Notizie religiose nelle Marche
"Occhio alla truffa" è un'importante inziativa realizzata dalla Caritas di Fabriano-Matelica voluta anche dal Vescovo, Sua Eccellenza Monsignor Francesco Massara. Tramite un opuscolo, in distribuzione soprattutto agli anziani, si forniscono utili consigli e suggerimenti su come sia possibile evitare truffe e raggiri anche online. "L'esigenza è stata soprattutto quella di instaurare un dialogo con i vari rappresentanti delle forze dell'ordine come la Polizia, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, che hanno aderito al progetto fornendoci materiale per aiutare tutti ma soprattutto la fascia di anziani, verso la prevenzione delle truffe che sono sempre maggiori in questo periodo" conferma Don Marco Strona, direttore della Caritas.

"L'iniziativa, ci tengo a dirlo è della Caritas. L'opuscolo viene distribuito soprattutto nelle parrocchie. Dentro ci sono dei consigli pratici, le attenzoni da prestare sul come evitare una truffa online." Si trattta di uno speciale vademecum in distribuzione nei luoghi frequentati dagli anziani, un utile supporto informativo con consigli semplici e diretti per scongiurare truffe e raggiri.


Barbara Olmai



Pubblicato in Diocesi
Si celebra oggi, 7 febbraio, la 43esima Giornata della Vita.

La proposta e la successiva istituzione di questa giornata annuale da dedicare alla difesa della vita, nacque dal consiglio permanente della CEI nel 1978 con l’obiettivo di promuovere l’accoglienza della vita, in particolare della vita nascente.

La celebrazione avviene ogni anno, la prima domenica di febbraio, e le numerose associazioni locali aderenti al Movimento per la Vita nazionale, accogliendo l’invito dei vescovi, si uniscono ad essi per organizzare momenti di preghiera ed eventi di sensibilizzazione su temi di bioetica.

La CEI propone, per oggi, il tema: “Libertà e vita”, sostenendo che “La correlazione é veramente molto stretta, ma si interrompe quando, in nome della libertà, si toglie la vita al più debole”.

Per la giornata è intervenuto anche l’arcivescovo Francesco Massara con il seguente messaggio che pubblichiamo per intero:

"C’è una linea sottile che unisce “tutte le persone di buona volontà” ed è la difesa della sacralità che in ogni tempo e luogo va riconosciuta alla vita. Nei documenti del Magistero, come nei testi di spiritualità, viene costantemente ribadito quanto l’esistenza umana sia un dono, dal concepimento fin al suo termine naturale. La vita è bella, titolava una celebre pellicola.

In questo momento così difficile per l’umanità, avvertiamo ancora più forte l’esigenza di tutela e di salvaguardia verso i più fragili e i più indifesi. Madre Teresa di Calcutta diceva che non c’è nessuno al mondo più povero del bambino non nato. Papa Francesco ha richiamato più volte il significato e la testimonianza di coloro che resistono alla malattia, pur nella consapevolezza che tutti i mali tutto i mali vanno curati, ma non tutti possono essere guariti.




È esperienza quotidiana quella di un santo e commovente attaccamento alla vita da parte di quanti, pur nella sofferenza, non vedono eclissarsi la speranza e la luce che ci illumina anche quando non ce ne rendiamo conto. La vita va tutelata ancora di più quando le condizioni di vulnerabilità la espongono maggiormente alle inevitabili intemperie. In tutte le fasi la presa in carico della persona dovrebbe sempre prevalere: il sacro rispetto per la dignità non può mai abbandonarci in alcuna situazione di difficoltà.

Siamo figli di Dio e tra noi fratelli nella buona come nella cattiva sorte. Quanti operano nei diversi ruoli ( sanitari assistenziali, educativi, caritativi) si trovano investiti dell’alta missione di accompagnare i fratelli e le sorelle, mettendosi nei loro panni, condividendone apprensioni e attese. Un famoso romanziere, Ernest Hemingway, esortava a non chiedersi mai “per chi suona la campana”: suona per ciascuno di noi. Nessuno può chiamarsi fuori dall’impegno individuale e collettivo a protezione della vita.

Le Encicliche dei Pontefici, dal dopoguerra ad oggi, richiamano continuamente la necessità interiore e sociale di mettere l’esistenza umana al riparo dalle contingenze legislative e dalle “mode” disumanizzanti. Dal calvario fino ai piedi della croce, Maria sostiene Gesù nella sua agonia e lo sorregge durante il trapasso. È l’immagine della Pietà scolpita da Michelangelo che deve guidare la sollecitudine (personale, familiare e sociale) a difesa della vita in tutti i suoi momenti. Senza mai arrogarsi il falso diritto di decidere chi nasce e chi muore. Se la vita è un dono di Dio, come noi credenti siamo chiamati a testimoniare, in nome di quale “umanità” o di quale “libertà” si possono stabilire tempi e modi di permanenza su questa terra?".

GS


Pubblicato in Diocesi
Sono dati che preoccupano, ma che al tempo stesso dimostrano l’impegno per non lasciare nessuno da solo. Si tratta dei dati delle Caritas della Regione Marche che nel 2020 ha vissuto certamente uno degli anni più difficili dell’ultimo periodo.

Ma in  questo contesto di grave emergenza e di disorientamento, la Chiesa ha voluto essere un faro in grado di offrire un aiuto, seppur limitato, sia dal punto di vista economico ma soprattutto dal punto di vista umano.

Le 13 diocesi marchigiane hanno voluto essere al fianco delle famiglie in difficoltà tramite le Caritas, loro organismo pastorale, attraverso cui hanno incontrato ed ascoltato quasi 14.000 persone.

E questo è solo uno dei numeri che nel 2020 hanno interessato le Caritas: sono stati 35.000 i momenti di incontro offerti di cui 6.500 telefonici e gli altri in presenza. Le quasi 14.000 persone incontrate sono per il 51% uomini e di queste il 44% di nazionalità italiana; ben 5.200, pari al 37% del totale si sono rivolti alla Caritas per la prima volta nel 2020. Rispetto all’anno precedente c’è stata una crescita del 25.5%.

Oltre all’aiuto economico poi, sono continuati tutti i servizi offerti dalle Caritas alle persone in difficoltà: sono stati preparati e donati più di 160.000 pasti dalle mense della regione, assistite 2.000 famiglie negli empori solidali, offerti più di 40.000 pacchi viveri e 6.500 interventi di vestiario. L’accoglienza notturna ha garantito 70.000 notti circa, di cui 18.000 per la prima accoglienza e 52.000 dedicati alla seconda accoglienza. Inoltre sono state garantite 3.400 docce, 1.700 prestazioni sanitarie ed erogati 60.000 euro per pratiche di nano e micro credito.

Ma in questo anno, più dei dati raccolti parlano i volti delle persone incontrate e le loro storie: storie che raccontano di lavori precari, di intere famiglie monoreddito fragilmente appese ad un unico stipendio, incapaci di affrontare imprevisti e difficoltà anche di breve periodo.

Troppo arido, quindi, parlare di cifre, ma spesso sono necessarie per ben comprendere la gravità dei problemi che tante persone sono state costrette ad affrontare e ai quali l’aiuto della Caritas è servito per alleggerire il peso di tanta sofferenza.

Nel prossimo numero dell’Appennino Camerte un approfondimento anche con i dati relativi alla diocesi di Camerino.

GS
Pubblicato in Diocesi
Difronte alla crisi economica e sociale che stiamo attraversando, come dice Papa Francesco “Ritorniamo a sognare”. Certamente “La strada verso un futuro migliore” è lunga ed è fatta di piccoli ed importanti passi. Va in questa direzione il progetto “Lavoro e Dignità”, promosso e sostenuto da S.E. Francesco Massara, Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche e Vescovo di Fabriano-Matelica.
Ne abbiamo parlato con Don Marco Strona, direttore della Caritas Fabriano-Matelica che sta portando avanti il progetto
. “Grazie anche al contributo dei fondi 8 per mille della Chiesa Cattolica, erogati tramite la Caritas italiana, cerchiamo di presentare un progetto chiaro, il cui obiettivo è di finanziare 20 tirocini lavorativi nelle aziende, con la speranza di un'assunzione. Noi pagheremo di fatto i sei mesi di tirocinio e di stipendio alla persona che va a lavorare, l’azienda non pagherà nulla. Il progetto è rivolto sia ai giovani che agli adulti. Abbiamo deciso di finanziare 14 borse rivolte al mondo giovanile e 6 a quello adulto. Ovviamente è un segno, cerchiamo di dare una risposta nel piccolo come chiesa.”

Il progetto è rivolto alle persone disoccupate e inoccupate residenti nel territorio della diocesi di Fabriano-Matelica. Una particolare attenzione sarà data a coloro che vivono in condizione di vulnerabilità e disagio socio economico. “Questo mese di febbraio-prosegue Don Strona- è un tempo per la raccolta delle domande, dei curricula, dopodiché inizieremo a dialogare con le aziende e poi una volta fatta la prima cernita, inizieremo con le aziende i vari progetti, per poi vedere quando possono iniziare i tirocini.” Per maggiori informazioni si può chiamare la Caritas al numero 0732 22429, oppure scrivere all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o visitare la pagina Facebook “Caritas Fabriano Matelica”. Ricordiamo che le candidature sono aperte fino al prossimo 28 febbraio.



Barbara Olmai
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Difronte alla crisi economica e sociale che stiamo attraversando, come dice Papa Francesco “Ritorniamo a sognare”. Certamente “La strada verso un futuro migliore” è lunga ed è fatta di piccoli ed importanti passi. Va in questa direzione il progetto “Lavoro e Dignità”. Ne abbiamo parlato con Don Marco Strona, direttore della Caritas Fabriano-Matelica che ha promosso il progetto. “Grazie anche al contributo dei fondi 8 per mille della Chiesa Cattolica, erogati tramite la Caritas italiana, cerchiamo di presentare un progetto chiaro, il cui obiettivo è di finanziare 20 tirocini lavorativi nelle aziende, con la speranza di un'assunzione. Noi pagheremo di fatto i sei mesi di tirocinio e di stipendio alla persona che va a lavorare, l’azienda non pagherà nulla. Il progetto è rivolto sia ai giovani che agli adulti. Abbiamo deciso di finanziare 14 borse rivolte al mondo giovanile e 6 a quello adulto. Ovviamente è un segno, cerchiamo di dare una risposta nel piccolo come chiesa.”

Il progetto è rivolto alle persone disoccupate e inoccupate residenti nel territorio della diocesi di Fabriano-Matelica. Una particolare attenzione sarà data a coloro che vivono in condizione di vulnerabilità e disagio socio economico. “Questo mese di febbraio-prosegue Don Strona- è un tempo per la raccolta delle domande, dei curricula, dopodiché inizieremo a dialogare con le aziende e poi una volta fatta la prima cernita, inizieremo con le aziende i vari progetti, per poi vedere quando possono iniziare i tirocini.” Per maggiori informazioni si può chiamare la Caritas al numero 0732 22429, oppure scrivere all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o visitare la pagina Facebook “Caritas Fabriano Matelica”. Ricordiamo che le candidature sono aperte fino al prossimo 28 febbraio.


Barbara Olmai

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