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La seconda battaglia di 'Salviamobelforte'

Venerdì, 02 Maggio 2014 02:00 | Letto 914 volte   Clicca per ascolare il testo La seconda battaglia di 'Salviamobelforte' Dopo la battaglia condotta contro lelettrodotto Terna e la successiva discesa in campo per le amministrative del 25 maggio, con la candidatura a sindaco di Giampiero Feliciotti, presidente della comunità montana dei Monti Azzurri, il comitato "Salviamo Belforte" sposta lattenzione sulla fonderia di Caldarola che, stando ai dati raccolti, nei giorni di pioggia o nebbia provvederebbe a sversamenti irregolari che, nella giornata di venerdì 2 maggio, hanno superato i limiti. "Inutile fare controlli con la partecipazione del titolare, che non farà mai uno sversamento anomalo - così in una nota del comitato - Noi siamo organizzati e produrremo i dati per monitorare ogni possibile superamento dei limiti. Abbiamo chiamato il comandante dei Carabinieri di Caldarola ed il Direttore dellArpam Corvatta per avvertire del nostro operato la titolarità della ditta, cui va anche riconosciuto il buon senso di azioni propedeutiche al miglioramento ambientale dellarea, ma non è assolutamente giusto che la vallata, e pertanto Belforte, sopporti sversamenti anomali fatti in momenti particolari. Da qualche tempo stiamo raccogliendo dati - conclude la nota - con cui avvieremo un monitoraggio con listituto superiore della sanità da raffrontare con lArpam. Occorre dire basta a questa distruzione dellambiente e lavorare tutti per la salute dei cittadini".

Dopo la battaglia condotta contro l'elettrodotto Terna e la successiva discesa in campo per le amministrative del 25 maggio, con la candidatura a sindaco di Giampiero Feliciotti, presidente della comunità montana dei Monti Azzurri, il comitato "Salviamo Belforte" sposta l'attenzione sulla fonderia di Caldarola che, stando ai dati raccolti, nei giorni di pioggia o nebbia provvederebbe a sversamenti irregolari che, nella giornata di venerdì 2 maggio, hanno superato i limiti. "Inutile fare controlli con la partecipazione del titolare, che non farà mai uno sversamento anomalo - così in una nota del comitato - Noi siamo organizzati e produrremo i dati per monitorare ogni possibile superamento dei limiti. Abbiamo chiamato il comandante dei Carabinieri di Caldarola ed il Direttore dell'Arpam Corvatta per avvertire del nostro operato la titolarità della ditta, cui va anche riconosciuto il buon senso di azioni propedeutiche al miglioramento ambientale dell'area, ma non è assolutamente giusto che la vallata, e pertanto Belforte, sopporti sversamenti anomali fatti in momenti particolari. Da qualche tempo stiamo raccogliendo dati - conclude la nota - con cui avvieremo un monitoraggio con l'istituto superiore della sanità da raffrontare con l'Arpam. Occorre dire basta a questa distruzione dell'ambiente e lavorare tutti per la salute dei cittadini".

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