Cinque giorni di chiusura dell’esercizio commerciale oltre alla sanzione amministrativa prevista per il mancato rispetto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 22 marzo e dell’Ordinanza della regione Marche n. 99 del 16 aprile, che ha disposto la chiusura di negozi e supermercati nella giornata del 25 aprile. Questo quanto comminato all’esercente di un esercizio commerciale situato nella zona del centro commerciale “La Rancia” dai carabinieri di Tolentino impegnati in servizi di controllo del territorio cittadino. All’interno dell’esercizio, come detto aperto in piena violazione delle norme di legge, i militari hanno individuato, oltre al figlio del titolare e ad un dipendente, anche due clienti che avevano appena concluso l’acquisto di merci. Così è scattata la sanzione.

f.u.





E' stato il programma di Canale 5 "Striscia la Notizia" a riaccendere, ieri sera, i riflettori sui territori del sisma e sui terremotati in attesa della ricostruzione.
Un servizio che è nato dall'hashtag #iorestoacasa, tanto che l'inviata si chiede, appunto, come possano vivere i terremotati, "decine di migliaia di persone sfollate - ha detto - che oggi dopo quattro anni continuano a vivere in alloggi di emergenza. Alloggi che dovevano essere per un breve periodo ma che a distanza di quasi quattro anni non sono ancora cambiati. Si va da Tolentino a Castelluccio, da Arquata a Muccia. Tutti in attesa di una casa vera".
Oltre alle soluzioni abitative di emergenza, infatti, il servizio ha portato all'attenzione dei telespettatori i tanto contestati container di Tolentino: "250 persone - ha detto l'inviata - tra cui molti anziani e famiglie numerose, vivono in stanze di 12 mq con bagni, docce e mense in comune.
Una città in container, dove si condivide tutto. Come potete immaginare, qui, mantenere la fondamentale distanza di sicurezza è praticamente impossibile".
Un problema che aveva ribadito anche il Comitato 30 ottobre e per il quale il primo cittadino, Giuseppe Pezzanesi, aveva ribadito l'assoluta attenzione.
Anche nel videomessaggio che il sindaco ha pubblicato sulla sua pagina Facebook, il 18 aprile scorso, illustrando la situazione del Covid 19 in città ha detto: "Abbiamo la situazione sotto controllo ai conteiner, che non sono un lager - ha ribadito - ma un luogo di comunità dove una grossa parte delle famiglie hanno già espresso la volontà di restare in quella struttura. Ho tutte le firme di chi ha rifiutato il contributo di autonoma sistemazione per restare lì. Decisioni dovute a motivi di lavoro, ma anche alla comodità economica, in attesa dei famosi appartamenti che dobbiamo finire di costruire o iniziare a costruire".
E proprio sulla costruzione degli appartamenti per i terremotati, Pezzanesi ha lanciato un appello al Governo: "Il Presidente Conte ha riaperto qualche attività - ha detto - ma, nonostante le richieste inviate attraverso le strutture deputate, a noi vicine, come la Protezione civile nazionale, il Commissario Giovanni Legnini e il governatore Luca Ceriscioli, l'edilizia emergenziale non è stata fatta ripartire.
Crediamo che, essendo i cantieri all'aperto, ci siano le condizioni per poter tornare a lavorare con la distanza di sicurezza ed i prsidi anitari. La ricostruzione era appena iniziata e sono trascorsi tre anni e mezzo, bisogna riaprire i cantieri per far portare un po' di serenità almeno nelle zone terremotate".


GS
In giro al parco con la droga addosso. Sono stati multati e segnalati come tossicodipendenti i due ventenni di San severino, già noti alle forze dell'ordine, che ieri pomeriggio sono stati scoperti dai militari della Radiomobile di Tolentino al Parco Isola D'Istria della città.
I due ventenni sono stati identificati e perquisiti: avevano addosso una modica quantità di hashish.
Uno dei due aveva appena finito di preparare uno spinello in modo da poterlo fumare in compagnia dell'amico.
Ai due giovani è toccata una multa di 400 euro ciascuno, per aver violato le disposizioni del DPCM e sono stati segnalati come tossicodipendenti alla Prefettura di Macerata.

GS
Carolerie, librerie e negozi per bambino. Sono questi i settori che da ieri hanno rialzato la saracinesca, seppur con orari limitati e tutti gli accorgimenti del caso.
Settori per cui la richiesta non era scesa nemmeno durante la chiusura, dal momento che le lezioni a distanza sono proseguite e c'era la necessità di acquistare corredi e indumenti per i bambini, soprattutto appena nati.
A confermarlo sono i commercianti che, da Camerino a Tolentino, passando per i Comuni più piccoli, confermano di aver avuto delle richieste e aver visto i primi clienti già da ieri.
"C’è una notevole  differenza tra la grande città e un piccolo centro come il nostro - dice Mario Volpini, titolare del negozio di abbigliamento Narducci di Camerino - . Noi chiaramente non registriamo quella fila davanti al negozio che potrebbe avere  un centro commerciale o un supermercato;  la nostra clientela si riduce a meno di 10 clienti al giorno per cui il tutto avviene con molta  tranquillità e senza grossi problemi. Di certo, quel che si avverte, è che le persone escono pochissimo di casa. Qui a Camerino si sta rispettando davvero molto il dettato delle direttive governative”.

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Il negozio Narducci

A preoccupare i negozi di abbigliamento per bambini che hanno riaperto è ora la chiusura dei loro fornitori, come evidenzia Samuela Porfiri, titolare del negozio Tentazioni di Belforte del Chienti, che aveva aperto solo poche settimane prima del lockdown: "Sono ottimista di natura - dice la commerciante - e non voglio disperare. Posso dire che, proprio lavorando da poco tempo nel settore, mi sono resa conto in maniera diversa di tutta la situazione, rispetto ai colleghi che hanno negozi da più tempo. Sicuramente con il cambio della stagione avrei potuto lavorare di più, ma ora sto comunque ricevendo telefonate di clienti che prima di venire vogliono accertarsi che ho quello che cercano e si prova a ripartire. L'unico problema è che non so quando riapriranno i fornitori e questo potrebbe compromettere l'apertura dele negozio".

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Samuela Porfiri in negozio

Una leggera ripartenza è stata avvertita anche da Silvana Pallorito, del negozio di abbigliamento per bambini, Bobò a Tolentino: "Ieri è stato il primo giorno - dice - . Molta gente, purtroppo, non ha ben compreso quali sono i settori che hanno riaperto. È stata chiara la notizia della chisura totale e credo che sarà chiara quella che vedrà le riaperture generali, ma c'è più incertezza per questa via di mezzo. Ovviamente non mi sento nemmeno di invitare i clienti a venire in negozio con il marketing sui social, vista la situazione. Posso dire, però, che il settore dei corredini è ripartito subito perchè c'era davvero molta richiesta. Molte clienti mi hanno chiesto di mettere da parte la merce: passeranno a ritirarla approfittando dell'uscita per la spesa. Ovvio - commenta - che se un indumento non è indispensabile si rinuncia ad uscire, come richiede il decreto".

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Silvana Pallorito (Foto d'archivio)


Buone notizie anche per quanto riguarda il settore scolastico che era andato avanti con le consegne a domicilio: "Dopo un mese gli studenti hanno finito diversi materiali per lo studio - dice Clelia Bentivoglio della cartoleria Passato Presente di Caldarola - . Proprio per questo la settimana scorsa abbiamo effettuato delle consegne a casa. Ieri, con la riapertura, diversi clienti sono venuti, ci auguriamo che continuino a venire".

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Stefano Annibali e Clelia Bentivoglio in negozio

Le fa eco Letizia Pazzelli della Cartoleria Vera di Tolentino: "Ho riaperto al mattino - dice - mentre nel pomeriggio proseguo con le consegne a domicilio che effettuavo già nei giorni passati. La ripartenza va comunque molto piano. Giustamente in giro ci sono poche persone. Molti richiedono ancora la consegna a casa per evitare di uscire. Dire che abbiamo sempre lavorato sarebbe esagerato, però posso dire che qualcosa ha continuato a muoversi".

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Il negozio di Letizia Pazzelli

La situazione si fa ovviamente più difficile nell'entroterra dove i negozi, come l'edicola cartolibreria Calbucci di Sandro Bisbocci di Camerino aveva già affrontato il sisma e la delocalizzazione: "Il numero delle persone è scarso anche in tempi normali - dice il commerciante - figuriamoci con la situazione attuale. Più che altro abbiamo fatto consegne di materiale come penne e quaderni che sono serviti agli scolari per continuare la didattica da casa. Pochissime le persone che si sono viste da ieri e interessate al settore libreria perché giustamente c’è il timore di uscire da casa e, io che nella mia vita sono stato sempre ottimista, sotto il profilo economico la vedo brutta.

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Sandro Bisbocci con sua moglie (Foto d'archivio)

È anche per questo motivo che alcuni hanno preso la decisione di non riaprire per non affrontare spese, limitandosi ad effettuare consegne a domicilio. La libreria è  anche un settore particolare - evidenzia Bisbocci -  si entra e si guarda,  si chiedono consigli, il cliente dedica del tempo alla scelta di un libro. Un tipo di contatto che dunque non c’è più e che fa sì che se prima la vendita di un libro era molto rara, adesso lo è ancora di meno”.


Giulia Sancricca
Carla Campetella


Il mondo della cultura piange l'improvvisa e prematura scomparsa dello scrittore Massimo De Nardo. Aveva 68 anni e viveva a Tolentino dove era ,responsabile editoriale e fondatore di Rrose Sélavy casa editrice che si occupa di narrativa illustrata . La sua casa editrice nel 2014 si era aggiudicato il premio Andersen e ne l 2015 il premio Edito-Re. Tanti gli scritti e i romanzi dedicati all’infanzia usciti anche in edizioni e-book. Celebre la collana “ Il quaderno quadrone"; numerosissimi i racconti e gli articoli usciti dalla sua fantasiosa e creativa penna e pubblicati in riviste e web magazine, senza dimenticare la vasta risonanza di Maffin il suo primo romanzo per ragazzi. Lo scrittore tolentinate ha al suo attivo anche numerosi testi teatrali che gli hanno fruttato prestigiosi riconoscimenti nazionali come il premio Oreste Calabresi nel 2008 e il premio nazionale In scena nel 2009. Tante le collaborazioni sul territorio tra le quali quella con Visione Sibillina e in particolare nelle attività nel post- sisma dell’associazione, improntate ad accrescere le situazioni di aggregazione dei cittadini, nel desiderio di stimolare il riappropriarsi delle radici identitarie, vivere positivamente il presente e ricucire le relazioni di una comunità tolentinate disgregata dal terremoto. Toccante il messaggio rivolto dai membri dell’associazione al loro amico “ uomo colto e gentile, troppo discreto per il frastuono a cui si è abituati. Era stato con noi nell'ultima passeggiata di settembre, attento ascoltatore e persona curiosa come chi sa che la conoscenza non ha limiti- scrivono dall’associazione Visione Sibillina- Lo stanno salutando in molti nella rete, l'unico modo che abbiamo in questo tempo che toglie e che forse saprà dare. Ciao Massimo. Avremmo voluto ascoltarti di più”.

Nella foto Massimo De Nardo a Camerino nel corso dell'incontro organizzato dalla " Biblioteca itinerante"
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Numerosi  i legami che lo scrittore aveva instaurato anche con la città di Camerino. Tra i più recenti ricordiamo l’incontro ‘Scrivere ad alta voce” organizzato dalla “Biblioteca itinerante” il 31 maggio 2017.. Impreziosito dalla presenza dello scriittore ed editore, tutti ricordano la piacevolissima atmosfera familiare che si venne a creare in quel pomeriggio di sole nel corso del quale, in collaborazione con “Nati per Leggere,” fu possibile ascoltare le pagine scritte da Massimo De Nardo, protagonista in quella circostanza di un interessantissimo talk show. 
Tra novembre e dicembre  2017, sempre su organizzazione della Biblioteca itinerante, a Massimo De Nardo sarebbe stata affidata la guida di ‘4 lezioni di scrittura creativa’ che non fu possibile realizzare per il mancato raggiungimento del minimo numero di iscritti. Il 29 aprile dello scorso anno, De Nardo intervenne a Palazzo Sabbieti per ascoltare la scrittrice Nadia Terranova. Nel ricordarne lo spessore culturale e i tratti di una nobilissima figura, l’associazione camerte “ Biblioteca itinerante” si dice sconvolta e rattristata dalla sua improvvisa scomparsa; lo scrittore avrebbe infatti partecipato all’iniziativa organizzata per i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari. 
De Nardo sarebbe venuto a Camerino nel prossimo mese di maggio proprio per presentare un suo lavoro ispirato al più grande favolista del Novecento.

Commossa alla notizia della sua scomparsa anche l'insegnante Clara Maccari, che ne conserva memoria di una collaborazione con l'amministrazione comunale, ai tempi in cui lei stessa era assessore all'ambiente del Comune di Camerino. 
"Ne serbo il bellissimo ricordo di una persona molto affabile, tenera e dolcissima. Tra i suoi legami con la città di Camerino- dice Clara Maccari- ricordo che da assessore ebbi l'occasione di seguire un progetto collegato ai nostri bellissimi sentieri di campagna. Massimo De Nardo ne curò l'aspetto comunicativo e promozionale, quindi abbiamo avuto più volte occasione d'incontrarci. Da questo lavoro nacque un libretto capace di raccontare del nostro territorio e delle nostre bellezze un po' fuori mano, come  percorsi da farsi a piedi o in bicicletta. Un'immagine molto curata dei meravigliosi affacci delle nostre zone e dei punti di sosta più suggestivi, scritta alla stregua di appunti da viaggiatore. Ricordo che,una volta stampato l'opuscolo, l'avvio dell'esperienza fu inaugurato da un percorso a piedi che ebbe per tappa finale il convento di Renacavata, conclusasi con una piacevole merenda e un'amichevole illustrazione del contenuto del progetto. A testimoniare l'apprezzamento incontrato dalla pubblicazione, il fatto che negli anni successivi  questa "piccola guida" da lui realizzata, sia andata letteralmente a ruba".  
C.C.

Sotto, lo scrittore con l'artista camerte Laura Pennesi che in occasione dell'incontro a Camerino, realizzò una piccola mostra di sue creazioni
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Forze dell'ordine pronte ad intensificare i controlli in vista della Pasqua. Nonostante le restrizioni, infatti, il timore è che ci sia sempre qualche furbetto pronto a trasgredire le regole.
Per evitare di rendere vani gli sforzi fati finora, da questa notte, in occasione dei festeggiamenti pasquali, i militari della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino saranno impegnati in massicci controlli notturni e diurni, impiegando da 20 fino a oltre 50 unità (in base agli orari) per il pattugliamento delle strade per evitare che i cittadini escano di casa e si muovano per festeggiare la Pasqua con amici o parenti o vadano ad fare scapagnate o pic-nic all'aria aperta.
Di comune accordo anche con le Polizie Locali, i Carabinieri faranno uso di droni e, soprattutto, di un uso specifico degli impianti di videosorveglianza comunali, in modo da individuare persone e mezzi in movimento e farli controllare dalle pattuglie in circuito. Non è escluso che con questo sistema i trasgressori possano ricevere le contravvenzioni direttamente a casa qualora non si riresca a fermarli per strada e sottoporli a controlli.
Questa serie dimassicci controlli andranno avanti fino a tutto i Lunedì dell'Angelo.
I militari della Compagnia, con questi servizi massicci, faranno in modo che i divieti e gli obblighi imposti dal Governo vengano rispettati. In caso contrario permangono le contravvenzioni amministrative di 400 o 800 Euro, a seconda dei casi, fino ad arrivare all'ipotesi in cui, ad essere fermata, dovesse essere una persona dichiarata positiva al Covid-19 o, comunque, con l'obbligo dell'isolamento domiciliare; in quel caso è previsto l'arresto da 3 a 18 mesi e l'ammenda da 500 a 5.000 Euro. 

Stesso impegno anche per i Carabinieri Forestali che controlleranno parchi e aree naturali protette.
Anche loro riserveranno  un’azione diffusa di controllo del territorio, rivolgendo una particolare attenzione alle zone rurali, riserve naturali e aree verdi attrezzate dove si è soliti fare le classiche “scampagnate”.
Già nei  giorni scorsi i Carabinieri Forestali hanno sorpreso persone ed escursionisti  intenti a passeggiare a piedi o percorrendo con mountain bike  sentieri di montagna, ricevendo sanzioni pari a 533,33 Euro.

GS
La Pasqua dovrebbe essere la festa della rinascita e della pace, ma a Tolentino anche la Via Crucis del Venerdì Santo è diventata motivo di scontro, tanto da far decidere l'amministrazione ad annullare l'evento previsto in maniera ristretta.
Non appena si era diffusa, infatti, l'intenzione di organizzare organizzare per stasera la processione del Venerdì Santo,  "con una partecipazione limitatissima del clero, di un rappresentante di Polizia Locale, Croce Rossa Italiana, degli operatori sanitari e - come si legge nella nota del Comune - del Gruppo comunale di Protezione Civile" una parte della popolazione ha sollevato dei dubbi e delle critiche.
Pronta è stata la risposta del sindaco, Giuseppe Pezzanesi, che ha detto: "L'idea era scaturita dal desiderio di ringraziare, proprio con la loro diretta partecipazione, tutte quello persone che, ogni giorno, sono in prima linea per combattere una difficile battaglia.

Non pochi eletti ma, rispettate tutte le dovute prescrizioni di sicurezza, una processione altamente simbolica e significativa con una benedizione finale su tutta la città. 
La Pasqua, soprattutto in un momento così difficile, deve permeare un clima di pace e proprio per questo, di fronte alle perplessità di alcuni, abbiamo, tranquillamente, deciso di annullarla, per non turbare gli animi di tutti. Ci dispiace, quindi, informare che la simbolica processione del Venerdì Santo, nei crismi della sicurezza, è stata annullata".

GS
Hanno donato la gratifica che riconosciuta dallo Stato per i servizi di controllo Covid 19 alla Croce Rossa di Tolentino.
Sono gli agenti della polizia locale della città che hanno voluto, con questo gesto, essere vicini al Comitato attivo in questo periodo di emergenza.
"Da quando siamo in periodo emergenziale a causa del Covid-19 - dice il sindaco Giuseppe Pezzanesi - , la Polizia Locale ha, sia di giorno che di notte, instancabilmente, effettuato servizi su tutto il territorio comunale di competenza, molti dei quali straordinari, per prevenire e anche sanzionare comportamenti non rispettosi delle disposizioni emanate con lo scopo di contenere il rischio di contagio.
Uomini e donne che, mettendo a repentaglio la propria salute, hanno effettuato controlli sia sulla strada che presso gli esercizi commerciali".

In poco più di un mese sono state controllate 1.357 persone di cui 62 sono state segnalate all’autorità competente (1 anche per reati che nulla avevano a che fare con il Civid-19). Inoltre sono stati controllati 76 esercizi commerciali, anche più volte, tra cui negozi e supermarket, sempre per verificare il rispetto delle norme anti coronavirus. A questi vanno aggiunti i controlli con il sistema OCR e i servizi di controllo sugli autobus urbani ed extraurbani e i controlli presso la Stazione Ferroviaria.
Gli agenti hanno deciso, di loro spontanea volontà, di donare i compensi previsti e erogati dallo Stato proprio per effettuate i servizi di controllo, in beneficenza.
Fondi donati al comitato locale della Croce Rossa, con l’intento di essere di aiuto ai volontari che, in questo particolare periodo, stanno svolgendo un importante quanto indispensabile servizio a favore di tutta la comunità ed in particolare delle persone malate.
Il comandante David Rocchetti ha consegnato alla presidente della Croce Rossa, Monica Scalzini, 1.120 euro.
"Tutti insieme e in maniera unanime e spontanea – precisa Rocchetti – abbiamo deciso di donare i nostri indennizzi straordinari, messi a disposizione, per i controlli sul territorio per contenere la diffusione del Covid-19. E’ un piccolo gesto che vuole testimoniare il nostra attaccamento alla città di Tolentino e che vuole essere da esempio per altri che potranno fare altrettanto, aiutando organizzazioni solidali, come la Croce Rossa, che in maniera assolutamente volontaristica è al fianco – del resto come noi – di chi soffre e si trova in difficoltà. Il nostro compito – ricorda il comandante – è quello di far rispettare le norme e i regolamenti comunali, di prevenire e di aiutare i cittadini, percependone bisogni e necessità e solo come ultima ratio di sanzionare eventuali comportamenti sbagliati. A tal proposito abbiamo scritto al Premier Conte per veder riconosciuto il nostro status di agenti di pubblica sicurezza e per veder valorizzato il nostro operato e di tutti i nostri colleghi italiani".

GS

VIDEO SOTTO 


Una città, come quella di Tolentino, votata da sempre alla pelletteria e all'artigianalità, non poteva non mettere in campo la propria professionalità in questo momento difficile.
I Mastri pellettieri di Tolentino consorzio fra imprese, infatti, in collaborazione con Federmoda CNA, hanno attivato la produzione di mascherine chirurgiche, ad uso pubblico, svolgendo attività di approvigionamento dei materiali e del loro taglio.
Il consorzio ha invitato a collaborare le aziende del territorio per effettuare la cucitura e alcune hanno risposto in maniera positiva e confidano in nuove collaborazioni.

Le mascherine dopo essere state preparate, vengono cucite dai lavoratori delle aziende pellettiere che hanno aderito, per poi tornare al Consorzio per le ultime fasi di confezionamento. 


Le mascherine vengono igienizzate prima di essere consegnate per la vendita che avviene direttamente nella sede del Consorzio in viaRossini a Tolentino sia in quantitivi importanti che per i singoli cittadini. 

GS

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Annunciano una falsa consegna di mascherina, ma l'anziana non abbocca e chiama i carabinieri.
È accaduto questa mattina, a Tolentino, dove appunto una signora anziana e pensionata ha ricevuto una telefonata da un numero anonimo in cui l'interlocutore si presentava come sedicente incaricato del Comune per consegnarle le mascherine.
Peccato però che nessun Comune ha aderito a questo genere di iniziativa: né incaricati comunali né volontari della Protezione Civile stanno consegnando dispositivi di protezione.
È per questo motivo che la signora fortunatamente ha immediatamente interrotto la comunicazione e ha chiamato i Carabinieri per far luce sulla questione.
Imilitari dell'Arma sono ora impegnati per i dovuti accertamenti, ma fanno sapere che va sollecitata l'attenzione delle persone affinché nessuno cada in questo genere di truffa.
Nel territorio sotto il controllo della Compagnia di Tolentino non sono ancora avvenuti fatti del genere e questo risulta essere il primo, ma non è detto che sia l'unico.
Accertarsi, quindi, che avvisi di questo genere o consegne sospette di dispositivi di protezione non costa nulla. Anche se dovesse trattarsi di un fatto organizzato realmente dal Comune, se si hanno dei dubbi è sempre bene chiamare le forze dell'ordine per accertarsi che non si tratti di malintenzionati.

GS

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