Notizie religiose nelle Marche
Il recente Decreto Natale ha imposto nuove regole durante il periodo di festività. Nei “giorni rossi”, che prevedono la chiusura dei ristoranti, le attività potranno comunque svolgere consegna a domicilio e asporto. Considerando le ultime normative, Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo ha aggiornato la sua iniziativa “I Menù delle Feste” de “Le Province a Tavola”, rilanciandola proprio a ridosso della Vigilia. La guida “I Menù delle Feste” presenta una selezione di circa quaranta ristoranti delle province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, che propongono gustosi menù della tradizione.

Le attività hanno indicato la possibilità o meno di usufruire dei servizi delivery e take away e le informazioni necessarie sui locali, come recapiti, profili social e l’eventuale possibilità di effettuare ordini via Whatsapp. Il progetto “I Menù delle Feste” è arrivato alla sua sesta edizione ed è ormai una consuetudine di Confartigianato, che quest’anno lo ha allargato oltre al Maceratese anche all’Ascolano e al Fermano, diventando un pratico strumento in più per i ristoratori.

Riccardo Golota, responsabile del settore ristorazione dell’associazione, ha commentato: “‘I Menù delle Feste’ è nato per promuovere i ristoranti che vogliono pubblicizzare le loro preparazioni attraverso i nostri canali. In un momento così difficile, vogliamo essere ancora più vicini alle imprese del settore, cercando di supportarle nella diffusione della loro comunicazione. Per questo stiamo spingendo forte l’acceleratore su un progetto che rappresenta una possibilità in più per le attività della categoria di avvicinarsi ai clienti. L’ultimo decreto ha imposto grandi limitazioni, a partire dal servizio al tavolo, ma dobbiamo comunque trovare nuove modalità per invitare tutti a scegliere i ristoranti del territorio. Perciò abbiamo inserito ‘I Menù delle Feste’ nella più ampia campagna A Natale Acquistiamo Locale: una campagna, promossa da Confartigianato, sull’importanza di fare acquisti nelle realtà locali, dando ad imprenditori ed artigiani quel sostegno indispensabile a superare la grave crisi che si è innestata con lo scoppio della pandemia”.

Red.
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Continua ad essere il fulcro della sinergia tra territori l'arcivescovo Francesco Massara che ha messo in contatto l'Ordine di Malta con la casa di riposo di Camerino per la donazione dei farmaci raccolti grazie ad una iniziativa di beneficenza.

Questa mattina, in diocesi, è avvenuta la consegna a cui hanno partecipato, oltre a Massara, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il cappellano dell'Ordine di Malta Marche Nord don Andrea Simone ed il presidente della casa di riposo Sante Elisei.

"Abbiamo voluto fare una raccolta in tutte le Marche del Nord - dice don Andrea Simone - e abbiamo voluto donare il raccolto ad alcuni vescovi locali. A Camerino, l'arcivescovo ci ha indicato la casa di riposo della città ducale che beneficerà di questa raccolta dal valore di 5mila euro di farmaci.
L'Ordine è ospedaliero e da quasi mille anni ha sempre sostenuto i malati: dai pellegrini ricoverati a Gerulasemme fino alle emergenze di questo periodo. Consegnare farmaci rispecchia la nostra vocazione di ospedalieri a sostegno dei poveri e degli utilimi, tutto sotto lo spirito cristiano".

Un gesto accolto con gratitudine da parte del presidente della casa di riposo, Sante Elisei: "Questo è stato un anno difficile, - spiega - abbiamo dovuto lottare per proteggere i nostri ospiti, abbiamo sofferto il distacco dai parenti, abbiamo dovuto chiudere le visite, ma abbiamo ricevuto forza da questi gesti di generosità che ci danno la forza per insistere, andare avanti e tenere duro".

Gli fa eco il primo cittadino Sandro Sborgia: "Una bella sinergia - dice - , un segnale forte di collaborazione e di integrazione tra le varie realtà del territorio. Sono iniziative che vanno nella direzione di aiuto a chi è più fragile. Il fatto di aver recuperato questi farmaci, che spesso hanno un costo elevato e vengono devoluti a chi ne ha bisogno, contribuisce a fare una persona migliore ognuno di noi. Sono gesti significativi che non costano molto, solo un po' di attenzione e solidarietà".

"Un bel gesto per Natale - la riflessione dell'arcivescovo Francesco Massara - verso gli anziani ospiti della casa di riposo. Ogni gesto di solidarietà è un momento di comunione tra territori. Il mio ringrazio va all'Ordine di Malta e a tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta.

GS


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Natale tempo di regali: a Camerino Babbo Natale in persona ha consegnato un bel numero di libricini ai piccoli del Nido comunale “La Coccinella.
La collaborazione tra la libreria Kindustria di Matelica, gli aderenti all’associazione Stella e il comitato di gestione dell’asilo nido, ha reso concreto la donazione, accolta con affetto ed entusiasmo da tutti i presenti.
bimbi e doni asilo nido
Tutto nasce dal gruppo volontari dell’associazione Stella che ha deciso di aderire al progetto #ioleggoperché, promosso dall'Associazione Italiana Editori, in collaborazione con i Ministeri dei Beni Culturali e dell'Istruzione, con le biblioteche e le librerie. Obiettivo del progetto , potenziare le biblioteche scolastiche  tramite  donazioni anche di privati. Tali iniziative, come ha sottolineato  il Presidente Mattarella, hanno "un grande valore culturale e civico, particolarmente in questo periodo in cui i rapporti interpersonali sono ridotti"
.

libri donati
“E’ proprio il valore culturale che volevamo sottolineare in occasione delle festività particolari che stiamo vivendo- afferma Clara Maccari, presidente dell’associazione Stella-. In una situazione di contatti sempre più rarefatti e a distanza, con questi libri che parlano di fratellini più grandi, di paure, di gioia e di fantasia, volevamo proprio dare questo messaggio di vicinanza e di comunità. Siamo molto soddisfatti perché in compagnia di Babbo Natale, seppure da una finestra e da debita distanza, abbiamo potuto vedere i sorrisi dei bambini. E’ stato davvero un momento di gioia- conclude Clara Maccari-; come associazione siamo contenti di essere riusciti a concludere positivamente questa iniziativa e lo siamo anche nei confronti dell’asilo comunale che sta facendo un lavoro davvero straordinario. Il grazie va all’amministrazione comunale e a tutto il personale che lavora nel nido”.
c.c.associazione 5tella e babo Natale

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Un Natale particolare anche per l'Avis di Castelraimondo che ha pensato di donare una mascherina con il logo dell'associazione a ciascun donatore.
Un modo per ringraziare i volontari per quanto fatto, ma anche per invogliare quante più persone possibile ad avvicinarsi alla raltà associativa.

Duplice la valenza della mascherina che, non solo rappresenta un dono per i volontari, ma che è servita anche a far lavorare gli esercenti del paese: "Il 2020 è stato un anno complicato - dice la presidente dell'Avis Elisabetta Torregiani - e con il direttivo abbiamo pensato di regalare ai nostri donatori una mascherina con il logo Avis per ringraziarli della loro partecipazione. Pur nelle grandi difficoltà di quest'anno, hanno donato il loro sangue ed il loro plasma e con la loro donazione hanno fatto tornare il sorriso a persone che ne avevano bisogno. Abbiamo deciso di far realizzare le mascherine dagli esercenti di Castelraimondo per aiutarli in questo momento difficile".

Nonostante il 2020 sia stato un anno difficile a livello sanitario e sociale, l'emergenza Covid ha spronato molti donatori ad avvicinarsi all'Avis: "È stato l'anno delle nuove inclusioni - commenta la presidente - , Non solo nuovi donatori, ma anche chi si era allontanato dall'Avis quest'anno ha deciso di tornare ad essere donatore. Questo ci ha fatto molto piacere. L'associazione è importante, sopratutto per essere vicini a chi ha delle patologie che richiedono trasfusioni. Ora con la necessità del plasma iperimmune siamo stati contattati dai nostri donatori che si sono prodigati ben volentieri a donarlo. L'obiettivo è quello di crescere sempre di più, tutti insieme".

GS

*Nella foto Elisabetta Torregiani con la mascherina consegnata ai donatori




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Nuovi casi di positività al Covid tra gli ospiti della casa di riposo di Sarnano: nello specifico sono risultati positivi 9 ospiti e 3 operatori, per un totale di 15 ospiti e 4 operatori positivi.

"La situazione è complessa - dice il sindaco, Luca Piergentili - stiamo lavorando di concerto con Asur, Usca e Pars, la cooperativa che gestisce la casa di riposo ed è impegnata h24 in questa situazione. Sappiamo bene che quando il virus entra nelle case di riposo tende a propagarsi.
Dopo i primi 6 positivi abbiamo messo in quarantena altri ospiti. Logicamente immaginavamo che i numeri sarebbero aumentati. Abbiamo fatto i tamponi nei tempi regolari, a distanza di 5 giorni per non avere risultati falsati. Dopo questi esami altri pazienti sono risultati positivi e sono stati messi in isolamento.
Ora - annuncia il sindaco - stiamo valutando la possibilità di trasferire almeno una parte dei pazienti positivi in altre strutture perchè con la crescita dei numeri rischiamo di non avere abbastanza spazio per tenerli in isolamento rispetto ai pazienti sani.
La situazione è sotto controllo dal punto di vista sanitario - tranquillizza Piergentili - .
Grazie all'Asur abbiamo ottenuto da oggi la presneza per 12 ore al giorno dei medici dell'Usca: un monitoraggio ulteriore per la struttura a cui si aggiungerà l'arrivo dei medici e infermieri militari, a cui stiamo lavorando, che darebbero supporto alla casa di riposo che lavora con meno personale per via dei contagi".

GS
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Treia e il Bracciale, protagonisti di Rai Storia nell'ambito della serie Tv "Italia. Viaggio nella bellezza". 
Il prossimo lunedì 28 dicembre alle ore 21.10 sul canale 54 di Rai Storia l'eredità immateriale dei giochi tradizionali verrà raccontata da Brigida Gullo  all'interno di "Il patrimonio in gioco"" con la regia di Eva Frerè. Dal Lancio del maiorchino siciliano al gioco del pallone col bracciale di Treia, i giochi antichi d’Italia, affondano le loro radici in tempi antichi e, grazie alla costanza e alla passioner delle loro comunità vengono ancora praticati e insegnati alle nuove generazioni.

Nella foto Danilo Tartari
Danilo Tartari
Nella serie di Rai Storia, il racconto prende il via dalla cornice del centro storico di Verona dove, ogni anno, si svolge il Tocatì, festival internazionale dei giochi di strada (cui Treia recentemente ha partecipato nel 2014,2016 e 2018): una vera e propria olimpiade dei giochi tradizionali, diffusi e praticati nelle comunità di gioco presenti soprattutto nei piccoli borghi d’Italia che riescono a conservare e preservare le antiche tradizioni. Il Tocati dal 2002 coinvolge moltissime realtà ludiche italiane, 50 giochi tradizionali italiani ed europei per un totale di circa 300 giocatori. Un impegno che non si esaurisce nell’organizzazione e nello svolgimento dell’evento, ma che si traduce nella ricerca minuziosa dei giochi tradizionali italiani compiuta da Aga, l’Associazione Giochi Antichi di Giorgio Paolo Avigo (vincitore del Premio Carlo Didimi durante la quarantesima disfida del bracciale nel 2018).

Lo scorso 25 marzo l’Italia ha inviato all’Unesco la propria candidatura per l’iscrizione del Tocatì al Registro delle buone pratiche di salvaguardia del patrimonio immateriale. Il gioco tradizionale è memoria, tradizione, linguaggio, uno spazio che consente l’incontro del passato con il presente e come tale va considerato patrimonio universale da proteggere e preservare per le future generazioni.

Nella foto Daniele Rango
Daniele Rango

Dopo il blocco del bracciale nel 2020 causa covid (sia la famosa disfida che le massime competizioni nazionali federali), Treia  guarda con ottimismo e fiducia al futuro, con la grande sinergia di amministrazione comunale, ente disfida, asd Carlo Didimi, quartieri. Tutti in campo per la storia, la tradizione, la cultura e l’agonismo  tramandati dal gioco del pallone col bracciale.
c.c. 

UN GIOCATORE IN ARENA



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A Sefro è stato adottato uno dei primi piani attuativi dell’intero cratere sismico. La ricostruzione post sisma del Centro Italia muove piccoli passi, ma non si ferma. Nel piccolo comune delle alte valli del Potenza e dello Scarzito, ci sono ben due borghi interamente devastati dal terremoto del 2016. Entrambi sono stati oggetto di perimetrazione, una sorta di zona rossa,  poiché la percentuale di inagibilità gravi rasenta il 100% degli immobili presenti.

Durante il consiglio comunale del 14 dicembre scorso, all’unanimità, l’intera assise ha approvato l’adozione dello strumento urbanistico per la frazione di Sorti-Cerreto, che ora consentirà ai proprietari di poter far partire la ricostruzione. Maggioranza e minoranza hanno infatti collaborato attivamente affinché questo strumento essenziale per la ricostruzione potesse vedere la luce in tempi brevi.

Grande soddisfazione del consigliere, con delega alla ricostruzione, Corrado Carminelli: “Siamo molto contenti di avere messo nero su bianco il percorso amministrativo che ora consentirà di avviare gli interventi di ripristino. Purtroppo, come abbiamo già detto, i tempi non sono brevi. Le norme prevedono percorsi articolati, ma ora siamo al punto di arrivo amministrativo e al punto di partenza edilizio. Speriamo di vedere presto impalcature e gru”. Si accoda anche il Sindaco Pietro Tapanelli: “Sicuramente siamo soddisfatti poiché è stato fatto un grande lavoro da parte dei nostri tecnici comunali e dello Studio Trampini di Cerreto d’Esi. Grande collaborazione anche da parte della minoranza che ha suggerito alcune correzioni, prontamente recepite prima della pubblicazione. Da oggi (NdR 20/12/2020), infatti, il piano attuativo è pubblicato e tutti gli interessati possono proporre osservazioni andando sul sito istituzionale del Comune. A breve seguirà approvazione definitiva, ma il piano è già operativo e la ricostruzione può iniziare”.

A Sefro è presente anche un’altra perimetrazione, quella di Sorti-Butino. “Qui la questione è molto più complessa, prosegue il Sindaco, in quanto ci sono importanti problemi di dissesto idrogeologico che indirizzano la prima analisi verso la delocalizzazione dell’intero abitato. La parola finale spetterà al Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione post sisma 2016 On. Legnini, al termine della mappatura degli immobili e del loro livello di danno, che entro febbraio dovremmo riuscire ad avere. Il consigliere Carminelli e i tecnici comunali stanno lavorando senza sosta per abbreviare quanto più possibile il complesso iter”.
c.c.
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Prosegue la sinergia tra Marche e Umbria. Le due regioni confinanti, la cui collaborazione è rafforzata dai collegamenti come la superstrada Valdichienti, guardano al futuro con determinazione.
Ieri mattina, a Palazzo Raffaello, si sono incontrati il governatore Francesco Acquaroli e la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. I due presidenti hanno condiviso una comune visione sullo sviluppo delle due regioni che sono assimilate da innumerevoli fattori non solo di natura geografica ma anche turistica, culturale ed economica. 


La decisione è stata quella di rafforzare subito la sinergia tra le due amministrazioni, programmando una riunione congiunta delle rispettive giunte regionali per il mese di gennaio.
Numerosi i temi principali e i progetti concreti che potrebbero essere oggetto di collaborazione e sinergia tra le due Regioni, a partire da quello infrastrutturale, dal completamento della Quadrilatero con la direttissima SS76 Ancona-Perugia, "un’arteria strategica - si legge nella nota della Regione - per rafforzare il collegamento fra i capoluoghi e tra i due territori regionali, così come il complemento della galleria della Guinza. Importante anche dar vita a collaborazioni economiche per lo sviluppo di filiere fra Piccole e Medie Imprese, progetti per l’internazionalizzazione e la programmazione comune dei fondi europei. Snodo cruciale - prosegue - lo sviluppo turistico con particolare attenzione alla valorizzazione delle sinergie fra Assisi e Loreto". Tema a cuore dei governatori anche quello della valorizzazione dell’Appennino e delle aree interne, a partire dalla ricostruzione delle aree colpite dal sisma e dal lavoro per avviare una Zes, zona economica speciale.

GS
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Per questo Natale particolare gli auguri dell'arcivescovo Francesco Massara e dei sacerdoti.
IL VIDEO--->
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Nel pomeriggio di oggi a Camerino l’amministrazione comunale ha dedicato uno spazio alle domande e alle osservazioni dei cittadini sul Programma Straordinario della Ricostruzione. Sul canale Youtube del comune, i camerti hanno potuto ricevere risposte su uno strumento che il sindaco Sborgia ha definito fondamentale per la ricostruzione della città. Il primo cittadino ha confessato di essere particolarmente soddisfatto per la massiccia partecipazione dei cittadini, per la puntualità dei loro interventi e soprattutto ha aperto alla minoranza: a breve il Programma sarà al vaglio del Consiglio Comunale, e Sborgia auspica la massima unità di intenti su un tema così delicato: “Penso che sia stato fatto un ottimo lavoro: abbiamo avuto la conferenza dei capigruppo qualche giorno fa, nella speranza di arrivare in Consiglio uniti su un tema così importante per la città. Massima apertura alla minoranza per quanto riguarda i suggerimenti che vorrà dare. È stato un momento di grande partecipazione e molto sentito, quindi posso solo felicitarmi con tutti i componenti dell'amministrazione comunale e con tutti coloro hanno lavorato a questo strumento, essenziale perché la città sia ricostruita”.

“Il Programma – ha proseguito il sindaco – è stato portato avanti come un processo partecipativo che potesse avere la massima condivisione. Questo incontro è nato per rispondere a tutte le osservazioni arrivate sulla proposta di PSR che stiamo per portare in consiglio. Molti gli interventi dei cittadini, segno che il Programma Straordinario e l'attività che stiamo portando avanti è particolarmente sentita: la cittadinanza è aggiornata e molto interessata a tutto il programma. Le proposte fatte sono state numerose e soprattutto tecniche, pertinenti e interessanti. Le abbiamo recepite, tradotte e inserite: si è parlato, tra l'altro, della Rocca del Borgia e del plesso di San Domenico, due immobili che caratterizzano la nostra città, con il loro interesse storico, artistico e culturale. Abbiamo accolto di buon grado anche le osservazioni più critiche, come quella sulle problematiche rilevate in via Pieragostini, nella zona di Santa Maria in Via, da sempre un punto critico per quanto riguarda la sicurezza”.

Red.
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