Perimetrazioni: il gruppo "Radici al Futuro" interroga l'amministrazione

Venerdì, 12 Novembre 2021 17:57 | Letto 603 volte   Clicca per ascolare il testo Perimetrazioni: il gruppo "Radici al Futuro" interroga l'amministrazione Un immobilismo preoccupante: i cittadini meritano risposte concrete perchè stanno aspettando da troppo tempo. Va allattacco la minoranza consiliare di Camerino alla vigilia dellincontro che il sindaco Sandro Sborgia ha fissato con la cittadinanza per fare il punto sullo stato della ricostruzione. Il riferimento del gruppo consiliare di minoranza Radici al Futuro riguarda in particolare la questione delle perimetrazioni di alcune zone di Camerino e, nello specifico, di una parte del centro storico, di Vallicelle, Borgo San Giorgio e delle frazioni di Arnano, Calcina, Nibbiano, Sant’Erasmo e Piegusciano. “Da oltre 14 mesi, ovvero dalla emanazione della determina a contrarre, ancora non abbiamo notizie ufficiali da parte dell’amministrazione e non si hanno informazioni certe sullo stato di avanzamento delle attività, ad eccezione del Quadro conoscitivo generale - Prime considerazioni pubblicato ad agosto ma che contiene una mera ricognizione del territorio e nessuna indicazione strategica. Non si ha alcuna informazione nemmeno per le frazioni i cui piani attuativi dovevano essere consegnati anche prima - si legge in una nota del gruppo - Secondo quanto dichiarato dall’amministrazione la scelta di lasciare perimetrate queste aree è stata dettata da considerazioni legate a stringenti ragioni di sicurezza, alla riqualificazione del tessuto urbano e a situazioni di pericolo legate a condizioni idrogeologiche e di amplificazione sismica e pertanto si rendeva necessaria la redazione dei piani attuativi per valutare tutti gli interventi urbanistici o di delocalizzazione necessari a risolvere in maniera definitiva le criticità evidenziate. Ad oggi, però, abbiamo soltanto notizie frammentarie e rumors su incontri estemporanei fra amministrazione e cittadini riguardo un’idea progettuale che prevede la delocalizzazione di alcuni edifici, la realizzazione di piazze, locali commerciali, l’interramento e/o lo spostamento delle linee elettriche di alta tensione. A fronte di tali idee progettuali non è stato però illustrato un aspetto che tutti gli addetti ai lavori oggi conoscono benissimo: non esistono ad oggi linee di finanziamento per attuare quanto ipotizzato dai piani attuativi, non previste neanche, a differenza di altre ordinanze speciali, 
Un immobilismo preoccupante: i cittadini meritano risposte concrete perchè stanno aspettando da troppo tempo. Va all'attacco la minoranza consiliare di Camerino alla vigilia dell'incontro che il sindaco Sandro Sborgia ha fissato con la cittadinanza per fare il punto sullo stato della ricostruzione.

Il riferimento del gruppo consiliare di minoranza Radici al Futuro riguarda in particolare la questione delle perimetrazioni di alcune zone di Camerino e, nello specifico, di una parte del centro storico, di Vallicelle, Borgo San Giorgio e delle frazioni di Arnano, Calcina, Nibbiano, Sant’Erasmo e Piegusciano.

“Da oltre 14 mesi, ovvero dalla emanazione della determina a contrarre, ancora non abbiamo notizie ufficiali da parte dell’amministrazione e non si hanno informazioni certe sullo stato di avanzamento delle attività, ad eccezione del "Quadro conoscitivo generale - Prime considerazioni" pubblicato ad agosto ma che contiene una mera ricognizione del territorio e nessuna indicazione strategica. Non si ha alcuna informazione nemmeno per le frazioni i cui piani attuativi dovevano essere consegnati anche prima - si legge in una nota del gruppo - Secondo quanto dichiarato dall’amministrazione la scelta di lasciare perimetrate queste aree è stata dettata da considerazioni legate a stringenti ragioni di sicurezza, alla riqualificazione del tessuto urbano e a situazioni di pericolo legate a condizioni idrogeologiche e di amplificazione sismica e pertanto si rendeva necessaria la redazione dei piani attuativi per valutare tutti gli interventi urbanistici o di delocalizzazione necessari a risolvere in maniera definitiva le criticità evidenziate. Ad oggi, però, abbiamo soltanto notizie frammentarie e rumors su incontri estemporanei fra amministrazione e cittadini riguardo un’idea progettuale che prevede la delocalizzazione di alcuni edifici, la realizzazione di piazze, locali commerciali, l’interramento e/o lo spostamento delle linee elettriche di alta tensione.
A fronte di tali idee progettuali non è stato però illustrato un aspetto che tutti gli addetti ai lavori oggi conoscono benissimo: non esistono ad oggi linee di finanziamento per attuare quanto ipotizzato dai piani attuativi, non previste neanche, a differenza di altre ordinanze speciali, 

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