Visita privata del Segretario di Stato Vaticano mons. Parolin a Camerino " Non perdete la speranza"

Venerdì, 02 Giugno 2017 13:55 | Letto 3071 volte   Clicca per ascolare il testo Visita privata del Segretario di Stato Vaticano mons. Parolin a Camerino " Non perdete la speranza" Un convegno per celebrare i 750 anni dalla morte di San Silvestro Abate quello in corso di svolgimento a Fabriano, presso il monastero dei monaci silvestrini, che si chiuderà questo sabato 3 giugno con lintervento dellArcivescovo di Camerino - San Severino Marche Francesco Giovanni Brugnaro e la presenza straordinaria del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano. Al termine dellincontro di studi il Cardinale Parolin, su invito dellArcivescovo Brugnaro, è giunto  a Camerino per una visita privata alla città martoriata dal terremoto. Nella città ducale il Segretario di Stato Vaticano è stato accolto dal sindaco Pasqui che insieme a mons. Brugnaro lo ha accompagnato  allinterno della zona rossa nella quale mons. Parolin si è anche recato a visitare la Cattedrale e la parte accessibile dellEpiscopio fortemente lesionate dalle scosse di terremoto. La visita privata di Parolin potrebbe, ma il condizionale è dobbligo, anche essere il preludio ad una possibile visita futura di Papa Francesco. “ Una città completamente ferita e non abbiamo più una piazza—le prime parole del sindaco Pasqui a Sua eminenza- Per contro abbiamo continuato a portare avanti tutto; nulla si è fermato ma come può vedere la nostra è una città che merita un’attenzione particolare perché, se è vero che non ci sono state vittime, vittime ci potrebbero essere da adesso in poi ed è necessaria attenzione a mantenere vivi i vivi. “ Un aggravamento delle condizioni della cattedrale è stato notato dagli stessi Vigili del Fuoco, i quali hanno assicurato un intervento immediato sulla facciata che minaccia distacchi.Il cardinale, presente anche il parroco Mons. Francesco Gregori, ha visitato il duomo gravemente lesionato.                                              La visita della cattedrale “ La mia preoccupazione- ha sottolineato il primo cittadino- è quella della ricostruzione;; le strutture fortemente lesionate infatti vengono indicate con un livello L4 al quale corrisponde un quid economico importante e che consente di ricostruire bene; poi ci sono gli altri livelli L1, L2,ed L3: Camerino sta sostanzialmente sui livelli L2 ed L3 e la mia preoccupazione è relativa ad una somma che non siamo certi che realmente ci consentirà di ricostruire sufficientemente bene, anche considerato che la nostra è una zona sismica e i terremoti che si sono succeduti lo hanno dimostrato. E’ questo che mi preoccupa molto e non riesco a trovare risposte soddisfacenti anche per la mia gente che chiede di poter rientrare nelle case in sicurezza e a questa domanda noi dobbiamo riuscire a trovare una reale risposta. Nel 97 fu un dramma, oggi un dramma ancora più grande e la ricostruzione ci deve dare delle sicurezze affinché, a fronte di un sisma, non vi siano più danni così importanti”.  “ Credo che c’è bisogno di tanta speranza  e di non perdere il coraggio – ha dichiarato Parolin- Il sindaco, in ricordo dell’incontro, definito molto significativo, ha consegnato al cardinale il logo della città di Camerino con le tre casette che, solo secondo un dire popolare, sarebbero state le uniche tre abitazioni rimaste  in piedi a seguito del terremoto del 1799, spiegando che in realtà sono i tre terzieri in cui è divisa la città. “ Eppure questa diceria popolare ”- ha sottolineato Pasqu- sta a dimostrare la sismicità di questa terra, ecco perché è necessario ricostruire bene”. Ringraziando dell’omaggio Parolin ha detto che diventerà motivo per ricordare l’incontro “ Un ricordo di questa visita e motivo per esservi vicini – ha aggiunto – Attraverso la chiesa siamo vicini anche a tutti voi perché, grazie a Dio, c’è questa bella collaborazione. Nella sofferenza e nel dolore e in tutti i problemi che ci sono stati, questo è sicuramente un aspetto positivo . Non perdete la speranza”. Il segretario di Stato Vaticano si è detto molto colpito per quello che ha potuto vedere ” Quello che mi ha impressionato – ha riferito- è soprattutto che si tratti di un dramma che rischia di rimanere nascosto. La prima impressione che si ha guardando dal di fuori, è che non ci siano stati tanti danni, ma venendo qui e ascoltando i racconti delle persone, ci si rende conto, al di là delle facciate,  di quello che ha comportato questo terremoto dentro le famiglie, dentro le persone stesse, nelle attività imprenditoriali. Per questo, è importante ritrovare insieme la forza per ricominciare. C’è stata anche tanta solidarietà e ce ne sarà ancora, unita al senso di collaborazione anche tra le varie istituzioni. Tutto questo è senz’altro positivo ma c’è bisogno di andare avanti senza disarmare e perdere la speranza. Era da tanto tempo che desideravo venire,   anche il Papa ha visitato le zone terremotate proprio per dire che la Santa Sede è vicina e non vi dimentica. Il terremoto non distrugge solo vite ma anche comunità, speranze e cuori e tutto questo bisogna ricostruirlo”. Quanto ad una possibile visita del Pontefice nel territorio dell’arcidiocesi il Segretario di Stato del Vaticano, non si è sbilanciato . “ Certamente il Papa ha a cuore questa vostra situazione e vi è molto vicino - ha affermato-  Speriamo che si possa realizzare una sua visita qui, ma una certezza non c’è”. Molto contento  l’arcivescovo Brugnaro: “ Siamo amici da tanto- ha detto- desiderava venirmi a salutare e ho pensato che il modo migliore fosse questo di recarci a vedere le ferite. E’ arrivato nelle Marche  per il convegno che ho presieduto a Fabriano; il suo desiderio era venire a visitare la città di Camerino, senza clamore . La situazione purtroppo è questa. Qui non cè la maceria fisica ma è una maceria incombente - ha aggiunto Brugnaro- bisogna rimboccarsi le maniche, farci coraggio e crescere. Il Cardinale ha constatato con i suoi occhi la desolazione dell’abbandono del popolo e quella delle strutture e anche la desolazione della lentezza che ci mortifica ancora di più”.       

Un convegno per celebrare i 750 anni dalla morte di San Silvestro Abate quello in corso di svolgimento a Fabriano, presso il monastero dei monaci silvestrini, che si chiuderà questo sabato 3 giugno con l'intervento dell'Arcivescovo di Camerino - San Severino Marche Francesco Giovanni Brugnaro e la presenza straordinaria del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano.

Al termine dell'incontro di studi il Cardinale Parolin, su invito dell'Arcivescovo Brugnaro, è giunto  a Camerino per una visita privata alla città martoriata dal terremoto. Nella città ducale il Segretario di Stato Vaticano è stato accolto dal sindaco Pasqui che insieme a mons. Brugnaro lo ha accompagnato  all'interno della zona rossa nella quale mons. Parolin si è anche recato a visitare la Cattedrale e la parte accessibile dell'Episcopio fortemente lesionate dalle scosse di terremoto.

La visita privata di Parolin potrebbe, ma il condizionale è d'obbligo, anche essere il preludio ad una possibile visita futura di Papa Francesco.

“ Una città completamente ferita e non abbiamo più una piazza—le prime parole del sindaco Pasqui a Sua eminenza- Per contro abbiamo continuato a portare avanti tutto; nulla si è fermato ma come può vedere la nostra è una città che merita un’attenzione particolare perché, se è vero che non ci sono state vittime, vittime ci potrebbero essere da adesso in poi ed è necessaria attenzione a mantenere vivi i vivi. “

Un aggravamento delle condizioni della cattedrale è stato notato dagli stessi Vigili del Fuoco, i quali hanno assicurato un intervento immediato sulla facciata che minaccia distacchi.Il cardinale, presente anche il parroco Mons. Francesco Gregori, ha visitato il duomo gravemente lesionato.

 

Parolin arrivo

duomo

                                           La visita della cattedrale

“ La mia preoccupazione- ha sottolineato il primo cittadino- è quella della ricostruzione;; le strutture fortemente lesionate infatti vengono indicate con un livello L4 al quale corrisponde un quid economico importante e che consente di ricostruire bene; poi ci sono gli altri livelli L1, L2,ed L3: Camerino sta sostanzialmente sui livelli L2 ed L3 e la mia preoccupazione è relativa ad una somma che non siamo certi che realmente ci consentirà di ricostruire sufficientemente bene, anche considerato che la nostra è una zona sismica e i terremoti che si sono succeduti lo hanno dimostrato. E’ questo che mi preoccupa molto e non riesco a trovare risposte soddisfacenti anche per la mia gente che chiede di poter rientrare nelle case in sicurezza e a questa domanda noi dobbiamo riuscire a trovare una reale risposta. Nel '97 fu un dramma, oggi un dramma ancora più grande e la ricostruzione ci deve dare delle sicurezze affinché, a fronte di un sisma, non vi siano più danni così importanti”. 

“ Credo che c’è bisogno di tanta speranza  e di non perdere il coraggio – ha dichiarato Parolin-

Il sindaco, in ricordo dell’incontro, definito molto significativo, ha consegnato al cardinale il logo della città di Camerino con le tre casette che, solo secondo un dire popolare, sarebbero state le uniche tre abitazioni rimaste  in piedi a seguito del terremoto del 1799, spiegando che in realtà sono i tre terzieri in cui è divisa la città. “ Eppure questa diceria popolare ”- ha sottolineato Pasqu- sta a dimostrare la sismicità di questa terra, ecco perché è necessario ricostruire bene”.

Parolin omaggi

Ringraziando dell’omaggio Parolin ha detto che diventerà motivo per ricordare l’incontro “ Un ricordo di questa visita e motivo per esservi vicini – ha aggiunto – Attraverso la chiesa siamo vicini anche a tutti voi perché, grazie a Dio, c’è questa bella collaborazione. Nella sofferenza e nel dolore e in tutti i problemi che ci sono stati, questo è sicuramente un aspetto positivo . Non perdete la speranza”.

Parolin cortile

Il segretario di Stato Vaticano si è detto molto colpito per quello che ha potuto vedere

” Quello che mi ha impressionato – ha riferito- è soprattutto che si tratti di un dramma che rischia di rimanere nascosto. La prima impressione che si ha guardando dal di fuori, è che non ci siano stati tanti danni, ma venendo qui e ascoltando i racconti delle persone, ci si rende conto, al di là delle facciate,  di quello che ha comportato questo terremoto dentro le famiglie, dentro le persone stesse, nelle attività imprenditoriali. Per questo, è importante ritrovare insieme la forza per ricominciare. C’è stata anche tanta solidarietà e ce ne sarà ancora, unita al senso di collaborazione anche tra le varie istituzioni. Tutto questo è senz’altro positivo ma c’è bisogno di andare avanti senza disarmare e perdere la speranza. Era da tanto tempo che desideravo venire,   anche il Papa ha visitato le zone terremotate proprio per dire che la Santa Sede è vicina e non vi dimentica. Il terremoto non distrugge solo vite ma anche comunità, speranze e cuori e tutto questo bisogna ricostruirlo”.

Parolin scalinata episcopio

Quanto ad una possibile visita del Pontefice nel territorio dell’arcidiocesi il Segretario di Stato del Vaticano, non si è sbilanciato . “ Certamente il Papa ha a cuore questa vostra situazione e vi è molto vicino - ha affermato-  Speriamo che si possa realizzare una sua visita qui, ma una certezza non c’è”.

Molto contento  l’arcivescovo Brugnaro: “ Siamo amici da tanto- ha detto- desiderava venirmi a salutare e ho pensato che il modo migliore fosse questo di recarci a vedere le ferite. E’ arrivato nelle Marche  per il convegno che ho presieduto a Fabriano; il suo desiderio era venire a visitare la città di Camerino, senza clamore . La situazione purtroppo è questa. Qui non cè la maceria fisica ma è una maceria incombente - ha aggiunto Brugnaro- bisogna rimboccarsi le maniche, farci coraggio e crescere. Il Cardinale ha constatato con i suoi occhi la desolazione dell’abbandono del popolo e quella delle strutture e anche la desolazione della lentezza che ci mortifica ancora di più”. 

 

Parolin piazza

 

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