Notizie religiose nelle Marche
Ad un anno dall'inaugurazione del primo campo di Padel di Macerata, l'associazione della città raddoppia e programma per il prossimo 9 agosto l'inaugurazione del secondo campo, sempre in via Dante Alighieri.
Una crescita che segna, di fatto, il successo di uno sport da poco conosciuto ma che sta riscuotendo l'attenzione di molti appassionati, come spiega il presidente del circolo Tennis Team Torresi, Giovanni Torresi.
"Il 14 luglio dell'anno scorso inaugurammo il primo campo - dice - nel'incertezza di un nuovo sport e dopo un anno siamo stati costretti a costruire il secondo perchè un campo non basta più, visti i tanti appassionati che si sono avvicinati a questo sport. Ad ottobre lo copriremo così che ne avremo uno all'aperto e uno coperto. Con l'intenzione, ad aprile prossimo, di fare il terzo campo e dare la giusta risposta agli appassionati".
Così uno sport nato in Argentina circa 30 anni fa ha letteralmente conquistato l'Italia: "A Roma - spiega Torresi - tutti i campi da calcetto si stanno trasformando in campi di Padel, anche perchè non servono 10 giocatori ma solo 4. Il segreto è che è divertente ed è per tutti, dai bambini fino agli adulti".

GS

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Pubblicato in Sport
Mercoledì, 22 Luglio 2020 14:30

Caldarola piange Gianluca Seghetti

Purtroppo a volte il male ha la meglio anche su chi non si è mai arreso davanti alle prove che la vita gli ha messo davanti.
È stato così per Gianluca Seghetti di Caldarola che si è spento questa mattina all’ospedale di Macerata a seguito di un male che non gli ha lasciato scampo.
Un paese che resta attonito davanti a questa scomparsa e che si unisce al dolore della moglie Sonja e della figlia Asia, le donne con cui ha sempre creduto nel sogno della ristorazione nel paese dei cardinali Pallotta.

gianluca e sonia
Gianluca e sua moglie Sonja nella cucina del ristorante

Classe 1967, appassionato di calcio e super tifoso dell'Inter, amante della caccia, Gianluca, insieme alla sua famiglia, era proprietario dell’hotel - ristorante Te.so.ro. Proprio per la tenacia con cui aveva sempre portato avanti il suo lavoro era noto non solo nel suo paese, ma in tutta la regione: il sisma del 2016 aveva reso inagibili la sua casa, il ristorante e l’hotel. Con la passione per il proprio lavoro che lo ha sempre contraddistinto aveva combattuto per riaprire nella sede di viale Umberto I, in attesa che potesse partire la ricostruzione della struttura originaria.
Proprio l’estate scorsa era arrivato il primo passo verso quella normalità tanto attesa: la riapertura dell’hotel che aveva subito solo lievi danni era stata una festa piena di gioia e commozione allo stesso tempo per Gianluca, la sua famiglia e tutti i caldarolesi.
Una momento di gioia che non ha avuto molto seguito perché di lì a poco la malattia e la lotta verso un destino che non gli ha lasciato scampo hanno avuto la meglio.
Alla sua famiglia e ai suoi concittadini lascia l’esempio di un uomo dai valori profondi che ha dimostrato, seppur nel suo breve percorso di vita, che il lavoro onesto e l’amore per ciò che ci circonda rendono le persone migliori.
La camera ardente è stata allestita nella sala del commiato Rossetti a Tolentino e i funerali, per volontà dello stesso Gianluca, si celebreranno nella chiesa di Pievefavera venerdi mattino alle ore 9:30.

GS - f.u.

gianluca seghetti e sonia pontoni
Gianluca e sua moglie Sonja
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Scendono da 1000 a 100 le patenti ritirare per guida sotto l'effetto di stupefacenti o alcol.
È questo il bilancio dell'attività svolta dalla polizia con la soddisfazione del questiore Antonio Pignataro e della citadinanza che ha riconosciuto l'impegno nei controlli di prevenzione per la sicurezza stradale.

"Appena un anno fa - si legge nella nota della questura - le patenti ritirate erano state circa 1000, gli incidenti stradali erano stati numerosi specie nelle prime ore del mattino, quando  i giovani avventori usciti dai locali notturni si mettevano al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcoliche. Attualmente grazie ai numerosi servizi svolti a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica si assiste, quindi, ad un drastico abbattimento dei ritiri delle licenze di guida registrando una statistica di circa 100 provvedimenti.

Il messaggio di controllo da parte della Polizia è stato completamente recepito dai giovani - sottolinea la questura - , la maggior parte dei quali si riconosce e si identifica nella Polizia di Stato, individuando negli operatori dei  paladini che mirano a tutelare la comunità e che hanno dato ai loro genitori una sicurezza ed una tranquillità senza precedenti.

L’attività finora svolta ha determinato un punto di rottura rispetto al passato ed ha permesso di assicurare i massimi risultati conseguibili con la gratitudine dell’intera comunità per il lavoro svolto".

Risultati che faranno proseguire, senza soluzione di continuità, il protocollo operativo in atto ormai da mesi. Una prosecuzione necessaria anche nei mesi estivi durante i quali la ripresa della movida lungo il litorale marchigiano, caratterizzato dalla considerevole presenza di locali all’aperto, rappresenta terreno fertile per il riacuirsi di situazioni potenzialmente pericolose.

"L’impegno profuso - prosegue la nota - ha permesso non solo di contenere, relativamente all’area di interesse, la diffusione del virus, ma l’analisi dei risultati conseguiti effettuata alla riapertura dei locali ha evidenziato come, contrariamente alle aspettative ipotizzate, i casi di guida in stato di ebrezza sono rimasti contenuti e, se rapportati allo stesso periodo dello scorso anno, gli stessi risultano notevolmente diminuiti se non totalmente azzerati in determinati weekend".


GS
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L'approvazione del bilancio consuntivo nell'ultima seduta del consiglio comunale di Camerino ha scatenato critiche da parte del capogruppo di "Radici al futuro" Gianluca Pasqui soprattutto con riferimento allo stralcio dei residui attivi e alla loro gestione. Al riguardo interviene con la seguente nota, che pubblichiamo integralmente, il vice sindaco Lucia Jajani, che evidenzia subito i principali dati del bilancio.



In sintesi questi i principali dati di bilancio da evidenziare:

Totale disavanzo da ripianare anno 2019: euro - 2.462.473,60

Totale residui debiti finanziari al 31.12.19: euro 15.770.914,91

Debito medio per abitante: euro 2.360, 56

Totale debiti commerciali al 31.12.19: euro 6.045.145,26

Totale residui attivi al 31.12.19: euro 24.157.603,06



La percezione immediata è quella di un bilancio difficile, con un elevato valore di indebitamento ed una difficoltà cronica di cassa aggravata dalla gestione sisma in quanto l’ente anticipa somme che poi verranno rimborsate dalla Regione Marche solo dopo che si è provveduto a rendicontarle e nella sola ipotesi per cui tale rendicontazione venga ammessa.



Poco prima delle elezioni comunali è stato liquidato al comune un indennizzo assicurativo di 3 milioni di euro per danni relativi al sisma. La nuova amministrazione si è trovata a dover decidere sulla destinazione di tale ingente somma, decisione da prendere, come scadenza contabile, entro l’esercizio 2019, senza conoscere quelle che sarebbero state le relative risultanze. La scelta, quindi, costretta da tempi brevi, ha riguardato una lista di investimenti ritenuti in quel momento prioritari per la comunità, con la consapevolezza di una successiva, potenziale, revisione, alla luce dei risultati del rendiconto 2019 dalla natura dei quali non si poteva prescindere.

Il lavoro di rendicontazione svolto, che ha comportato un lungo e minuzioso lavoro da parte degli uffici, si è concluso con la definizione di un importante deficit di gestione che è andato a peggiorare la già gravosa situazione di disavanzo tecnico.

Di fronte alla necessità di ripianare tale risultato negativo, l’amministrazione si è trovata costretta a rivedere gli impegni inizialmente presi sull’investimento dei 3 milioni, decidendo di destinare solo una parte per opere pubbliche e la restante a copertura del disavanzo registrato.

Contrariamente a quanto sostenuto dalla minoranza, il citato deficit gestionale non è frutto di un’invenzione contabile volta a “(...) cercare buchi di bilancio quando buchi non ce ne sono(..)”, con il solo progetto politico di screditare la precedente gestione (non è questo l’interesse dell’attuale amministrazione), ma è il risultato di un lungo ed impegnativo lavoro di analisi e relativa rendicontazione che ci ha imposto, in ossequio al principio della prudenza ed a tutela delle finanze pubbliche, la linea contabile adottata.

Ci è stato contestato “di aver stralciato male residui attivi non prescritti ed ancora esigibili” con il solo scopo di peggiorare il risultato di bilancio a discredito di chi ci ha preceduto.

A chiarimento dei meno esperti in materia, i residui attivi sono crediti che il Comune vanta nei confronti di terzi a fronte di entrate accertate, ma non ancora riscosse. Ogni anno, in sede di rendiconto, ne viene fatta una ricognizione per valutarne la cosiddetta affidabilità, ovvero l’effettiva possibilità di riscossione. Questo perchè, nonostante la sussistenza del titolo giuridico che ne legittima la riscossione e giustifica la presenza in bilancio, potrebbero, per altri motivi che possono emergere solo da un’attenta ricognizione degli stessi, essere valutati come di dubbia esazione.

Il bilancio del comune di Camerino presentava crediti di anni molto vecchi (2011 e seguenti), che fino ad oggi, quindi, non sono stati mai riscossi. Questo stato di fatto evidenzia un’ oggettiva difficoltà nel loro recupero, anche se tutti accompagnati dal relativo titolo giuridico. Il lavoro di stralcio effettuato è servito a prendere atto di tale criticità, accantonando risorse volte all’eventuale ripiano nel caso in cui si verifichi il definitivo mancato incasso. Nel momento in cui si otterrà relativa riscossione (per talune partite sarà improbabile), le somme incassate torneranno a beneficio del saldo di cassa, con un risultato a questo punto oggettivamente accertato e non presunto.

Un comportamento, quindi, di dovuta prudenza a beneficio e non danno della salute delle finanze comunali.

Ci è stato anche contestato di aver preso “un mutuo per pagare le bollette”. Tradotto in termini tecnici, a fronte di debiti commerciali al 31.12.19 per totali euro 6.045.145, ancora da pagare, il comune ha richiesto l’anticipazione di liquidità prevista per legge proprio per onorare immediatamente parte di tali debiti, a sostegno delle imprese creditrici degli enti locali già fortemente penalizzate dalle drammatiche conseguenze dell’epidemia Covid-19. Non si è trattato quindi di nuovo indebitamento, bensì di trasformazione dello stesso da commerciale a finanziario, con il vantaggio di poterlo rateizzare in 30 anni piuttosto che sostenerne il carico in un’unica soluzione (impossibile anche perchè se ce ne fossero state le possibilità sarebbero stati pagati) e di liquidare immediatamente quante più imprese creditrici possibili, attualmente in grande difficoltà.

Ci è stato anche contestato di non avere le idee chiare, “(...) perchè se è vero che ci sono tutte queste difficoltà economiche non si avrebbe dovuto spendere un solo centesimo del rimborso assicurativo (..)”. Sarebbe stato facile non spendere niente o spendere tutto, facile perchè avrebbe prescisso da qualsiasi analisi e considerazione che, se correttamente fatta e valutata, necessariamente avrebbe imposto, come correttamente affermato da qualcun’altro, “un colpo al cerchio ed uno alla botte”. E’ questo l’obiettivo che abbiamo cercato di perseguire: non privare la comunità di alcune importanti opere (piscina, rifacimento della strada Mergnano/Mecciano e Ponti/Canepina, terza via di fuga giardini della Rocca, manutenzione straordinaria struttura ricettiva in loc.Morro) che solo approfittando dell’indennizzo assicurativo possiamo permetterci di sostenere e nello stesso tempo cercare di porre parziali rimedio alle criticità di bilancio evidenziate.

E’ vero anche che è stata una scelta sofferta, analizzata in tutti i possibili scenari percorribili, cercando di prevedere tutte le potenziali conseguenze che ne fossero derivate e per questo siamo stati “accusati” di non averci dormito la notte. Ebbene sì, abbiamo sentito tutto il peso e la responsabilità di questa decisione cercando di scegliere la via migliore per il bene della comunità con il minor livello di approssimazione possibile, ma questo non penso che possa essere considerata una colpa.
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Non si è fatta attendere la replica dell'ex assessore di Tolentino Alessandro Massi, in rappresentanza dell'associazione Tolentino Popolare, che ha voluto dire la sua a seguito delle risposte di Andrea Crocenzi e Silvia Tatò sulle critiche mosse dall'associazione in merito alle decisioni prese per il centro storico.

Lo scontro, cominciato da una nota di Tolentino Popolare che condannava le scelte dell'amministrazione sul Premio Ravera e sui commercianti del centro, sembrava terminato con le risposte dell'assessore alla Cultura e del consigliere con delega al Commercio, ma alcune affermazioni non sono proprio andate giù al fondatore dell'associazione nata a marzo 2017 che, nella sua lista civica all'ultima tornata elettorale, candidò proprio Crocenzi e Tatò.

"Ex nihilo nihil" Con la citazione latina di Lucrezio che appare nel cantiere di Villa Gabrielli, Alessandro Massi esordisce per "testimoniare - dice - il nulla della loro attività amministrativa" e risponde all'ultima affermazione di Silvia Tatò.

"È chiaro il riferimento al sottoscritto - afferma Massi - quando dice di aver fatto più di chi a parole ha praticato attività amministrativa per 7 lunghi anni. Ero io il consigliere delegato alla Cultura e lei sta beneficiando di un lavoro fatto da me prima e da Alessia Pupo poi. Ha terminato attività che erano state avviate prima della sua nomina. Popsophia è arrivata a Tolentino grazie al mio impegno. La Tolentino Brickart è stato un progetto su cui ha lavorato Silvia Luconi e in merito alla mostra inaugurata negli ex locali commerciali non ho problemi a dire che si tratta di un bel lavoro e che è stato fatto bene, così come mi sono complimentato con Silvia Tatò per l'idea della biblioteca online durante la pandemia".

Poi una risposta al veleno in merito alla sua candidatura: "Sono stato io a chiederle di candidarsi - afferma - dopo che nella precedente esperienza politica aveva preso una sola preferenza. Insieme a Crocenzi portano avanti il simbolo dell'associazione che li ha espulsi: avrebbero dovuto lasciarlo e costituire un loro gruppo perchè hanno preso una strada diversa dalla nostra.
Hanno continuato ad utilizzare il simbolo senza autorizzazione e noi siamo interevnuti nel rispetto degli associati.
Il simbolo non apartiene a Crocenzi e non è certo lui che deve concedercelo".

Massi si sofferma poi sulla questione del centro e dei commercianti: "Non è affatto vero che non ci siamo impegnati per le attività produttive e per il centro: è un tema sucui abbiamo puntato sin dall'inizio della campagna elettorale e portato avanti fino ad ora con la campagna per la scuola don Bosco e con progetti a cui tuttora stiamo lavorando. A dicembre scorso abbiamo organizzato un convegno sul tema e, sebbene avessimo invitato l'amministrazione, nessuno si è presentato. Proprio loro, venendo meno al programma dell'associazione, hanno tradito le aspettative dei cittadini.
Sono loro che dovrebbero mettere da parte tutto questo rancore per pensare al bene comune. Dovrebbero essere rispettosi delle associazioni e dei cittadini".

Infine la sferzata sulla posizione di Crocenzi in merito ai componenti della Commissione Attività Produttive: "Dal nostro punto di vista è solo lui che dovrebbe dimettersi dal momento che occupa un posto in consiglio comunale grazie all'elezione nella nostra lista di cui non fa più parte, nonostante questo non gli abbiamo mai chiesto di farlo, ma non si permetta di chiedere di farlo ad altri".

GS
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Martedì, 21 Luglio 2020 16:44

Gobbi: "L'ASSM ha un bilancio in attivo"

Assemblea dei soci della ASSM, l'azienda specializzata nel settore multiservizi, per l'approvazione del bilancio e il rinnovo del consiglio di amministrazione. Confermati i vertici dell'azienda con in testa il presidente Stefano Gobbi, l'amministratore delegato Graziano Natali, i consiglieri Rosalia Calcagnini e Roberta Capotosti. L'unica novità riguarda il consigliere che rappresenta i 5 comuni soci, Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona, con l'ingresso del dottor Francesco Di Biagi al posto del geometra Alessandro Butinelli.
"Un bilancio assolutamente sano - le parole del riconfermato presidente Gobbi - con un utile di circa 600 mila euro, con la messa in riserva dell'attivo di bilancio". L'assemblea ha anche fatto il punto della situazione post lokdown e tracciato gli obiettivi futuri. "In ballo ci sono 3 grandi progetti - continua Gobbi - Il primo, già in parte avviato, quello delle Terme, con la riqualificazione dell'Hotel Marche, acquistato dal comune, cui si aggiungono il rifacimento della piscina di supporto a quella già esistente e la riqualificazione del depuratore per renderlo ancor più efficiente e funzionale".

f.u.
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Martedì, 21 Luglio 2020 15:51

Consiglio comunale: il bilancio divide

L’approvazione del bilancio consuntivo 2019 è stato il centro della discussione nel consiglio comunale di Camerino. “Una seduta importante – l’ha definita il sindaco Sandro Sborgia – nella quale abbiamo operato un riaccertamento dei residui attivi che abbiamo deciso di stralciare per una cifra che si aggira intorno al milione di euro e la cui esigibilità è quasi del tutto compromessa. Per questo, attraverso lo stralcio prudenziale di tali residui, abbiamo anche provveduto a mettere al sicuro la situazione di bilancio. Certamente cercheremo di recuperare il più possibile anche se, visto il lungo tempo trascorso, sarà molto difficile riuscire ad incamerare. Inoltre sono stati affrontati altri temi riguardo alle strategie future dell’azione amministrativa, rispondendo anche alle mozioni presentate dalla minoranza. Continueremo a lavorare cercando di dare ai cittadini quelle risposte che attendono ormai da lungo tempo”. Nessun periodo di riposo, dunque, nell’azione amministrativa della maggioranza che lavora alla preparazione del bilancio di previsione che sarà presentato all’assise comunale entro la prima decade di agosto

pasqui

Lo stralcio dei residui attivi deciso dalla maggioranza non è una scelta dovuta, ma assolutamente politica – esprime così la propria contrarietà il capogruppo di “Radici al futuro” Gianluca Pasqui – E’ stata presa una strada che porterà conseguenze molto serie in futuro per la nostra comunità. I residui, a mio parere, potevano e dovevano non essere stralciati visto che sono tutti con titolo giuridico per poter esigere il credito. E’ stata scritta una pagina bruttissima nella storia amministrativa della città anche perché se fosse vero quanto affermato dal sindaco lo stesso dovrebbe spiegare come mai tra i residui stralciati, e quindi non esigibili, ci sono anche somme che attualmente vengono riscosse dal comune. Tutto ciò è stato possibile grazie ai 3 milioni di euro che l’amministrazione Pasqui ha lasciato. Cifre che derivano dalle assicurazioni che riguardavano il terremoto e che siamo riusciti ad ottenere che potessero essere riscosse a prescindere dai soldi della ricostruzione. In futuro questi soldi non ci saranno più e, di conseguenza, mancherà quel valore economico che andrà a sopperire ad altri residui che dovranno essere stralciati. Una presa di posizione che va a ad imbrigliare, bloccare, paralizzare il bilancio del comune di Camerino”.

f.u.
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Botta e risposta tra l’associazione Tolentino Popolare e l’assessore alla Cultura Silvia Tatò insieme al consigliere con Delega al Commercio Andrea Crocenzi. L’associazione, nata dopo il ‘divorzio’ tra la maggioranza e l’ex assessore Alessandro Massi, ha infatti condannato le scelte dell’amministrazione in merito alle attività estive ed al rilancio del centro storico, con una nota a firma dei tre componenti della Commissione sviluppo economico e attività produttive del Comune, Fabio Montemarani, Diego Aloisi e Paolo Maiolati.
Sono ferme le risposte di Crocenzi e Tatò che specificano come non amino mettere in mostra le azioni fatte ma, chiamati in causa, ne approfittano per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Per quanto riguarda la destinazione dei fondi per gli eventi culturali del 2020 – esordisce Silvia Tatò - non sono stati destinati al solo Premio Ravera, perché l’intera estate non sarà povera di eventi, con un calendario pubblicato a breve, nonostante le restrizioni Covid.
Purtroppo i tempi per l’organizzazione del programma estivo si sono dilatati a causa del susseguirsi delle diverse prescrizioni anti Covid da parte del Governo. Inoltre anche la predisposizione dei piani di sicurezza ha richiesto tempo e spese molto importanti. Sul fatto che si potevano coinvolgere le associazioni – aggiunge – preciso che l’amministrazione è aperta e pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio e a supportare le iniziative culturali da esse proposte. Nel mese di luglio infatti, abbiamo contribuito all’iniziativa del Circolo culturale Tullio Consalvatico presieduto da Franco Maiolati che propone, come lo scorso anno, il DiVento festival nel centro storico di Tolentino. Sosteniamo l’Associazione Tolentino Jazz, con ben due serate nel centro storico, l’Associazione Musicamdo Jazz con un tributo musicale sempre in centro e riceviamo le performance musicali gratuite dell’Associazione Orchestra di fiati di Macerata per una serata in piazza.
Le associazioni che hanno volontà e spirito di iniziativa vengono ascoltate e, nei limiti delle disponibilità economiche, sostenute e valorizzate”.
Poi la risposta al rilancio del centro storico: “Ci siamo concentrati sulla valorizzazione e promozione del nostro patrimonio culturale attraverso le seguenti iniziative: un nuovo allestimento delle opere chiuse nell’unica sala inagibile del Miumo, dimenticato dopo 4 anni dal sisma; abbiamo fatto in modo che Tolentino fosse presente sui social di Marche Tourism e Tesori delle Marche, oltre che sul blog ufficiale della Regione Marche; aumentato le visite con gli investimenti social legati ai musei; stiamo realizzando il nuovo sito di Tolentino Musei e un’app di Tolentino tanto che oggi rileviamo un aumento delle visite ai nostri musei di circa il 40% al Castello della Rancia e 20% al Miumor nel solo mese di giugno. Certo – confida - si può e si deve migliorare nell’offerta ai turisti ma non siamo fermi a guardare ci stiamo attivando a 360 gradi. In sinergia con l’assessore Silvia Luconi ed il consigliere Monia Prioretti, abbiamo dato vita alla mostra “Il Volto di una Città. Tolentino tra ‘700 e ‘800” e ci accingiamo ad aprire una sala lettura per ragazzi e bambini presso la ex centrale del Ponte in una location incantevole per natura e valore storico culturale. Nel periodo del Covid abbiamo attivato la biblioteca on line; lo scorso anno, per rilanciare il centro storico, abbiamo portato Popsophia al teatro Vaccaj e al Politeama con una grande risposta di pubblico, così come l’ha avuta la mostra Tolentino Brickart. Le scelte politiche sulla cultura possono essere più o meno condivisibili – conclude l’assessore - , sicuramente però non si può negare un fortissimo e dedito impegno da parte del mio assessorato nel solo anno e mezzo di pratica amministrativa. Abbiamo sviluppato più progetti culturali noi di chi a parole ha praticato attività amministrativa per 7 lunghi anni.
Andiamo avanti con tanti altri progetti in cantiere che vedranno la luce nei prossimi mesi grazie alla dedizione sinergia e collaborazione dell’ufficio cultura e degli altri assessorati”. Le fa eco il collega Crocenzi con cui sottolinea come “Non abbiamo ricevuto richieste da parte ci commercianti su eventuali eventi pomeridiani e, se ce ne fosse bisogno, saremmo disponibili a discuterne. Per quanto riguarda i 200 euro per le attività di somministrazione e bevande ritenuti irrisori da parte dell’associazione, vorrei ricordare – dice Crocenzi – che la stessa delibera prevedeva 100 euro ad attività anche la scorsa estate, ma evidentemente era sfuggita all’associazione Tolentino Popolare dal momento che all’epoca non ci furono proteste. Sono felice che la Commissione delle attività produttive abbia deciso di riunirsi – aggiunge – peccato che venga fatto per la prima volta dopo tre anni e che, essendo tale consulta ad indirizzo politico, la presenza dei tre rappresentanti dell’associazione conferma l’appoggio ad una amministrazione che hanno detto di non sostenere dopo l’uscita di Massi. Se così non fosse dovrebbero dimettersi. Ritengo che l’associazione continui ad essere spietata nei confronti dell’amministrazione, senza mai contribuire al bene fattivo per la città. Non hanno mai proposto alcuna idea e quando ci hanno provato hanno fallito mettendo sul piatto una misura a favore dei commercianti che era già stata varata dal Governo”.
Infine la sua posizione in merito alla Tolentino Popolare che vede oggi, in città, la lista civica e l’omonima associazione: “Visto il momento di difficoltà che stiamo vivendo – conclude Crocenzi – credo che l’associazione dimostri di avere più a cuore il simbolo che il bene della città, ma ci tengo a tranquillizzarli perché quando vorrò glielo lascerò, mantenendo però fede agli impegni presi con i cittadini. Tolentino Popolare non è il problema della nostra città”.


Giulia Sancricca

Pubblicato in Politica
Sarà inaugurato sabato 25 luglio alle ore 18:00 il nuovo Centro di Comunità di Ussita, donato da Papa Francesco, a cui sarà intitolata la nuova struttura.
Ricorderanno tutti l’emozione dell’arcivescovo Francesco Massara nell’annunciare, il 16 giugno 2019, giorno della visita di Papa Francesco a Camerino, la volontà del Santo Padre di donare questa struttura ad uno dei paesi del Maceratese più colpiti dal sisma, ed oggi quella promessa è divenuta realtà.
Un gesto che rappresenta sicuramente un segnale di speranza per una popolazione duramente provata e che, all’interno della comunità,svolgerà la doppia funzione di luogo d’incontro e di celebrazioni liturgiche.
Realizzata in località Fiuminata, vicino al parco Ruggeri, la struttura che porta il segno di Papa Francesco è stata resa possibile grazie ai cospicui contributi dell’arcidiocesi di Bologna, attraverso i proventi della ditta FAAC Spa, della Fondazione Saint-Gobain Initiatives ed Evolvere Spa Società Benefit.

Il progetto di quella che sarà una “casa di comunità” è stata affidata all'ing. Ernesto Minnucci e all'Arch. Daniele Piccirillo della Minnucci Associati srl, mentre la direzione dei lavori è stata seguita dall'ing. Carlo Morosi, al contempo responsabile della sicurezza. La realizzazione del manufatto di circa 120 metri quadrati è stata eseguita dalla ditta M.I.C. srl del Gruppo Gravina.
Papa Francesco aveva certamente intuito l’importanza di un Centro di Comunità come strumento per superare insieme le difficoltà di chi ha perso tutto; e se la ricostruzione della comunità sembrava già una priorità l’anno scorso, oggi dopo il Covid è diventata fondamentale e la consegna di questo dono ad Ussita avviene proprio nel momento in cui, probabilmente, se ne sente maggiormente il bisogno.

“La ricostruzione materiale non può prescindere dalla ricostruzione dei cuori delle persone – sottolinea Monsignor Francesco Massara nel ringraziare per il nobile gesto Sua Santità e tutti i benefattori che hanno contribuito alla sua realizzazione - . Credo che l’inaugurazione di questo spazio rappresenti un’occasione di gioia e di rinascita per l’intera popolazione. E’ un atto di generosità che accende una luce su un tessuto sociale profondamente ferito, con l’obiettivo di rinsaldare le relazioni umane e consolidare lo spirito di comunità. Una struttura che diventa strumento per favorire il ritrovarsi delle persone, affinché dall’incontro possano nascere momenti di serenità, di gioia, di preghiera”.



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Attimi di paura a Castelsantangelo sul Nera per una cinquantenne che, per cause in corso di accertamento, è caduta nelle immediate adiacenze della Sae in cui vive dopo il terremoto del 2016. Immediato l'allarme dei vicini, che hanno trovato la donna sanguinante a terra, con i sanitari che, giunti sul posto, hanno allertato l'eliambulanza per il trasporto all'ospedale regionale di Torrette. Nella caduta, infatti, la donna ha riportato diversi traumi che hanno indotto i sanitari a disporne il traferimento presso il nosocomio dorico. Da accertare le cause della caduta che potrebbe essere stata accidentale o conseguenza di un malore.

f.u.
Pubblicato in Cronaca

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