Messaggio dell'Arcivescovo Francesco Massara dell'Arcidiocesi di Camerino - San Severino Marche e Amministratore della diocesi di Fabriano - Matelica.
Presenti alcuni disegni del concorso diocesano CoronArt.

Voce narrante Paolo Notari.
Altro gran bel gesto di solidarietà a Matelica per l’emergenza Coronavirus: a rendersene autori sono stavolta il Comitato Feste Casette Rondinella Trinità, il Comitato Feste Regina Pacis ed il Comitato Feste San Rocco.
I tre Comitati Feste hanno, infatti, donato alla Croce Rossa Italiana Comitato di Matelica diverso materiale sanitario: mascherine, guanti chirurgici, prodotti liquidi igienizzanti ed anche un prezioso generatore di ozono, utilissimo nella sanificazione degli interni delle ambulanze, in particolare dei mezzi attualmente utilizzati dal personale impegnato nei trasporti sanitari COVID-19. Ancora una volta la comunità matelicese conferma la grande generosità che la anima ed il proprio attaccamento ad una associazione quale la Croce Rossa, in prima linea nella battaglia contro questo mostro invisibile.

Alessio Botticelli
Con una nota pubblicata sul proprio sito, il Comune di Matelica ha informato che le autorità competenti hanno comunicato al sindaco che a Matelica risulta una persona positiva al COVID-19 e 11 persone in isolamento, alcune delle quali rientrate da paesi stranieri.


Nella nota, viene sottolineato anche che è’ obbligatorio comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’Area Vasta 3 (tel. 0733642302) il proprio ingresso in Italia per avviare la sorveglianza sanitaria. È prescritto, inoltre, che per chi va in autoisolamento e accusa sintomi Covid-19 l’obbligo di segnalare tale situazione con tempestività all’autorità sanitaria tramite i numeri telefonici dedicati (in questo caso si può comporre il numero 1500). Per chi si trova in assistenza sanitaria domiciliare l’Asur Marche ha attivato un servizio automatico di sorveglianza quotidiana.


Nel ricordare che rimane in contatto quotidiano con le autorità preposte per un monitoraggio costante della situazione e per informare la cittadinanza su eventuali evoluzioni, l'amministrazione comunale, al fine di contenere i contagi, invita i cittadini a rispettare le regole imposte dalla legislazione statale e regionale. 
C.C.

Ricetta falsa e detenzione di stupefacenti. E' stato denunciato dai carabinieri della Compagnia di Camerino un giovane di 21 anni residente nella capitale che ieri pomeriggio, nel corso dei controlli dei militari dell'Arma in merito alle restrizioni per il contagio, è stato fermato dai carabinieri.
Il giovane è stato trovato in possesso di un medicinale il cui principio attivo è ascritto alla tabella delle sostanze psicotrope e di una ricetta medica che è poi risultata essere falsa.
Il medicinale, infatti, era stato acquistato poco prima in una farmacia di Matelica, esibendo proprio la ricetta medica falsa.
Il 21enne è stato denunicato per contraffazione ed uso di atto falso e detenzione di sostanze stupefacenti.
Già il 15 marzo scorso, il giovane, sempre a Matelica, aveva tentato di rubare una bicicletta ma, una volta scoperto dalla proprietaria, si era dato alla fuga, dopo aver mostrato le parti intime alla donna.
Anche per quel fatto era stato denunciato.

GS

Motivazioni circa la destinazione dell’ospedale di Camerino alla cura dei pazienti affetti da Coronavirus e richieste specifiche per l’ospedale di Matelica: sono questi i due punti fondamentali della lettera che il sindaco di Matelica Massimo Baldini e l’assessore alla sanità Rosanna Procaccini hanno inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, alla direttrice generale dell’Asur Marche Nadia Storti, al direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni ed al prefetto di Macerata Iolanda Rolli. Per quanto concerne il primo punto, forte è il dissenso dei due amministratori nei confronti di una scelta che va a pesare ulteriormente sull’entroterra maceratese, “area le cui ferite sono tutt’altro che rimarginate e che di fatto sanguinano ancora sia sul piano strutturale-abitativo che su quello aziendale ed economico: i numerosi spostamenti provenienti da altre aree vaste di pazienti affetti da COVID-19 fanno temere che tale area possa divenire il lazzaretto della provincia di Macerata”. Da qui la richiesta da parte dell’amministrazione comunale di Matelica di “un’esaustiva ed articolata risposta tesa a scongiurare la desertificazione dell’intera area montana”. Come detto, le preoccupazioni di Baldini e Procaccini si estendono, e non potrebbe essere diversamente, alla struttura ospedaliera matelicese, portandoli a sollecitare un tempestivo impegno che contempli “il mantenimento e potenziamento nell’ospedale di Matelica dei servizi essenziali, di base, ambulatoriali nonché delle prestazioni indispensabili per le popolazioni del territorio, la riapertura del reparto di lungodegenza al fine di soddisfare le reali e quantomai indispensabili ed irrinunciabili esigenze di una popolazione tra le più longeve d’Europa, particolare attenzione e massima tutela nei confronti del personale medico, paramedico e tecnico come disposto dall’ultimo DPCM del 09/03/2020".
g.g.
Una giornta dedicata alle aziende della diocesi di Fabriano - Matelica quella che l'arcivescovo Francesco Massara ha pensato per il prossimo 19 marzo, data in cui si celebra il 29esimo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II nelle fabbriche della diocesi. Da quest'anno, infatti, ogni anno, il giorno di San Giuseppe, patrono dei lavoratori, sarà per la diocesi di Fabriano - Matelica una occasione di riflessione e preghiera per il mondo del lavoro imprenditoriale, operaio, artigianale, sociale ed educativo.
Un "viaggio", quello in programma per il prossimo 19 marzo, in cui l'arcivescovo visiterà le fabbriche della diocesi, partendo da Genga, passando per Sassoferrato, Fabriano, Cerreto D'Esi e, infine, Matelica, dove celebrerà la santa messa in una nota cantina locale.
"Ogni volta che attraverso il territorio della diocesi di Fabriano-Matelica - dice l'arcivescovo - , osservo con attenzione i campi coltivati, i vari stabilimenti industriali insediati nel territorio e la mente mi spinge sempre al testo delle Creazione offerto dal libro della Genesi che suscitano nel lettore uno stupore senza eguali e testimoniano che l’ingegno umano, il lavoro dei campi, l’abilità artigianale, la produttività industriale d’avanguardia appartengono al progetto di Dio sull’uomo. Occorre, però, che il lavoro sia secondo quella sorta di “piano regolatore” dell’Eden, continui cioè a rispettare la dignità dell’uomo e la custodia del dono del Creatore".
Poi la sua riflessione dopo la visita a Nazareth nella casa di Giuseppe: "Le guide - spiega - ci hanno offerto una bella meditazione su Gesù che, fattosi simile all’uomo, era riconosciuto come il “figlio del carpentiere” ovvero carpentiere anche lui. Gesù, assumendo la piena umanità, non si astiene dalla fatica del lavoro umano per sostenere la sua famiglia, anzi probabilmente s’ingegna per portare avanti la bottega paterna. Il lavoro - dice Massara - diventa la risposta ad una chiamata di Dio, risposta alla vocazione della vita, dell’uomo in quanto figlio di Dio e dunque figlio della società". 
Infine il messaggio di speranza per i giovani e i disoccupati ed anche per gli imprenditori: "È necessario nutrirsi di una spiritualità che aiuti i credenti a capire che il lavoro è, innanzitutto, cammino di santificazione - dice - , proprio come lo è stato per i grandi uomini e donne che hanno lavorato per la società, per Dio, per la Chiesa. Vorrei che questo messaggio giungesse a tutti i giovani che, con fatica, riescono a scorgere la possibilità di un lavoro secondo le loro aspirazioni; possa giungere a coloro che, colpiti dalla grave crisi lavorativa, fanno ancora difficoltà a trovare un lavoro dignitoso per il loro futuro e quello della loro famiglia; vorrei che giungesse anche, come ringraziamento, a tutti gli imprenditori, piccoli e grandi che, con estremi sacrifici e notevoli investimenti, offrono lavoro e speranza a questa nostra terra diocesana che, proprio a causa di questa dedizione imprenditoriale, può ancora essere germe di speranza". 

GS
Allarme questa mattina all'alba, a Matelica, i vigili del fuoco sono intervenuti alle 4 e mezza per l'incendio di un pastificio che ha coinvolto il locale officina dell'azienda. 

La squadra dei vigili del fuoco di Macerata, intervenuti sul posto con due autobotti, ha spento le fiamme e messo in sicurezza la zona coinvolta.

Non si segnalano persone coinvolte.

GS
Paura alla piscina comunale di Matelica. Questo pomeriggio, infatti, si sono svolti i corsi di nuoto per bambini come di consueto. Al termine delle lezioni, però, alcuni bambini avrebbero accusato dei malesseri e hanno avvisato i genitori. Subito sono partiti i primi controlli e sono stati chiamati i sanitari del 118 che sono giunti sul posto con diversi mezzi. Per le indagini anche i carabinieri di Camerino e i vigili del fuoco che stanno tuttora effettuando i controlli nella piscina dove, stando ai primi accertamenti, ci sarebbero state delle esalazioni di cloro che hanno causato il malessere dei bambini.

"Sono stata presa in giro, i miei cittadini sono stati presi in giro. Ho confidato nella politica, e l’amarezza più grande è stato scoprire questo tradimento di nascosto, alle 23:40 del 31 dicembre 2019. Siamo arrivati ad aiutarci tra sindaci perché oggi è capitato a San Severino, ma domani potrà succedere anche agli altri. Non ci fermeremo fino al ritiro della determina 742 e finché non sarà ridata dignità ad un territorio già provato dal sisma e dalle tante difficoltà che lo caratterizzano". Con queste parole del sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, si potrebbe sintetizzare quanto emerso ieri sera al consiglio comunale urgente che si è svolto al Cinema Teatro Italia. Presenti tantissimi primi cittadini della provincia ma non solo, della montagna ma anche della costa. E fra questi, qualcuno lo ha detto: "Finalmente". Finalmente i sindaci hanno capito che è l'unione a fare la forza, che da soli non si va da nessuna parte perché in politica sono i numeri che contano specie in questo delicato momento in cui si avvicinano le elezioni regionali. La sanità è materia regionale, anche se l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, a cui sono stati riservati fischi e parole di malumore, ha affermato che "ci sono norme nazionali che dobbiamo rispettare altrimenti ci tagliano le risorse e ci commissariano. Non si può dare colpa alla Regione". Però esistono degli emendamenti alle norme nazionali e delle peculiarità per le zone montane in cui i parametri nazionali e le leggi fanno delle eccezioni. Sta di fatto che tutti i primi cittadini presenti (ma moltissimi altri non hanno potuto partecipare alla serata pur aderendo alla 'protesta' democratica messa in atto dalla Piermattei) hanno fortemente e fermamente criticato non solo la determina 742 che colpisce l'ospedale di San Severino, ma anche il piano sanitario regionale che passerà in consiglio regionale il 4 febbraio, definito "vuoto, inconsistente" e soprattutto, come ha ricordato il vicesindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, "privo dell'approvazione della Conferenza dei Sindaci che sarebbe prevista per legge"
Anche il direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, è stato fortemente criticato, in special modo dall'ex sindaco Manlio Rossi (tanto che il presidente del consiglio Sandro Granata ha dovuto richiedere l'intervento degli agenti della polizia locale per placare gli animi). Ha elencato tutti gli investimenti fatti fin ora a San Severino e non solo, i servizi attivati e affermato che "nulla cambia se una unità è definita semplice dipartimentale o solo semplice. Il modello organizzativo non ha nulla a che fare con i servizi e le prestazioni. La qualità la fa il medico, non il “grado” e su San Severino abbiamo investito circa 3milioni e 517mila euro". Però si è detta del tutto insoddisfatta il sindaco Piermattei che, in conclusione, ha ribattutto: "Non siamo mica stupidi, conosciamo la differenza fra unità semplice dipartimentale e unità semplice. Ci dovete dire qual è il futuro del nostro ospedale senza prenderci in giro, siamo stati colpiti dal sisma quindi vogliamo i servizi per un territorio già martoriato e soprattutto non mi fermerò finché la 742 non sarà annullata". 
I Comuni che hanno aderito all'iniziativa del sindaco Piermattei sono: Apiro, Belforte, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova, Esanatoglia, Fiuminata, Fiastra, Gagliole, Matelica, Montecavallo, Muccia, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Sefro, Sarnano, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Ussita, Valfornace, Visso, Fabriano, Arcevia, Genga, Frontone, Mergo, Sassoferrato, Serra San Quirico, Cupramontana, Pergola, Cagli.

(Sul prossimo numero di Appennino Camerte, in edicola giovedì, è previsto un servizio di approfondimento)

g.g. 


 




Tre condanne per reati a vario titolo, tra i quali figurano precedenti in materia di stupefacenti.
Sono questi i motivi per cui i carabinieri della Compagnia di Camerino, ieri pomeriggio, hanno arresto un giovane ventunenne, nato a San Severino e residente a Matelica. J.Z. le sue iniziali.
L'arresto è scattato a seguito di specifici servizi organizzati ad hoc dai militari dell'Arma per trovare il giovane, su cui pendeva l'ordine di esecuzione per la carcerazione, a seguito di più pene.
Al termine della formalità di rito, il giovane è stato portato nella casa circondariale di Fermo dove dovrà scontare il residuo di pena di 4 anni e 9 mesi.

GS

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