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Covid-19. Confartigianato, cassa integrazione per le imprese

Venerdì, 28 Febbraio 2020 18:20 | Letto 1076 volte   Clicca per ascolare il testo Covid-19. Confartigianato, cassa integrazione per le imprese L’emergenza Coronavirus vede attivamente impegnata Confartigianato per fronteggiare nel modo più tempestivo, le possibili ripercussioni sul sistema produttivo della situazione di blocco dovuta all’allerta sanitaria. Intensa in queste ore l’attività di consultazione nei vari tavoli delle Organizzazioni di rappresentanza per venire incontro alle esigenze drammatiche che molti imprenditori stanno vivendo. “ Il nostro lavoro è quello di supportare le imprese  e- afferma Renzo Leonori, presidente di Confartigianato Macerata, Ascoli e Fermo - le diffcoltà che si sono incontrate negli ultimi 20 giorni a causa dellì’emergenza sanitaria, hanno comportato un incredibile danno nella produzione e nel commercio e soprattutto sui dipendenti, con perdita di lavoro e sospensioni dell’attività lavorativa determinate dal Covid-19. L’associazione nazionale, insieme ad altre confederazioni e sindacati ha firmato un accordo che prevede il supporto e uno specifico intervento per tutti i datori di lavoro iscritti al Fondo di Solidarietà bilaterale dell’artigianato, ovvero la cassa integrazione speciale fino a venti settimane nell’arco di due anni del biennio mobile, per le sospensioni di attività aziendale determinate dal coronavirus. Essendo il danno economico non solo circoscritto alle zone rosse dove si sono registrati dei focolai- precisa Leonori- abbiamo chiesto che la misura di supporto relativa a sospensioni determinate dalla causale coronavirus, possa essere applicata a tutto il territorio nazionale e a chi abbia perso produttività e dipendenti. Confartigianato è inoltre a disposizione delle imprese per tutti i chiarimenti e la documentazione che debba essere predisposta per affrontare questa situazione.  La speranza è che gli effetti possano essere fronteggiati nel più breve tempo possibile- conclude Renzo Leonori-, altrimenti il danno diventerebbe sempre più gravoso. Abbiamo fortemente voluto questa opportunità in quanto, pur non essendo l’emergenza sanitaria delle Marche paragonabile a quella di altri territori nazionali, più della metà della regione è colpita dal sisma e per piccole imprese già in crisi che lavorano per i mercati esteri, il coronavirus sta rappresentando unulteriroe mannaia e un notevole danno economico”.c.c.
L’emergenza Coronavirus vede attivamente impegnata Confartigianato per fronteggiare nel modo più tempestivo, le possibili ripercussioni sul sistema produttivo della situazione di blocco dovuta all’allerta sanitaria. Intensa in queste ore l’attività di consultazione nei vari tavoli delle Organizzazioni di rappresentanza per venire incontro alle esigenze drammatiche che molti imprenditori stanno vivendo. “ Il nostro lavoro è quello di supportare le imprese  e- afferma Renzo Leonori, presidente di Confartigianato Macerata, Ascoli e Fermo - le diffcoltà che si sono incontrate negli ultimi 20 giorni a causa dellì’emergenza sanitaria, hanno comportato un incredibile danno nella produzione e nel commercio e soprattutto sui dipendenti, con perdita di lavoro e sospensioni dell’attività lavorativa determinate dal Covid-19. L’associazione nazionale, insieme ad altre confederazioni e sindacati ha firmato un accordo che prevede il supporto e uno specifico intervento per tutti i datori di lavoro iscritti al Fondo di Solidarietà bilaterale dell’artigianato, ovvero la cassa integrazione speciale fino a venti settimane nell’arco di due anni del biennio mobile, per le sospensioni di attività aziendale determinate dal coronavirus. Essendo il danno economico non solo circoscritto alle zone rosse dove si sono registrati dei focolai- precisa Leonori- abbiamo chiesto che la misura di supporto relativa a sospensioni determinate dalla causale coronavirus, possa essere applicata a tutto il territorio nazionale e a chi abbia perso produttività e dipendenti. Confartigianato è inoltre a disposizione delle imprese per tutti i chiarimenti e la documentazione che debba essere predisposta per affrontare questa situazione.  La speranza è che gli effetti possano essere fronteggiati nel più breve tempo possibile- conclude Renzo Leonori-, altrimenti il danno diventerebbe sempre più gravoso. Abbiamo fortemente voluto questa opportunità in quanto, pur non essendo l’emergenza sanitaria delle Marche paragonabile a quella di altri territori nazionali, più della metà della regione è colpita dal sisma e per piccole imprese già in crisi che lavorano per i mercati esteri, il coronavirus sta rappresentando un'ulteriroe mannaia e un notevole danno economico”.
c.c.

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