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Don Giuseppe Scuppa: Non parto contento

Venerdì, 02 Ottobre 2009 02:00 | Letto 1353 volte   Clicca per ascolare il testo Don Giuseppe Scuppa: Non parto contento Uno striscione apparso sul sagrato della basilica di San Venanzo a Camerino, “I parrocchiani dicono no al trasferimento di don Giuseppe”, riaccende la polemica sulla decisione dei vicari e dell'Arcivescovo Brugnaro, nellambito di una riorganizzazione della pastorale diocesana, di trasferire il parroco mons. Giuseppe Scuppa a Visso e di affidare la parrocchia camerte a don Oreste Campagna. I parrocchiani di San Venanzo manifestano, così, la loro vicinanza a mons. Scuppa, nonché il loro dissenso sulla decisione dellArcivescovo. A smorzare i toni ci ha pensato, di ritorno dal Perù, lo stesso don Giuseppe Scuppa che, dopo aver detto di essere lusingato per laffetto mostrato dai parrocchiani nei suoi confronti, prende le distanze dalla protesta che – le parole di mons. Scuppa – “è avvenuta a mia insaputa  quando io ero lontano, in Perù. Ho dato la mia disponibilità allattuale vescovo, così come avevo fatto con i suoi predecessori. Il mio intento è quello del bene della comunità parrocchiale e solo questo è alla base della mia disponibilità anche ad accettare il cambiamento. Non parto contento – conclude don Giuseppe –  ma cercando sempre di fare la volontà del Signore”. (Ascolta lintera intervista a mons. Giuseppe Scuppa nel file audio allegato)  

Uno striscione apparso sul sagrato della basilica di San Venanzo a Camerino, “I parrocchiani dicono no al trasferimento di don Giuseppe”, riaccende la polemica sulla decisione dei vicari e dell'Arcivescovo Brugnaro, nell'ambito di una riorganizzazione della pastorale diocesana, di trasferire il parroco mons. Giuseppe Scuppa a Visso e di affidare la parrocchia camerte a don Oreste Campagna.

I parrocchiani di San Venanzo manifestano, così, la loro vicinanza a mons. Scuppa, nonché il loro dissenso sulla decisione dell'Arcivescovo. A smorzare i toni ci ha pensato, di ritorno dal Perù, lo stesso don Giuseppe Scuppa che, dopo aver detto di essere lusingato per l'affetto mostrato dai parrocchiani nei suoi confronti, prende le distanze dalla protesta che – le parole di mons. Scuppa – “è avvenuta a mia insaputa  quando io ero lontano, in Perù. Ho dato la mia disponibilità all'attuale vescovo, così come avevo fatto con i suoi predecessori. Il mio intento è quello del bene della comunità parrocchiale e solo questo è alla base della mia disponibilità anche ad accettare il cambiamento. Non parto contento – conclude don Giuseppe –  ma cercando sempre di fare la volontà del Signore”.

(Ascolta l'intera intervista a mons. Giuseppe Scuppa nel file audio allegato)
 

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