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L'autovelox danneggia i non residenti. No ai 90 km orari

Venerdì, 15 Gennaio 2016 18:30 | Letto 2172 volte   Clicca per ascolare il testo L'autovelox danneggia i non residenti. No ai 90 km orari Argomento scottante quello riguardante il posizionamento degli autovelox lungo la superstrada 77 Valdichienti, spesso utilizzati dai comuni per fare cassa. La “provocazione” fatta a suo tempo dallassessore provinciale ed ex sindaco di Pioraco Giovanni Battista Torresi, che ha addirittura creato un gruppo sui social per sensibilizzare gli amministratori, ha provocato dibattito e posizioni divergenti tra gli stessi. Ora largomento è stato ripreso, a Camerino, dal consigliere comunale di minoranza Pietro Tapanelli, che ne ha fatto oggetto di specifica mozione presentata alla giunta Pasqui relativa al controllo dell’uso degli autovelox sulle strade extraurbane principali per evitarne un utilizzo improprio non finalizzato in via principale alla sicurezza stradale. In particolare – come sottolineato dalla stessa mozione - è evidente il fatto che posizionare gli autovelox in superstrada in maniera poco visibile è solo un modo indiretto di fare cassa (non sono infrequenti casi di posizionamento appena dopo il cartello del limite a 90 km/h, dove l’automobilista non riesce quasi ad accorgersi di dover scendere dai 110 km/h poco prima rispettati). Inoltre, l’utilizzo dal parte del comune di strumenti di rilevazione della velocità sulle superstrade nasconde, neanche tanto velatamente, la volontà di sanzionare maggiormente i non residenti, mentre la più necessaria tutela a ridosso dei centri abitati rischierebbe di far perdere consensi all’amministrazione, in quanto verrebbero sanzionati maggiormente i residenti del comune. Tenuto conto – scrive Tapanelli - che gli autovelox sono strumenti utili a prevenire incidenti stradali e che è dovere dei sindaci tutelare l’incolumità dei propri cittadini all’interno del proprio comune e in modo particolare nei centri abitati, si impegna il sindaco e l’amministrazione comunale a non posizionare più l’autovelox, di cui è dotato il locale comando di polizia municipale, in superstrada, lasciando lì il controllo alla Polizia Stradale e alle altre forze dell’ordine, e di concentrare la prevenzione nelle zone abitate del comune di Camerino, in modo particolare sulle arterie dove la velocità di marcia di molti automobilisti è troppo elevata nonostante l’installazione di dossi artificiali e dove è maggiore la presenza di studenti, bambini e famiglie che percorrono a piedi le strade in questione.

Argomento scottante quello riguardante il posizionamento degli autovelox lungo la superstrada 77 Valdichienti, spesso utilizzati dai comuni per fare cassa.

La “provocazione” fatta a suo tempo dall'assessore provinciale ed ex sindaco di Pioraco Giovanni Battista Torresi, che ha addirittura creato un gruppo sui social per sensibilizzare gli amministratori, ha provocato dibattito e posizioni divergenti tra gli stessi.

Ora l'argomento è stato ripreso, a Camerino, dal consigliere comunale di minoranza Pietro Tapanelli, che ne ha fatto oggetto di specifica mozione presentata alla giunta Pasqui relativa al controllo dell’uso degli autovelox sulle strade extraurbane principali per evitarne un utilizzo improprio non finalizzato in via principale alla sicurezza stradale.

In particolare – come sottolineato dalla stessa mozione - è evidente il fatto che posizionare gli autovelox in superstrada in maniera poco visibile è solo un modo indiretto di fare cassa (non sono infrequenti casi di posizionamento appena dopo il cartello del limite a 90 km/h, dove l’automobilista non riesce quasi ad accorgersi di dover scendere dai 110 km/h poco prima rispettati).

Inoltre, l’utilizzo dal parte del comune di strumenti di rilevazione della velocità sulle superstrade nasconde, neanche tanto velatamente, la volontà di sanzionare maggiormente i non residenti, mentre la più necessaria tutela a ridosso dei centri abitati rischierebbe di far perdere consensi all’amministrazione, in quanto verrebbero sanzionati maggiormente i residenti del comune.

Tenuto conto – scrive Tapanelli - che gli autovelox sono strumenti utili a prevenire incidenti stradali e che è dovere dei sindaci tutelare l’incolumità dei propri cittadini all’interno del proprio comune e in modo particolare nei centri abitati, si impegna il sindaco e l’amministrazione comunale a non posizionare più l’autovelox, di cui è dotato il locale comando di polizia municipale, in superstrada, lasciando lì il controllo alla Polizia Stradale e alle altre forze dell’ordine, e di concentrare la prevenzione nelle zone abitate del comune di Camerino, in modo particolare sulle arterie dove la velocità di marcia di molti automobilisti è troppo elevata nonostante l’installazione di dossi artificiali e dove è maggiore la presenza di studenti, bambini e famiglie che percorrono a piedi le strade in questione.

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