trattamento di materiali compositi, incrementando il trasferimento tecnologico delle competenze provenienti dalla ricerca scientifica universitaria a beneficio della competitività delle aziende.

“Sono estremamente soddisfatto – ha dichiarato il Rettore Claudio Pettinari – di questo ulteriore importante finanziamento ottenuto dalla ricerca Unicam. Da tempo l’Ateneo sta lavorando su un ambito di ricerca estremamente attuale quale è quello del recupero dei materiali con tecnologie innovative, con diversi progetti. Le competenze scientifiche di Unicam, quindi, vengono ancora una volta messe a disposizione del territorio, con benefici sia per l’attività e lo sviluppo dell’impresa che per l’ambiente”.

L'università di Camerino dice no alla guerra. Organi Unicam, in seduta straordinaria congiunta,  hanno espresso il più fermo ripudio di ogni  forma di conflitto.
 Il Rettore Unicam Claudio Pettinari ha convocato per stamattina una seduta straordinaria congiunta di Senato Accademico, Assemblea delle Rappresentanze e Consiglio degli Studenti, cui ha partecipato la quasi totalità dei componenti in collegamento telematico. Piena  solidarietà al popolo ucraino è stata espressa dalla comunità universitaria che ha condannato fermamente l’attacco che sta subendo, ribadendo con forza che non può e non deve esserci alcuna alternativa alla pace tra le nazioni, alla tutela della libertà e della democrazia, al ripudio della guerra in ogni sua forma.

“Il momento storico che stiamo vivendo impone ad ognuno di noi, maggiormente alle istituzioni come la nostra, di esprimere il proprio unanime dissenso davanti a ciò che sta accadendo: l'Università di Camerino non può, non vuole e non deve tacere”, ha affermato il Rettore Pettinari.

“Metteremo fin da subito in campo azioni concrete per sostenere studenti e docenti ucraini ed abbiamo istituito una unità di crisi interna composta da rappresentanti del personale docente, tecnico e amministrativo e degli studenti, che avrà il compito di monitorare costantemente l’evolversi degli avvenimenti. Abbiamo inoltre contattato le tre università ucraine con le quali abbiamo accordi di collaborazione per esprimere la nostra solidarietà e disponibilità, ed il Rettore della National University of Kyiv ci ha ringraziato per la vicinanza”


Di seguito riportiamo l’intero documento approvato all’unanimità dagli Organi di Unicam:

“La Comunità universitaria, riunita in seduta straordinaria attraverso i suoi rappresentanti in Senato Accademico, Assemblea delle rappresentanze e Consiglio degli studenti, esprime la sua piena solidarietà al popolo ucraino e condanna fermamente l’attacco che sta subendo, ribadendo con forza che non può e non deve esserci alcuna alternativa alla pace tra le nazioni, alla tutela della libertà e della democrazia al ripudio della guerra in ogni sua forma.

E’ preciso dovere dell’Unione europea, delle organizzazioni internazionali nonché dei singoli stati, scongiurare l’inasprimento del conflitto, utilizzando ogni strumento di negoziazione e mediazione diplomatica per giungere all’immediata cessazione della guerra in atto.

L’Università di Camerino è vicina a tutti i ricercatori, docenti e studenti ucraini che in questo momento si trovano ad affrontare una realtà completamente diversa da quella che quotidianamente gli Atenei di tutti il mondo perseguono, costruendo con la conoscenza, l’apertura all’altro, la condivisione, la formazione di donne e uomini la cui missione consiste in un presente ed un futuro di pace, libero, tollerante, solidale.

Unicam aderisce all’appello della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane e alla sollecitazione del Ministero dell’Università e della ricerca, mettendo in campo fin da subito azioni concrete per il sostegno di docenti e studenti ucraini: nello specifico, stabilisce la disponibilità di quindici borse di studio, sostegno per visiting professor e attività di dottorato, promozione di seminari e webinar dedicati all’approfondimento e alla conoscenza di quanto sta accadendo, anche con il coinvolgimento di esperti esterni.

Si impegna inoltre a collaborare con Enti e Istituzioni per eventuali azioni che possano essere d’aiuto alla comunità ucraina che si trova in Italia e nelle Marche”.











 




“Un onore per me partecipare ai momenti che segnano l’inizio del percorso accademico; non solo occasione simbolica per fare il punto della situazione nelle nostre comunità universitarie ma ancor piùpperchè  segnano un cammino di sviluppo, valorizzazione dei talenti e delle competenze".
Cosi la Ministra Elena Bonetti intervenendo con un messaggio video alla cerimonia inaugurale del 686.mo anno accademico dell’Università di Camerino. Impossibilitata a partecipare di persona a causa di un impegno urgente con il presidente del Consiglio Draghi, la Ministra ha voluto ugualmente portare il suo saluto. Significativo e coraggioso il tema che Unicam ha scelto quest’anno e dedicato alla “opportunità della scienza”.
“ L’università – ha detto Elena Bonetti-  è davvero il luogo delle opportunità costruite in una dimensione universale di tradizione della conoscenza e dei saperi, che sa coniugare il tempo di un percorso di acquisizione di conoscenza, che è tempo del divenire e che sa seminare le basi e le precondizioni per il tempo che invece abbiamo davanti, affinché vi siano possibilità e opportunità davvero per tutti”.
Lintervento in video della ministra Elena Bonetti
Università che hanno sempre rappresentato per il Paese un baluardo di futuro quali “profetiche sentinelle di quel tempo e di quelle tracce di futuro che vanno nello stesso tempo colte, alimentate e anche fecondate. Quello cui siamo chiamati è il momento della conoscenza, anche dell’acquisizione di un pensiero critico e di un discernimento collettivo: è per questo che ritengo che davvero l’università sia il luogo dove questo futuro può trovare il contesto giusto per potersi generare”.
E se l’Italia ha vissuto i momenti drammatici della pandemia ,si trova oggi nella responsabilità di progettare un futuro che poi è anche quello che vuole essere alimentato attraverso il Piano nazionale di resilienza e rinascita. “Che sia davvero un futuro in grado di interpretare le sfide condivise dalla comunità internazionale ma che noi ritroviamo pienamente aderenti alla garanzia costituzionale della piena attuazione della nostra democrazia”.  La Ministra ha poi auspicato che le scelte normative e politiche che gli atenei debbono portare avanti, siano capaci di avere un ruolo proattivo nell’alimentare processi sociali positivi e, utilizzando una metafora scientifica, ha sottolineato che “è tempo di scegliere quelle forze evolutive ed applicare quelle forze che permettano al nostro sistema accademico di acquisire la necessaria accelerazione” anche su tematiche di pari opportunità e di genere. “Oggi noi come università abbiamo anche il compito grande di far sì che un processo di selezione meritocratica sia un processo che sa promuovere la piena valorizzazione anche dei talenti femminili alla pari di quelli maschili”.
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Apertura, domanda, metodo, libertà, le parole chiave al centro del lungo intervento della professoressa Elena Cattaneo, Senatrice a vita e direttrice del laboratorio di biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative.
Una lectio magistralis la sua, nella quale hanno trovato posto esempi di grandi scienziate donne, quali il premio Nobel Rita Levi Montalcini e la biochimica Katalina Karikò i cui studi ci permettono oggi di essere vaccinati contro il Covid. I vaccini  Pfizer e Moderna infatti dipendono entrambi dall'Rna messaggero scoperto da Kati Karikò e dal suo collega americano Weissman. Un'apertura di anno accademico, in cui dunque sono stati offerti tanti spunti di riflessione e tanti stimoli ad andare avanti, senza perdere mai il coraggio della sfida o cedere all'indecisione che può derivare dal fallimento.
Una frase su tutte può essere presa ad esempio ed è di Rita Levi Montalcini, scienziata donna ebrea,  il cui percorso di ricerca di certo non è stato facile.  L' ha ricordata proprio la senatrice a vita Elena Cattaneo: "A me nella vita tutto è riuscito facile. Le difficoltà me le sono scrollate di dosso come acqua sulle ali di un'anatra".
L'impegno e la determinazione sono necessari a superare qualsiasi ostacolo nella vita e a raggiungere dei risultati positivi. Quale migliore augurio da rivolgere ai ragazzi che iniziano il loro percorso universitario di studi.
Quale migliore auspicio per iniziare alla grande il nuovo anno accademico di una "generosa" università.
Generosa, l'aggettivo che ha usato il rettore Claudio Pettinari nel pronunciare la formula che dichiara aperto l'anno accademico, il quinto del suo mandato. Lungo l'elenco dei risultati conseguiti nell'anno che hanno permesso ad Unicam di mantenere alto  ed elevare il nome di Unicam nelle classifiche nazionali ed internazionali.
Nel ricordare dei passi fatti e degli investimenti che sono in atto per rendere la struttura universitaria sempre più innovativa, sostenibile ed accogliente, Pettinari ha insistito sul ruolo della scienza, grazie alla quale "questa comunità avrà un futuro. Siamo stati un volano per lo sviluppo economico e sociale di questo territorio e continueremo ad esserlo". 
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Tra i vari interventi che si sono succeduti nella cerimonia quelli del presidente della Conferenza dei rettori d'Italia Ferruccio Resta, del direttore generale di Unicam  Andrea Braschi del presidente del Consiglio degli studenti Yari Ferroni, della rappresentante del personaòle tecnico e amministrativo Irene Pisani e della rappresentante del corpo docente e dei ricercatori Stefania Silvi.   
c.c.

Approfondimento nel prossimo numero di Appennino CamerteIl rettore di Unicam Claudio Pettinari dichiara aperto lanno accademico















La Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa ha finanziato a fine 2020 all’Università di Camerino una ricerca finalizzata a chiarire l’identità tassonomica della popolazione di Allium presente all’interno dell’Area Protetta.

I botanici Unicam Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci, in collaborazione con i colleghi dell’Università di Napoli, hanno condotto specifiche analisi genetiche e fenotipiche sui campioni raccolti sul campo unitamente ai tecnici della Riserva, per indagare la presenza di eventuali differenze o caratteristiche peculiari rispetto a specie affini.
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La mole di lavoro per la comparazione tra varie popolazioni europee è stata notevole: 21 caratteri morfologici, un’analisi tridimensionale dei semi con microscopio elettronico a scansione, conta cromosomica, analisi di numerosi marcatori molecolari.

Al termine, lo studio pubblicato sulla rivista internazionale Plants (https://www.mdpi.com/2223-7747/11/3/426) ha evidenziato l’unicità delle popolazioni della Duchessa e del Velino consentendone l’attribuzione ad una nuova specie per la scienza, che prende il nome di Allium ducissae Bartolucci, Iocchi & F.Conti, sp. nov., che viene ad aggiungersi alla flora italiana come unità endemica dell’Appennino Centrale, ossia a livello mondiale questa specie è presente solo nell’Appennino Centrale, precisamente nel massiccio Duchessa – Velino.

La specie più simile ad Allium ducissae è risultata essere Allium palentinum, endemico dei monti Cantabrici in Spagna, facendo ipotizzare la genesi da un comune antenato avente una distribuzione più estesa nel Terziario.


“L’eccezionalità della scoperta – sottolineano i ricercatori – evidenzia come anche in un territorio relativamente piccolo come l’Appennino Centrale, i massici montuosi consentono la sopravvivenza di specie legate ad un clima più freddo, perché sono stati siti di rifugio e aree di espansione e contrazione di areali. Tuttora queste aree conservano veri e propri tesori della biodiversità, che rischiano di scomparire in seguito al riscaldamento climatico in atto”.

È fissata per lunedì prossimo 22 febbraio l'inaugurazione del 686esimo anno accademico dell'Università di Camerino. Alla cerimonia inaugurale che si terrà a partire dalle ore 11 all'auditorium Benedetto XIIII, saranno presenti il ministro Elena Bonetti e la senatrice a vita Elena Cattaneo. 
A dare il via sarà il videocollegamento con Ferruccio Resta, presidente della Crui (Conferenza dei rettori delle Università italiane). Ai saluti del direttore generale Andrea Braschi, del presidente del consiglio degli studenti Yari Ferroni, dei rappresentante del personale tecnico e amministrativo Irene Pisani e del personale docente e ricercatore Stefania Silvi, farà seguito la relazione inaugurale del rettore Claudio Pettinari. Quindi, interverranno la senatrice a vita Elena cattaneo e il ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. In occasione dell'inaugurazione del nuovo accademico di Unicam, nella basilica di San Venanzio martire, monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino San Severino Marche, alle ore 9 celebrerà la messa per la comunità universitaria.  

c.c.
Fervono i preparativi in Ateneo per l’edizione 2022 di Porte Aperte in Unicam, il consueto appuntamento dedicato all’orientamento alla scelta universitaria. Quest’anno gli incontri si terranno in presenza il 18 e 19 febbraio a Camerino. Le giornate dedicate alla scelta degli studi universitari rappresentano ormai un appuntamento importante per conoscere da vicino i corsi di laurea e i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’ateneo.

Docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, saranno a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per ogni approfondimento ed informazione.

Le registrazioni dei partecipanti inizieranno alle ore 9.00, mentre alle ore 9.30 si avvieranno le attività dei corsi di studio che dureranno per tutta la mattinata, dislocate nei diversi poli didattici.

Per consentire la più ampia partecipazione degli studenti delle scuole superiori di tutta Italia sono previsti inoltre anche appuntamenti in modalità telematica il 23 febbraio, il 14 marzo ed il 7 aprile.

Sempre on line saranno anche gli appuntamenti per conoscere da vicino le numerose lauree magistrali attivate dalle Scuole di ateneo, previsti per il 4 marzo, il 21 aprile ed il 20 maggio

“Questa iniziativa rappresenta sempre – ha sottolineato la prof.ssa Valeria Polzonetti, delegata del Rettore per l’Orientamento – un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’. Queste giornate dedicate alla scelta del proprio percorso universitario rappresentano un appuntamento importante per conoscere Unicam, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con i docenti e gli studenti dell’Ateneo”.

“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, un Ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, né con il sisma né con la pandemia, garantendo alle studentesse ed agli studenti tutti i servizi, le attività didattiche e la possibilità di conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Non solo: anche per il prossimo anno accademico ci saranno importanti novità nell’offerta formativa per adattarla prontamente alle esigenze del mercato del lavoro. Abbiamo posto l’attenzione su tutti i punti di forza e le eccellenze di Unicam, attraverso i quali formeremo donne e uomini capaci di essere attori consapevoli dello sviluppo del nostro Paese”.

Il programma completo di tutte le giornate ed il modulo di partecipazione sono disponibili nel sito https://orientamento.unicam.it

Nasce nel Centro Italia colpito dai devastanti terremoti del 2009 e del 2016 una rete integrata per la ricerca e l’innovazione, la prima che si realizza in Italia, che coinvolge tutte le Università ed i principali centri di ricerca di un territorio.

L’iniziativa, unica nel suo genere, e finanziata con 60 milioni di euro dal Pnrr Aree Sisma, ha mosso i suoi primi passi con l’insediamento del Comitato di Indirizzo, dove sono rappresentati gli atenei di Camerino, L’Aquila, Teramo, Chieti[1]Pescara, Perugia, Macerata, Roma La Sapienza, Tuscia, la Politecnica delle Marche, l’Università per stranieri di Perugia, e Gran Sasso Science Institute, Parco Tecnologico dell’Alto Lazio, Istituto di Geofisica e Vulcanologia e l’Istituto di Fisica Nucleare, che vi aderiscono.

Le Università e gli istituti collaboreranno per la creazione di quattro centri di ricerca ed alta formazione in alcuni settori chiave, alle Marche il settore scienza e tecnica delle ricostruzioni, con quattro poli di coordinamento ed il coinvolgimento di tutte le altre Università per la creazione di una rete di conoscenze anche per favorire la nascita di sistemi imprenditoriali locali.

Entro il 31 marzo si concluderà la fase di progettazione dell’intervento, ed entro giugno dovranno essere definite le convenzioni per l’avvio delle attività.

“La rete degli atenei del Centro Italia - ha sottolineato il Commissario Giovanni Legnini - è la prima iniziativa che a livello nazionale vede coinvolti diversi istituti universitari e di ricerca nella progettazione di centri destinati a dare impulso alla creazione di ecosistemi della conoscenza, fondamentali per collegare la formazione alle esigenze del tessuto economico e delle comunità locali. Promuoviamo un sistema per mettere in rete saperi e tecnologie destinate non solo a rafforzare la ricerca universitaria, ma a dotare le aree colpite dai sismi dell’Appennino centrale di riferimenti importanti per promuovere lo sviluppo economico in collaborazione con le reti di impresa presenti sul territorio, sfruttando anche le sinergie con gli investimenti privati che possono essere attivati grazie ai bandi del Pnrr Aree Sisma destinate alle imprese che si stanno mettendo a punto in queste settimane”.

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