“Sosterrò Forza Italia e i suoi alleati alle prossime amministrative ma, una volta chiusa la tornata elettorale, la porta del mio ufficio sarà aperta a tutti, al netto del colore politico”. Lo ha detto Gianluca Pasqui, vice presidente del Consiglio Regionale e coordinatore di Forza Italia Marche. L’appoggio ai berlusconiani e alle coalizioni ben distinto, dunque, dalla disponibilità al dialogo propria di una figura istituzionale. Quasi a scongiurare battaglie politiche in quelle che saranno poi fasi decisive in “tempo ordinario”, a spoglio concluso.

Il vicepresidente dell’assemblea legislativa regionale sottolinea dunque il suo appoggio politico nelle piazze che si animeranno fino al prossimo 3 ottobre, salvo poi rimarcare come il ruolo che ricopre imponga il rispetto “di tutti gli elettori, perché l’istituzione rappresenta sia gli elettori della maggioranza che quelli della minoranza. La prova di ciò che dico – afferma Pasqui – è nelle azioni che, negli anni da sindaco, ho portato avanti in sinergia con altri primi cittadini in temi di vitale importanza come la sanità territoriale. Ritengo dunque che, al netto degli esiti elettorali, tutte le forze che amministreranno dovranno avere delle corsie di comunicazione con gli enti sovracomunali, in un’ottica di grande collaborazione”.

Poi la proposta di legge, arrivata nelle ultime ore e presentata al Consiglio Regionale: incentivare, con una norma ad hoc, l’insediamento di personale sanitario nell’entroterra maceratese. Una serie di incentivi, di natura logistica ed economica, per andare a rafforzare la presenza di professionisti sanitari in un’area in cui la loro carenza rappresenta una problematica. Pasqui ha proseguito spiegando la proposta, definendola “di vitale importanza per le aree interne, con particolare riferimento a quelle colpite in maniera consistente dal sisma 2016. L’obiettivo – spiega Pasqui – è quello di sanare una questione che, da anni, rende difficoltoso garantire una sanità equa in queste zone. La legge intende individuare degli incentivi che andranno ad agevolare la gestione sanitaria capillare, aumentando appunto l’appetibilità delle aree montane agli occhi dei lavoratori del settore. Nella fattispecie, c’è la possibilità di erogare indennizzi di residenza fino a 12mila euro, cumulabili con la possibilità di avere a disposizione degli immobili recuperati. Ritengo – conclude il vicepresidente Pasqui – che sia una possibilità da considerare e su cui le forze politiche dovrebbero fare quadrato”.

l.c.
“Si tratta di un progetto di rivoluzione nel territorio dell’alto maceratese. E’ un tentativo di aiutare questo territorio ad evolversi in una direzione che amiamo dire del bello, buono e benfatto.” C’è convinzione ed entusiasmo nelle parole dell’architetto Carlo De Mattia che fa parte di questo nuovo racconto del territorio, “DESIGN TERRAE di cose meravigliose e create”.

“E’una idea che nasce dal solco tracciato da Franco Moschini che ha sempre investito nella sua storia imprenditoriale in questa direzione, per cui la volontà è quella di aiutare queste terre a continuare a crescere ed evolversi”. Un territorio di esperienze autentiche, legato alla fruizione di cultura contemporanea e del “paesaggio creativo” inteso come benenaturale, storico e umano. “Al centro ci sono le relazioni sociali, economiche, imprenditoriali che in questi anni hanno tanto sofferto. In questa linea di continuità tra passato e futuro, tentiamo una riconnessione che è anche sociale, perché attraverso la ricchezza delle produzioni del bello, buono e benfatto, che sia gastronomia che sia design in senso stretto, c’è in mezzo un mondo fatto di relazioni che rischiamo di perdere, c’è una ricomposizione che noi auspichiamo come portato dell’intero progetto.”

Una delle principali sfide di questa nuova realtà sarà quella di connettere la dimensione locale con l’esterno. “Lo chiamiamo bridging, il tentativo di creare ponti tra alto maceratese e il resto del mondo. Noi vorremo portare qui pezzetti di mondo per arricchirci e portare fuori le istanze di cui siamo testimoni. Senza questo ponte, qualsiasi operazione rischia di rimanere sterile.Ci saranno degli eventi che durante l’anno saranno momenti di confronto e di incontro. DT guarda anche a chi è in cerca di futuro e cerca di supportarlo formandolo e accompagnandolo.” Una nuova sfida quindi per un territorio chiamato alla rinascita sia dopo il sisma che durante questo periodo di pandemia che tiene tutti noi quasi appesi ad un filo. Una occasione per far emergere anche quei talenti che nella cauta vita di provincia, faticano ad emergere. Per conoscere meglio questa nuova realtà www.designterrae.itFacebook: @designterraeETS.

Barbara Olmai

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