Farmacia comunale vince la logica della collaborazione

Martedì, 29 Marzo 2016 10:57 | Letto 2267 volte   Clicca per ascolare il testo Farmacia comunale vince la logica della collaborazione In merito alla vicenda del concorso per un posto da famacista riguardante la farmacia comunale di Camerino interviene anche la Federeazione ordine farmacisti italiani e il presidente Andrea Mandelli ha diramato il seguente comunicato. “Prendiamo atto con soddisfazione e apprezziamo la decisione del Comune di Camerino di riconsiderare l’istituzione di un albo dei farmacisti trovando così una soluzione che tenga conto delle considerazioni formulate dalla Federazione degli Ordini, in merito all’impossibilità di selezionare sulla base del solo criterio del ribasso sul compenso orario” dice il presidente della FOFI, Senatore Andrea Mandelli. La decisione di sottoporre nuovamente la questione alle determinazioni della Giunta comunale dimostra lo spirito propositivo dell’Amministrazione e, in prima persona, del Sindaco che ringraziamo per aver tenuto un comportamento improntato alla leale collaborazione, che sempre deve ispirare i rapporti tra le pubbliche amministrazioni. “E’ importante che si sia giunti alla conclusione di questa vicenda nel segno della collaborazione e del confronto” aggiunge il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Macerata, Luciano Diomedi, ( nella foto ) “modalità che sono certo permette il rispetto delle prerogative professionali e le necessità della pubblica amministrazione, a tutto vantaggio del servizio offerto ai cittadini”. Quindi sembra risolta nei migliori dei modi la vicenda che ha tenuto banco nel periodo pasquale. (Articolo precedente) Continua a far discutere il metodo di valutazione “al ribasso”dalla graduatoria di farmacisti  cui attingere, per esigenze organizzative di carattere temporaneo, alfine di garantire la continuità del servizio della Farmacia comunale di Camerino nel periodo 1 aprile 2016- 31 marzo 2018. Un avviso per l’istituzione dell’apposito Albo era stato pubblicato dall’amministrazione camerte lo scorso 2 marzo. A sollevare la questione, rivolgendosi all’ordine dei farmacisti e contestando il metodo di selezione dei farmacisti che ne svilirebbe la professione, erano stati la farmacista Annalisa Lebboroni e il suo collega, segretario del Pd e consigliere comunale Andrea Caprodossi. Pronta la risposta del presidente dell’Ordine dei farmacisti di Macerata Luciano Diomedi che aveva definito “ un’assurdità l’indicare come requisito discriminante per la stesura della graduatoria di aspiranti collaboratori pro-tempore, quello del corrispettivo più basso offerto dai professionisti.“ “Trattandosi di accuse provenienti dall’ordine dei farmacisti – ha risposto il sindaco Pasqui-,invece di ricorrere subito alla stampa, avrei preferito che vi fosse stato preventivamente  un confronto nelle sedi istituzionali. Detto questo- ha aggiunto il primo cittadino- mi permetto di sottolineare che il presidente Diomedi ha prima inviato il suo comunicato alla stampa e, solo successivamente, al Comune di Camerino oltretutto, in un orario in cui gli uffici erano chiusi. Fermo restando che il bando è perfettamente regolare e in linea con la normativa nazionale, resto aperto al dialogo con l’ordine dei farmacisti per discutere di come migliorare eventuali percorsi da farsi insieme, ma chiaramente sono operazioni da portare avanti nelle sedi istituzionali”“L’amministrazione comunale- ha proseguito Pasqui- sta cercando di vedere se vi siano i parametri finanziari per l’assunzione di un farmacista a tempo indeterminato. Lo scorso anno tali parametri sussistevano tanto che è stato fatto un concorso,per il quale tuttavia la commissione non ha ritenuto di assegnare il posto, non essendo risultato idoneo alcuno dei candidati. Diversi giorni fa è stata anche inviata richiesta al comune di Porto San Giorgio, per chiedere l’autorizzazione ad attingere nella graduatoria ufficiale per la selezione di un farmacista da assumere con contratto a tempo determinato. Infine, come utile supporto da utilizzare in caso di necessità, si è anche pensato ad una graduatoria per le partite iva ( il contestato bando ), nella convinzione che non vi fosse alcun atto lesivo della categoria, anche perché è la terza volta che utilizziamo un metodo simile. Mi chiedo- continua Pasqui- perché il presidente Diomedi non abbia sollevato già due o tre anni fa la questione?  Da parte mia- ha concluso Pasqui- non solo non c’è polemica, ma intendo esprimere la mia vicinanza  all’ordine mettendomi a completa disposizione per  dialogare su soluzioni alternative e ritengo che anziché dialogare a mezzo stampa, il confronto debba avvenire tra persone che ricoprono dei ruoli istituzionali nell’interesse del prossimo”.Ma la discussione è proseguita anche a livello nazionale con un commento arrivato anche da parte del presidente della Fofi Andrea Mandelli, secondo il quale: “È preoccupante che una pubblica amministrazione selezioni professionisti sanitari, destinati al costante contatto con i cittadini, e quindi con un rapporto fiduciario con il paziente e chi se ne prende cura, con gli stessi criteri del massimo ribasso che si riservano all’acquisizione di beni di consumo o a servizi di supporto” “La Federazione ritiene che, oltre a essere mortificante per il professionista, questa modalità non rispetti quanto prevede l’attuale normativa in fatto di rapporti di collaborazione tra pubbliche amministrazioni e professionisti”. Normativa che, ricorda Mandelli, non prevede in alcun modo la possibilità di affidare incarichi professionali con la stipula di contratti di lavoro autonomo selezionando i concorrenti in base al criterio del prezzo più basso: sono invece  richieste specifiche competenze professionali, che devono essere accertate nell’ambito di una selezione pubblica con criteri predeterminati nel relativo bando.“Ci auguriamo – conclude il presidente Mandelli- che il Comune di Camerino voglia ritirare questo provvedimento e seguire una via che premi il merito di chi si candida a operare, sia pure temporaneamente, in un presidio importante per la cittadinanza come la farmacia”.Sulla questione ha ritenuto di intervenire anche la Scuola del farmaco e dei Prodotti della salute dell’Università di Camerino definendo mortificante per i professionisti della salute che la Scuola prepara, una selezione che va in direzione esattamente opposta al riconoscimento del merito, cruciale in tutti gli ambiti, ma sopratutto in un presidio essenziale per la salute della cittadinanza come la farmacia.” “ La Scuola di Scienze del farmaco dell’Università  di Camerino- spiega il direttore prof. Francesco Amenta- intende rappresentare la sua preoccupazione per questa scelta dell’amministrazione comunale. In effetti, con tutto il rispetto per l’autonomia e le scelte delle amministrazioni a ciò preposte- precisa Amenta- il criterio principale stabilito dal comune per la selezione, è nel compenso più basso, il che, a nostro avviso, va a mortificare dei professionisti che, tra l’altro, collaborano insieme a tutto il resto del sistema nazionale sanitario alla tutela della salute dei cittadini. Che tutela della salute dei cittadini debba significare che tutto debba costare meno, ci lascia perplessi - continua il prof. Amenta-; il nostro intervento è stato ispirato dalla contingenza di questo provvedimento ma, più in generale, anche dalla considerazione di una sanità che deve guardare alle esigenze del cittadino, senz’altro risparmiando, perché non è giusto e non è corretto che vi siano degli sprechi, ma senza andare nella direzione che meglio sia tutto ciò che costa meno”Carla Campetella

In merito alla vicenda del concorso per un posto da famacista riguardante la farmacia comunale di Camerino interviene anche la Federeazione ordine farmacisti italiani e il presidente Andrea Mandelli ha diramato il seguente comunicato.

“Prendiamo atto con soddisfazione e apprezziamo la decisione del Comune di Camerino di riconsiderare l’istituzione di un albo dei farmacisti trovando così una soluzione che tenga conto delle considerazioni formulate dalla Federazione degli Ordini, in merito all’impossibilità di selezionare sulla base del solo criterio del ribasso sul compenso orario” dice il presidente della FOFI, Senatore Andrea Mandelli.

La decisione di sottoporre nuovamente la questione alle determinazioni della Giunta comunale dimostra lo spirito propositivo dell’Amministrazione e, in prima persona, del Sindaco che ringraziamo per aver tenuto un comportamento improntato alla leale collaborazione, che sempre deve ispirare i rapporti tra le pubbliche amministrazioni. “E’ importante che si sia giunti alla conclusione di questa vicenda nel segno della collaborazione e del confronto” aggiunge il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Macerata, Luciano Diomedi, ( nella foto )

andrea Caprodossi

“modalità che sono certo permette il rispetto delle prerogative professionali e le necessità della pubblica amministrazione, a tutto vantaggio del servizio offerto ai cittadini”.

Quindi sembra risolta nei migliori dei modi la vicenda che ha tenuto banco nel periodo pasquale.

(Articolo precedente)

Continua a far discutere il metodo di valutazione “al ribasso”dalla graduatoria di farmacisti  cui attingere, per esigenze organizzative di carattere temporaneo, alfine di garantire la continuità del servizio della Farmacia comunale di Camerino nel periodo 1 aprile 2016- 31 marzo 2018. Un avviso per l’istituzione dell’apposito Albo era stato pubblicato dall’amministrazione camerte lo scorso 2 marzo. A sollevare la questione, rivolgendosi all’ordine dei farmacisti e contestando il metodo di selezione dei farmacisti che ne svilirebbe la professione, erano stati la farmacista Annalisa Lebboroni e il suo collega, segretario del Pd e consigliere comunale Andrea Caprodossi.

Pronta la risposta del presidente dell’Ordine dei farmacisti di Macerata Luciano Diomedi che aveva definito “ un’assurdità l’indicare come requisito discriminante per la stesura della graduatoria di aspiranti collaboratori pro-tempore, quello del corrispettivo più basso offerto dai professionisti.“
“Trattandosi di accuse provenienti dall’ordine dei farmacisti – ha risposto il sindaco Pasqui-,
invece di ricorrere subito alla stampa, avrei preferito che vi fosse stato preventivamente  un confronto nelle sedi istituzionali. Detto questo- ha aggiunto il primo cittadino- mi permetto di sottolineare che il presidente Diomedi ha prima inviato il suo comunicato alla stampa e, solo successivamente, al Comune di Camerino oltretutto, in un orario in cui gli uffici erano chiusi.
Fermo restando che il bando è perfettamente regolare e in linea con la normativa nazionale, resto aperto al dialogo con l’ordine dei farmacisti per discutere di come migliorare eventuali percorsi da farsi insieme, ma chiaramente sono operazioni da portare avanti nelle sedi istituzionali”
“L’amministrazione comunale- ha proseguito Pasqui- sta cercando di vedere se vi siano i parametri finanziari per l’assunzione di un farmacista a tempo indeterminato. Lo scorso anno tali parametri sussistevano tanto che è stato fatto un concorso,per il quale tuttavia la commissione non ha ritenuto di assegnare il posto, non essendo risultato idoneo alcuno dei candidati. Diversi giorni fa è stata anche inviata richiesta al comune di Porto San Giorgio, per chiedere l’autorizzazione ad attingere nella graduatoria ufficiale per la selezione di un farmacista da assumere con contratto a tempo determinato. Infine, come utile supporto da utilizzare in caso di necessità, si è anche pensato ad una graduatoria per le partite iva ( il contestato bando ), nella convinzione che non vi fosse alcun atto lesivo della categoria, anche perché è la terza volta che utilizziamo un metodo simile. Mi chiedo- continua Pasqui- perché il presidente Diomedi non abbia sollevato già due o tre anni fa la questione? 

Diomedi

Da parte mia- ha concluso Pasqui- non solo non c’è polemica, ma intendo esprimere la mia vicinanza  all’ordine mettendomi a completa disposizione per  dialogare su soluzioni alternative e ritengo che anziché dialogare a mezzo stampa, il confronto debba avvenire tra persone che ricoprono dei ruoli istituzionali nell’interesse del prossimo”.
Ma la discussione è proseguita anche a livello nazionale con un commento arrivato anche da parte del presidente della Fofi Andrea Mandelli, secondo il quale: “È preoccupante che una pubblica amministrazione selezioni professionisti sanitari, destinati al costante contatto con i cittadini, e quindi con un rapporto fiduciario con il paziente e chi se ne prende cura, con gli stessi criteri del massimo ribasso che si riservano all’acquisizione di beni di consumo o a servizi di supporto”
“La Federazione ritiene che, oltre a essere mortificante per il professionista, questa modalità non rispetti quanto prevede l’attuale normativa in fatto di rapporti di collaborazione tra pubbliche amministrazioni e professionisti”. Normativa che, ricorda Mandelli, non prevede in alcun modo la possibilità di affidare incarichi professionali con la stipula di contratti di lavoro autonomo selezionando i concorrenti in base al criterio del prezzo più basso: sono invece  richieste specifiche competenze professionali, che devono essere accertate nell’ambito di una selezione pubblica con criteri predeterminati nel relativo bando.“Ci auguriamo – conclude il presidente Mandelli- che il Comune di Camerino voglia ritirare questo provvedimento e seguire una via che premi il merito di chi si candida a operare, sia pure temporaneamente, in un presidio importante per la cittadinanza come la farmacia”.
Sulla questione ha ritenuto di intervenire anche la Scuola del farmaco e dei Prodotti della salute dell’Università di Camerino definendo mortificante per i professionisti della salute che la Scuola prepara, una selezione che va in direzione esattamente opposta al riconoscimento del merito, cruciale in tutti gli ambiti, ma sopratutto in un presidio essenziale per la salute della cittadinanza come la farmacia.”

Amenta

“ La Scuola di Scienze del farmaco dell’Università  di Camerino- spiega il direttore prof. Francesco Amenta-

intende rappresentare la sua preoccupazione per questa scelta dell’amministrazione comunale. In effetti, con tutto il rispetto per l’autonomia e le scelte delle amministrazioni a ciò preposte- precisa Amenta- il criterio principale stabilito dal comune per la selezione, è nel compenso più basso, il che, a nostro avviso, va a mortificare dei professionisti che, tra l’altro, collaborano insieme a tutto il resto del sistema nazionale sanitario alla tutela della salute dei cittadini. Che tutela della salute dei cittadini debba significare che tutto debba costare meno, ci lascia perplessi - continua il prof. Amenta-; il nostro intervento è stato ispirato dalla contingenza di questo provvedimento ma, più in generale, anche dalla considerazione di una sanità che deve guardare alle esigenze del cittadino, senz’altro risparmiando, perché non è giusto e non è corretto che vi siano degli sprechi, ma senza andare nella direzione che meglio sia tutto ciò che costa meno”

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