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Riassetto della sanità, la protesta si allarga a macchia d'olio

Venerdì, 15 Gennaio 2016 11:25 | Letto 1923 volte   Clicca per ascolare il testo Riassetto della sanità, la protesta si allarga a macchia d'olio Una grande manifestazione in Ancona insieme agli altri comuni marchigiani e la raccolta firme per indire un referendum: sono questi i prossimi step del Coordinamento cittadino per il punto nascita di Fabriano che ha tenuto un incontro aperto al pubblico presso la Sala Avis. Un centinaio di persone hanno partecipato all’assemblea, durante la quale i membri del coordinamento hanno ricordato il percorso fatto finora con le manifestazioni a Fabriano e in Ancona, azioni che hanno attirato l’attenzione della cittadinanza ma che hanno ottenuto come risposta una totale indifferenza da parte del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Durante l’incontro sono intervenuti il dottor Vinicio Arteconi, che ha riportato l’indignazione del personale medico ospedaliero coinvolto nella chiusura del reparto che, attualmente, ancora non ha ricevuto disposizioni chiare circa ciò che avverrà dopo la fine del mese, quando il reparto dovrebbe smettere di operare. Arteconi ha inoltre espresso perplessità sulla capacità dell’ospedale di affrontare le emergenze attraverso personale reperibile e non presente h24, come lo è attualmente. L’assessore Barbara Pallucca ha poi annunciato che si sta andando avanti sulla strada del ricordo al TAR: la giunta comunale ha affidato l’incarico ad un avvocato specializzato in diritto amministrativo e il ricorso sarà pronto per i primi giorni della prossima settimana. Presenti alcuni esponenti politici d’opposizione, che hanno dato il loro appoggio alle azioni del coordinamento e i rappresentanti sindacali, oltre che ad altri esponenti di movimenti locali. E’ intervenuta la deputata del Movimento 5 Stelle Patrizia Terzoni, suggerendo anche per Fabriano la possibilità di un’ AFOI (Area Funzionale Omogenea Integrata) tra i presidi marchigiani come è avvenuto in Umbria e parlando della fattibilità di un referendum. Prosegue dunque la battaglia per salvaguardare il punto nascita.

Una grande manifestazione in Ancona insieme agli altri comuni marchigiani e la raccolta firme per indire un referendum: sono questi i prossimi step del Coordinamento cittadino per il punto nascita di Fabriano che ha tenuto un incontro aperto al pubblico presso la Sala Avis.

Un centinaio di persone hanno partecipato all’assemblea, durante la quale i membri del coordinamento hanno ricordato il percorso fatto finora con le manifestazioni a Fabriano e in Ancona, azioni che hanno attirato l’attenzione della cittadinanza ma che hanno ottenuto come risposta una totale indifferenza da parte del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

Durante l’incontro sono intervenuti il dottor Vinicio Arteconi, che ha riportato l’indignazione del personale medico ospedaliero coinvolto nella chiusura del reparto che, attualmente, ancora non ha ricevuto disposizioni chiare circa ciò che avverrà dopo la fine del mese, quando il reparto dovrebbe smettere di operare. Arteconi ha inoltre espresso perplessità sulla capacità dell’ospedale di affrontare le emergenze attraverso personale reperibile e non presente h24, come lo è attualmente.

L’assessore Barbara Pallucca ha poi annunciato che si sta andando avanti sulla strada del ricordo al TAR: la giunta comunale ha affidato l’incarico ad un avvocato specializzato in diritto amministrativo e il ricorso sarà pronto per i primi giorni della prossima settimana.

Presenti alcuni esponenti politici d’opposizione, che hanno dato il loro appoggio alle azioni del coordinamento e i rappresentanti sindacali, oltre che ad altri esponenti di movimenti locali.

E’ intervenuta la deputata del Movimento 5 Stelle Patrizia Terzoni, suggerendo anche per Fabriano la possibilità di un’ AFOI (Area Funzionale Omogenea Integrata) tra i presidi marchigiani come è avvenuto in Umbria e parlando della fattibilità di un referendum.

Prosegue dunque la battaglia per salvaguardare il punto nascita.

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