Notizie religiose nelle Marche
Ricordo, speranza e vicinanza. Sono queste le tre parole che il Santo Padre ha voluto portare in una piazza Cavour tirata a lucido per la sua visita speciale, in cui la bellezza della Camerino che era è comunque riuscita ad apparire, nonostante le travi e i puntellamenti. 
“Di fronte a quello che avete visto e sofferto - ha detto Papa Francesco nella sua omelia - , di fronte a case crollate e a edifici ridotti in macerie, viene questa domanda: che cosa è mai l’uomo? Che cos’è, se quello che innalza può crollare in un attimo? Che cos’è, se la sua speranza può finire in polvere? Che cosa è mai l’uomo? La risposta sembra arrivare dal prosieguo della frase: che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi? Di noi, così come siamo, con le nostre fragilità, Dio si ricorda, cioè ritorna col cuore a noi, perché Gli stiamo a cuore.

Ricordo è una parola-chiave per la vita - ha aggiunto - . Chiediamo la grazia di ricordare ogni giorno che non siamo dimenticati da Dio, che siamo suoi figli amati, unici e insostituibili: ricordarlo ci dà la forza di non arrenderci davanti alle contrarietà della vita. I ricordi brutti arrivano, anche quando non li pensiamo; però pagano male: lasciano solo malinconia e nostalgia. Ma com’è difficile liberarsi dai brutti ricordi”.

Poi il pensiero sulla speranza: “Di quale speranza si tratta - ha chiesto - . Non è una speranza passeggera. Le speranze terrene sono fuggevoli, hanno sempre la data di scadenza: sono fatte di ingredienti terreni, che prima o poi vanno a male. Quella dello Spirito è una speranza a lunga conservazione. Non scade, perché si basa sulla fedeltà di Dio. La speranza dello Spirito non è nemmeno ottimismo. Nasce più in profondità, riaccende in fondo al cuore la certezza di essere preziosi perché amati. Infonde la fiducia di non essere soli. Quando siamo tribolati o feriti, siamo portati a “fare il nido” attorno alle nostre tristezze e alle nostre paure. Lo Spirito invece ci libera dai nostri nidi, ci fa spiccare il volo, ci dischiude il destino meraviglioso per il quale siamo nati. Lo Spirito ci nutre di speranza viva. Invitiamolo. Chiediamogli che venga in noi e si farà vicino”.

Infine la vicinanza, come quella che il Papa stesso ha voluto mostrare con la sua presenza nel punto più profondo del cratere e della sofferenza: “Oggi celebriamo la Santissima Trinità. La Trinità non è un rompicapo teologico, ma lo splendido mistero della vicinanza di Dio. La Trinità ci dice che non abbiamo un Dio solitario lassù in cielo, distante e indifferente; no, è Padre che ci ha dato il suo Figlio, fattosi uomo come noi, e che per esserci ancora più vicino, per aiutarci a portare i pesi della vita, ci manda il suo stesso Spirito. Lui, che è Spirito, viene nel nostro spirito e così ci consola da dentro, ci porta nell’intimo la tenerezza di Dio. Con Dio i pesi della vita non restano sulle nostre spalle: lo Spirito, che nominiamo ogni volta che facciamo il segno della croce proprio mentre tocchiamo le spalle, viene a darci forza, a incoraggiarci, a sostenere i pesi. Infatti è specialista nel risuscitare, nel risollevare, nel ricostruire. Ci vuole più forza per riparare che per costruire, per ricominciare che per iniziare, per riconciliarsi che per andare d’accordo. Questa è la forza che Dio ci dà. Perciò chi si avvicina a Dio non si abbatte, va avanti: ricomincia, riprova, ricostruisce”. 

Giulia Sancricca


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“Papa Francesco, non lasciarci mai soli”. Questo l’appello scritto in uno striscione tra la folla in piazza Cavour. L’appello che racchiude un po’ il pensiero di tutti i fedeli che da questa mattina all’alba sono stati in fila per entrare nella piazza principale di Camerino e assistere alla Santa Messa celebrata dal Sommo Pontefice. Una folla commossa che non si è risparmiata negli applausi ha accolto Papa Francesco in una piazza colma di cappellini gialli con il simbolo del Papa. Cappellini che nella forma, ma non nel colore, hanno sostituito gli elmetti che dal sisma dell’ottobre 2016 avevano riempito questa piazza.
Lo stesso elmetto che il comandante dei vigili del fuoco ha posto sul capo del Santo Padre, con scritto Francesco, al momento del suo ingresso nella cattedrale inagibile.
Momenti di commozione, da parte di Papa Francesco, che si sono contrapposti alla gioia dei fedeli che lo avevano visto arrivare, ma che una volta entrato nella chiesa hanno sentito l’importanza di quel gesto e hanno atteso la sua uscita in un silenzio composto, emozionante.
Dopo aver deposto una corona di fiori, il Santo Padre ha incontrato i sindaci del cratere e, messi i paramenti, ha preso parte al corteo verso il palco dove viene celebrata la messa.
È stato in quel corteo, che ha attraversato la piazza e la folla, che Papa Francesco ha mostrato la sua vicinanza ai fedeli. Con lo sguardo e con diversi cenni di saluto si è mostrato accanto a coloro che in questi ultimi anni sono stati testimoni di sofferenza e cambiamenti.

Passando nel corridoio formato tra la gente, Papa Francesco ha simbolicamente attraversato la ferita più sanguinante del cratere che ora, dopo il suo arrivo, sembra meno profonda e pronta alla guarigione.
La gente che lo attendeva, ora si sente meno sola. Sentiva già la vicinanza del Sommo Pontefice, ma dopo questa visita e la volontà di Papa Francesco di riaccendere i riflettori sul sisma, la solitudine è molto più lontana.
Papa Francesco ha ricordato che ci si può rialzare.


Giulia Sancricca

cartellone papa ingresso


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"Avrei voluto visitare le casette una per una, guardate avanti non dovete perdere le speranze". Con queste parole Papa Francesco si è rivolto agli abitanti dell'area Sae de Le Cortine dove ha visitato l'interno di 7 casette e poi stretto la mano a tutti i fedeli che erano lì per accoglierlo. E' atterrato in perfetto orario davanti al palazzetto comunale, ad accoglierlo il sindaco Sandro Sborgia con l'arcivescovo Francesco Massara, emozionatissimo, il Prefetto di Macerata, i presidenti di provincia e regione, Antonio Pettinari e Luca Ceriscioli e il rettore di Unicam Claudio Pettinari. Da lì si è immediatamente spostato all'area Sae dove i fedeli gli hanno espresso tutta la tristezza e la desolazione che da tre anni si trovano a vivere. Per loro parole di fiducia e speranza. Da lì si è diretto in centro dove ha incontrato i primi cittadini dell'arcidiocesi e dove, proprio in questi istanti, sta presiedendo la Santa Messa. La giornata proseguirà poi con l'Angelus, il pranzo con i sacerdoti e l'attesissimo incontro con i bambini della Prima Comunione. 

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La città di Camerino si prepara a vivere l’evento degli eventi. Un vero appuntamento con la storia l’arrivo di Papa Francesco previsto alle 8:45 di domenica 16 giugno.
L’atmosfera d’attesa è carica di umanità e di cuore; la visita del pontefice, forse non è mai stata così opportuna come adesso, per una città il cui tessuto sociale si trova ad essere frammentato e in sofferenza.
Il Santo Padre ha sempre voluto andare incontro alla gente che ha bisogno di aiuto e la sua testimonianza di vicinanza, viene percepita come una vera benedizione per l’arcidiocesi e per tutta la comunità. Tutta Camerino è in fermento per questa esperienza che si preannuncia di portata straordinaria.
lannuncio dellarcivescovo
Palpabile l’entusiasmo e l’emozione che alberga da giorni nell'intero clero diocesano, primo fra tutti nell’arcivescovo Francesco Massara, impegnatissimo nella rifinizione di tutti i dettagli: “Una visita che viene a lenire una ferita, a portare gioia e speranza ad una terra duramente provata. E’ il messaggio di una riconferma nella fede e un segnale di fiducia e speranza per tutta la comunità”.
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Il momento più alto da vivere per lo stesso neo eletto sindaco di Camerino Sandro Sborgia che, insieme a Mons. Massara, al governatore delle Marche Luca Ceriscioli, al prefetto Iolanda Rolli, al presidente della Provincia Antonio Pettinari e al rettore di Unicam Claudio Pettinari, accoglierà il Santo Padre al suo arrivo in elicottero sulla spianata d’erba del Centro Universitario Sportivo in località Le Calvie.
“Vivo quest’ atmosfera d’attesa, consapevole del doppio aspetto che mi riguarda- afferma  Sborgia- Da un lato il profilo prettamente tecnico che vede la partecipazione del sindaco della città ai vari tavoli di lavoro che vedono la macchina delle autorità, impegnate a garantire la sicurezza del pontefice per tutto il tempo che si intratterrà a Camerino. Dall’altro, la vivo come fedele e come persona che aspetta l’arrivo del Santo Padre, attribuendogli un significato intenso e fortissimo. Colpito anch’io direttamente dal terremoto- continua il sindaco- addolorato dalle criticità e cosciente delle complessità che il territorio dovrà affrontare e superare, anche io come tanti, assegno all’arrivo di papa Bergoglio un segnale di speranza. Già il solo fatto che questa visita può costituire l’occasione per riproporre a quanti hanno responsabilità di governo, l’attenzione su una terra gravemente ferita, già questo per me è un piccolo miracolo. In cuor mio- conclude Sborgia- ho speranza che la visita di Papa Francesco possa compiere il miracolo di far sì che su di noi si risvegli la considerazione di chi ci guarda dall’esterno, non tanto sul dolore che viviamo, bensì nel sensibilizzare un concreto impegno per risollevare le sorti di una terra che merita una ripresa e una rinascita a tutti i livelli”.
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Animo già pervaso di forte emozione anche per Claudio Pettinari, rettore dell’Università di Camerino : “ Attendiamo questa data con trepidazione fin dal giorno in cui il nostro arcivescovo ne ha dato l’annuncio. Difficile descrivere la portata dei sentimenti che si rincorrono dentro ognuno di noi per questo straordinario evento - aggiunge il rettore-. Il Santo Padre si fa interprete dei bisogni di tutte le popolazioni che soffrono e credo che possa essere veramente l’interprete più alto delle vicissitudini e delle sofferenze della nostra gente. Grazie alla sua presenza i riflettori si riaccenderanno sui nostri territori ma, indipendentemente da questo, toccherà l’interiorità di ciascuno di noi donandoci l’impulso a lavorare meglio e di più per il bene della nostra comunità”. Subito dopo l’atterraggio a Le Calvie, Papa Francesco salirà in città dirigendosi nell’area delle casette Cortine Ovest e qui visiterà le tre abitazioni di Luigi Sansolini, Maria Stortini e i coniugi Maria Forotti e Pacifico Pasqualoni.

Nella foto sotto  Maria Stortini 
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“ Non so dire se sono emozionata, di sicuro è la sorpresa più bella che mi potesse capitare” – ci confida Maria Stortini, all’età di 92 anni, tra le privilegiate dell’incontro con il pontefice. “Gli offrirò la mia preghiera e una poltrona per sedersi. Purtroppo gli spazi sono quello che sono ma spazzolerò per bene questa poltrona, invitando il Santo Padre ad accomodarsi e scambiare qualche parola. Sono molto religiosa e mi basta anche una semplice preghiera da recitare insieme, perché il Signore ci aiuti. Chiederò l’aiuto per lui, per me stessa e per tutta la città”.

Carla Campetella
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Un’attesa carica di speranza cresciuta con il passare dei giorni da quel sabato 6 aprile quando l’arcivescovo Francesco Massara diede l’annuncio che tutti in cuor proprio aspettavano. Finalmente papa Francesco arriva a Camerino per “lenire una ferita, quella inferta dal terremoto, ma anche per dare un forte segnale di speranza ad una popolazione duramente provata dal sisma, sia nelle strutture che nel proprio animo – secondo le parole pronunciate da mons. Massara – Per noi la presenza del Santo Padre rappresenta un riconfermarci nella fede e dare speranza alle nostre comunità”. La visita di papa Francesco a Camerino sarà un toccare con mano i luoghi simbolo di un terremoto che ha da tempo lasciato la ribalta delle cronache nazionali, ma che non ha ancora trovato soluzione, se non in casi del tutto sporadici, agli innumerevoli problemi prodotti.


di seguito L'AGGIORNAMENTO dell’11 giugno 2019

ACCESSI GRATUITI

Per motivi di sicurezza e a causa della capienza limitata, l’accesso in piazza Cavour è consentito esclusivamente ai possessori di PASS gratuiti che verranno distribuiti - fino ad esaurimento dei posti - presso il check-point del Rettorato UNICAM (Via A. D’Accorso) dalle ore 5,00 alle ore 8,30 di domenica 16 giugno.

Ogni singola persona potrà ricevere un singolo PASS. Si chiede di portare un documento d’identità in corso di validità (non la patente) per eventuali controlli. Dal Rettorato UNICAM, i possessori dei PASS potranno raggiungere la zona adiacente alla Piazza attraverso il servizio navetta gratuito.

Si fa presente che dalle ore 01,00 di domenica 16 giugno, Piazza Cavour sarà chiusa.

PARCHEGGI

-        Per le Autorità Civili e Militari: area circostante il Terminal (Viale Emilio Betti), con ingresso a piedi in Piazza Cavour tramite via Filzi: l’ingresso delle Autorità è possibile entro e non oltre le ore 9,00.

-        Per i disabili accreditati e i loro accompagnatori UNITALSI: area a monte del Terminal (Viale Emilio Betti) con trasferimento in Piazza Cavour tramite servizio navetta messo a disposizione dalla Croce Rossa Italiana.

-        Per i Sacerdoti, le Religiose accreditate e i Dipendenti della Curia: parcheggio del Seminario arcivescovile (Via Macario Muzio).

-        Per i pullman dei fedeli: parcheggio del Rettorato UNICAM (Via A. D’Accorso).

-        Per le auto: zona Torre del Parco; zona Ospedale Civile di Camerino; zona Vallicelle.


Tutti i parcheggi saranno gratuiti. Sarà attivo un servizio gratuito di navette della CON.TRAM che, dalle varie aree di parcheggio, trasferirà i fedeli presso il check-point presso il Rettorato UNICAM (Via A. D’Accorso). Il servizio navetta da e per i parcheggi sarà attivo dalle ore 5,00 alle ore 17,00.

Il dettaglio delle aree previste per la sosta, i punti di fermata delle navette, e i luoghi di sbarco ed imbarco dei fedeli saranno indicati con apposita segnaletica e reso disponibile sul sito istituzionale dell’ente Comune di Camerino.

Tutto il tragitto compiuto dal Santo Padre sarà transennato: il transito pedonale sarà libero e senza necessità di PASS.

INDICAZIONI PER I DISABILI

Come da precedente Comunicato Stampa, si ricorda che, per motivi di capienza e di sicurezza, soltanto i disabili già accreditati attraverso l’UNITALSI potranno accedere in piazza Cavour in occasione della visita del Santo Padre

Tutte le aree parcheggio saranno dotate di un servizio di trasporto con navette idonee all’uso anche di persone con ridotta capacità motoria.

L’area del maxi-schermo allestita presso il Sottocorte Village sarà dotata con uno spazio dedicato e riservato ai disabili.

INDICAZIONI PER I SACERDOTI

Al termine della S. Messa, i Sacerdoti saranno i primi a lasciare con tempestività piazza Cavour: presso Largo Sossanta, un servizio navetta li trasferirà presso il Centro Comunità S. Paolo per il pranzo.

I Sacerdoti che parteciperanno solo al pranzo dovranno trovarsi presso la Sede della CONTRAM entro e non oltre le ore 11,00. Un servizio navetta provvederà al loro trasferimento presso il Centro Comunità S. Paolo.

DIVIETI

È assolutamente fatto divieto di portare con sé oggetti metallici e bottiglie di vetro. È possibile utilizzare SOLO bottiglie di plastica. Si raccomanda di provvedere ad una buona idratazione nel corso della mattinata. È possibile condurre con sé ombrelli per proteggersi dal sole o dalla pioggia.

PER IL DEFLUSSO DA PIAZZA CAVOUR

-        I Sacerdoti che parteciperanno al pranzo con il Papa presso il Centro di Comunità San Paolo lasceranno Piazza Cavour non appena terminata la Concelebrazione: il trasporto a San Paolo avverrà con servizio navetta, con imbarco in Largo Sossanta.

-        I disabili e i loro accompagnatori UNITALSI lasceranno la Piazza dopo il Pontefice con la stessa modalità con cui sono giunti in Piazza.

-        Tutti gli altri partecipanti lasceranno la Piazza dopo che il Pontefice sarà partito dalla piazza.

MAXI-SCHERMI

Chi non troverà posto in piazza Cavour, potrà seguire l’incontro con il Santo Padre e la S. Messa attraverso i MAXI-SCHERMI allestiti lungo il percorso compiuto dal Papa:

-        Parcheggio dell’Università (Via Madonna delle Carceri)

-        Zona Sottocorte Village (Via Madonna delle Carceri)

-        Piazzale presso la Geostruttura (Via Madonna delle Carceri)

DIRETTA TELEVISIVA

Tutti i fedeli che non potranno recarsi personalmente a Camerino potranno seguire la diretta televisiva della S. Messa presieduta dal Papa che sarà trasmessa su RAI 1 (Programma “A Sua immagine”) e su TV2000 (canale 28).

DIRETTA RADIOFONICA 
Sulle frequenze di Radio C1 in blu:
- Camerino: 103.00 fm
- Fabriano 99.4 fm
- Sarnano 101.8 fm
- Serrapetrona 90.6 fm
- Staffolo - Cingoli 90.6 fm


E-mail e recapito telefonico dedicati alle richieste di informazioni ed aggiornamenti:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. -Tel. 0737.630 400 int. 205

Tutte le informazioni sono pubblicate sul sito diocesano http://www.arcidiocesicamerino.it/ a cui si rimanda per tutti gli aggiornamenti.

L’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche comunica che l’accesso a p.zza Cavour è libero e gratuito! NESSUNO (né laico, né sacerdote, né religioso/a) È AUTORIZZATO A RICHIEDERE DENARO IN VISTA DEGLI EVENTI RIGUARDANTI LA VISITA DEL PONTEFICE ALLA NOSTRA DIOCESI. Nel caso si riscontrino episodi di questo tipo, si richiede di segnalarli prontamente alle forze dell’ordine.




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Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

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