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Fusione per Camerino, Muccia, Serravalle e Pieve Torina

Sabato, 16 Gennaio 2016 09:00 | Letto 2425 volte   Clicca per ascolare il testo Fusione per Camerino, Muccia, Serravalle e Pieve Torina Si torna a parlare di fusione dei comuni, in particolare di quelli compresi nellambito dellUnione Montana Marca di Camerino. La questione è stata fatta oggetto di una specifica mozione da parte di Pietro Tapanelli, consigliere nellassise della città ducale, che impegna lamministrazione Pasqui ad avviare, anche in sede di Unione Montana, un serio confronto per elaborare una proposta di avvio del processo di fusione dei comuni di Camerino, Serravalle di Chienti, Pieve Torina Muccia. In un momento fortemente critico sotto il profilo economico lobiettivo, secondo Tapanelli, sarebbe quello di una consistente riduzione delle spese di funzionamento degli enti e dei costi della politica con la creazione di ambiti territoriali ottimali al fine di conseguire consistenti economie di scala nei costi di erogazione dei servizi ed il mantenimento dei livelli di qualità e di efficienza nell’erogazione degli stessi; La fusione appare, quindi, come l’opportunità più importante per poter assicurare, anche in futuro, ai cittadini la qualità dei servizi al livello attuale e realizzare le opere che servono al territorio per un suo nuovo e forte sviluppo, riducendo le spese strutturali e consentendo una complessiva semplificazione dell’organizzazione politica e burocratica. Il nuovo ente locale arriverebbe a superare, seppur di poco, la soglia psicologica di 10.000 abitanti. Tale soglia avvicinerebbe il neonato ente a comuni vicini quali quelli di San Severino Marche e Matelica. In un’ottica di ulteriore fusione (o unione) tra i suddetti enti locali e il comune di Castelraimondo, si arriverebbe in tal modo alla soglia teorica di 38.000 residenti al fine di costituire il terzo ente locale per abitanti (di poco dietro a Macerata e Civitanova Marche) e il primo per dimensione territoriale della provincia di Macerata; In ultima analisi verrebbe a posarsi il primo mattone per la costituzione di un nuovo comune montano di fondamentale impatto sia economico che elettorale per l’intera Regione Marche.

Si torna a parlare di fusione dei comuni, in particolare di quelli compresi nell'ambito dell'Unione Montana Marca di Camerino.

La questione è stata fatta oggetto di una specifica mozione da parte di Pietro Tapanelli, consigliere nell'assise della città ducale, che impegna l'amministrazione Pasqui ad avviare, anche in sede di Unione Montana, un serio confronto per elaborare una proposta di avvio del processo di fusione dei comuni di Camerino, Serravalle di Chienti, Pieve Torina Muccia.

In un momento fortemente critico sotto il profilo economico l'obiettivo, secondo Tapanelli, sarebbe quello di una consistente riduzione delle spese di funzionamento degli enti e dei costi della politica con la creazione di ambiti territoriali ottimali al fine di conseguire consistenti economie di scala nei costi di erogazione dei servizi ed il mantenimento dei livelli di qualità e di efficienza nell’erogazione degli stessi;

La fusione appare, quindi, come l’opportunità più importante per poter assicurare, anche in futuro, ai cittadini la qualità dei servizi al livello attuale e realizzare le opere che servono al territorio per un suo nuovo e forte sviluppo, riducendo le spese strutturali e consentendo una complessiva semplificazione dell’organizzazione politica e burocratica.

Il nuovo ente locale arriverebbe a superare, seppur di poco, la soglia psicologica di 10.000 abitanti. Tale soglia avvicinerebbe il neonato ente a comuni vicini quali quelli di San Severino Marche e Matelica. In un’ottica di ulteriore fusione (o unione) tra i suddetti enti locali e il comune di Castelraimondo, si arriverebbe in tal modo alla soglia teorica di 38.000 residenti al fine di costituire il terzo ente locale per abitanti (di poco dietro a Macerata e Civitanova Marche) e il primo per dimensione territoriale della provincia di Macerata;

In ultima analisi verrebbe a posarsi il primo mattone per la costituzione di un nuovo comune montano di fondamentale impatto sia economico che elettorale per l’intera Regione Marche.

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