Non è piaciuto a tutti il Progetto 100, così chiamato dalla Regione, per realizzare 100 posti letto di terapia intensiva per l'emergenza Covid 19. con l'aiuto degli imprenditori marchigiani.
A scagliarsi contro l'idea, per un duplice motivo, è il movimento Dipende da noi, con il candidato alle prossime elezioni regionali Roberto Mancini, che dice: "Ci sembra un progetto astratto e non equo. Astratto perchè ci sembra più fattibile l'idea di potenziare i presidi sanitari esistenti e riattivare quelli che sono stati smobilitati in questi anni con una strategia molto miope, che ha spezzato il rapporto tra le comunità locali e i presidi sanitari. Il virus, invece, ci sta dimostrando che questo rapporto è vitale. Bisognerebbe ripensare radicalmente al tipo di logica con cui si è gestita la sanità in questi anni".
Poi la questione che riguarda l'entroterra e le zone del sisma, chiamate in questo caso a contribuire al progetto regionale: "Un progetto non equo - contesta Mancini - perchè dopo anni di abbandono di tutti i cittadini delle zone terremotate, facendo di questo quasi un problema settoriale, marginale, mentre è un problema di tutti i marchigiani ed è un problema nazionale, come si può chiedere agli imprenditori del cratere di contribuire a questa impresa? Mi pare ingiusto e contraddittorio. Bisognerebbe invece risarcire le forze economiche, i cittadini, la popolazione del cratere e toglierli dall'abbandono in cui sono stati fino ad oggi. Non può essere l'emergenza del Coronavirus a cancellare completamente questo stato di abbandono che deve conoscere la sua fine quanto prima".
GS