Dal 2 settembre scorso il Maggiore dell'Arma dei Carabinieri Sandro Sborgia è stato promosso al grado di Tenente Colonnello.
Attualmente in servizio a Perugia al Comando Legione Carabinieri Umbria, il Tenente Colonnello Sandro Sborgia dal 2019 è sindaco della Città di Camerino. Da Maggiore dell'Arma, prima di essere eletto primo cittadino alla guida dell'amministrazione comunale camerte, Sandro Sborgia aveva ricoperto il ruolo di Comandante del Nucelo Nas di Ancona. Tanti gli attestati di stima e le felicitazioni che lo stanno raggiungendo in queste ore.
c.c.
Proprio alla vigilia della ripresa di tutte le attività, comprese quelle politico-amministrative, che tradizionalmente coincidono con il mese di settembre all'interno della maggioranza consiliare di Camerino si registra se non una spaccatura quantomeno una "separazione forzata" con la costitutione in seno al consiglio comunale della città ducale del nuovo gruppo denominato “Per Camerino”.

A darne l'annuncio i componenti la maggioranza che lo hanno fondato, i due assessori Marco Fanelli e Giovanna Sartori e il consigliere Riccardo Pennesi che, dunque, escono dal gruppo "Ripartiamo" con il quale si erano presentati uniti alle elezioni amministrative.

Il nostro lavoro sarà svolto in continuità con quello che fino ad oggi abbiamo portato avanti all’interno di questo Consiglio Comunale e della Giunta, continuando a garantire totale appoggio al Sindaco - dichiarano in una nota congiunta i tre esponenti del centrosinistra - Con la costituzione di questo nuovo gruppo ci proponiamo di dare in più una rappresentanza ad una determinata parte politica della città che non può essere pienamente trovata all’interno di una maggioranza che è nata e deve rimanere civica".

Non parlano di stravolgimento i 3 componenti di "Per Camerino", che hanno designato Marco Fanelli quale capogruppo, ma di "una possibilità in più di dialogo con la cittadinanza e le associazioni, con l’intento di fornire altresì nuovo slancio all’azione di governo della città, e fronteggiare le numerose sfide che quotidianamente si manifestano”.
 
Al di là della nota scritta nessuna ulteriore dichiarazione ufficiale, così come silenzio da parte del sindaco Sandro Sborgia, che al rientro dalle ferie estive cercherà di esaminare in maniera approfondita e affrontare una vicenda che inevitabilmente potrebbe aprire nuovi e diversi scenari in seno alla vita amministrativa della città ducale.

f.u.
“È precisa responsabilità della Regione garantire che la sanità sul territorio risponda alla logica del principio di equità, il diritto alla salute deve essere preservato”. Lo ha detto il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, in occasione della donazione di un bracciale emostatico al reparto di Ortopedia del nosocomio camerte. Iniziativa di Cia e ASeS. “Una gara di solidarietà ha coinvolto il nostro ospedale – ha sottolineato Sborgia – . Sono lieto che molti ricordino l’importanza del nostro presidio ospedaliero”.
Tra le istituzioni, presente anche lo stesso Presidente della Regione, Francesco Acquaroli. Il Governatore ha ribadito il suo impegno a garantire una sanità trasversale, senza favoritismi politici. Non senza, però, rivendicare quanto portato avanti dal suo governo.

“La sanità deve tornare sul territorio – ha detto proprio il Presidente Acquaroli – , ma ricordiamoci che ci portiamo dietro dei dati e delle decisioni prese da amministrazioni precedenti, punti poi aggravati dalla pandemia. Ci tengo a sottolineare che lo Stato si sta muovendo per ‘salvare’ la sanità di alcune Regioni, che erano leader e ora faticano a far quadrare il loro bilancio in materia. Noi siamo diventati benchmark in questo senso, i nostri conti sono a posto”.

Poi il Presidente quieta gli animi, rispondendo e acconsentendo agli appelli del sindaco Sborgia: “Zero polemiche, la parola d’ordine è sinergia. È nostro dovere migliorare il sistema sanitario senza cadere in favoritismi. La pandemia ha esaltato le nostre risposte, serie e oneste. Questi gesti – Acquaroli torna sulla donazione del bracciale emostatico – sono fondamentali. Il nostro operato deve essere all’altezza dei gesti che abbiamo visto. Dovremo rifondare il sistema sanitario, basandolo sugli insegnamenti della pandemia e su un’oculata gestione delle risorse. Il nostro sarà un ‘buon governo’ se farà il bene della popolazione, in maniera paritaria. È il nostro dovere istituzionale”.

Il tema sarà approfondito nel prossimo numero di Appennino Camerte.

l.c.
Giovani del territorio ed eccellenze internazionali. Musica classica che si fonde con quella etnica. Le piazze di Camerino che tornano a riempirsi e a riecheggiare note. Questo quello che Camerino Festival, la rassegna promossa dal Comune di Camerino in collaborazione con le associazioni Adesso Musica, Gioventù musicale d’Italia e Musicando, porterà per la 35esima volta – tante sono le edizioni del festival – nel centro storico camerte.

“Musica e arte come strumenti di rinascita e ripartenza, la cultura è pronta a rianimare la città”. Queste le parole che l’assessore comunale alla cultura, Giovanna Sartori, ha speso stamane in conferenza stampa: “Una grande emozione presentare questa 35esima edizione – ha proseguito Sartori – , che torna a collocarsi nel centro storico. I palcoscenici delle nostre tre piazze, Cavour, Caio Mario e Garibaldi, finalmente libere dalla zona rossa, torneranno ad animarsi. Grazie alle associazioni vedremo tanti giovani della zona protagonisti del cartellone del festival. Un festival dei ‘luoghi ritrovati’ – prosegue l’assessore – , con artisti di fama internazionale e di grande caratura: avremo concerti davvero unici in Italia. Speriamo che sia una rassegna di grande appeal per i nostri territori”.

A fare eco all’assessore alla cultura anche il primo cittadino, Sandro Sborgia: “Tornare nelle piazze di cui l’anno scorso non avevamo potuto godere è molto bello. Riportare le esibizioni degli artisti in questi luoghi è simbolico e deve essere un messaggio: significa che torniamo a riappropriarci dei luoghi che ci erano stati tolti. Ora queste piazze tornano a essere vissute dopo tanta fatica”.

l.c.
Sotto il sole caldo di fine giugno, piazza Cavour di Camerino ha abbracciato 250 motociclette con oltre 400 motociclisti in partenza per la seconda edizione della “Mille Curve Camerino – Ascoli Piceno”.

Rombo di motori ed occhi alzati per vedere le ferite del sisma: “Quello che abbiamo visto i primi tempi solo in tv – commentano alcuni partecipanti arrivati da tutta Italia – ora lo vediamo di persona e ci rendiamo conto di quanto tempo sia passato”.

Poi c’è chi nota la gru spuntare dietro al palazzo arcivescovile e, rispetto allo scorso anno, quando la città ducale è stata punto di arrivo della gara partita da Urbino, si rincuora e si sente di evidenziare come la speranza di un futuro di rinascita non debba spegnersi.

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Ma a ricordare che la speranza, in questi posti, è considerata il motore della ripartenza, è soprattutto l’arcivescovo Francesco Massara che, sotto gli occhi stupiti dei partecipanti e gli applausi di chi comprende che la fede debba essere concretamente tra la gente, dopo la benedizione delle moto e dei partecipanti, è salito in sella alla due ruote del sindaco Sandro Sborgia ed insieme a lui parteciperà alla gara.

Un viaggio attraverso il cratere che si snoderà nell'Appennino tra le Marche e l’Abruzzo per arrivare ad Ascoli Piceno, la città delle cento torri.

“È un modo per incontrare tanti motociclisti – dice Francesco Massara ai microfoni di Radio C1…inBlu - perché in fondo la vita è anche una corsa in moto. È un modo per trascorrere del tempo con gli amanti delle due ruote e fare qualcosa di diverso che, solitamente, un vescovo non fa”.



L’arcivescovo ha fatto, con i partecipanti, la preghiera del motociclista ed ha donato ad ognuno di loro un Tau, simbolo francescano di questa terra.

“Sarà un viaggio bellissimo – commenta il sindaco Sandro Sborgia - , una manifestazione bella ed emozionante. Questa gara riempie la città di vita, rumori, colori e permette a tanti amanti del viaggio di conoscere la nostra terra. Obiettivo – ammette sorridendo – è arrivare al traguardo”.

I partecipanti sono arrivati a Camerino ieri pomeriggio ed hanno alloggiato nelle strutture della zona, dimostrando come la manifestazione sia anche un segnale importante anche a livello economico per il territorio.

Dopo la partenza saranno chiamati a ritrovarsi, in orari prestabiliti, in diverse tappe prima di quella finale ad Ascoli. Ognuno è libero di scegliere il percorso da seguire, l’importante è essere presenti ad ogni fermata: chi realizza in tempo il percorso con più curve otterrà un maggior numero di voti.

GS

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Obiettivo raggiunto per la nuova sede destinata ad ospitare la Compagnia Carabinieri di Camerino. E' stato, infatti, formalmente redatto e firmato l'atto di cessione al demanio del diritto di superficie su parte dell'immobile di proprietà dell' Unione Montana per la costruzione della nuova caserma a servizio della Compagnia dei Carabinieri.

“Sento anzitutto il dovere di ringraziare il generale Santicchioli, uomo di grande lungimiranza e senso dello Stato, e i suoi collaboratori: insieme abbiamo scritto una pagina di fondamentale importanza per la Compagnia Carabinieri di Camerino e di tutto il territorio camerte - dichiara soddisfatto il presidente dell'Unione Montana Alessandro Gentilucci - Un obiettivo che è il frutto di un lavoro certosino e prolungato, necessario per superare le criticità e le problematiche che si erano presentate. È un atto di liberalità che facciamo, insieme ai sindaci, in nome e per conto di tutto il territorio. Voglio esprimere gratitudine anche al presidente della Regione Acquaroli per aver svolto una funzione sostanziale di raccordo tra le parti. Siamo tutti consapevoli - conclude Gentilucci - dell’importanza e del ruolo dei Carabinieri in un territorio martoriato qual è ancora quello dell’entroterra maceratese, e per questo salutiamo con soddisfazione, insieme ai sindaci Baroni, Bernardini, Nardi, Sborgia, Scaficchia, che ringrazio, la conclusione di una vicenda che, avviata durante l’amministrazione Pasqui, ci ha portati al risultato odierno”.

Positivo il commento del sindaco di Camerino Sandro Sborgia: “È un passaggio importante, che è stato pieno di ostacoli, superati non senza difficoltà. Ora speriamo che si possa recuperare il tempo perso, procedendo il più velocemente possibile con la progettazione e l’esecuzione dei lavoridi ristrutturazione necessari ad allestire i nuovi spazi. Personalmente – continua il primo cittadino – rivolgo un ringraziamento ai Prefetti Ferdani e Rolli, il dottor Tancredi, dirigente dell’agenzia del Demanio, il Generale Salticchioli, il Colonnello Nicola Candido. Un ringraziamento particolare va all’Arcivescovo Francesco Massara che, quando sono sorte problematiche, gratuitamente si è offerto di trovare una soluzione mettendo a disposizione anche un’area alternativa in cui poter costruire la nuova Caserma per i Carabinieri che sono costretti sui containers dal 2016”.

L’area da destinare alla nuova Caserma e il progetto per realizzarla, sono stati individuati nel 2020, quando è stata firmata l’intesa tra l’Arma dei Carabinieri, l’Unione Montana Marca di Camerino, il Comune di Camerino e l’Agenzia del Demanio che si occuperà anche dei lavori di riqualificazione necessari a adeguare gli spazi e finanziare gli interventi fino a 5 milioni di euro.
“Una festa di unità e di pace. Questa tradizionale cerimonia assume oggi un rinnovato significato: Camerino è ancora qui, è ancora viva e lo sarà per sempre”. Con queste parole il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, ha concluso il discorso di apertura dei riti in onore di San Venanzio. Nelle vesti del Podestà di Camerino, Sborgia ha celebrato il primo atto delle feste in onore del Patrono della città, l’Offerta dei Ceri.

La Corsa alla Spada e il Palio sono tra le prime rievocazioni storiche del centro Italia a ripartire dopo il Covid nel 2021 e, in occasione della loro apertura, è intervenuto anche l’arcivescovo Francesco Massara: “L'omaggio della Consegna dei Ceri, nella vigilia della festa del nostro Santo Patrono Venanzio, è da sempre un momento suggestivo e molto importante per la nostra comunità di Camerino, perché apre ufficialmente i giorni di festa – ha detto l'arcivescovo –. Anche quest'anno, a motivo del perdurare della situazione pandemica, vivremo il solenne rito senza il consueto e vivace folclore, ma conservando ugualmente il suo profondo valore evocativo. Così forse, riducendo all'essenziale l'evento esteriore, potremo maggiormente godere del suo aspetto più intimo e autentico”. Nella piazza della basilica di San Venanzio, lunedì sera, i trenta atleti che parteciperanno alla Corsa hanno quindi acceso il tradizionale “focaraccio”.

Tradizione, ma anche innovazione: quest’anno l’associazione della Corsa, presieduta da Stefania Scuri, ha promosso il corto “Un nuovo sole”, che racconta il ruolo di Elisabetta Malatesta nel ritorno della Signoria dei Da Varano a Camerino. Nella serata di ieri invece un webinar sugli esordi della rievocazione storica, nata 40 anni fa, insieme ai “fondatori”. Angelo Raponi, firmatario dell'atto costitutivo del Comitato, ha commentato: “Vorremmo trarre motivo di stimolo e di rivitalizzazione della nostra città e che i camerinesi finalmente si svegliassero un po' dal torpore, soprattutto nelle manifestazioni esterne, che rivivessero un po' il senso comunitario e fossero stimolati da questo avvenimento”.

l.c.
"Il momento dei ritorni". È stato definito così, dalla direttrice dei Musei civici e diocesani di Camerino, Barbara Mastrocola, questo periodo caratterizzato dal "ritorno a casa" delle opere d'arte appartenenti alla città ducale.
Dopo la "Giulia da Varano" del Dosso Dossi tornata nel 2019, questa mattina i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno restituito alla Fondazione Ma.So.Si.Ba dell'Arcidiocesi di Camerino il dipinto di scuola veneta del XVI secolo che rafigura "Diana e Atteone", trafugato nel 1981.

Un'importante opera pittorica che era custodita nel Castello di Lanciano di Castelraimondo e che è stata recuperata non appena comparsa sul mercato antiquariale, quando stava per essere battuta in vendita da una casa d'aste lombarda.

"Quando un'opera viene rubata molti anni prima, come in questo caso - ha detto il comandante provinciale dei carabinieri, Nicola Candido - è difficile risalire a tutti i passaggi che l'hanno portata alla casa d'asta, soprattutto perchè ci sono dei casi in cui le opere sono accompagnate da documentazioni che possono facilmente trarre in inganno gli acquirenti. In questo caso è stato molto importante il lavoro della sezione Antiquariato dell'Arma perchè il quadro era stato inserito nella banca dati delle opere da ricercare".

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Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano e condotte da militari della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo TPC, hanno consentito di identificare il mandatario a vendere dell'opera. È stata così ricostruita la catena dei vari passaggi di mano del bene, fino a giungere a un noto faccendiere di settore, che ha tentato di mascherare la provenienza del dipinto, dichiarando di averlo acquistato da una persona deceduta anni addietro, con l'intento di vanificare le indagini.

Il ringraziamento ai militari dell'Arma è unanime, come sottolineano il presidente della Fondazione Ma.So.Gi.Ba, Luigi Tapanelli, e l'arcivescovo Francesco Massara.
"Un segno importante di ripartenza per il nostro territorio - ha detto Tapanelli - che in questo momento sta attraversando diverse difficoltà per varie ragioni; ci dà speranza per il futuro".

"Grazie ai carabinieri - ha ribadito Massara - è stato possibile recuperare questa opera d'arte e restituirla alla sua comunità. È un bel segno di gioia e speranza per il futuro, così come lo è l'impegno dei carabinieri che sono sempre al servizio delle comunità, in particolare quelle colpite dal sisma".

L'arte come volano di una terra ferita è ciò che il sindaco Sandro Sborgia ha voluto evidenziare, soprattutto appellandosi agli enti sovracomunali affinchè i centri dell'entroterra vengano valorizzati per le loro peculiarità: "Questo nuovo ritorno - ha detto - testimonia quanto sia importante il patrimonio culturale e artistico della nostra città. È un rinnovato invito agli amanti dell'arte a riscoprire quanto questa terra ha di bello da offrire. Ma è anche un richiamo alla politica in generale, perchè finalmente ponga lo sguardo alle aree interne della regione e metta a disposizione ogni sforzo possibile per valorizzare questi territori. Credo che, se avessimo la piena consapevolezza delle risorse di questa area spesso marginalizzata e anche poco apprezzata, ne trarrebbe beneficio l'intera regione. Superiamo le ristrettezze di vedute - ha chiesto il sindaco - e pensiamo che i luoghi che oggi vivono una doppia emergenza hanno una grande opportunità di rinascita attraverso la valorizzazione delle opere d'arte. Se ci fosse un impegno condiviso e consapevole sarebbe un bene per tutta la nostra comunità".
Il messaggio del rientro dell'opera è, quindi, duplice: non solo culturale e artistico, ma anche e soprattutto sociale.

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La direttrice dei Musei civici e diocesani di Camerino Barbara Mastrocola

"L'opera - spiega Barbara Mastrocola - sembra in buono stato conservativo, anche se probabilmente avrà bisogno di qualche restauro. L'iconografia è molto vicina a quella che ha rappresentato Tiziano nello stesso soggetto quindi è probabile che sia del tardo Manierismo. Al di là del valore storico-artistico che potranno approfondire gli esperti, l'importanza per noi è appunto quella del rientro a casa. Fa parte di un nucleo di dipinti rubati negli anni '80, uno era stato già ritrovato nel 2009 e questo è il secondo delle 17 opere trafugate. È importante, in questo momento difficile, ritrovare un legame con il dipinto perduto, serve a rafforzare il nostro senso di comunità.
Per l'esposizione - conclude - stiamo sistemando il deposito 'Venanzina Pennesi' e tra circa un mese il quadro sarà esposto e quindi fruibile al pubblico".

Giulia Sancricca















"Sono delle dichiarazioni avventate quelle del sindaco di Camerino che, probabilmente, si fa prendere dal panico per la gestione politica del suo Comune".
Rimanda le accuse al mittente l'assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini dopo 'allarme lanciato dal sindaco Sandro Sborgia sull'avviso "di mobilità interna che esclude il nosocomio cittadino dalla possibilità di essere destinatario di personale dirigente medico".

"Noi - dice Saltamartini ai microfoni di Carla Campetella per Radio C1...InBlu - stiamo vivendo questa pandemia e stiamo ragionando su come uscirne fuori.
Con i vaccini che arriveranno tra maggio e giugno avremo coperto circa 800mila cittadini e quindi potremmo essere fuori dal guado più pericoloso. A quel punto si dimostrerà se gli impegni che io e la giunta regionale abbiamo assunto su Camerino saranno mantenuti o meno.
L'Asur - chiarisce - ha avviato una procedura di mobilità che si attua prima di avviare i concorsi. Quelle del sindaco Sborgia sono strumentalizzaizoni politiche che io rimando al mittente: se continua così si gioca molta credibilità nel rapporto con la Regione".

Non usa mezzi termini l'assessore regionale nel contestare il comportamento del primo cittadino: "Non è la prima volta  - aggiunge - che, nonostante la cordialità dei rapporti, Sborgia si esprime in modo così pesante. Bisogna anche tener conto che lo scorso anno, a marzo, non aveva detto nulla sulla trasformazione di Camerino come ospedale unico Covid, ma da quando è cambiata la giunta regionale, per ogni questione strumentalizza situazioni di emergenza che tutti stiamo vivendo".

Non ci sarebbero motivi di preoccupazione, secondo Saltamartini, sul paventato ridimensionamento del nosocomio camerte: "Come si fa - si chiede l'assessore - a parlare di scomparsa in merito ad un presidio di primo livello del sistema sanitario e che secondo il nuovo piano sanitario regionale tornerà a riavere la sua centralità. L'ospedale è stato inserito in un percorso Covid, come anche gli altri ospedali della nostra regione, ma non significa che per questo sarà chiuso. Forse il sindaco approfitta di questa condizione per riattivare una scena mediatica.
Questa mobilità attivata dall'Asur - precisa - ha dei problemi oggettivi, perchè in un interpello fatto su tre Aree Vaste, nessuno ha fatto domanda per andare all'ospedale di Camerino.
Di questo non può essere accusata la giunta regionale".

GS


“Non una rinascita, perché non siamo mai morti, ma una crescita”. Determinato il rettore Unicam Claudio Pettinari nel giorno che ha visto la firma della prima ordinanza straordinaria del commissario Giovanni Legnini per la ricostruzione delle strutture danneggiate dal sisma del 2016. È l’ordinanza numero uno di questa “nuova generazione” di provvedimenti pensati dalla struttura commissariale per procedere spediti con la ricostruzione.
Quaranta milioni di euro per sette edifici che rappresentano il patrimonio dell’ateneo, della città e del territorio e sono: palazzo ducale, palazzo Ribechi, palazzo Battibocca, collegio Fazzini, San Domenico, Granelli ed edificio polo studenti.
“Grande soddisfazione - ha detto il rettore - non solo in Unicam ma in tutto il territorio, dalle montagne ad Ascoli Piceno, dove abbiamo le sedi collegate. È stato un percorso importante, grazie al Commissario è stato possibile accelerare questo cammino ed oggi possiamo guardare tutte le nostre strutture sapendo, in cuor nostro, che saranno tutte recuperate. Dico questo - ha precisato - perché c’era nell’animo di chi vive queste terre la paura che l’ateneo si fosse disamorato delle proprie strutture, quelle su cui questo ateneo è nato, cresciuto e diventato una eccellenza. Un ateneo che con tanti metri quadri in meno è riuscito ad avere in questi 4 anni un numero di studenti importante che non è diminuito, ma cresciuto. Aver mantenuto questi numeri è stato un duro lavoro, ma che ci rende felici. Questo anno, nonostante il Covid, è stato di ripresa anche sulle risorse che riusciamo ad attrarre per la ricerca. Significa che essa è viva e di interesse per l’intera nazione. Una ordinanza valida - ha detto riferendosi a quella formata stamattina - che ci permette di correre e se non lo facessimo sarebbe colpa nostra”.

Ha colto l’assist il commissario che, dopo la firma, ha dato simbolicamente in mano la responsabilità al rettore: “I docenti dell’ateneo hanno contribuito alla stesura dell’ordinanza - ha detto Legnini - . Senza il consenso pieno e la partecipazione attiva del Comune non sarebbe stato possibile, quando abbiamo scisso questa ordinanza da quella che a breve arriverà per la città. L’assessore regionale Castelli ha subito accompagnato questa nuova generazione di interventi, le ordinanze straordinarie che somigliano più ad un atto esecutivo ed hanno un contenuto più ampio per incidere sulla normativa vigente. Castelli è stato risolutivo nel chiedere di partire dall’ateneo. Non perché vogliamo lasciare indietro gli altri comuni, ma perché questa era matura e a brevissimo inizieremo con le ordinanze dei centri storici. L’ordinanza numero uno che abbiamo appena firmato vede sette interventi molto rilevanti per un totale di risorse superiore a 40 milioni di euro di cui 19 milioni erano già stanziati ed il resto viene predisposto con questo documento.
L’attuazione viene delegata all’ingegnere Gianluca Loffredo, il soggetto attuatore è l’università di Camerino a cui disponiamo la possibilità di rafforzare le strutture di supporto tecnico-amministrativo”.

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Consegna delle cravatte Unicam Castelli, Pettinari, Legnini, Sborgia

Ha sottolineato i tempi l’assessore regionale Guido Castelli: “Qualcuno disse che tra una causa e un effetto c’è un tempo, io credo che in questo caso ci sia stato un tempo ragionevole grazie a questa ordinanza. Un provvedimento che non è solo dell’Università di Camerino, perché reca la firma di quattro regioni e grazie a questo la cabina di coordinamento si conferma un punto da valorizzare per le future programmazioni importanti. È uno strumento agile per far sì che il centro Italia sia protagonista della ricostruzione, di una questione nazionale”.
Grande l’emozione per il sindaco Sandro Sborgia: “È come se questa ordinanza fosse stata fatta al Comune di Camerino - ha detto - e di questo sono davvero felice. In questa ordinanza vedo il rispetto di un impegno che è stato ricordato anche dal Capo dello Stato: la Repubblica ha il dovere di ricostruire il Centro Italia. Con l’ordinanza si adempie al dovere del Paese nei confronti di questi territori colpiti. Il significato va al di là di questo, perché per me la ricostruzione delle aree colpite dal sisma è un segnale importante anche per le comunità vicine a noi e in difficoltà. Faccio riferimento alla crisi dell’Elica. Ricostruire questi territori significa dare occasione di lavoro anche a chi la sta perdendo. Abbiamo tracciato un solco fondamentale per l’attivazione di una struttura normativa che sarà sicuramente da modello per tutto ciò che dovrà farsi più avanti e che potrà riguardare anche altre aree del Paese in difficoltà non solo per il sisma. L’università, per questa città e per tutto il territorio, è il motore economico, del pensiero di crescita e formazione. Non dobbiamo rinunciare all’idea che Camerino sia città di luogo di studio e la ricostruzione dei luoghi che lo permettono è fondamentale”.

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Pettinari, Legnini, Sborgia

Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione di tanti soggetti, ha sottolineato Gianluca Loffredo: “Il frutto di questo lavoro è un prodotto olistico - ha spiegato - perché vi sono confluiti diversi pensieri e conoscenze in più ambiti e sono finalizzati a valorizzare gli edifici, ma anche a salvare un patrimonio artistico, storico, identitario e paesaggistico di questi luoghi. Uno sforzo unitario multidisciplinare per raggiungere e questo risultato. Ora bisogna ancora pedalare, ma lo facciamo cn grinta”.

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L’attenzione alla importanza dei luoghi storici che saranno recuperati è stata evidenziata dal pro rettore, Graziano Leoni: “Oggi sento che è stato fatto un grande passo avanti, sono cambiate le regole del gioco e riusciamo a vedere il futuro della nostra storia. La nostra università ha nelle radici un grandissimo valore, a cui deve la sua sopravvivenza. Purtroppo queste radici non sono visibili oggi, ma sono quello che ci manca molto: il nostro patrimonio storico custodito in queste sette costruzioni che presto potranno tornare alla luce”

GS

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