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Comitato 30 ottobre: "Chi andrà nei primi 21 appartamenti? Hanno bisogno di organizzarsi"

Giovedì, 19 Novembre 2020 12:42 | Letto 1066 volte   Clicca per ascolare il testo Comitato 30 ottobre: "Chi andrà nei primi 21 appartamenti? Hanno bisogno di organizzarsi" Il Comitato 30 ottobre non resta con le mani in mano in attesa della consegna dei primi 21 appartamenti in contrada Rancia per i terremotati e si erge a tutela delle famiglie destinatarie delle case in sostituzione delle Sae.Il Natale è alle porte - scrive in una nota il gruppo presideduto da Flavia Giombetti - e si avvicina la consegna dei 21 appartamenti a Borgo La Rancia, come promesso dal sindaco Pezzanesi. Appartamenti per i terremotati che ricordiamo sarebbero dovuti essere pronti per agosto 2018 e ci vuole veramente tanto coraggio nel dichiarare che non è un ritardo catastrofico. I terremotati avranno le loro case di emergenza dopo 5 anni anni dal sisma, e come dovrebbe essere definito questo? - domandano provocatoriamente - Noi lo chiamiamo un fallimento. Il sindaco conferma che questi appartamenti faranno parte del patrimonio immobiliare del Comune - prosgue la nota - , ma questo viene fatto sopra le spalle dei terremotati che, prima di usufruirne, faranno ritorno nelle proprie case. Che senso ha avuto - continua la denuncia - spendere più di 6 milioni di euro tra Regione Marche e Protezione Civile solo per aumentare il patrimonio immobiliare del Comune di Tolentino? Sono molteplici le domande a cui l’amministrazione non ha dato risposta, prima fra tutte chi sono le famiglie a cui saranno consegnati questi appartamenti. Forse all’amministrazione sfugge che potrebbero essere famiglie che sono in affitto e quindi sono obbligate a dare disdetta sei mesi prima pena il pagamento di una penale ai rispettivi proprietari delle case.Per questo motivo il Comitato chiede se le famiglie siano già state avvisate e se sia stata rispettata la graduatoria.Poi la questione del mobilio: Gli appartamenti saranno consegnati vuoti - conclude il Comitato - crediamo sia giusto dare modo ai destinatari di organizzarsi.GS
Il Comitato 30 ottobre non resta con le mani in mano in attesa della consegna dei primi 21 appartamenti in contrada Rancia per i terremotati e si erge a tutela delle famiglie destinatarie delle case in sostituzione delle Sae.

"Il Natale è alle porte - scrive in una nota il gruppo presideduto da Flavia Giombetti - e si avvicina la consegna dei 21 appartamenti a Borgo La Rancia, come promesso dal sindaco Pezzanesi. Appartamenti per i terremotati che ricordiamo sarebbero dovuti essere pronti per agosto 2018 e ci vuole veramente tanto coraggio nel dichiarare che non è un ritardo catastrofico. I terremotati avranno le loro case di emergenza dopo 5 anni anni dal sisma, e come dovrebbe essere definito questo? - domandano provocatoriamente - Noi lo chiamiamo un fallimento. Il sindaco conferma che questi appartamenti faranno parte del patrimonio immobiliare del Comune - prosgue la nota - , ma questo viene fatto sopra le spalle dei terremotati che, prima di usufruirne, faranno ritorno nelle proprie case. Che senso ha avuto - continua la denuncia - spendere più di 6 milioni di euro tra Regione Marche e Protezione Civile solo per aumentare il patrimonio immobiliare del Comune di Tolentino?
Sono molteplici le domande a cui l’amministrazione non ha dato risposta, prima fra tutte chi sono le famiglie a cui saranno consegnati questi appartamenti. Forse all’amministrazione sfugge che potrebbero essere famiglie che sono in affitto e quindi sono obbligate a dare disdetta sei mesi prima pena il pagamento di una penale ai rispettivi proprietari delle case".

Per questo motivo il Comitato chiede se le famiglie siano già state avvisate e se "sia stata rispettata la graduatoria".
Poi la questione del mobilio: "Gli appartamenti saranno consegnati vuoti - conclude il Comitato - crediamo sia giusto dare modo ai destinatari di organizzarsi".

GS

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