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Dalla politica alla scrivania, Francesco Massi si racconta

Mercoledì, 30 Dicembre 2015 18:20 | Letto 4161 volte   Clicca per ascolare il testo Dalla politica alla scrivania, Francesco Massi si racconta Le ultime elezioni regionali hanno fatto registrare uscite eccellenti dal quadro politico marchigiano. Francesco Massi dopo 35 anni di impegni amministrativi (consigliere comunale, sindaco di Tolentino, consigliere regionale e capogruppo in regione) è tornato a svolgere il lavoro di segretario comunale a Portorecanati. Come vive questo cambiamento. E’ un ritorno al mio lavoro e alla mia passione. Prima dellesperienza regionale sono stato vice segretario comunale, poi segretario in vari comuni, iniziando nel fermano, a Monterinaldo e Ortezzano. Lesperienza in regione mi è servita molto e son tornato al mio lavoro scegliendo la sede Porto Recanati. Devo dire che non ho smesso mai di seguire le vicende amministrative, l’impegno in regione mi ha consentito di mettere mano nelle normative, quindi sono stato fortunato perché ho portato lesperienza del mio lavoro nella politica e lattività politica mi è servita per conoscere bene tutte le dinamiche della pubblica amministrazione. Da lunedì 21 dicembre ho ricevuto anche l’incarico di segretario comunale a Caldarola, comune prestigioso, al di là delle dimensioni, per cultura, tradizione e anche per qualità del tessuto socio-economico. Sono orgoglioso che la giunta e il sindaco Giuseppetti abbiano voluto questa collaborazione, di cui sono onorato. Quale è oggi il suo partito di riferimento? L’ Ncd. Come noto ho seguito il ministro Alfano. Sono da sempre collocato nella posizione centrista, dove praticamente sono cresciuto. La montagna sta perdendo tutto, ospedali e servizi. E’ solo un problema di voti? Non penso. Credo che il nostro entroterra sia fatto di persone e amministratori di straordinaria capacità. Il limite è stato quello di non agire insieme e di non farsi sentire con forza. Non posso dimenticare le lotte che abbiamo dovuto fare in regione per ottenere i diritti elementari che altre zone hanno ottenuto facilmente. Non è una questione di voti, ma di mentalità. La capacità di aggregarsi, di fare gruppo e non pensare solo al proprio campanile. Occorre uno sforzo per far vedere che tutta la comunità è in grado di rivendicare i propri diritti con forza. “Fondazione Carima”, una scritta che troviamo in molti mezzi pubblici. Roberto Massi, suo padre, aveva dato un segno forte, poi il crac di Banca Marche. Si poteva evitare? Non sono stato dentro le vicende di Banca Marche, quindi non posso giudicare. Da cittadino provo un grande dolore per quello che è avvenuto, soprattutto per la drammatica situazione che tanti azionisti oggi si trovano ad affrontare. Ripercussioni anche sulla Fondazione Carima, che spero possa riprendere presto quel ruolo che aveva di sostegno al sociale, alla cultura. Gli interventi della Fondazione negli anni hanno alleggerito le finanze pubbliche. Pensiamo ai macchinari diagnostici e scientifici che sono stati donati per la salute di tutti. Diversamente la regione non avrebbe potuto garantire quelle somme. Come cambia la gestione dei comuni nel 2016? La riforma Madia ha di fatto cancellato il ruolo dei segretari comunali. Attualmente in Italia siamo molti di meno, da 8000 siamo oggi meno di 3000. Lo Stato sta accorpando le fasce di dirigenza per cui è vero che non si chiamerà più segretario comunale, ma chi è bravo e capace resterà all’apice dirigenziale. Una funzione strategica negli enti locali. Il messaggio forte della riforma è che “i dirigenti saranno valutati in maniera estremamente rigorosa, saranno contrattualizzati soltanto per 3 anni. Le riconferme, o altri ruoli, se li giocheranno secondo la loro capacità, professionalità e onestà”. Una riforma e una sfida che dà forte impulso a tutta la pubblica amministrazione. Per i cittadini sarà un 2016 diverso. Perche’? Sono tante le novità previste. I cittadini devono sapere che cambieranno le strategie di bilancio dei comuni e dello Stato. Ci saranno regole estremamente stringenti soprattutto nei controlli. Aumentano le garanzie in termini di anticorruzione e di antispreco, su cui sia è già fatto tantissimo, ma i dirigenti ci metteranno la propria faccia e la propria responsabilità. Tutti sono controllabili, aumenta la trasparenza delle spese grazie anche allinformativa che sarà messa a disposizione dei cittadini per controllare direttamente gli amministratori, i dirigenti, i capi settore responsabili e i dipendenti comunali. Questa secondo me è la vera rivoluzione, con i cittadini che potranno interagire. Più il cittadino controlla, più lamministrazione pubblica funziona. Francesco Massi tornerà in politica nel 2018 ? Non ho fatto assolutamente programmi. Lattività politica è sospesa anche se i contatti con gli amici ci sono. Inoltre mi onoro di non avere nemici in nessun schieramento politico, semmai degli avversari con i quali mi confronto spesso. Mi auguro che in Italia si voti nel 2018 e non prima, sarebbe un grave danno. La passione per il calcio e per la vita? Nei momenti di stress della politica, il calcio (amatoriale, Massi gioca tutte le settimane ndr) mi ha preservato da stress peggiori. Lo dico sempre ai miei figli: per equilibrio in campo e equilibrio nella vita. Si sa che in campo si suda e, come nella vita, occorre sacrificio. Nessuno ti regala niente.  

Le ultime elezioni regionali hanno fatto registrare uscite eccellenti dal quadro politico marchigiano. Francesco Massi dopo 35 anni di impegni amministrativi (consigliere comunale, sindaco di Tolentino, consigliere regionale e capogruppo in regione) è tornato a svolgere il lavoro di segretario comunale a Portorecanati.

Come vive questo cambiamento.

E’ un ritorno al mio lavoro e alla mia passione. Prima dell'esperienza regionale sono stato

vice segretario comunale, poi segretario in vari comuni, iniziando nel fermano, a Monterinaldo e Ortezzano. L'esperienza in regione mi è servita molto e son tornato al mio lavoro scegliendo la sede Porto Recanati. Devo dire che non ho smesso mai di seguire le vicende amministrative, l’impegno in regione mi ha consentito di mettere mano nelle normative, quindi sono stato fortunato perché ho portato l'esperienza del mio lavoro nella politica e l'attività politica mi è servita per conoscere bene tutte le dinamiche della pubblica amministrazione.

Da lunedì 21 dicembre ho ricevuto anche l’incarico di segretario comunale a Caldarola, comune prestigioso, al di là delle dimensioni, per cultura, tradizione e anche per qualità del tessuto socio-economico. Sono orgoglioso che la giunta e il sindaco Giuseppetti abbiano voluto questa collaborazione, di cui sono onorato.

Quale è oggi il suo partito di riferimento?

L’ Ncd. Come noto ho seguito il ministro Alfano. Sono da sempre collocato nella posizione centrista, dove praticamente sono cresciuto.

La montagna sta perdendo tutto, ospedali e servizi. E’ solo un problema di voti?

Non penso. Credo che il nostro entroterra sia fatto di persone e amministratori di straordinaria capacità. Il limite è stato quello di non agire insieme e di non farsi sentire con forza. Non posso dimenticare le lotte che abbiamo dovuto fare in regione per ottenere i diritti elementari che altre zone hanno ottenuto facilmente. Non è una questione di voti, ma di mentalità. La capacità di aggregarsi, di fare gruppo e non pensare solo al proprio campanile. Occorre uno sforzo per far vedere che tutta la comunità è in grado di rivendicare i propri diritti con forza.

Fondazione Carima”, una scritta che troviamo in molti mezzi pubblici. Roberto Massi, suo padre, aveva dato un segno forte, poi il crac di Banca Marche. Si poteva evitare?

Non sono stato dentro le vicende di Banca Marche, quindi non posso giudicare. Da cittadino provo un grande dolore per quello che è avvenuto, soprattutto per la drammatica situazione che tanti azionisti oggi si trovano ad affrontare. Ripercussioni anche sulla Fondazione Carima, che spero possa riprendere presto quel ruolo che aveva di sostegno al sociale, alla cultura. Gli interventi della Fondazione negli anni hanno alleggerito le finanze pubbliche. Pensiamo ai macchinari diagnostici e scientifici che sono stati donati per la salute di tutti. Diversamente la regione non avrebbe potuto garantire quelle somme.

Come cambia la gestione dei comuni nel 2016?

La riforma Madia ha di fatto cancellato il ruolo dei segretari comunali. Attualmente in Italia siamo molti di meno, da 8000 siamo oggi meno di 3000. Lo Stato sta accorpando le fasce di dirigenza per cui è vero che non si chiamerà più segretario comunale, ma chi è bravo e capace resterà all’apice dirigenziale. Una funzione strategica negli enti locali. Il messaggio forte della riforma è che “i dirigenti saranno valutati in maniera estremamente rigorosa, saranno contrattualizzati soltanto per 3 anni. Le riconferme, o altri ruoli, se li giocheranno secondo la loro capacità, professionalità e onestà”. Una riforma e una sfida che dà forte impulso a tutta la pubblica amministrazione.

Per i cittadini sarà un 2016 diverso. Perche’?

Sono tante le novità previste. I cittadini devono sapere che cambieranno le strategie di bilancio dei comuni e dello Stato. Ci saranno regole estremamente stringenti soprattutto nei controlli. Aumentano le garanzie in termini di anticorruzione e di antispreco, su cui sia è già fatto tantissimo, ma i dirigenti ci metteranno la propria faccia e la propria responsabilità. Tutti sono controllabili, aumenta la trasparenza delle spese grazie anche all'informativa che sarà messa a disposizione dei cittadini per controllare direttamente gli amministratori, i dirigenti, i capi settore responsabili e i dipendenti comunali. Questa secondo me è la vera rivoluzione, con i cittadini che potranno interagire. Più il cittadino controlla, più l'amministrazione pubblica funziona.

Francesco Massi tornerà in politica nel 2018 ?

Non ho fatto assolutamente programmi. L'attività politica è sospesa anche se i contatti con gli amici ci sono. Inoltre mi onoro di non avere nemici in nessun schieramento politico, semmai degli avversari con i quali mi confronto spesso. Mi auguro che in Italia si voti nel 2018 e non prima, sarebbe un grave danno.

La passione per il calcio e per la vita?

Nei momenti di stress della politica, il calcio (amatoriale, Massi gioca tutte le settimane ndr) mi ha preservato da stress peggiori. Lo dico sempre ai miei figli: per equilibrio in campo e equilibrio nella vita. Si sa che in campo si suda e, come nella vita, occorre sacrificio. Nessuno ti regala niente.  

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