Bentornato al vescovo Antonio nella "sua" Chiesa di Camerino-San Severino

Domenica, 13 Marzo 2016 18:54 | Letto 2239 volte   Clicca per ascolare il testo Bentornato al vescovo Antonio nella "sua" Chiesa di Camerino-San Severino In una giornata uggiosa la città di Camerino ha accolto con gioia la visita del vescovo di Cremona mons. Antonio Napolioni. Nella cattedrale gremita di fedeli, sacerdoti, autorità, in occasione della festa del co-patrono s. Ansovino vescovo, larcivescovo Brugnaro ha rivolto il suo affettuoso saluto allamato figlio di questa terra per laiuto e le competenze profuse nella diocesi di Camerino-San Severino Marche, fino alla sua nomina a pastore della Chiesa cremonese.Toccante lomelia del vescovo Napolioni, dedicata al tema della misericordia di Dio, con linvito a sperimentarla, tramite la conversione e un cammino su una strada nuova. Nel pomeriggio di sabato 12 il vescovo Antonio aveva presieduto la sanata messa nella chiesa concattedrale di San Severino Marche, pronunciando le parole che seguono. Mi commuovo più oggi che quando sono stato ordinato. Siamo qualcosa di Gesù che ci ama immensamente e ci fa intuire che siamo tutto per lui. Così il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni ha salutato i tantissimi settempedani presenti nella cattedrale di SantAgostino. Si tratta della prima visita a San Severino, dove faceva il parroco della comunità di don Orione, dopo la sua ordinazione a vescovo. In apertura una lettera del vescovo di San Severino-Camerino Francesco Giovanni Brugnaro: Qui hai maturato la tua esperienza. Giovani, laici, scout, famiglie - ha detto - hanno imparato a conoscerti e tu ti sei dedicato a questo servizio con attenzione. Fedeltà alla parola, misericordia, rendimento di grazia siano la tua guida. Il Signore ci dice di non ricordare le cose passate - sono le parole di Napolioni -. Cosè che ci pesa nel cuore? Il ricordo di cose belle che non possiamo fare più oppure la gioia della scoperta? Sono novello vescovo ma figlio di una storia ben precisa. Oggi indosso per la prima volta un anello che ho fatto con le fedi nunziali di mamma e papà. Porto tanti vostri doni e ora faccio una cosa nuova, perché per noi cristiani è sempre primavera. Siamo frutto della vita, e veramente il Signore ha fatto grandi cose per noi. La seconda lettera ai filippesi mi è molto cara perché la vorrei vivere. Mi piace tutto della vita ma non voglio attaccarmi alle cose della vita perché se dovessi perderle poi rimarrei deluso. Ho scoperto che Gesù non lo perderò mai. Tutto in questa vita è una briciola che ci conduce al Signore. Sappiamo usare tante armi - ha concluso - ma dobbiamo disarmarci alla maniera di Gesù. Vorrei scrivere nella vita misera di tutti noi parole di incoraggiamento e di accoglienza. Lasciamoci dire Signore eccoci, fai di noi quello che vuoi perché solo così ci sentiremo amati da Dio.  

In una giornata uggiosa la città di Camerino ha accolto con gioia la visita del vescovo di Cremona mons. Antonio Napolioni. Nella cattedrale gremita di fedeli, sacerdoti, autorità, in occasione della festa del co-patrono s. Ansovino vescovo, l'arcivescovo Brugnaro ha rivolto il suo affettuoso saluto all'amato figlio di questa terra per l'aiuto e le competenze profuse nella diocesi di Camerino-San Severino Marche, fino alla sua nomina a pastore della Chiesa cremonese.Toccante l'omelia del vescovo Napolioni, dedicata al tema della misericordia di Dio, con l'invito a sperimentarla, tramite la conversione e un cammino su una strada nuova.

Nel pomeriggio di sabato 12 il vescovo Antonio aveva presieduto la sanata messa nella chiesa concattedrale di San Severino Marche, pronunciando le parole che seguono.

"Mi commuovo più oggi che quando sono stato ordinato. Siamo qualcosa di Gesù che ci ama immensamente e ci fa intuire che siamo tutto per lui". Così il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni ha salutato i tantissimi settempedani presenti nella cattedrale di Sant'Agostino. Si tratta della prima visita a San Severino, dove faceva il parroco della comunità di don Orione, dopo la sua ordinazione a vescovo.
In apertura una lettera del vescovo di San Severino-Camerino Francesco Giovanni Brugnaro: "Qui hai maturato la tua esperienza. Giovani, laici, scout, famiglie - ha detto - hanno imparato a conoscerti e tu ti sei dedicato a questo servizio con attenzione. Fedeltà alla parola, misericordia, rendimento di grazia siano la tua guida".
"Il Signore ci dice di non ricordare le cose passate - sono le parole di Napolioni -. Cos'è che ci pesa nel cuore? Il ricordo di cose belle che non possiamo fare più oppure la gioia della scoperta? Sono novello vescovo ma figlio di una storia ben precisa. Oggi indosso per la prima volta un anello che ho fatto con le fedi nunziali di mamma e papà. Porto tanti vostri doni e ora faccio una cosa nuova, perché per noi cristiani è sempre primavera. Siamo frutto della vita, e veramente il Signore ha fatto grandi cose per noi. La seconda lettera ai filippesi mi è molto cara perché la vorrei vivere. Mi piace tutto della vita ma non voglio attaccarmi alle cose della vita perché se dovessi perderle poi rimarrei deluso. Ho scoperto che Gesù non lo perderò mai. Tutto in questa vita è una briciola che ci conduce al Signore. Sappiamo usare tante armi - ha concluso - ma dobbiamo disarmarci alla maniera di Gesù. Vorrei scrivere nella vita misera di tutti noi parole di incoraggiamento e di accoglienza. Lasciamoci dire 'Signore eccoci, fai di noi quello che vuoi' perché solo così ci sentiremo amati da Dio".

 

Letto 2239 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo