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All'Università Lateranense un progetto per il Santuario di San Liberato

Martedì, 31 Maggio 2016 10:59 | Letto 2394 volte   Clicca per ascolare il testo All'Università Lateranense un progetto per il Santuario di San Liberato Si è conclusa alla Pontificia Università Lateranense la prima edizione della Scuola Internazionale di Management Pastorale. Lunedì 23 maggio, ben 27 corsisti provenienti da diverse parti d’Italia e del mondo hanno presentato e discusso i loro projects work - realizzati al termine della Scuola mediante i nuovi strumenti appresi nel corso delle lezioni – davanti alla Commissione di valutazione presieduta dal dottor Giulio Carpi, direttore della Scuola di Management Pastorale, e composta dai docenti e dai tutor della Scuola e da alcuni membri esterni: il dottor Gian Luigi Contin, consulente manageriale, Mons. Roberto De Odorico, segretario generale della PUL, Don Mirko Integlia, segretario particolare del Rettore della PUL e dalla Dottoressa Chiara Ammenti, legale dell’Università Lateranense. Carichi di emozione, i corsisti hanno illustrato nel dettaglio i loro progetti considerati tutti innovativi e professionali dalla stessa Commissione. Aiuto ai poveri, sostegno agli impiegati di Curia, microcredito per le parrocchie in difficoltà, valorizzazione di beni ecclesiastici non utilizzati. Sono solo alcuni degli obiettivi che i vari progetti presentati mirano a realizzare nelle realtà ecclesiali e territoriali di ciascun corsista. Nel pomeriggio, il Rettore della PUL, Mons. Enrico Dal Covolo ha tenuto un discorso ufficiale a conclusione del Master, evidenziando l’importanza degli strumenti forniti dal corso ai sacerdoti e ai laici per garantire una buona e trasparente gestione. Ma per i “neo specializzati” in Management pastorale l’avventura non finisce qui: sono in cantiere nuovi appuntamenti e incontri di formazione post-master che verranno presentati nei prossimi mesi. Tra i partecipanti anche Simone Ansovini della diocesi di Camerino – San Severino Marche, che ha presentato un interessante progetto, dal titolo “Accoglienza presso il Santuario di San Liberato”, con lobiettivo di rendere operativa all’interno del convento dei frati minori di San Liberato una casa per ferie estiva per gruppi di ispirazione religiosa e non.
Si è conclusa alla Pontificia Università Lateranense la prima edizione della Scuola Internazionale di Management Pastorale. Lunedì 23 maggio, ben 27 corsisti provenienti da diverse parti d’Italia e del mondo hanno presentato e discusso i loro projects work - realizzati al termine della Scuola mediante i nuovi strumenti appresi nel corso delle lezioni – davanti alla Commissione di valutazione presieduta dal dottor Giulio Carpi, direttore della Scuola di Management Pastorale, e composta dai docenti e dai tutor della Scuola e da alcuni membri esterni: il dottor Gian Luigi Contin, consulente manageriale, Mons. Roberto De Odorico, segretario generale della PUL, Don Mirko Integlia, segretario particolare del Rettore della PUL e dalla Dottoressa Chiara Ammenti, legale dell’Università Lateranense. Carichi di emozione, i corsisti hanno illustrato nel dettaglio i loro progetti considerati tutti innovativi e professionali dalla stessa Commissione. Aiuto ai poveri, sostegno agli impiegati di Curia, microcredito per le parrocchie in difficoltà, valorizzazione di beni ecclesiastici non utilizzati. Sono solo alcuni degli obiettivi che i vari progetti presentati mirano a realizzare nelle realtà ecclesiali e territoriali di ciascun corsista. Nel pomeriggio, il Rettore della PUL, Mons. Enrico Dal Covolo ha tenuto un discorso ufficiale a conclusione del Master, evidenziando l’importanza degli strumenti forniti dal corso ai sacerdoti e ai laici per garantire una buona e trasparente gestione. Ma per i “neo specializzati” in Management pastorale l’avventura non finisce qui: sono in cantiere nuovi appuntamenti e incontri di formazione post-master che verranno presentati nei prossimi mesi. Tra i partecipanti anche Simone Ansovini della diocesi di Camerino – San Severino Marche, che ha presentato un interessante progetto, dal titolo “Accoglienza presso il Santuario di San Liberato”, con l'obiettivo di rendere operativa all’interno del convento dei frati minori di San Liberato una casa per ferie estiva per gruppi di ispirazione religiosa e non.

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