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Covid: 84 medici specialisti per potenziare le cure domiciliari nelle Marche

Martedì, 21 Settembre 2021 18:25 | Letto 514 volte   Clicca per ascolare il testo Covid: 84 medici specialisti per potenziare le cure domiciliari nelle Marche Cure domiciliari ai malati di Covid in tutta la regione, scendono in campo 84 medici specialisti (cardiologi, pneumologi, infettivologi, neurologi, internisti) provenienti dalle aziende ospedaliere e aree vaste marchigiane per le cure domiciliari ai malati Covid. Il provvedimento, uno dei primi del genere in Italia, è stato approvato dalla giunta su proposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.“Le cure domiciliari  sono innanzitutto una richiesta che ci viene rivolta dal territorio  e da tutti coloro che vivono con apprensione l’avvicinarsi dell’autunno e dell’inverno – le parole del governatore Acquaroli in sede di presentazione - In questo modo potremo evitare l’ospedalizzazione ed essere comunque vicini ai cittadini contagiati nelle loro case. Consolidare il legame di cura tra struttura sanitaria e territorio, finalizzato ad una gestione clinica a domicilio sempre più tempestiva, appropriata ed efficace dei pazienti Covid costituisce, inoltre, una strategia molto importante  per far sì che i nostri ospedali possano tornare ad occuparsi di tutte le altre patologie”.“Mettiamo a disposizione tutte le risorse a nostra disposizione per combattere questa pandemia –  ha proseguito Saltamartini - E’ possibile ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere e residenziali territoriali gestendo efficacemente a casa i pazienti con forme di malattia da lievi a moderate. Si è imposta, pertanto, la necessità di elaborare le indicazioni operative più aggiornate sulla gestione del paziente a domicilio anche in termini di teleconsulto e telemedicina, ferma restando la centralità del medico di famiglia o pediatra di libera scelta  che, conoscendo le patologie pregresse, i fattori di rischio e il contesto socio ambientale del paziente, può intervenire prescrivendo i farmaci più appropriati con un timing corretto. La stretta collaborazione tra specialisti, medici delle cure primarie e il personale delle USCA (Unità speciali di continuità assistenziale) riveste importanza cruciale: il medico di medicina generale si occupa dellanamnesi, lUsca interviene a domicilio e, in base alle patologie, sintomi e fase della malattia, viene coinvolto uno specialista per la terapia da adottare”.
Cure domiciliari ai malati di Covid in tutta la regione, scendono in campo 84 medici specialisti (cardiologi, pneumologi, infettivologi, neurologi, internisti) provenienti dalle aziende ospedaliere e aree vaste marchigiane per le cure domiciliari ai malati Covid. Il provvedimento, uno dei primi del genere in Italia, è stato approvato dalla giunta su proposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.

“Le cure domiciliari  sono innanzitutto una richiesta che ci viene rivolta dal territorio  e da tutti coloro che vivono con apprensione l’avvicinarsi dell’autunno e dell’inverno – le parole del governatore Acquaroli in sede di presentazione - In questo modo potremo evitare l’ospedalizzazione ed essere comunque vicini ai cittadini contagiati nelle loro case. Consolidare il legame di cura tra struttura sanitaria e territorio, finalizzato ad una gestione clinica a domicilio sempre più tempestiva, appropriata ed efficace dei pazienti Covid costituisce, inoltre, una strategia molto importante  per far sì che i nostri ospedali possano tornare ad occuparsi di tutte le altre patologie”.

“Mettiamo a disposizione tutte le risorse a nostra disposizione per combattere questa pandemia –  ha proseguito Saltamartini - E’ possibile ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere e residenziali territoriali gestendo efficacemente a casa i pazienti con forme di malattia da lievi a moderate. Si è imposta, pertanto, la necessità di elaborare le indicazioni operative più aggiornate sulla gestione del paziente a domicilio anche in termini di teleconsulto e telemedicina, ferma restando la centralità del medico di famiglia o pediatra di libera scelta  che, conoscendo le patologie pregresse, i fattori di rischio e il contesto socio ambientale del paziente, può intervenire prescrivendo i farmaci più appropriati con un timing corretto. La stretta collaborazione tra specialisti, medici delle cure primarie e il personale delle USCA (Unità speciali di continuità assistenziale) riveste importanza cruciale: il medico di medicina generale si occupa dell'anamnesi, l'Usca interviene a domicilio e, in base alle patologie, sintomi e fase della malattia, viene coinvolto uno specialista per la terapia da adottare”.

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