Nel pomeriggio di oggi a Camerino l’amministrazione comunale ha dedicato uno spazio alle domande e alle osservazioni dei cittadini sul Programma Straordinario della Ricostruzione. Sul canale Youtube del comune, i camerti hanno potuto ricevere risposte su uno strumento che il sindaco Sborgia ha definito fondamentale per la ricostruzione della città. Il primo cittadino ha confessato di essere particolarmente soddisfatto per la massiccia partecipazione dei cittadini, per la puntualità dei loro interventi e soprattutto ha aperto alla minoranza: a breve il Programma sarà al vaglio del Consiglio Comunale, e Sborgia auspica la massima unità di intenti su un tema così delicato: “Penso che sia stato fatto un ottimo lavoro: abbiamo avuto la conferenza dei capigruppo qualche giorno fa, nella speranza di arrivare in Consiglio uniti su un tema così importante per la città. Massima apertura alla minoranza per quanto riguarda i suggerimenti che vorrà dare. È stato un momento di grande partecipazione e molto sentito, quindi posso solo felicitarmi con tutti i componenti dell'amministrazione comunale e con tutti coloro hanno lavorato a questo strumento, essenziale perché la città sia ricostruita”.

“Il Programma – ha proseguito il sindaco – è stato portato avanti come un processo partecipativo che potesse avere la massima condivisione. Questo incontro è nato per rispondere a tutte le osservazioni arrivate sulla proposta di PSR che stiamo per portare in consiglio. Molti gli interventi dei cittadini, segno che il Programma Straordinario e l'attività che stiamo portando avanti è particolarmente sentita: la cittadinanza è aggiornata e molto interessata a tutto il programma. Le proposte fatte sono state numerose e soprattutto tecniche, pertinenti e interessanti. Le abbiamo recepite, tradotte e inserite: si è parlato, tra l'altro, della Rocca del Borgia e del plesso di San Domenico, due immobili che caratterizzano la nostra città, con il loro interesse storico, artistico e culturale. Abbiamo accolto di buon grado anche le osservazioni più critiche, come quella sulle problematiche rilevate in via Pieragostini, nella zona di Santa Maria in Via, da sempre un punto critico per quanto riguarda la sicurezza”.

Red.
Programma straordinario della ricostruzione: nella serata di ieri si è svolta la riunione con i Capigruppo, aperta anche alla minoranza, per discutere sulla proposta di Programma. Il sindaco Sborgia ha aperto l’incontro a tutti i consiglieri, in modo da avere la massima condivisione su un tema fondamentale per la città ducale. Il primo cittadino camerte ha spiegato: "Proseguiamo con l’iter che porterà all’approvazione di questo fondamentale documento. Abbiamo illustrato la proposta e non ci sono state richieste avanzate da parte della minoranza. Domani sarà la volta di una seconda assemblea pubblica con la cittadinanza per rispondere alle domande dei cittadini e illustrare le eventuali integrazioni. Questo è un momento importantissimo per la città: non possiamo rimandare ancora, la ricostruzione deve partire. I cittadini aspettano da tanto tempo questo momento, sono passati quattro anni. Bisogna agire, senza fretta ma senza ulteriori indugi".

Intanto il gruppo consiliare Radici al Futuro ha fatto sapere, con una nota, di aver avanzato una richiesta di convocazione di un consiglio comunale aperto per discutere del PSR. "Un atto dovuto - si legge nella nota del gruppo - dopo che delle nostre richieste fatte all'amministrazione comunale è stata accolta solamente quella relativa alla data di svolgimento della riunione dei capigruppo. Riteniamo imprescindibile lo spostamento della data ultima di presentazione delle osservazioni al PSR al 10 gennaio prossimo e, soprattutto per garantire un corretto iter procedurale, che il consiglio comunale in cui lo stesso PSR verrà varato sia preceduto da una seduta aperta.  Infatti, la Parte Seconda, Capitolo 8 delle Linee Guida allegate all’Ordinanza 107 recita: 'La  partecipazione dei cittadini  all'attività amministrativa deve essere garantita anche nelle forme dell'udienza pubblica, prima delle scelte di particolare impatto urbanistico, sociale, economico'. Avendo appreso nel corso della riunione dei capigruppo che sono già arrivate diverse osservazioni al PSR e che la seduta del consiglio comunale inizialmente prevista per il 23 dicembre 2020 sarà presumibilmente spostata al 29 dicembre 2020, riteniamo ci sia una congrua tempistica per la convocazione di una assise aperta che garantisca il rispetto dell'ordinanza commissariale sopra citata".

Domani una nuova assemblea pubblica, rivolta a tutta la cittadinanza, sempre in modalità on-line, sul canale Youtube del Comune di Camerino. Saranno presentate le risposte alle osservazioni arrivate proprio dai cittadini.

red.


Agnese, una giovanissima camerte di dieci anni vorrebbe un Natale bello come sempre, nonostante le difficoltà. Per questo ha scritto al sindaco Sandro Sborgia: nella lettera la richiesta di addobbare la città il più possibile, per renderla più bella del solito. Il sindaco ha rilanciato e ha pensato: “Perché non farlo tutti insieme?”

È nato quindi il concorso “Decora la città con il tuo addobbo”, aperto a tutta la cittadinanza e agli studenti Unicam, per realizzare il proprio addobbo natalizio e rendere ancora più bella la città di Camerino: luminarie, presepi, alberi di Natale, ghirlande e realizzazioni a tema natalizio. Un’iniziativa dell’Amministrazione nata dal voler esaudire il desiderio di una piccola cittadina.

Il sindaco ha commentato: “Il senso della comunità è dato proprio dalla condivisione, quindi sarebbe ancora più bello realizzare il proprio addobbo fai da te che contribuirà a rendere Camerino più natalizia, luminosa e farci sentire più vicini. Il desiderio espresso dalla nostra giovane concittadina Agnese è stato proprio lo spunto per dare seguito a questa iniziativa. Allora realizziamo tutti insieme il suo desiderio, dando ognuno il proprio contributo e creando una bella decorazione”.

Ogni addobbo (luminarie, presepi, alberi di Natale, ghirlande e realizzazioni a tema natalizio) dovrà essere corredato da un cartellino contenente il titolo ed una breve descrizione. Tale descrizione ha lo scopo di illustrare la scelta delle decorazioni utilizzate ed il motivo dell’allestimento ideato.

L’addobbo potrà essere realizzato con qualsiasi materiale e il tema del Natale potrà essere espresso in ogni forma artistica. La foto dell’addobbo in formato jpg dovrà essere inviata entro il 4 gennaio. Le opere verranno valutate e votate da una giuria che decreterà gli addobbi più belli, che saranno poi premiati il giorno dell’Epifania.

Red.
Dopo la presentazione via web del Piano Straordinario per la Ricostruzione di Camerino, il gruppo di minoranza Radici al futuro chiede di “allungare i tempi concessi alla cittadinanza per far pervenire eventuali osservazioni alla proposta di PSR”.

Secondo la minoranza, infatti, “otto giorni sono un termine temporale troppo ristretto, considerando i delicati argomenti anche di natura privatistica che interessano determinate scelte e pianificazioni (ad esempio: demolizioni e delocalizzazioni).

Per questo – scrive il capogruppo Gianluca Pasqui - , chiediamo, nell’interesse dei cittadini, di prorogare tale termine al 10 gennaio prossimo e di convocare il Consiglio Comunale non appena evase tutte le osservazioni pervenute, in modo tale da poter approvare uno strumento il quanto più possibile condiviso con la cittadinanza”.

Nella nota inviata al primo cittadino, la minoranza fa riferimento anche alla convocazione della riunione dei capigruppo per discutere del Programma Straordinario della Ricostruzione.

“Malgrado il gruppo consiliare Radici al Futuro sia venuto a conoscenza ufficialmente dei contenuti del PSR solamente sabato scorso 5 dicembre – si legge - , ho risposto senza indugio positivamente alla richiesta del sindaco. Considerata l’importanza dell’argomento, all’incontro parteciperanno, insieme al sottoscritto, anche gli altri componenti del gruppo consiliare “Radici al Futuro”. Auspico – conclude Pasqui -  che l’invito a partecipare venga esteso a tutti i componenti dell’assise consiliare”.

GS

Presentata oggi l’ultima versione del Programma straordinario per la ricostruzione di Camerino, redatta negli ultimi mesi dall’amministrazione comunale. Si è tenuta infatti in mattinata la periodica riunione del tavolo tecnico, ovviamente in via telematica per ragioni di sicurezza, a cui hanno presenziato gli esponenti del comune camerte, tra cui il sindaco Sborgia, la vicesindaca Jajani, Anna Ortenzi e Luca Marassi, consigliere con delega alla ricostruzione che ha illustrato il programma. Con loro, il Commissario Straordinario alla ricostruzione Legnini, insieme ai suoi tecnici, il Rettore Unicam Pettinari, Carlo Resparambia, presidente Ance e l’Arcivescovo Massara con altri rappresentanti dell’università, della diocesi e dell’amministrazione.

Al centro della discussione il risultato del lungo lavoro svolto in questi mesi e le strategie dell’importante documento volto ad accelerare la rinascita della città. Un documento che verrà presto condiviso con la cittadinanza in una assemblea virtuale in videoconferenza, in seguito il passaggio in Consiglio comunale per l’approvazione, che dovrebbe arrivare prima di Natale, così da dare il via all’iter che lo porterà sul tavolo dell’Ufficio speciale per la ricostruzione e a ottenere successivamente il decreto della Regione.

Prevista per queste ultime settimane dell’anno anche l’assegnazione dell’appalto per la redazione del documento direttore dei piani attuativi per le aree perimetrate. Luca Marassi, consigliere comunale con delega alla ricostruzione ha spiegato: “Di fatto con dicembre si dà il via alla programmazione e alla pianificazione della ricostruzione della città. Oggi è una giornata importantissima perché nell’incontro è stato presentato concretamente il piano per accelerare la rinascita della città. È un passo fondamentale che precede l’apertura dei cantieri. Questo significa quindi che rientreremo presto a Camerino per ricostruirla”.

Red.
L’approvazione del bilancio consolidato, slittato a causa Covid; della convenzione per l'utilizzo dell'Auditorium e delle sale di registrazione dell’Accademia della musica donata dall’Andrea Bocelli Foundation e del progetto esecutivo dei lavori della rete fognaria della zona Sae delle Cortine. Sono solo alcuni dei temi discussi nella seduta del Consiglio comunale di Camerino che si è svolto in streaming.

Sguardo attento al turismo: con apposita delibera è stata individuata l’area in località Le Calvie da acquisire a patrimonio pubblico per realizzare la nuova area camper grazie ai 370 mila euro appositamente stanziati con ordinanza dal Commissario Speciale alla Ricostruzione.

Area Camper che, secondo quanto dichiarato dal sindaco Sandro Sborgia, dovrebbe essere già disponibile dalla prossima estate.

Approvato in Consiglio comunale anche l’intervento di sistemazione idraulica del sistema di regimazione delle acque bianche del bacino del fosso dello Scarico e del sistema di raccolta acque nere, "che si è reso necessario - si legge nella nota del Comune - a seguito delle urbanizzazioni post sisma 2016, al SottocorteVillage, ai container dell’Università e allo studentato dell’Università di Camerino che hanno aumentato in modo significativo il flusso dei reflui recapitanti sul fosso".

L’intervento, che si aggira sui 4 milioni di euro, prevede tutta una serie di interventi che vanno dalla realizzazione di un nuovo reticolo fognario e relativa stazione di sollevamento che consentiranno di condottare i reflui provenienti dalle nuove urbanizzazioni, del campus universitario, dell’abitato del fosso lo scarico e dall’area container, oltre a una parte del quartiere residenziale di Montagnano.

Il progetto prevede, inoltre, i lavori di regimazione del fosso “Lo scarico” per la messa in sicurezza delle case degli abitanti della località. Lavori che eviteranno rischi idraulici ed inconvenienti igienico sanitari.

Previste anche una serie di barriere drenanti per abbassare il livello dell’acqua sui campi circostanti per evitare eventi franosi. “Un’opera che riteniamo assolutamente urgente - spiega la maggioranza - e per cui ringrazio anche l’Università di Camerino che ha messo a disposizione le aree di sua proprietà e si è resa disponibile a effettuare una parte dei lavori a proprie spese per una cifra di poco meno di 200 mila euro”.

Infine un saluto particolare di stima e affetto è stato poi rivolto ad Alessandra Secondari, segretaria del Comune di Camerino, prossima al pensionamento, per il lavoro svolto.

GS
È andato dritto all’anima, ma anche alla coscienza di ognuno dei presenti, affinché tutti potessero mettere da parte il campanilismo e comprendere la reale situazione dell’entroterra e delle Marche. L’arcivescovo Francesco Massara, durante la riunione che ieri pomeriggio ha visto confrontarsi i sindaci della montagna e i vertici regionali e sanitari,  con il suo intervento ha placato i toni accesi che negli ultimi giorni avevano ruotato attorno alla trasformazione di una parte dell’ospedale di Camerino per il Covid.

“Comprendo le preoccupazioni – ha esordito - ma penso che la negatività di questo momento debba diventare speranza. Siamo troppo abituati a ragionare ognuno per il nostro orticello ed è sbagliato. Sicuramente c’è una grande emergenza sanitaria, lo sappiamo tutti, ma c’è da mettere al centro la salvezza delle vite umane e su questo siamo tutti d’accordo”.

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Ma accanto all’emergenza sanitaria ha acceso i riflettori su quella umana: “C’è anche una emergenza sociale – ha ribadito - , c’è una grande paura.

Il territorio della montagna, in questi anni, si è sentito preso a pesci in faccia. Siamo già stati massacrati dal sisma, da una ricostruzione che stenta a partire, con le difficoltà dei sindaci anche per una semplice pratica da mandare avanti. Credo che tra i sindaci ci sia una grande collaborazione: il fatto di ritrovarci qui insieme, su un problema che riguarda tutti noi, ci esorta a guardare al di là del nostro naso. Alcune questioni tecniche le dobbiamo affidare agli esperti, è normale”.

Poi le parole nei confronti di Nadia Storti, facente funzione in Asur 3 a seguito delle dimissioni di Alessandro Maccioni: “Si è ritrovata in un momento di difficoltà: tutti lo siamo difronte a qualcosa di imprevisto. So che Nadia vuole bene a questo territorio, non esistono le decisioni perfette”.

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Chiara per l’arcivescovo la situazione di difficoltà sociale ed economica: “Stiamo pensando ad andare in montagna quando non pensiamo che c’è gente che sta morendo in ospedale. Al di là dell’aspetto sanitario c’è una grande emergenza sociale: a Fabriano dove è stato aperto un emporio della solidarietà, in due mesi abbiamo avuto quasi 300 famiglie che hanno chiesto aiuto. C’è chi non può permettersi nemmeno di fare visite mediche. È necessario essere uniti al di là delle posizioni politiche”. Massara ha espresso la sua posizione anche sull’accoglienza dei malati umbri al Covid Center di Civitanova: “Abbiamo accolto persone da una Regione, la prossima volta potremmo averne bisogno noi. La dignità del malato e della persona devono essere al centro. Se io ho bisogno di un servizio non devo chiedere un favore, è un mio diritto. Noi cittadini dovremmo essere tutti uguali – ha detto poi rivolgendosi ai presenti - , voi che siete rappresentanti delle istituzioni aiutate questo territorio a crescere, altrimenti rischiamo di morire”.

Un quadro, quello delineato dall’arcivescovo, che arriva dal suo incontro con la gente del posto: “Parlo con i bambini che devono fare la cresima e mi confidano che non vedono l’ora di andarsene da qui. Cosa posso rispondere io? Noi abbiamo tutti una grande responsabilità, se noi collaboriamo in un dialogo costruttivo, sicuramente qualcosa di buono nascerà per questa terra arriverà e la lasceremo sana ai cittadini di domani.

Usciamo dal campanilismo, dobbiamo pensare al futuro di questa terra che ha tantissime potenzialità. Il presidente – ha detto in merito a Francesco Acquaroli - ha dato una grande disponibilità e ascolterà i sindaci e i vescovi per crescere insieme.

Noi vescovi abbiamo il tasto della situazione che a volte sfugge agli amministratori: i vescovi ascoltano tutti e hanno una reale  percezione delle problematiche sociali”.

Infine, a proposito di ascolto, un appello umano: “Dobbiamo far comprendere a tutti che un malato di Covid non è un appestato; che i nostri ospedali sono delle eccellenze con grandi professionisti e se c’è la necessità di fare delle analisi non bisogna andare in un altro posto.

Riacquistiamo – ha concluso -  la capacità di ascoltarci”.

Giulia Sancricca
Una decisione dolorosa, ma necessaria. Questo il sunto dell’incontro che il governatore delle Marche Francesco Acquaroli ha avuto al Lanciano Forum con i sindaci del territorio montano. Presente anche la Consigliera regionale e Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, Elena Leonardi, il Vicepresidente del Consiglio Regionale Gianluca Pasqui, i responsabili degli Ambiti territoriali e sociali, oltre all’Arcivescovo di Camerino e San Severino, Francesco Massara e il Direttore Asur, Nadia Storti.

Sul tavolo i chiarimenti sui motivi della trasformazione del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Camerino in presidio destinato ai malati Covid. Una scelta, tra l’altro prevista dal piano pandemico regionale esistente, che si è resa necessaria a causa dell’alto numero di contagi e dell’impossibilità dei presidi di Civitanova e Macerata di far fronte alle cure necessarie a causa della saturazione dei posti disponibili.

Il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, ha presentato le sue perplessità nel corso dell’incontro: “Il problema fondamentale è questo: come può un territorio così vasto, seppur poco densamente popolato, restare senza servizi sanitari essenziali? L’ospedale di Camerino serve un’area vastissima, e oggi non è più neanche in grado di offrire servizi sanitari di base, come il pronto soccorso. Non è accettabile. Perché non siamo stati avvisati dello spostamento del personale al Covid Center di Civitanova, perché ora anche noi stiamo diventando un presidio per positivi al Covid? Anche a marzo abbiamo perso il pronto soccorso, non capisco come sia possibile”.

Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha risposto: “Se nessuno ha avvisato dei provvedimenti previsti dal piano pandemico, io stesso accerterò eventuali mancanze. Noi ci siamo visti e abbiamo parlato a lungo dei problemi connessi a questi argomenti. Credevo di essere stato chiaro: finchè la curva dei contagi lo avesse permesso, anche in relazione alla situazione nelle altre strutture ospedaliere, avremmo mantenuto gli ospedali ‘puliti’. Ma io quella sera dissi che se la pandemia fosse esplosa, il piano pandemico avrebbe dovuto attuarsi. Il piano è un atto tecnico, non politico, la discussione è tecnica, non politica: questo deve essere chiaro a tutti. A me dispiace di questo provvedimento, come dispiace di altri ospedali che sono costretti a questo sacrificio, ma questo non è il momento delle polemiche, io non le ho mai fatte, neanche a febbraio. Capisco le vostre posizioni, ci impegneremo per mantenere l’efficienza dell’ospedale camerte, ma vi dico anche che sul piano pandemico non transigo: ripeto che è un atto tecnico, e credo che nessuno debba avere la possibilità di mischiare la politica a un argomento che è esclusivamente di competenza tecnica. Da amministratore non farò pressioni sui tecnici, sarebbe ingiusto e soprattutto illegittimo”.

l.c.

f.u.
Covid Hospital a Camerino: domani l’incontro tra i sindaci e il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, un meeting che farà luce sugli sviluppi della gestione pandemica nelle Marche e che potrebbe coinvolgere alcuni reparti del nosocomio camerte. Una discussione che tiene banco, con alcuni pazienti Covid che potrebbero essere trasferiti nella corsia di ortopedia dell’Ospedale Santa Maria della Pietà.

Già oggi le prime schermaglie sul tema tra il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, e l’ex primo cittadino camerte e ora vicepresidente del Consiglio Regionale, Gianluca Pasqui. Sborgia ha affermato di avere garanzie sul fatto che nulla si sarebbe mosso prima della riunione di domani, ma ha recriminato sul fatto che le garanzie fossero assolute, non legate alle contingenze, come detto da "autorevoli rappresentanti regionali". Non si tratterebbe di campanilismo, secondo Sborgia, ma del rispetto del piano pandemico, della situazione post-sisma dell’alto maceratese, e logistiche.

Proprio l’accusa di campanilismo è quella che viene rivolta al sindaco camerte da Gianluca Pasqui, che sottolinea come l’eventuale conversione sarebbe una decisione legata all’assenza di strade alternative. In una nota si legge come Pasqui inviti le amministrazioni locali a evitare campanilismi, appunto, piuttosto favorendo uno spirito di unità di intenti: "C'è chi ancora trova il tempo e il modo per alimentare polemiche sterili e rancori personali con articoli di stampa nei quali si cercano ipotetici colpevoli e si individuano altrettanto ipotetici salvatori della patria. Mi è sembrato di capire, parlando con tanti sindaci dell'entroterra maceratese, che tutti abbiano condiviso il principio per il quale quella per l'ospedale di Camerino e per la salute dei cittadini non può essere una battaglia partitica o ideologica. Su questo dovremmo lavorare. Insieme".

Al vicepresidente dell’Assise regionale ha fatto eco il sindaco di Fiuminata, Vincenzo Felicioli: "Non sta sicuramente a me stabilire il piano pandemico, ma penso che oggi le esigenze siano chiare. Il Covid, come la Spagnola, come la peste, sarà sconfitto, presto sarà fortunatamente un ricordo. Per questo motivo evitiamo queste schermaglie: domani al Presidente Acquaroli chiederò non di modificare il piano pandemico, quanto di parlare di sanità in generale, di futuro, per fare in modo che il problema della sanità, esistente a prescindere dalla pandemia, venga risolto in maniera congrua alle esigenze della cittadinanza delle zone montuose. I rappresentanti di queste zone ci sono e hanno la possibilità di far sentire la loro voce, lo facciano".

Pietro Tapanelli, sindaco di Sefro, parla di un problema di fondamentale importanza. Preservare i servizi ordinari, già parzialmente compromessi dall'emergenza, è vitale: "Sul tema c'è forte preoccupazione per i servizi ordinari che l'ospedale dovrebbe garantire a un territorio già vessato da altre emergenze ben note. La sanità è di tutti e comunque dobbiamo essere a disposizione. Credo si debba essere in grado di garantire i servizi essenziali e ordinari, visto che gli ospedali di Camerino e San Severino servono un vasto territorio, quello dell'alto maceratese. Depotenziare queste strutture sarebbe un grave errore, non solo allo stato attuale delle cose, ma anche in tempo di 'pace'".

Il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, come Felicioli, guarda anche al futuro: "Un sacrificio che avremmo evitato, siamo messi a dura prova dalla pandemia. Per questo chiediamo che ci sia un riconoscimento per i sacrifici dei cittadini del territorio, che già soffrono per il sisma. Evidentemente non possiamo tirarci indietro: in quei letti di ospedale potremmo vedere i nostri cari. Garantiamo i servizi essenziali comunque, il pronto soccorso, i servizi di analisi. Si resti vicini ai cittadini: questa deve essere un'occasione per guardare avanti. Domani dovremo avere un ospedale efficiente, per personale e per strutture. Impariamo a investire nel nostro futuro, l'ospedale di Camerino sia già da subito un baricentro dei servizi che salveranno le nostre vite".

Domani l’incontro, dal quale dovrebbe emergere una visione più chiara su come la pandemia verrà affrontata nel maceratese e su quale, in questo quadro emergenziale, potrà essere il ruolo dell’ospedale di Camerino.

l.c.



E' stato chiamato in causa, neppure troppo indirettamente, dal sindaco di Camerino Sandro Sborgia in merito all'ormai avvenuta riconversione di un reparto, quello di Ortopedia, dell'ospedale di Camerino in reparto Covid il vice presidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, che intende rispondere attraverso la seguente nota: 

Malgrado il momento particolarmente difficile per tutti, nel pieno di una emergenza sanitaria che non ha precedenti, purtroppo c'è chi ancora trova il tempo e il modo per alimentare polemiche sterili e rancori personali con articoli di stampa nei quali si cercano ipotetici colpevoli e si individuano altrettanto ipotetici salvatori della patria. Mi è sembrato di capire, parlando con tanti sindaci dell'entroterra maceratese, che tutti abbiano condiviso il principio per il quale quella per l'ospedale di Camerino e per la salute dei cittadini non può essere una battaglia partitica o ideologica. Su questo dovremmo lavorare. Insieme.

E allora va detto, per amore di verità e per corretta informazione, che Pasqui non è stato smentito proprio per niente. Fin dal giorno successivo al mio insediamento, ho incontrato più volte personale sanitario e in ogni occasione, anche quando è intervenuto il presidente Acquaroli, ho sempre detto le cose come stavano: tutto sarebbe rimasto com'era, fin quando la pandemia non avesse preso il sopravvento e resa impossibile qualsiasi altra possibilità di evitare che Camerino tornasse ad essere Covid Hospital. Come prevede un piano pandemico regionale che oggi in piena emergenza ci troviamo a dover applicare e che nessuna istituzione dallo scorso marzo si è preoccupata di poter far cambiare per evitare che ancora una volta fosse l'entroterra a doversi sacrificare. Pasqui non è stato smentito per niente. Semmai, Pasqui ha dovuto cercare di mettere le toppe all'allarmismo creato da post pubblicati su pagine social ufficiali e smentiti poco dopo, come successo domenica scorsa quando si era diffusa la voce che l'ospedale fosse già stato convertito in Covid e "stanno arrivando i primi pazienti in queste ore" quando invece, come mi sono dovuto affrettare a precisare, non era assolutamente vero.
Oggi il nostro impegno reale e concreto deve essere quello di garantire la salute dei cittadini marchigiani. Poi, come da programma, la Regione metterà mano al nuovo piano sanitario. Ma fino a quel momento non avremo altra priorità che quella di salvare quante più vite possibili. A chi ancora oggi vuol giocare a chi è più bravo, dico che non è questo il momento e non è questo che voglio io e che vuole la gente: per le schermaglie politiche ci sarà tempo quando tutto questo sarà finalmente finito. Oggi è tempo di essere uniti per l'obiettivo comune della salute dei cittadini.

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