“Il Primo maggio quest’anno si presenta in una forma inedita, come mai era accaduto dal secondo dopoguerra ad oggi”.
Così, alla vigilia della ricorrenza. nella nota congiunta delle segreterie Cgil, Cisl e Uil Marche. “Non saremo nelle tante città, con le nostre bandiere, a manifestare fianco a fianco ma faremo sì che, – spiegano – da un’immensa piazza virtuale, forti, potenti e decise giungano, agganciate allo slogan ‘Il lavoro in sicurezza per costruire il futuro”, le voci e le ragioni del lavoro. .
Uniremo l’omaggio alle tante vittime registrate nell’emergenza Covid-19 al commosso tributo agli operatori, sanitari e non, che hanno sacrificato la vita pur di non venir meno al dovere di assistenza verso i malati. Manderemo il riconoscente saluto a chi continua in questa indefessa opera di cura e sostegno, portata avanti senza risparmio da più di due mesi. E’ stato un lavoro sfiancante, ai limiti della sostenibilità, condizionato da un’onda emergenziale che ha colto impreparate le strutture e scardinato ogni assetto organizzativo
Nel comunicato congiunto di Cgil Cisl e Uil Marche si sottolinea che “l’emergenza sanitaria non è purtroppo superata una volta per tutte e bisogna che ogni passo verso la riapertura venga fatto nel rispetto degli interventi che garantiscono la salute e la sicurezza delle persone dentro e fuori i luoghi di lavoro”. Nell’evidenziare come imprescindibili l'attenzione e i comportamenti personali e collettivi rispettosi delle regole, viene posta in risalto la necessità che vengano attuate tutte le misure che servono a far uscire l’economia da una complicatissima fase.
“Dopo aver garantito sicurezza in ogni luogo di lavoro dando piena applicazione ai Protocolli anti-contagio siglati da Governo e Parti Sociali il 14 Marzo e il 24 Aprile, anche attraverso un adeguato sistema di monitoraggio da impostare a livello regionale- dicono i sindacati confederali- bisogna dare ulteriore spessore a tutti i provvedimenti volti a sostenere il reddito dei lavoratori ed i bilanci delle imprese”.
c.c.