Notizie religiose nelle Marche
Sono diversi i tolentinati candidati alle prossime elezioni regionali, ma l'associazione Città in Comune, nata dopo le elezioni amministrative di Tolentino dall'omonima lista, ha le idee chiare e ha deciso di sostenere la candidata Barbara Salcocci della lista Dipende da noi.
"Le imminenti elezioni regionali di settembre - scrive l'associazione in una nota - daranno ai cittadini la possibilità di rinnovare la classe dirigente regionale e di imprimere una svolta significativa alle politiche pubbliche in atto da almeno un decennio nelle Marche. L'associazione Città in Comune, nata anche per contribuire ad un profondo rinnovamento a livello locale, ha da sempre cercato di riunire le esperienze più avanzate della sinistra coerente capace per competenze e onestà di proporre un'idea di governo locale frutto di partecipazione, di coinvolgimento e di una pratica democratica capace di neutralizzare le autoreferenzialità delle istituzioni. Fatte queste necessarie premesse, prendendo atto della chiusura del PD, incapace di aprirsi ad una società molto più articolata rispetto alle semplificazioni mediatiche, Città in Comune esprime il proprio sostegno alla lista "Dipende da Noi", per Roberto Mancini candidato presidente, ed in particolare per Barbara Salcocci, amica, compagna e testimone in prima persona, insieme agli altri tremila sfollati di Tolentino, delle storture della gestione dell'emergenza a livello regionale e dei costanti fallimenti dell'amministrazione Pezzanesi a livello locale". 

Duro l'attacco dell'associaizone al Partito Democratico ed al centro destra: "È necessario restituire ai cittadini un salutare "bagno di realtà", evitando le semplificazioni che il PD regionale da un lato, ed il centrodestra che governa la maggioranza dei comuni anche all'interno del cratere dall'altro, Tolentino incluso, vorrebbero ostentare".

L'associazione non fa sconti e attacca il governatore regionale uscente, così come il sindaco di Tolentino: "Sono di fatto fuori luogo gli appelli al "voto utile", quando è evidente che i migliori alleati del governo Ceriscioli sono state proprio quelle amministrazioni di centrodestra che tutto hanno fatto fuorché dare una risposta ai cittadini ed ai territori. Come giudicare altrimenti il regalo fatto dalla Giunta regionale uscente alla Giunta Pezzanesi per l'acquisto di un capannone neanche accatastato per il doppio del valore reale? Elargizioni di denaro pubblico per assecondare la visione distorta del "nostro" primo cittadino di realizzare una sorta di Tolentino 2, col drammatico risultato che ad oggi i terremotati sono ancora senza uno straccio di abitazione di emergenza o peggio, sono ancora ammassati nei container, a quattro anni da quei drammatici giorni".

GS
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Quella del 24 agosto è una data che ricorderà per sempre momenti che hanno cambato la vita di molte persone. A quattro anni dalla prima delle terribili scosse di terremoto che hanno segnato il Centro Italia è la presidente del Comitato 30 ottobre, Flavia Giombetti, a pensare alle vittime che ci sono state e ai sopravvissuti: "Purtroppo è una data che ci ha segnato - dice - e ha cambiato la vita di molte persone. Noi il 24 di agosto quella scossa l'abbiamo sentita 'di riflesso' perchè l'epicentro e la distruzione sono state ad Amatrice, Arquata e Pescara del Tronto, dove sappiamo che molti hanno perso la vita. Ho avuto modo di parlare con tanti sopravvissuti: madri che hanno perso figli, persone che hanno perso i propri cari e devo dire che davvero non ci sono le parole per descrivere quello che ho provato, io personalmente, parlando con loro. E' una ferita che ogni anno si riapre anche perchè stiamo assistendo al nulla. Sono ferite che restano aperte".

C'è delusione tra i terremotati nell'attendere la ricostruzione tanto annunciata: "Il nuovo Commissario chiede la speranza - prosegue Flavia Giombetti - , chiede ai terremotati di sperare ancora che qualcosa possa avvenire. Da parte nostra posso dire che la speranza, dopo quattro anni, si affievolisce. Sentiamo sempre parlare di burocrazia, ma dietro a questa scusa c'è la vita di tante persone che negli ultimi anni hanno vissuto nelle SAE o, ancora peggio, nei container come a Tolentino". 

Un tema, quello della ricostruzione, che rischia ancora una volta di diventare strumento di campagna elettorale anche per la Regione Marche: "Il rischio lo vediamo - ammette - . Io non vorrei fare polemica su questo, ma il mio pensiero è che di squali ce ne sono tanti. Il sisma è stato ed è anche oggi strumento di campagne elettoriali. Mi dispiace sentire o leggere di persone che solo oggi si spendono per il terremoto come se nulla fosse accauto prima, non si fa la campagna elettorale sulla pelle delle persone, sui paesi che non ci sono più e sugli annunci di chi promette che ricostruirà. I terremotati sono stati utilizzati sempre, in ogni propaganda, questa battaglia non si vince così".

GS
Pubblicato in Cronaca
Al termine della Recita dell'Angelus in piazza San Pietro, affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre ha voluto oggi dedicare un pensiero  a tutte le popolazioni del Centro Italia, ancora in sofferenza a causa del sisma.
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Nell’approssimarsi della data che segna i 4 anni dalle prime scosse devastanti della notte del 24 agosto 2016, Papa Francesco ha rinnovato la preghiera per le famiglie e le comunità che hanno subito maggiori danni, rivolgendo a loro il suo pensiero, affinchè possano andare avanti con solidarietà e speranza. Nelle parole del Papa anche l'augurio che si acceleri la ricostruzione affinchè la gente possa tornare a vivere serenamente nei bellissimi territori dell’appennino.

Parole subito accolte con affetto dall'Arcivescovo Francesco Massara, a sua volta sempre in prima linea per alleviare e risolvere ogni difficoltà delle comunità terremotate
“ Dal profondo del cuore - ha detto Mons. Massara- sento di ringraziare il Santo Padre per l’attenzione che ha sempre avuto per i territori feriti dal sisma e per questo pensiero che ha voluto dedicare loro, durante l’Angelus in piazza San Pietro, Lo interpretiamo come  ulteriore segno di una costante vicinanza e da stimolo ad andare avanti con fiducia". 
c.c.


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David Grillini, Giovanni Porcarelli e Marco Zamparini. Sono questi i tre candidati in lizza per la carica di Sindaco a Cerreto D’Esi. I nomi dei candidati alla poltrona di Primo cittadino e alla carica di consigliere comunale sono, dunque, noti e spetterà ai cerretesi, il 20-21 settembre prossimi decidere chi vincerà e che, quindi, governerà per i prossimi cinque anni.

Cerreto DEsi Bene Comune logo

Il primo candidato a essersi ufficialmente presentato è l’ex rappresentante del Partito Comunista dei Lavoratori, Marco Zamparini, che ora guida come candidato alla carica di Primo cittadino, la lista Cerreto D’Esi Bene Comune. I cui nomi sono: Ayoub Baghdad, Simone Boa, Maurizio Cimarossa, Giulia Cola, Mattia Devito, Alvaro Galdelli, Chiara Mazzarini, Mara Moretti, Riccardo Pellegrini, Emanuele Porcarelli, Luca Torselletti, Roberta Zappaterreni.

Cambiamenti Logo


Il secondo aspirante Primo cittadino è David Grillini, sostenuto dalla lista civica Cambiamenti nella quale sono presenti candidati civici e del Pd cerretese: Michela Bellomaria; Adele Berionni; Enrico Biondi; Roberto Burini; Daniela Carnevali; Sandro Cimarossa; Daniele Conti; Consuelo De Amico; Luciano Mari; Giovanni Montanari; Francesca Stridi; Stefano Stroppa.

Sviluppo Solidarieta Progresso per Cerreto DEsi logo


Il terzo candidato è il sindaco uscente, Giovanni Porcarelli, che tenta il bis. A sostenerlo la lista civica Sviluppo, Solidarietà, Progresso per Cerreto D’Esi: Federica Aquilanti, Danilo Bisolfati, Donatella Bucci, Giacomo Calabrò, Katia Galli, Pamela Grillini, Daniele Lazzari, Gianmarco Lodovici, Giovanni Martino, Manuel Pupilli, Floriano Rossolini, Daniele Santoni.

f.u.
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Sabato, 22 Agosto 2020 20:13

A Visso "una serata per ricominciare"

Domenica 23 agosto a partire dalle ore 18,00, nel centro storico di Vissol’Associazione “OPERAZIONE RICOMINCIAMO”, con il patrocinio del Comune di Visso e la collaborazione della Pro Loco di Visso, presenta l’evento "Una serata per ricominciare".
I
n occasione delle celebrazioni per ricordare i quattro anni dal sisma del centro Italia, Piazza Martiri Vissani, una delle 26 zone rosse delle Marche, ospita un momento di condivisione fortemente voluto da “OPERAZIONE RICOMINCIAMO”, l’associazione di Casalmaiocco in provincia di Lodi, nata subito dopo il sisma dell’ottobre 2016 per portare solidarietà alle persone e ai territori più colpiti. Molti i viaggi solidali realizzati in questi anni dai volontari dell’associazione. Il Presidente Vanes Moro ci tiene a ricordare che il gruppo privato ha consegnato viveri, generi di prima necessità, vestiario e fondi alle popolazioni dell'Appennino Umbro-Marchigiano direttamente, andando con propri mezzi a casa delle persone o nei luoghi dove erano ospitate. Nel tempo la collaborazione con il territorio si è consolidata anche con l’acquisto di prodotti enogastronomici, pacchi solidali, realizzazione di mercatini in Lombardia e occasioni istituzionali, ospitando delegazioni marchigiane. Un’operazione di grande amicizia che ha permesso di creare una rete reale tra la gente residente in diversi comuni terremotati. “A 4 anni dal sisma, siamo lieti di ospitare a Visso Operazione Ricominciamoun'associazione che non vuole farci dimenticare e che si rende molto attiva per il territorio. Nel rispetto della sicurezza e del distanziamento sociale, l'ingresso sarà consentito solo a circa cinquanta persone, che dovranno prenotare il proprio posto.” Queste le parole di Patrizia Serfaustini, vicesindaco di Visso, commentando l’evento che vedrà sul palco l’alternarsi di letture teatrali a momenti musicali grazie agli artisti Giulia Merelli, attrice e insegnante di teatroMarco Meo, del gruppo Lu Trainanà e Cristian Latiniche presenteranno canti e suoni della tradizione popolare marchigiana; Lele Borghi, vicino all’associazione promotrice dell’evento, eclettico polistrumentista e cantautore di Reggio Emilia, che proporrà canzoni e racconti.A presentare il pomeriggio, che vedrà anche momenti istituzionali, la giornalista Barbara Olmai. A contribuire all’organizzazione del pomeriggio, anche il coordinatore del gruppo della Protezione civile di Camporotondo di Fiastrone, Vincenzo Sambuco e professionisti locali che assicureranno la diretta video facebook sulla pagina dell’associazione “OPERAZIONE RICOMINCIAMO”, per permettere anche ai numerosi sostenitori della realtà lombarda di seguire l’evento, trasmesso anche in diretta radio sulle frequenze di Radio C1 inBlu (90.6 - 99.4 - 101.8 – 103) e in streaming sul sito www.radioc1inblu.it.

L'evento sarà trasmesso in diretta sulle frequenze di Radio C1...inblu
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Sabato, 22 Agosto 2020 19:01

Incendi sterpaglie in Apiro e a Recanati

Due distinti incendi di sterpaglie hanno richiesto un lungo lavoro dei Vigili del Fuoco impegnati con più mezzi e uomini per avere ragione delle fiamme. Il primo si è sviluppato in contrada Piaggia nel comune di Apiro. Le operazioni di spegnimento hanno visto operare la squadra di Macerata intervenuta con un'autobotte e tre mezzi e la suadra di Apiro sul posto con altri tre mezzi. Interessata un'area di circa quattro ettari. 
Meno laboriose le operazioni di spegnimento del rogo che ha interessato un canneto in località Chiarino nel comune di Recanati. Sul posto le squadre di Macerata  con 3 mezzi e di Civitanova intervenuta con un mezzo.
c.c.
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A quattro anni dalle prime scosse del 24 agosto 2016 che hanno seminato morte e distruzione ad Amatrice, Accumuli e Arquata del Tronto, il Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini lancia la sfida delle nuove regole  pronte ad entrare a pieno regime, per imprimere un segnale di vera partenza nei lavori di ricostruzione. Emanate oggi 3 nuove ordinanze per i Programmi Straordinari di ricostruzione nei comuni più colpiti, per la semplificazione nella ricostruzione delle Chiese, per la riorganizzazione interna della struttura commissariale. Ne ha informato lo stesso Commissario Giovanni Legnini nel corso di una conferenza stampa, occasione per diffondere un Rapporto sullo Stato di avanzamento della ricostruzione privata e pubblica nel centro Italia, attraverso la pubblicazione di dati che tracciano un bilancio di 5325 progetti approvati nei quattro anni trascorsi, di cui 2544 già realizzati e 2758 cantieri di ricostruzione privata in corso. "Le opere pubbliche finanziate sono 1405, delle quali concluse solo 86 e i cantieri aperti attualmente sono 85. Il nostro obiettivo- ha detto Legnini- è di incrementare in misura sempre maggiore nei prossimi 6 mesi e di vedere aperti almeno 5000 cantieri privati e pubblici per la prossima primavera, con un ritmo crescente nei mesi e negli anni successivi".  Nel primo semestre 2020 la ricostruzione, che già procedeva molto lentamente, è stata pesantemente condizionata dal blocco delle attività causato dall'emergenza Covid; solo il 6,5 per cento delle case danneggiate è stato ricostruito e su 80 mila edifici lesionati sono state presentate all'incirca 14 mila richieste di contributo per la ricostruzione. Di queste, 5.325 sono state accolte, 678 respinte e 7.945 risultano in fase di lavorazione secondo la vecchia procedura, che prevede tempi medi di istruttoria di circa un anno, e che è stata radicalmente modificata dall’Ordinanza 100 del 9 maggio scorso.  " A distanza di 4 anni dal primo dei distruttivi fenomeni sismici - ha sottolineato il Commissario- il processo di ricostruzione sin qui caratterizzato da una lentezza non più sostenibile, è ad un punto di svolta. Con questo Rapporto intendevo assolvere innanzitutto al dovere della trasparenza e della corretta e completa informazione. A ciò seguirà, nei prossimi mesi la puntuale definizione di strumenti e metodi di monitoraggio, all'altezzam della sfida che abbiamo di fronte. Programmare, fornire dati  e monitorare, costituiscono preziosi strumenti di lavoro e soddisfano le esigenze di limpidezza e controllo da parte dei cittadini". Dopo una disamina di quanto fatto nei sei mesi da Commissario, Legnini ha lanciato un accorato appello a tutti gli attori della ricostruzione e, in particolare ai professionisti, richiamando ad una "maggiore responsabilità e speditezza". 
Le tre nuove ordinanze  fresche di emanazione  sono la 105, 106 e 107 e contengono le norme e le linee guida per l’attuazione dei Programmi straordinari di ricostruzione (Psr) nei comuni più colpiti, per il recupero delle vecchie pratiche e per la ricostruzione delle chiese.  Su di esse è stata raggiunta l'intesa  “all’unanimità” nella riunione di due giorni fa della Cabina di coordinamento con i governatori e i sindaci delle quattro regioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
"Un segnale fortissimo che dà finalmente una svolta alla ricostruzione, quello impresso dal Commissario. Noi tutti dobbiamo essere profondamente grati a Legnini per quello che ha fatto e continuerà a fare per il territorio". A parlare è Mons. Francesco Massara:" Questa volta, siamo davvero nelle condizioni di far partire la ricostruzione degli immobili privati e pubblici e delle chiese. La svolta data dalle normative fatte dal Commissario - ha aggiunto Mons. Massara- ci mette nelle condizioni di iniziare; adesso sta a noi fare la nostra parte. Come diocesi noi siamo già partiti con il Collegio Betti  ma continueremo con le chiese e tante opere da risistemare; tra queste ultime infatti abbiamo anche diverse strutture private che potranno essere funzionali al ritrovo sociale delle nostre comunità. Credo che proprio grazie a questi positivi segnali che vengono dal Commissario, tra componenti delle istituzioni, potremo collaborare affinchè la partenza vi sia come fatto reale e non come un mero desiderio". 

Come spiegato da Legnini,  con queste ordinanze che sfruttano le possibilità sulla semplificazione ed il rilancio offerte dai decreti governativi, sono state rivoluzionate e sburocratizzate le procedure della ricostruzione, dando tempi certi a tutti gli attori della ricostruzione, cittadini, professionisti, imprese, comuni, diocesi. “Chiuso il cantiere normativo – ha sottolineato  – è indispensabile che tutti ora si adoperino per far aprire i cantieri della ricostruzione, che non può più attendere. Occorre far ripartire il Centro Italia, messo a dura prova dall’emergenza sisma e da quella indotta dal Covid-19”.

Nello specifico, l’ordinanza 107 “definisce i contenuti dei Programmi straordinari di ricostruzione che possono essere attuati nei comuni più colpiti, ovvero gli indirizzi, i criteri, le priorità, le prescrizioni e ogni altro elemento utile a favorire la speditezza della ricostruzione, tra cui le deroghe alla normativa urbanistica che sono indicate sia nel decreto sisma del dicembre 2019 che nel Decreto sulle semplificazioni varato a fine luglio dal governo”. Nel provvedimento è inoltre prevista “la facoltà per i progettisti di integrare le vecchie domande presentate secondo la vecchia procedura, con la certificazione della conformità urbanistica e della congruità del contributo ed accedere al percorso veloce previsto dall’ordinanza 100”.
Con l’ordinanza 106 sulle chiese, ha spiegato il commissario “si attua la norma contenuta nel decreto semplificazione di luglio, si disciplina ‘ex novo’ l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti ecclesiastici potranno disporre direttamente o con gare ristrette, come avviene per gli interventi per la ricostruzione privata ad esclusione degli edifici di culto di proprietà degli enti pubblici. Il complesso delle norme introduce una disciplina che consentirà di far partire gli interventi di recupero di oltre 700 chiese”.
Infine, l’ordinanza 105 “provvede alla necessaria riorganizzazione della struttura commissariale ridefinendone gli uffici essenziali e introducendo il principio di separazione tra la gestione ed il funzionamento, affidato ai dirigenti e i poteri normativi di coordinamento, indirizzo e controllo spettanti al commissario e ciò con l’intento di rendere più efficace l’azione della struttura commissariale”. Ritenendo necessario che alle misure previste dalle nuove ordinanze faccia seguito l'aumento delle unità lavorative anche in previsione di un flusso crescente di procedimenti sia per la ricostruzione privata che pubblica,  Legnini ha anche annunciato di aver ottenuto dal Governo “la proroga per tutto il personale tecnico ed amministrativo in servizio e l’avvio di un processo di stabilizzazione, disposte con il decreto ‘rilancio 2’ di metà agosto. Tra le sottolineature del Commissario anche quella riguardante la necessità di "disporre di un quadro più evoluto e completo di strumenti finanziari e normativi per sostenere lo sviluppo dei territori colpiti da una doppia emergenza, che si aggiunge ai fenomeni di crisi risalenti nel tempo che caratterizzano le aree interne e montane della dorsale appenninica”. 
c.c.




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Pronto lo schieramento dei candidati che si sfidano al voto di settembre nelle Regione Marche. Alle 12 di questo sabato 22 agosto, scaduto il termine per il deposito di liste, candidati e simboli, in Corte d'Appello ad Ancona.
 Otto gli aspiranti al ruolo di presidente della giunta regionale,  5 uomini e 3 donne:
il centro destra schiera Francesco Acquaroli FdI che corre con un'alleanza di sei liste.
Altrettante le liste di appoggio al candidato del centro sinistra Maurizio Mangialardi, al quale è affidato il compito di succedere a Luca Ceriscioli.
Gian Mario Mercorelli è alla guida della squadra del Movimento 5 stelle, dopo che ogni possibilità di intese è sfumata.
Altri candidati a governatore delle Marche sono Roberto Mancini per " Dipende da noi" e Fabio Pasquinelli della lista Comunista!
Tre le donne in competizione: Sabrina Balzano di Vox Italia Marche, Alessandra Contigiani per "Riconquistare l'Italia" e, Anna Rita Iannetti per il Movimento 3V (Vaccini Vogliamo Verità).
In più di 500 i candidati tra uomini e donne, distribuiti nelle 18 liste  che si presentano in coalizione col centro destra, col centro sinistra e singolarmente negli altri casi, sono pronti a contendersi uno dei 30 seggi da consigliere regionale.  
c.c.

Pubblicato in Politica
Undici candidati del fabrianese in corsa per il consiglio regionale alle elezioni del 20 e 21 settembre. In quasi tutti gli schieramenti, c’è una possibilità di scelta. Si spera che non ci si cannibalizzi troppo onde evitare di rimanere, per un’altra legislatura, senza un proprio rappresentante.

La pattuglia più numerosa appartiene al centrosinistra candidato a Presidente della Regione Marche Maurizio Mangialardi. A dare supporto, nella lista del Pd si è deciso di puntare sull’attivista Michela Bellomaria. L’ex sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, è stato invece inserito – non senza alcune incomprensioni iniziali – nella lista Rinascimarcheche raggruppa tre forze politiche: +Europa, Verdi e Civici Marche. Paola Zivcovich è nella lista di Italia Vica-Psi-Demos. Il medico Giampiero Marinelli è uno dei nomi che compongono la lista Mangialardi Presidente insieme a quello di Rossella Dadea. Infine, l’ex sindaco di Sassoferrato, Ugo Pesciarelli, figura fra i nomi della lista Le nostre Marche e il Centro.

Nel centrodestra candidato alla carica di Governatore marchigiano, Francesco Acquaroli, nella lista di Fratelli d’Italia i candidati sono Mirella Battistoni per FdI, nella lista della Lega, Chiara Biondi, Katia Galli, di Cerreto d'Esi, nella lista Udc. E per Forza Italia, Olindo Stroppa.

Il Movimento 5 Stelle, candidato alla carica di Presidente Gian Mario Mercorelli, a sostegno due esponenti dell’attuale Giunta di Fabriano: il vicesindaco Joselito Arcioni e l’assessore ai servizi sociali Simona Lupini.

Infine, a sostegno della candidatura a presidente di Fabio Pasquinelli, per la lista Comunista per le Marche la sassoferratese Maria Renata Priori.


m.s.
Pubblicato in Politica
Incredulità, commozione e profondo cordoglio ha suscitato a Camerino l'improvvisa morte di Luciano Santarelli, ex dipendente in pensione della Banca delle Marche. La triste notizia della sua scomparsa, avvenuta all'età di 64 anni,  si è presto diffusa in città, lasciando tutti sgomenti. Luciano era infatti molto conosciuto, oltre che per il lavoro di bancario che lo faceva stare a continuo contatto con le persone, anche per la sua grandissima passione per la musica che, sin da giovanissimo, lo aveva portato come chitarra basso a far parte di tante formazioni e gruppi musicali di successo del territorio. 
Una passione intrapresa da autodidatta, ma che Luciano ha sempre voluto perfezionare e approfondire, tanto da rimettersi in gioco da 'studente', frequentando le lezioni dell'Istituto musicale Nelio Biondi che, nella modalità della didattica a distanza, ha diligentemente affrontato ogni settimana anche durante tutto il periodo del lockdown. Tanti i messaggi di cordoglio che stanno giungendo in queste ore alla famiglia, a testimoniare i grandi legami di amicizia  che Luciano Santarelli è riuscito ad instaurare. Ad un carattere a prima vista riservato, Luciano infatti ha sempre accompagnato le sue doti di umanità, onestà e affabilità. Lascia nel dolore la moglie Delfina e la figlia Margherita, entrambe attivissime nella Pro Camerino. A loro e all'intera famiglia, nel formulare le più sentite condoglianze, si stringe l'intera redazione di Radio C1inBlu e Appennino Camerte.
I funerali si svolgeranno domani, domenica 23 agosto, alle ore 11.00 nella chiesetta di Santa Chiara a Camerino
c.c.
Pubblicato in Cronaca

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