Notizie religiose nelle Marche
“Oggi più che mai si vorrebbe vedere un'amministrazione forte che mandi avanti i progetti e che dedichi attenzione alle tante questioni che ci riguardano. Oggi più che mai si vorrebbe vedere un’amministrazione comunale che va verso un obiettivo comune: quello di restituire le abitazioni alla città. Credo che il resto siano solo chiacchiere, quindi le lascio agli altri”.
Si esprime in questi termini il sindaco di Camerino Sandro Sborgia dopo le fibrillazioni nella maggioranza che la scorsa estate hanno portato i tre consiglieri Sartori, Fanelli e Pennesi a formare il gruppo “ Per Camerino”. Alla base di questa scissione si era anche ipotizzata all'inizio una motivazione politica che tuttavia nei fatti non è mai stata confernata. 
“Posso solo dire – riferisce Sborgia - che abbiamo preso un impegno con la cittadinanza e l’impegno che abbiamo preso era quello di lavorare tutti per la ricostruzione della città e nella direzione di restituire la città alla cittadinanza.
Con i cittadini avevamo tutti preso un impegno perché si potesse fare in modo di uscire da quello stallo che la vecchia amministrazione aveva creato, di risolvere le tante problematiche rimaste sul tappeto e che non vedevano la luce - commenta il sindaco di Camerino -. Il lavoro che ci aspettava, lo conoscevamo come particolarmente difficile, complesso e delicato, con tutta la mole riferita alla ricostruzione ma anche alle cose ordinarie; abbiamo dovuto affrontare non solo il terremoto ma anche una pandemia mondiale e, l'abbiamo fatto credo anche in maniera egregia e stiamo continuando a farlo al meglio. Quindi- puntualizza Sborgia-. obiettivo del sottoscritto, come della stragrande maggioranza dei consiglieri comunali, è quello di restituire e di cominciare a fare in modo che tutte le attività che sono state messe in campo prendano forma, diventino fatto concreto.
Abbiamo posto le premesse, abbiamo lavorato per questo e oggi cominciamo a vedere i risultati di questo grande lavoro. Il resto delle polemiche interessa poco e penso che queste diatribe non interessino neppure alla cittadinanza. Credo che la comunità camerte, oggi più che mai vorrebbe vedere un'amministrazione forte ed unita, che va verso un obiettivo comune. Dobbiamo dedicare attenzione a tante problematiche, risolvere al meglio tante questioni, quali ad esempio il carcere, la discarica e tante altre. Le chiacchiere,  le lascio agli altri perché il lavoro da fare è tanto. Ben venga chi vuole collaborare; se c’è volontà e serietà di collaborare in maniera concreta, noi siamo aperti e l'ascolto è sempre la prima cosa. Raccogliamo ogni tipo di sollecitazione e suggerimento e, perchè no, anche qualche critica se ce n'è da fare, purchè siano critiche costruttive che abbiano una loro oggettività perché, le polemiche sterili che non portano a nulla, fatte solo per disturbare o mettere in difficoltà, non mi interessano minimamente.
Il mio impegno, e quello di tutti quelli che fanno parte di questa amministrazione, è stato quello di metterci al servizio della collettività, senza altre mire o altre intenzioni. Quello abbiamo fatto, quello continueremo a fare fino a che ce ne sarà data la possibilità. Pertanto, credo che oggi più che mai ci debba essere il senso di responsabilità: andare tutti nella stessa direzione che è il bene della città e che come primo obiettivo deve vedere al centro la ricostruzione, non solo la ricostruzione di edifici ma anche la ricostruzione di una società che per tutti i motivi che sappiamo, oggi purtroppo vive un momento difficile.
Quindi - conclude Sborgia - penso che mai più che adesso ci sia bisogno veramente di grande senso di responsabilità. Noi ce la mettiamo tutta. Andiamo avanti su questo percorso e le chiacchiere le lasciamo a chi non ha nulla da fare”.

C.C.
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Sarnano investe sulla mobilità green. In arrivo per il trasporto pubblico interurbano un nuovo bus ibrido che consentirà di abbassare le emissioni inquinanti e di ridurre i costi per carburante e manutenzione. Un’iniziativa dell’amministrazione comunale che ha utilizzato i contributi messi a disposizione dalla Regione Marche per incentivare la conversione di flotte e parco veicolare della pubblica amministrazione in favore della mobilità sostenibile. Il nuovo autobus andrà a sostituire uno obsoleto del 1996, avente dispositivi antinquinamento euro 1 e ad alto consumo di carburante (2,5 km/L).

«E’ un motivo di grande soddisfazione poter aggiungere al parco degli automezzi comunali un veicolo green - ha dichiarato il sindaco Luca Piergentili - L’Amministrazione comunale ha già iniziato questo percorso attraverso l’istallazione di colonnine di ricarica elettrica; su questa linea si continuerà per rendere il nostro territorio ancora più sostenibile. Un ringraziamento particolare va alla Regione Marche per l’opportunità data attraverso tale importante aiuto economico per l’acquisto – circa 66.000 euro - ed un apprezzamento all’impegno dedicato in tale settore dalla ditta marchigiana che sta predisponendo l’autobus».

Il nuovo bus, con doppia omologazione per 23 o 27 posti seduti, verrà impiegato per il trasporto interurbano a Sarnano e nelle località limitrofe; la consegna è prevista per febbraio 2022
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Quando sente pronunciare il termine Olocausto, le prime parole a cui pensa sono: distruzione totale di milioni di persone. È il messaggio del dottor Giulio Innocenzi, 95 anni, nato a Camerino, residente a Treia da tanti anni, uno dei sopravvissuti ai campi di concentramento tedeschi che ha ripercorso la sua storia con gli studenti dell’istituto comprensivo Paladini di Treia nella “Giornata della Memoria”, affinché resti vivo il ricordo di ciò che è stato. A lui il sindaco di Treia Franco Capponi ha consegnato insieme alla dirigente scolastica Angela Fiorillo una targa conferendogli il riconoscimento di “Testimone della storia”.

Parlare solo di ricordo sembra quasi riduttivo per lui che con grande fervore ed estrema lucidità ha raccontato, a distanza di oltre 70 anni, quanto vissuto nell’anno e mezzo tra il 9 maggio 1944 e il settembre del 1945: “Noi prigionieri eravamo trattati con una mentalità veramente diabolica di cui non ci si può rendere conto”. All’epoca Giulio Innocenzi aveva solo 16 anni e la spensieratezza di un ragazzo che andava a scuola (frequentava il liceo).

“In quei giorni mi trovavo ad Aschio, frazione di Visso, dove mio padre aveva una seconda casa. I nazi-fascisti stavano cercando Pietro Capuzi, capo dei partigiani della zona montana, coetaneo e amico di mio padre. Sicuramente a seguito di una soffiata, i nazisti vennero a casa nostra per catturarlo, e fui fatto prigioniero (Capuzi fu in realtà catturato il giorno stesso a Macerato e fucilato il giorno seguente nella piazza di Visso)” racconta. La mattina del 9 maggio alle 4.30 fu catturato, inizialmente portato in Toscana, a Sesto Fiorentino e poi caricato su un vagone merci che lo avrebbe portato nel nord ovest della Germania. Fu prigioniero nel campo di concentramento di Düsseldorf: “Eravamo adibiti ai lavori forzati - continua Giulio Innocenzi nel suo racconto - In quel campo di concentramento ho assistito a bombardamenti terribili che rasero al suolo l’intera città. Io stesso rimasi sotto le macerie una volta. Non avevamo da mangiare, raramente ci davano qualcosa, eravamo costretti a lavorare anche sotto la neve a meno 26 gradi. Purtroppo, non tutti ce la facevano. Io non so come ce l’ho fatta. Un po’ di fortuna, credo, e un po’ la forte voglia di tornare a casa mia, di rimanere aggrappato alla vita”. Un racconto che ha colpito nel segno i giovani alunni attenti ad ascoltare la preziosa testimonianza. Nel suo gruppo, composto da 60 uomini, solo in pochi tornarono. Giulio Innocenzi fu uno degli ultimi.  Tornò a casa denutrito e malridotto, a seguito anche della frattura di una gamba dopo un bombardamento: pesava solo 34 chili. È riuscito a finire gli studi, laurearsi ed è poi diventato veterinario e dirigente nell’ambito veterinario dell’Asur Area Vasta 3.

“Ciò che vorrei trasmettere ai giovani qui oggi - ha concluso - è l’amore per la libertà e la democrazia. Io che ho vissuto cosa significa esserne privati raccomando proprio questo, insieme al rispetto del prossimo, indipendentemente dalla provenienza e dalle differenze che possono esserci”.
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«L’ospedale Bartolomeo Eustachio non è di San Severino, ma dell’Area Vasta 3».

È racchiusa in questo assunto la scelta di riservare, da oggi, una parte del terzo piano del nosocomio settempedano ai pazienti Covid.

Lo spiega l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, che evidenzia come questa decisione derivi dalla necessità di liberare i posti letto per riprendere le cure delle altre patologie messe in ginocchio dall’emergenza pandemica.

«C’è stato un aumento – dice - , nell’ultima settimana, (anche se ieri è sceso il numero dei pazienti in terapia intensiva) di persone contagiate che richiedono un ricovero a bassa intensità di cura. Abbiamo quindi valutato di utilizzare l’ospedale di base di San Severino che è uno dei quattro al servizio dell’Area Vasta 3. Al terzo piano sono stati predisposti tra i 17 e i 20 posti, con percorsi ovviamente separati: credo sia uno sbocco provvisorio per qualche mese, non di più».

Nello specifico il reparto sarà riservato a pazienti che «hanno una bassa carica virale ma non possono essere mandati a casa, perché anziani o con co-morbidità. Inoltre – aggiunge l’assessore – abbiamo la necessità di liberare i posti per acuti parchè dobbiamo continuare a operare persone con patologie gravi e non possiamo continuare a bloccare la cura degli altri pazienti. L’ospedale non è di San Severino – specifica - ma dell’Area Vasta. Tra l’altro alcuni interventi chirurgici programmati al Bartolomeo Eustachio saranno spostati a Camerino. È un bell’esempio di cooperazione tra territori e servizi sanitari».

L’obiettivo è dunque quello di «liberare gli ospedali per curare le altre esigenze. Il Covid non ha interrotto le altre patologie, noi continuiamo ad avere liste di attesa per cardiopatici, malati oncologici e molti altri. Non possiamo bloccare tutta la sanità come è successo fino ad oggi per la pandemia. Dobbiamo sicuramente uscire da questo meccanismo. Credo che stiamo uscendo dal tunnel e per questo motivo invito chi non si è vaccinato a farlo: il pericolo, a questo punto, è l’emersione di una eventuale nuova variante. Da qui l’esigenza di vaccinare tutti e continuare a utilizzare tutte le precauzioni che conosciamo».

I passi verso il cambiamento sono rappresentanti anche dall’ultima conferenza Stato-Regioni a cui l’assessore ha partecipato ieri. «Tutte le regioni hanno chiesto al Governo di emanare un provvedimento per distinguere la popolazione non più tra positivi e negativi  ma tra sintomatici e asintomatici. Di fatto i positivi che non hanno sintomi ormai sono talmente tanti che è impossibile isolarli e, se avverrà questa distinzione, la situazione si semplificherebbe anche per le scuole. Tra vaccinati e terza dose, nelle Marche c’è una copertura molto ampia della popolazione e attualmente in terapia intensiva ci sono solo non vaccinati e un 30 per cento di persone che sono vaccinate ma che hanno gravissime altre patologie».

GS
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‘Cure Palliative: aspetti giuridici, medici e assistenziali’. È questo il titolo del convegno che la diocesi di Fabriano ha organizzato per sabato 12 febbraio in occasione della 30esima Giornata Mondiale del Malato, focalizzata sul tema della misericordia, “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”.
L'incontro è in programma a partire dalle ore 14, nel teatro San Giovanni Bosco.
Il convegno rientra nell’ambito di un percorso formativo per il volontariato pastorale, ma è aperto a tutti. Pur garantendo un approccio scientifico al tema, si è voluto optare per un taglio divulgativo, accessibile a tutti e non solo a specialisti di settore. "Un tema - scrivono gli organizzatori in una nota - quello delle cure palliative molto attuale, in particolare in questo tempo in cui si parla molto di suicidio assistito ed eutanasia, spesso dimenticando la necessità di dare un’assistenza olistica al malato che permetta innanzitutto un’opzione di vita, pur senza accanimenti terapeutici sproporzionati e considerando comunque la morte come un esito naturale della vita. L’evento ha la finalità di favorire una corretta informazione sulla funzione delle cure palliative, sistema a rete capace di accogliere i molteplici bisogni di chi vive nella malattia, bisogni di ordine fisico, psicologico, ma anche sociale e spirituale, così come previsto dalla Legge 38 del 2010 ‘ Disposizioni per garantire l’accesso alle Cure palliative e alla Terapia del dolore ’. L’emergenza pandemica da Covid-19 ha evidenziato anche nel nostro territorio - proseguono - , il ruolo centrale delle cure palliative, non solo quali cure da somministrare a pazienti con patologie oncologiche e non oncologiche, ma anche a pazienti ricoverati nei reparti “Covid” e per coloro seguiti presso il domicilio o in strutture sociosanitarie. Il convegno illustrerà e aggiornerà i partecipanti riguardo ai più importanti provvedimenti normativi e amministrativi adottati nella Regione Marche in materia di cure palliative, soprattutto a seguito della pandemia, per poi affrontare la tematica dal punto di vista clinico, psicologico e spirituale grazie al contributo di professionisti esperti del settore che operano nel territorio marchigiano, direttamente a contatto con il paziente e la sua famiglia".

GS
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Il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei ha, come noto, confermato l’avvocato Riccardo Callea amministratore unico dell’Assem, l’azienda municipalizzata settempedana.

Un’azienda che nei mesi immediatamente precedenti le elezioni amministrative è stata al centro del dibattito politico e che, al netto dei contrasti, presenta alcune criticità, sottolineate dallo stesso avvocato Callea.

“Criticità si riscontrano non di rado nell'attività di efficientamento delle reti,- dichiara l’amministratore - lavori spesso complessi sia in relazione all'ampio territorio gestito, che alla difficoltà degli interventi che spesso si rendono necessari in zone di difficile accesso. Oltre ciò i noti eventi sismici causano ancora oggi dei disagi sia per quanto riguarda l'indebolimento di alcuni tratti delle reti, soprattutto quella idrica. Infine, il Covid in alcuni momenti ha procurato defezioni di personale che avrebbero potuto mettere a rischio la completa efficienza dell'azienda creando disservizi. Ciò, tuttavia, non si è verificato grazie all'abnegazione dei dipendenti stessi e alle modalità alternative previste per la partecipazione alla vita aziendale”.

Nel suo ruolo di amministratore Riccardo Callea traccia anche gli obiettivi che l’azienda intende perseguire.

“Vogliamo continuare ad offrire un servizio qualitativamente eccellente ai nostri utenti – conclude l’amministratore – Desideriamo continuare ad essere quella realtà per cui si è sempre distinta l'Assem negli anni ovvero rispondere in maniera efficiente e rapida alle esigenze dei cittadini e dei relativi territori. Da ultimo adeguarsi a quelli che sono i cambiamenti che le normative vigenti ci impongono e per le quali sussistono sicuramente i presupposti per poter essere parte sostanziale di un progetto condiviso sia per quanto riguarda il settore elettrico che per il servizio idrico”.

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È attivo il nuovo ambulatorio vaccinale pediatrico di Camerino che dall’ospedale è stato trasferito nel quartiere Vallicelle, nell’area di Protezione civile.

Una prima giornata in cui tutto si è svolto con grande ordine e la massima efficienza tant’è che è proprio il dottor Antonio Barboni ad aggiornare il sindaco Sandro Sborgia, rassicurando sulla buona riuscita del servizio: “L’Ambulatorio è stato attivo dalle 8,30 senza intoppi. Grazie a nome della dottoressa Franca Laici e tutto lo staff”.

Il nuovo servizio sarà disponibile a Camerino non più ogni 15 giorni, ma tutti i mercoledì dalle 8.30 alle 13. “È di fondamentale importanza aver intensificato questo servizio per tutte le famiglie che ne hanno bisogno - aggiunge il sindaco Sandro Sborgia - un ringraziamento a tutte le persone che si sono adoperate per la buona riuscita del trasferimento e dell’operatività”.


Ambulatorio pediatrico vaccinale 1
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Si è riunito, ospitato nei locali dell’Acli, il nuovo direttivo del Partito democratico di Matelica. All’incontro era presente anche il Segretario provinciale del partito Angelo Sciapichetti, che ha contribuito all’approfondita discussione sui temi principali della politica locale e nazionale: sanità e gestione della pandemia, ricostruzione post-sisma 2016, fondi europei PNRR, rilancio dell’azione politica del PD a livello cittadino, provinciale e regionale, con particolare attenzione alle esigenze del comprensorio dei comuni del “cratere” sismico.

Ha partecipato all’incontro il Capogruppo consiliare Alessandro Delpriori, illustrando le iniziative della coalizione “Per Matelica” attualmente all’opposizione della Giunta comunale di centro-destra.

Il nuovo Segretario del PD matelicese Vincenzo Gaoni ha confermato il pieno sostegno alla coalizione di centro-sinistra e definito le linee di azione politica del partito, che intende ricercare a livello cittadino, come a livello nazionale, un “campo largo” che metta insieme tutte le forze riformiste e che sappia ascoltare e risolvere i problemi della comunità locale.

Al termine dell’incontro il Segretario provinciale ha molto apprezzato il clima costruttivo della discussione. Sono stati attribuiti incarichi organizzativi e compiti specifici a ciascuno dei componenti del Direttivo PD per consentire una direzione collegiale che sappia rispondere alle aspirazioni ed esigenze di tutti i cittadini.
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A distanza di poco più di un mese, da domenica 30 gennaio a sabato 5 febbraio la nazionale di fioretto maschile e femminile, guidata da Stefano Cerioni, torna in ritiro al Palasport di Sarnano per il primo allenamento collegiale in preparazione dei prossimi impegni internazionali. Questa volta sarà presente anche la nazionale paralimpica, agli ordini del responsabile d’arma Simone Vanni.

«Diamo di nuovo il benvenuto agli azzurri e le azzurre del fioretto - commenta il sindaco di Sarnano Luca Piergentili - Anche in questa occasione gli allenamenti si terranno al Palasport, poi, le atlete, gli atleti e lo staff tecnico alloggeranno presso le Terme di Sarnano dove potranno usufruire di servizi per la salute e il benessere. L’accordo con la Federazione Italiana Scherma firmato lo scorso ottobre prevede che Sarnano ospiti periodicamente dei ritiri di allenamento collegiale fino ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Si tratta di uno dei numerosi progetti legati al turismo sportivo che abbiamo in programma nel 2022: stiamo lavorando, infatti, per accogliere ritiri, gare nazionali e gare regionali di diversi sport, consapevoli dell’indotto che queste iniziative possono generare sul territorio».
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Mercoledì, 26 Gennaio 2022 13:40

Senzatetto settantenne trovato privo di vita

Un senzatetto è stato trovato senza vita all'interno del furgone che utilizzava come riparo.
La tragica scoperta è stata fatta questa mattina a Porto Recanati.nel parcheggio di piazzale Europa. Si tratta di un nomade di settant'anni, noto ai servizi sociali del comune, che aveva scelto di vivere fuori dal gruppo rom di appartenenza. L'anziano ieri sera  aveva parcheggiato il mezzo a piazzale Europa dove spesso stazionava; la morte è presumibilmente sopraggiunta durante la notte.
Sarà ora l'autopsia a chiarire le cause del decesso. Sul posto il 118 i cui operatori non hanno potuto che constatare il decesso dell'uomo e i carabinieri per i rilievi del caso.
c.c.
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