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Elettrodotto, i rischi per la salute

Martedì, 30 Aprile 2013 02:00 | Letto 967 volte   Clicca per ascolare il testo Elettrodotto, i rischi per la salute Si è tenuto ieri, lunedì 29 aprile, un incontro al teatro di San Ginesio con Pietro Comba direttore del Reparto di Epidemiologia Ambientale dellIstituto Superiore di Sanità. Invitato dalla Comunità Montana dei Monti Azzurri, Comba ha esposto quali potrebbero essere i problemi per la salute e per lambiente causati dallelettrodotto Fano-Teramo. Dal dibattito è emerso che le valutazioni dellOrganizzazione Mondiale della Sanità e dellAgenzia Internazionale della Ricerca sul Cancro, segnalano la possibilità che lesposizione al campo magnetico generato dalla linea di trasmissione di energia elettrica possa aumentare lincidenza di leucemia nei bambini. “Una conclusione – ha affermato Comba – che si basa sullosservazione di numerosi studi, ma non ha carattere di certezza, bensì di possibilità. Richiede perciò – ha continuato il dottore – di essere approfondita dal punto di vista tecnico scientifico, ma tenuta in considerazione in base ad un approccio precauzionale nei processi decisionali della sanità pubblica”.   Giulia Sancricca

Si è tenuto ieri, lunedì 29 aprile, un incontro al teatro di San Ginesio con Pietro Comba direttore del Reparto di Epidemiologia Ambientale dell'Istituto Superiore di Sanità. Invitato dalla Comunità Montana dei Monti Azzurri, Comba ha esposto quali potrebbero essere i problemi per la salute e per l'ambiente causati dall'elettrodotto Fano-Teramo. Dal dibattito è emerso che le valutazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'Agenzia Internazionale della Ricerca sul Cancro, segnalano la possibilità che l'esposizione al campo magnetico generato dalla linea di trasmissione di energia elettrica possa aumentare l'incidenza di leucemia nei bambini. “Una conclusione – ha affermato Comba – che si basa sull'osservazione di numerosi studi, ma non ha carattere di certezza, bensì di possibilità. Richiede perciò – ha continuato il dottore – di essere approfondita dal punto di vista tecnico scientifico, ma tenuta in considerazione in base ad un approccio precauzionale nei processi decisionali della sanità pubblica”.

 

Giulia Sancricca

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