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Santa Barbara, la suggestiva messa all'interno delle Grotte di Frasassi celebrata dall'arcivescovo

Lunedì, 06 Dicembre 2021 11:32 | Letto 953 volte   Clicca per ascolare il testo Santa Barbara, la suggestiva messa all'interno delle Grotte di Frasassi celebrata dall'arcivescovo Nella suggestiva cornice dell’abisso Ancona, cittadini, dipendenti e famiglie del Consorzio Grotte, hanno assistito “ad un altro segno della ripresa e della rinascita”. Così, il sindaco di Genga, Marco Filipponi, ha rinnovato la decennale tradizione, dopo linterruzione forzata dello scorso anno, di un momento che ha sempre contraddistinto la vita di questa preziosa quanto conosciuta, anche a livello internazionale, cavità ipogea delle Marche. In occasione di santa Barbara, infatti, nelle Grotte di Frasassi è stata celebrata la santa messa dall’arcivescovo Francesco Massara. Ad organizzare la ricorrenza, il Consorzio Grotte Frasassi. “La Santa Messa, che celebriamo solennemente, onorati dagli uffici religiosi del vescovo della diocesi di Fabriano e Matelica – sono ancora parole del primo cittadino di Genga - ci unisce, ci fa riflettere su un triste passaggio di vita che ancora non ci siamo lasciati alle spalle ma ci infonde forza e speranza e consente di guardare al futuro con maggiore serenità, rafforzando pure quella che voglio definire la piena intimità con la Grotta”. Al messaggio del sindaco si è unito quello di Massara che, nel rito liturgico, è stato assistito dai parroci don Claudio e don Luigi: “Siamo in uno dei posti più belli che la natura possa offrirci e ci dà occasione, attraverso le sue meravigliose concrezioni calcaree, di riscoprire il nostro intero, la nostra anima, ci aiuta ad elevarci anche nelle cose di Dio e in quelle più interessanti della vita. Quindi – ha sottolineato - chi passa in questa zone non può non venire in visita alle grotte: è come se gli mancasse di beneficiare di una delle vicende più belle che nella vita può incontrare. Per cui – ha concluso - l’invito è venire a vederle o magari riscoprirle e godere di questo territorio, compreso il Tempio di Valadier, uno dei posti più belli di questa zona, da promuovere, valorizzare e far conoscere, perché non è un patrimonio solo di Genga ma dell’intera umanità: anche chi le ha già visitate, prova sempre nuove emozioni nel rifarlo”.
Nella suggestiva cornice dell’abisso Ancona, cittadini, dipendenti e famiglie del Consorzio Grotte, hanno assistito “ad un altro segno della ripresa e della rinascita”. Così, il sindaco di Genga, Marco Filipponi, ha rinnovato la decennale tradizione, dopo l'interruzione forzata dello scorso anno, di un momento che ha sempre contraddistinto la vita di questa preziosa quanto conosciuta, anche a livello internazionale, cavità ipogea delle Marche.

In occasione di santa Barbara, infatti, nelle Grotte di Frasassi è stata celebrata la santa messa dall’arcivescovo Francesco Massara.

Ad organizzare la ricorrenza, il Consorzio Grotte Frasassi.

Le autorità presenti

“La Santa Messa, che celebriamo solennemente, onorati dagli uffici religiosi del vescovo della diocesi di Fabriano e Matelica – sono ancora parole del primo cittadino di Genga - ci unisce, ci fa riflettere su un triste passaggio di vita che ancora non ci siamo lasciati alle spalle ma ci infonde forza e speranza e consente di guardare al futuro con maggiore serenità, rafforzando pure quella che voglio definire la piena intimità con la Grotta”.

Al messaggio del sindaco si è unito quello di Massara che, nel rito liturgico, è stato assistito dai parroci don Claudio e don Luigi: “Siamo in uno dei posti più belli che la natura possa offrirci e ci dà occasione, attraverso le sue meravigliose concrezioni calcaree, di riscoprire il nostro intero, la nostra anima, ci aiuta ad elevarci anche nelle cose di Dio e in quelle più interessanti della vita. Quindi – ha sottolineato - chi passa in questa zone non può non venire in visita alle grotte: è come se gli mancasse di beneficiare di una delle vicende più belle che nella vita può incontrare. Per cui – ha concluso - l’invito è venire a vederle o magari riscoprirle e godere di questo territorio, compreso il Tempio di Valadier, uno dei posti più belli di questa zona, da promuovere, valorizzare e far conoscere, perché non è un patrimonio solo di Genga ma dell’intera umanità: anche chi le ha già visitate, prova sempre nuove emozioni nel rifarlo”.

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