Il mondo della cucina piange Paolo Re.
Il cuoco tolentinate, classe 1963, è scomparso a seguito di una terribile malattia che non gli ha lasciato scampo.
Titolare del ristorante La Rancia, alla Divina Pastora di Tolentino, Re aveva scoperto la sua passione per la cucina a 12 anni e quei fornelli non li aveva più lasciati.

Una passione che si tramuta subito in studio e dedizione: il suo impegno, la voglia di fare e di sperimentare lo hanno portato a frequentare le cucine di vari ristoranti e dopo il diploma nel 1982 inizia la sua carriera professionale in hotel e ristoranti, acquisendo esperienza nel catering e nei pranzi di gala. Nel '90 torna nel ristorante di famiglia dove cambia l'impronta della cucina dando spazio alla creatività, cambiando menù e portando un'impronta più moderna. Dal 2002 prende in mano La Rancia.

Tanti i premi e i riconoscimenti ottenuti: nel 2006 partecipa agli internazionali d'Italia di cucina e ad "Artistica" ottenendo, per entrambi, punteggi a medaglie; riconoscimenti anche per le sue sculture con frutta e ortaggi, l'ultimo ricevuto in occasione di "Cibaria".

La notizia ha scosso la città che lo ha visto nascere e crescere professionalmente e che ha sempre apprezzato la sua dedizione per la cucina e per il cibo: per lui erano una vera e propria missione.

GS

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A Tolentino, agli istituti Lucatelli e Filelfo si proseguirà con la didattica a distanza fino al prossimo 20 febbraio.
Una decisione precauzionale quella presa dall'Asur, come spiega la dirigente della Lucatelli, Mara Amico: "La situazione è abbastanza tranquilla - dice al microfono di Carla Campetella per Radio C1...inBlu - perchè ad oggi i casi non sono stati molti e la didattica a distanza è stata prorogata  perchè ancora mancano due o tre tamponi da fare.
L'obiettivo è quello di avere la certezza che non ci sia la variante inglese.
Quindi non si tratta di una decisione dovuta ad una situazione di emergenza, bensì precauzionale".
Una posizione che è stata presa bene anche dagli studenti: "La priorità - prosegue la dirigente - è quella di rientrare a scuola nella massima sicurezza. Abbiamo fatto tanto per essere tranquili ed è bene proseguire su questa strada fino alla fine.
Il passo successivo è dunque quello di rientrare con la consapevolezza dell'eventuale presenza di tamponi positivi alla variante inglese.
Lo screening è stato importante - dice - perchè non sono stati riscontrati molti casi.
Sono un po' a macchia di leopardo quindi interessano varie classi e sezioni e per una classe è stata revocata la quarantena perchè il bambino che era positivo alla variante inglese si è negativizzato.
Possiamo dire - conclude - che la situazione sia migliore di quello che ci potevamo aspettare all'inizio".

GS 



A Tolentino, secondo quanto comunicato dalla Regione Marche, i dati ufficiali indicano al 15 febbraio, 204 positivi e 382 persone che sono in isolamento domiciliare. Intanto il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ha ricevuto ufficialmente la task force sanitaria che in queste settimane è stata impiegata all’ASP “Porcelli” della città a seguito della pandemia di covid 19 che ha colpito gli ospiti e il personale della struttura tolentinate lo scorso natale. Ad oggi, in base ai tamponi effettuati, la quasi metà degli ospiti si è negativizzata.

Il team sanitario composto dal Tenente Medico Silvio Pallone, dal Luogotenente Vincenzo Serpico, dal 1° Maresciallo Ludovico De Marco, dal Maresciallo di 2° Classe Anselmo Pacifico sono entrati in servizio lo scorso 15 gennaio. I sanitari militari, dopo aver fatto un sopralluogo operativo, si sono coordinati con l’Usca e subito si sono messi al lavoro rendendosi conto della difficoltà nel gestire una situazione così complessa anche per l’alto numero dei pazienti e per il fatto che l’Asp, di fatto era divenuta un vero e proprio reparto ospedaliero.

Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ha voluto ringraziare personalmente i sanitari militari dell’Aereonautica che sono stati un supporto prezioso nel combattere l’epidemia. A ognuno di loro ha consegnato un attestato di stima e gratitudine dove sono state evidenziate la professionalità, l’abnegazione e il grande senso di umanità, con i quali i sanitari militari hanno assistito i malati, creando un ponte comunicativo con le famiglie dei pazienti e instaurando un proficuo rapporto collaborativo con tutto il personale dell’ASP, assicurando cure continue e i servizi sanitari necessari a superare la crisi. Ringraziamenti sono arrivati anche dalla giunta e dal Presidente del CdA dell’Asp “Porcelli” Giorgio Sbaraglia e dal Direttore Simone Ricci.

Anche il team sanitario militare ha ringraziato per l’ottima accoglienza ricevuta ed ha evidenziato il grande lavoro svolto con tutto il personale interno, con quello dell’Usca e con i medici di base in favore del superamento della crisi, elogiando l’organizzazione della struttura. Il Sindaco ha voluto ringraziare anche tutti i dipendenti dell’ASP “V. Porcelli” esprimendo loro stima e riconoscenza.
Un dipendente positivo e la Copan di Tolentino è costretta a sospendere l'attività.

A darne notizia è l'amministratore delegato, Giorgio Cimarelli che, dopo aver saputo della positività di un dipendente, ieri pomeriggio, ha deciso di chiudere l'attività fino a data da destinarsi.

Una decisione presa volontariamente, in quanto i protocolli sanitari non obbligavano la chiusura di tutti i reparti.


"E’ bene precisare – sottolinea Giorgio Cimarelli – che la nostra è stata una scelta che vuole garantire i nostri dipendenti e ovviamente tutta la nostra clientela. Seppur consci di perdere, in questo particolare periodo con la festa di San Valentino e il Carnevale, incassi importanti, con senso di responsabilità non abbiamo esitato a fermare la nostra produzione. Infatti su indicazione dell’autorità sanitaria avremmo potuto, ad esempio, proseguire la nostra produzione di pasticceria ma abbiamo ritenuto comunque di applicare tutti i protocolli di sicurezza e quindi provvederemo alla sanificazione degli ambienti e a fare i tamponi ai dipendenti. Quando le condizioni torneranno alla normalità, torneremo a produrre i nostri dolci e il nostro pane e riapriremo i nostri negozi. Ci scusiamo con la clientela ma siamo sicuri che tutti comprenderanno e apprezzeranno la nostra decisione a tutela della collettività".

GS   


Ampio l'intervento del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, a seguito delle perplessità espresse da Città in Comune e da altri cittadini sulla realizzazione del nuovo Campus scolastico della città.
A distanza di oltre quattro anni dal sisma, infatti, le domande rivolte al primo cittadino riguardano i tempi per la realizzazione del villaggio che ospiterà gli istituti scolastici della città, ma anche l'utilizzo che verrà fatto delle strutture scolastiche danneggiate dal sisma.

"La provincia sta validando il progetto terminato - risponde in merito al Campus - . La validazione è la fase finale e a primavera ci sarà il bando di carattere europeo. Vorrei sottolineare che la Provincia ha realizzato il progetto in house, risparmiando quasi un milione e mezzo di euro.
Se a Camerino hanno esposto un progetto e a San Severino hanno cominciato lavori, non significa che Tolentino è stata dimenticata.
A Tolentino - dice sferrando il colpo alle minoranze - facciamo un Campus con cinque istituti: qualcosa che chi ha governato prima di me non ha mai partorito, preferendo di sistemare il vecchio.
Per le sedi dei licei sono stati spesi molti soldi e non è servito a niente, perchè alla prima scossa di terremoto sono tornati inagibili. Sulle tempistiche possiamo discutere quanto vogliamo - precisa - ma sono inevitabili, a causa della malattia italiana della burocrazia"

Poi si sofferma sulla presentazione del progetto che coinvolse gli studenti della città al cinema Giometti: "Chi parla - dice Pezzanesi - non c'era quando abbiamo incontrato più di 500 studenti al Giometti per proiettare il progetto. I ragazzi erano commossi perchè sapevano già che loro non avrebbero seduto su questi banchi, ma hanno lottato con noi affinchè venisse raggiunto il risultato e si ottenessero i 20 milioni di euro grazie alla Regione, ai Commissari della Ricostruzione e a Giovanni Legnini. Allora dico che ci sono due categorie di persone: chi fa il proprio dovere e chi ogni giorno architetta come buttare fango addosso a chi lavora". 

In merito alle vecchie strutture il sindaco si sofferma sulla scuola don Bosco che ha suscitato più volte la discussione in assise comunale, tanto da portare all'esclusione dalla giunta dei due assessori Massi e Pupo. 
"La scuola don Bosco è una scuola storica della città - prosegue il sindaco - , sotto l'egida della Soprintendenza non poteva essere abbattuta e riscotruita, ma solo adeguata sismicamente.
Con i lavori di adeguamento, non avremmo raggiunto i livelli di sicurezza paragonabili ad una scuola nuova. Così quella struttura sarà destinata ad altri usi pubblici per la nostra città e sposteremo una parte della don Bosco nella nuova area delle ex Pie Venerini e l'altra parte di fianco al Campus: l'obiettivo è che gli studenti, al termine delle scuole medie, si possano trasferire alle superiori attraversando un giardino e restando a Tolentino.

Per quanto riguarda la Lucatelli - aggiunge - ha già il suo finanziamento approvato che ammonta a più di 7 milioni e mezzo di euro ma per cominciare i lavori dovremo avere gli spazi dove trasferire gli studenti e la turnazione sarà possibile con le costruzioni che abbiamo in programma di portare avanti". 

In merito all'asilo Green, altro motivo di scontro già prima del sisma, il sindaco dice: "A suo tempo fece scalpore perchè avremmo voluto costruirlo nuovo, ma una parte di cittadini si oppose. Ad oggi quei lavori non sono stati fatti ed il Comune deve lottare con le unghie e con i denti per ricostruire la struttura".

Infine l'ex sede dei licei: "Una delle perle che noi vogliamo incastonare nel futuro della città e dei giovani. Faremo un bando, appena si sistemerà l'aspetto progettuale de Campus, agganciato al recupero del centro storico e alla banca della cubatura. Dedicheremo il bando ai giovani: saranno loro a dirci cosa vorrebbero realizzare in quel luogo per vivere il centro storico".

Giulia Sancricca



“Si tratta di un progetto di rivoluzione nel territorio dell’alto maceratese. E’ un tentativo di aiutare questo territorio ad evolversi in una direzione che amiamo dire del bello, buono e benfatto.” C’è convinzione ed entusiasmo nelle parole dell’architetto Carlo De Mattia che fa parte di questo nuovo racconto del territorio, “DESIGN TERRAE di cose meravigliose e create”.

“E’una idea che nasce dal solco tracciato da Franco Moschini che ha sempre investito nella sua storia imprenditoriale in questa direzione, per cui la volontà è quella di aiutare queste terre a continuare a crescere ed evolversi”. Un territorio di esperienze autentiche, legato alla fruizione di cultura contemporanea e del “paesaggio creativo” inteso come benenaturale, storico e umano. “Al centro ci sono le relazioni sociali, economiche, imprenditoriali che in questi anni hanno tanto sofferto. In questa linea di continuità tra passato e futuro, tentiamo una riconnessione che è anche sociale, perché attraverso la ricchezza delle produzioni del bello, buono e benfatto, che sia gastronomia che sia design in senso stretto, c’è in mezzo un mondo fatto di relazioni che rischiamo di perdere, c’è una ricomposizione che noi auspichiamo come portato dell’intero progetto.”

Una delle principali sfide di questa nuova realtà sarà quella di connettere la dimensione locale con l’esterno. “Lo chiamiamo bridging, il tentativo di creare ponti tra alto maceratese e il resto del mondo. Noi vorremo portare qui pezzetti di mondo per arricchirci e portare fuori le istanze di cui siamo testimoni. Senza questo ponte, qualsiasi operazione rischia di rimanere sterile.Ci saranno degli eventi che durante l’anno saranno momenti di confronto e di incontro. DT guarda anche a chi è in cerca di futuro e cerca di supportarlo formandolo e accompagnandolo.” Una nuova sfida quindi per un territorio chiamato alla rinascita sia dopo il sisma che durante questo periodo di pandemia che tiene tutti noi quasi appesi ad un filo. Una occasione per far emergere anche quei talenti che nella cauta vita di provincia, faticano ad emergere. Per conoscere meglio questa nuova realtà www.designterrae.itFacebook: @designterraeETS.

Barbara Olmai
Scuole nel mirino del Covid in diverse zone della provincia.

A preoccupare maggiormente è Tolentino dove sono stati registrati due casi certi alla Lucatelli ed uno all'istituto Filelfo.
Proprio per questo motivo, a seguito di una riunione con i vertici regionali e comunali, è stato deciso di porre in didattica a distanza gli studenti degli istituti di Tolentino: Lucatelli, Filelfo e Martin Luther King. Mentre sono sottoposti alla quarantena i bambini dell’infanzia Rodari e le classi direttamente coinvolte della scuola primaria Martin Luther King e Liceo Scientifico Filelfo. Un altro caso positivo si registra nella prima media della Scuola Vincenzo Monti di Pollenza.

Per monitorare immediatamente l’andamento dell’epidemia, da questa mattina è stato predisposto un drive through nel piazzale davanti alla Piscina comunale di Tolentino, per sottoporre a tampone molecolare gli studenti dell’Istituto Lucatelli, dell’Istituto Martin Luther King e tre classi della prima media di Pollenza.
Martedì verranno sottoposti a tampone salivare i bambini della materna Rodari, e al tampone molecolare i ragazzi del Liceo scientifico Filelfo.
Contestualmente verrà sottoposto a tampone anche il personale docente e dipendente dei medesimi Istituti.

Altri tre casi si sono registrati al Rodari di Castelfidardo. Tutte le classi sono state messe in quarantena e chiesta la DAD per gli Istituti comprensivi interessati dalla positività. Questa mattina anche gli studenti e il personale si stanno sottoponendo al tampone molecolare.

Non sarebbero riconducibili alla variante ingelse, invece, i casi riscontrati nelle scuole di San Severino: oltre alla scuola dell'infanzia colpita nei giorni scorsi, anche la scuola primaria del Comprensivo Tacchi Venturi sta registrando diversi casi di Covid Scuola. Nella scuola della frazione di Cesolo una dipendente scolastica sarebbe risultata positiva e questa mattina è in atto la sanificazione dei locali.

GS





Non una polemica, ma un invito alla riflessione ed al confronto quello dell'ex assessore di Tolentino Alessia Pupo che interviene sul nuovo piano parcheggi della città che tanto continua a far discutere i tolentinati e non solo.

"Il piano parcheggi - dice Alessia Pupo - è stato apporvato nel lontano agosto 2019, ma entrareà in vigore dal primo marzo prossimo ed è necessario quindi rendersi conto che, da quel periodo ad oggi, in mezzo c'è stata una pandemia che è ancora in corso.
Un momento che si porta dietro una pesantissima crisi socioeconomica che nella nostra città si insinua in un centro storico già fortemente colpito e penalizzato dal sisma".

Oltre a ritenere inopportuno il periodo dell'applicazione delle nuove norme sui parcheggi, l'ex assessore interviene anche da cittadina e da titolare di un ufficio in centro storico: "Dopo le critiche dei residenti e la scelta dell'amministrazione di aggiungere alle agevolazioni già previste anche l'abbonamento gratuito per la prima auto a chi non possiede il garage, si dovrebbe tener conto di tutte le categorie maggiormente coinvolte dal nuovo piano. Vorrei sottolineare che anche le varie attività economiche del centro: i professionisti e tutti gli operatori, nonché i vari dipendenti, hanno sicuramente compiuto una scelta di vita, assicurando peraltro servizi molto importanti al cuore della città, e  debbono, di necessità, vivere quotidianamente il centro e le zone limitrofe per tante ore. Mi auguro - continua Pupo - che ci sia spazio per una ulteriore discussione politica per dare la giusta attenzione a tutti gli attori coinvolti, così da rivedere, in sinergia con Assm, le tariffe e i pacchetti che hanno costi non bassi, come anche sostenuto dall’ente comunale stesso.

Con la pandemia - aggiunge l'ex assessore - è necessario uno stravolgimento dell'attività amministrativa che preveda ripensamenti e correzioni necessari alla sopravvivenza del centro, tenendo sicuramente in considerazione la fattibilità economica e la sostenibilità del piano".

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Intanto l'Assm chiarisce i dubbi sull'avvio del nuovo piano, precisando che "entrerà in vigore il primo marzo.
Nei prossimi giorni - si legge nella nota - i cittadini verranno informati sul funzionamento dei nuovi parcometri, sulle opportunità degli abbonamenti, sulla ripartizioni delle zone di sosta a pagamento, con indicazione delle aree dove si potrà beneficiare della mezz’ora di sosta gratuita.

Gli abbonamenti annuali scaduti lo scorso 31 dicembre sono considerati validi fino a prossimo rinnovo ma non oltre il primo aprile 2021. Infatti, la campagna abbonamenti partirà da subito ma fino al 31 marzo sarà possibile utilizzare il vecchio abbonamento senza incorrere in sanzioni.

In previsione di queste date sono stati già avviati i lavori di adeguamento delle aree e modifica della segnaletica ma varranno le regole del precedente piano della sosta - precisa Assm - , sia per quanto riguarda le tariffe applicate che il numero di stalli a pagamento.

Quindi, fino al primo marzo le aree a pagamento funzioneranno con i vecchi parcometri, quelli recentemente installati diventeranno operativi solo in quella data".

GS


Via libera al nuovo progetto che riguarda l’intervalliva Tolentino-San Severino Marche. Dopo una serie di incontri e confronti istituzionali, la Regione Marche, la Provincia di Macerata e i Comuni di Tolentino e San Severino Marche hanno scelto la nuova ipotesi progettuale per la realizzazione del tracciato.
Lo hanno annunciato questa mattina in conferenza stampa nella sala consiliare della Provincia di Macerata, il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, gli assessori alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Francesco Baldelli e alla Sanità Filippo Saltamartini, il presidente della Provincia Antonio Pettinari e i sindaci di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e Tolentino, Giuseppe Pezzanesi.

“È un momento importante non solo per le città di Tolentino e San Severino Marche, ma per tutto il territorio: si tratta di una prosecuzione infrastrutturale a quella che è la Quadrilatero - afferma Acquaroli -. È fondamentale che la filiera istituzionale sappia stringersi e collaborare lealmente per iniziative importanti. Il sisma ha ferito questi territori in modo forte e realizzare qui un’opera che collega due valli è anche un’iniezione di fiducia per tutta la provincia. Quello di oggi è parte di una serie di obiettivi di una sfida che è quella di una regione intera, che vive un isolamento non più sostenibile dal punto di vista economico, turistico, culturale e della promozione e della competitività. Oggi siamo qui a suggellare un risultato epocale che deve servire da stimolo per nuovi traguardi di sviluppo”.



"Un cambio di passo che si aspettava da tempo – continua l’assessore Baldelli -. E’ quello messo in atto negli investimenti in infrastrutture e opere pubbliche dalla giunta Acquaroli, già in questi primi 100 giorni di governo. Cambio di passo avvenuto anche per la realizzazione dell’intervalliva San Severino-Tolentino. Il progetto della nuova giunta regionale non è infatti quello di intervenire con una visione slegata delle varie infrastrutture da realizzare e realizzate, come accaduto fino ad oggi, bensì di progettare un grande piano infrastrutturale che guardi al centro-Italia, con opere interconnesse e intermodali. Partendo dal modello della Quadrilatero, in cui rientra la San Severino-Tolentino, vogliamo espandere tale modello collegandolo alla strada regionale 502, proveniente da Cingoli, e alla pedemontana di Castelraimondo. In tal modo, si costruirà insieme un futuro di crescita e di sviluppo regionale che non potrà prescindere dai collegamenti viari. Il sistema della Quadrilatero, quello della Pedemontana e dell'Intervalliva, rappresenta un esempio da esportare nelle altre province marchigiane. L'opera è coerente con la missione della giunta regionale, che si è posta l'obiettivo di ‘scaricare a terra’ le iniziative e i progetti che sino ad oggi sono rimasti dimenticati nei cassetti o che non sono stati presi nemmeno in considerazione. Investire nelle infrastrutture significa investire nel futuro di questo territorio".
INTERVALLIVA

La scelta del tracciato è avvenuta dopo un approfondito esame dei costi e dei benefici. Infatti il nuovo percorso, oltre a risultare economicamente meno costoso, si sviluppa quasi interamente in aree extraurbane e si presenta con caratteristiche qualitativamente migliori (geometria di tracciato, velocità di percorrenza, ecc.) e ha minori implicazioni dirette sulla sicurezza stradale.

“È una data storica per questo territorio - sostiene Pettinari -. Inizia ora la progettazione definitiva di un tracciato, dal grande valore oltre che economico, visto il finanziamento da 100 milioni di euro, strategico. Un risultato raggiunto grazie a tutte le istituzioni che hanno guardato agli interessi della comunità, per due città cerniera tra il sistema collinare e quello montuoso”.

Prosegue Saltamartini: “C’è stato un lavoro molto intenso, anche a livello politico nazionale, che ci ha portato a questo risultato. I frutti si raggiungono quando c’è una semina importante: non si tratta di un collegamento solo tra due città, ma di una infrastruttura a servizio di tutto il comprensorio”.

Il tracciato del secondo progetto parte dalla Superstrada SS77 e si collega alla strada provinciale 361, senza interferenze con contesti urbani e senza la necessità di adeguamenti di tratti stradali urbani esistenti; al contrario nella prima proposta, per collegarsi dalla SP 127 alla SP 361 senza utilizzare strade esistenti a carattere urbano, sarebbe necessario, in prossimità dell’abitato di Taccoli, un intervento di adeguamento stradale, con un ulteriore costo stimato in circa 10 milioni di euro, escluse le spese tecniche, l’Iva e gli espropri. Il percorso originariamente previsto dal protocollo firmato nel 2017 avrebbe collegato la viabilità dell’alta valle del Potenza con la Superstrada SS77, tramite un ammodernamento della strada provinciale S.P.127 ed il collegamento diretto all’uscita Tolentino Sud.

Nel corso del tavolo tecnico indetto dalla Regione Marche il 9 gennaio 2020 però, la Società Quadrilatero ha presentato alle Amministrazioni ed agli altri soggetti pubblici invitati le verifiche preliminari sul tracciato del sopraesposto studio di fattibilità di collegamento tra la Strada Statale n. 77 (in prossimità dell’uscita Tolentino Sud) e la Z.I. di San Severino presso Località Colotto/Taccoli. Nel corso di questo incontro è stata esaminata una nuova ulteriore ipotesi progettuale – pervenuta alla Regione Marche dalla Commissione VII del Senato che, dalla Zona industriale “Le Grazie” di Tolentino (svincolo Tolentino Ovest sulla S.S. n. 77,) si collega a San Severino Marche, in località Ospedale (SS 361 var). Tale proposta si è rivelata migliore.

Pertanto la Regione Marche, la Provincia di Macerata e i Comuni di Tolentino e San Severino Marche hanno modificato il protocollo di intesa firmato nel 2017, indicando il nuovo intervento da realizzare, indicato come "Collegamento strategico delle vallate del Chienti e del Potenza’’, affidandone la titolarità alla Società Quadrilatero Marche Umbria S.p.A.

“Un ringraziamento alla Regione e alla Provincia per la volontà con cui è stata accelerata la realizzazione di questo progetto per una comunità colpita duramente prima dal terremoto e poi dal Covid - dice Piermattei -. È una giornata importantissima: finisce l’isolamento e si avvera il sogno del collegamento tra la valle del Chienti e quella del Potenza e per uno sbocco verso l’Umbria”.

Il progetto si compone di quattro lotti funzionali: il ponte sul Fiume Chienti, ubicato in prossimità dell’uscita di Tolentino Sud della superstrada SS 77, compreso il relativo adeguamento dello svincolo stradale finalizzato al migliore collegamento tra la SS77 ed il quartiere “Buozzi” di Tolentino, per un costo di 2.109.329 €; l’Intervalliva Tolentino - San Severino Marche (strada extraurbana C1) e il relativo adeguamento dello svincolo Tolentino Ovest per un costo rispettivamente di 63.990.064 € ed 6.858.110 €, per un totale di 70.848.174 €; la variante "La Pieve", infrastruttura di collegamento tra la SP 127 e la SP 361, per un costo di 9.097.126 €. 

Complessivamente gli interventi, suddivisibili in 3 lotti, ammontano ad una spesa totale di 82.054.629 € e hanno la necessaria copertura finanziaria, con fondi della ricostruzione post-sisma e risorse messe a disposizione dai soggetti sottoscrittori.

Aggiunge Pezzanesi: “Un percorso di costruzione lungo e difficile, ma proficuo. Oggi abbiamo concluso la burocrazia e ratifichiamo un accordo per un consequenziale sviluppo del territorio in direzione Castelraimondo, Cingoli e Matelica che, grazie ai risparmi che si hanno con la scelta del secondo tracciato, possono auspicare ulteriori interventi per migliorare ancora di più i collegamenti”.

A margine dei tre interventi principali, è emersa la necessità da parte del Comune di Tolentino di realizzare un ulteriore quarto intervento di miglioramento della viabilità esistente tra Tolentino e San Severino Marche mediante la realizzazione di un collegamento tra la strada di Contrada Troiano, in prossimità del campo sportivo “Ciarapica” (zona cimitero), e la strada provinciale n. 127 (in direzione contrada Santa Lucia) ed anche l’intervento di miglioramento del tratto stradale che si snoda dal viale Santa Lucia (sulla medesima SP n. 127) fino all’ingresso del complesso delle Terme di Santa Lucia. Tale richiesta si ritiene accoglibile in quanto potrà contribuire – insieme agli altri tre interventi proposti - al miglioramento complessivo della viabilità tra le due cittadine.

c.c.


"Siamo stati accolti da gentilezza e organizzazione, lavoreremo fino a che la situazione non sarà tornata alla normalità".
Dallo scorso 15 gennaio una squadra dell’Aereonautica Militare composta da quattro elementi, provenienti da diversi reparti, che hanno già operato in una situazione similare in Sardegna, sempre in una residenza protetta con ospiti positivi al covid, ha preso servizio quale task force in appoggio all’Usca e al personale interno all’Asp “Porcelli” di Tolentino.
Ne fanno parte il Tenente Medico Silvio Pallone, il 1° Maresciallo Ludovico De Marco, il Luogotenente Vincenzo Serpico, il Maresciallo di 2° Classe Anselmo Pacifico.

"Dalla esperienza fatta in Sardegna, in confronto a Tolentino, ci sono molte differenze, dal punto di vista logistico e dal punto di vista numerico. Differenti, in maniera positiva, anche per le capacità organizzative che abbiamo riscontrato qui alla Porcelli. Noi siamo chiamati, come medico e come infermieri, a collaborare con l’Usca e con il personale sanitario interno alla struttura, non solo per garantire una assistenza sanitaria primaria a questi pazienti che sono per la maggior parte molto anziani, ma anche per affrontare quella che è una malattia covid correlata, che ha le sue criticità.

A Tolentino - dicono - abbiamo trovato una situazione nella quale la maggior parte dei pazienti aveva contratto il virus e quindi c’erano molto ospiti che avevano bisogno di terapie importanti, anche con ossigeno e antibiotici, oltre a una terapia di base che già era molto complessa. Inoltre, come sappiamo, la struttura è anche centro alzehimer e quindi c’è una attenzione massima, h 24, per questi pazienti. Nel corso delle settimane abbiamo fatto il massimo - spiega - , insieme al personale della residenza protetta, che ci tengo a ringraziare particolarmente perché senza soluzione di continuità, malgrado le esigue forze, ha dimostrato tutta la sua determinazione e capacità di assistenza. Grazie all’impegno e al lavoro di tutti, nel corso delle settimane, stiamo cominciando a vedere i primi risultati, tanto che abbiamo registrato i primi tamponi negativi, con pazienti che hanno sconfitto il virus e quindi, piano piano, nella struttura si sta ristabilendo una normalità.

Infatti, con le prime persone negative si inizia a ristabilire l’assetto iniziale che gli ospiti avevano prima della pandemia, iniziano a ritornare nelle proprie camere e questo psicologicamente per loro è molto importante, è un fattore determinante per il ritorno alla normalità. Stiamo vedendo che questo li fa migliorare giorno dopo giorno. La difficoltà più grande che abbiamo incontrato - ammettono - , in questo periodo, è il contatto con i familiari. Non essendo possibile accedere nella struttura, con un’opera giornaliera, cerchiamo di effettuare video chiamate con le famiglie per far sentire la vicinanza degli affetti più cari agli ospiti dell’Asp che giovano molto di questa nostra azione perché rivedere una persona cara, seppur via video, sicuramente li aiuta a superare questo momento di difficoltà.

Va detto che abbiamo trovato a Tolentino una grande organizzazione che è riuscita anche a garantire con esigue forze, l’assistenza sanitaria. Abbiamo riscontrato una grande umanità e una grande preparazione di tutto il personale e proprio questi fattori ci hanno permesso di integrarci con loro. Li vogliamo ancora ringraziare per il grandissimo lavoro che hanno fatto e per noi è stato semplice collaborare con loro.

Da quando siamo arrivati c’è stato anche un accesso giornaliero dei medici di medicina generale che conoscono meglio i pazienti e le loro terapie, con loro collaboriamo per adeguare i piani farmaceutici. Anche in questo caso dobbiamo evidenziare una costruttiva collaborazione. Sono sempre stati a disposizione per qualsiasi esigenze o emergenza. Grande professionalità da parte di tutti i medici di medicina generale che operano alla casa di riposo.

Siamo stati accolti, sin dalle prime ore, in maniera eccezionale, fin da subito abbiamo potuto fare un sopralluogo che ci ha consentito di avere conoscenza della situazione. Sia il sindaco, il CdA e la direzione ci sono stati vicini e continuano a supportarci per tutte le attività. L’Asp è attualmente una sorta di ospedale e ora pian piano sta tornando, come detto, alla normalità. Il nostro lavoro è stato abbastanza semplice perché abbiamo trovato una situazione ben organizzata a cui noi abbiamo portato alcuni piccoli correttivi. Il nostro lavoro è stato semplificato dalla capacità dimostrata da tutto il personale interno e in alcuni casi siamo rimasti anche sorpresi di una organizzazione del genere perché in queste emergenze si tende a perdere la visione complessiva della situazione, anche perché i pazienti cominciano ad avere sempre più criticità. Abbiamo messo a disposizione la nostra professionalità per migliorare il risultato.

Purtroppo alcuni ospiti non ce l’hanno fatta - proseguono - anche per patologie pregresse e per l’età, in alcuni casi molto avanzata ma dobbiamo sottolineare che abbiamo avuto un contatto con le famiglie che vengono aggiornate sulle condizioni cliniche dei pazienti quotidianamente e la maggior parte dei familiari ringraziano la struttura e noi per quanto si sta facendo e per quanto fatto. Molti sottolineano la cura giornaliera che il personale della casa di riposo ha riservato, insieme a noi, ai loro cari.

Resteremo in servizio all’Asp Porcelli per tutto il tempo necessario e fino a quando ce ne sarà bisogno. Ovviamente seguiremo le direttive della Difesa.

Come detto la buona notizia è quella relativa all’effettuazione dei tamponi di controllo che attestano che molti pazienti si stanno negativizzando, speriamo di arrivare presto all’intera comunità guarita. Non è possibile ipotizzare quando questo verrà, perché lo stato dei pazienti, età e la loro situazione sanitaria, allungano i canonici 21 giorni necessari per sconfiggere il virus. Continua comunque il monitoraggio e speriamo presto di vedere buoni risultati. Anche nei prossimi giorni verranno fatti altri tamponi.

Intanto, seguendo anche le indicazioni dell’Asur, tempestivamente abbiamo provveduto a dividere i pazienti e abbiamo ristabilito un reparto covid free, nel quale abbiamo alloggiato tutti i pazienti negativizzati, dall’altro invece continua il reparto covid nel quale c’è massima attenzione".

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