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Ricostruzione: Basta promesse, tecnici e sindaci alzano la voce

Mercoledì, 11 Ottobre 2017 14:25 | Letto 3110 volte   Clicca per ascolare il testo Ricostruzione: Basta promesse, tecnici e sindaci alzano la voce Mesi e mesi di ritardi, le incertezze delle norme e il supercontrollo dellAnac su ogni appalto rendono impossibile il lavoro dei tecnici e tanto più dei sindaci impegnati in prima persona a rispondere ai cittadini colpiti dal sisma del 2016.  In molti casi la confusione e il ritardo per la ricostruzione è frutto di una burocrazia asfissiante che scoraggia anche i più tenaci. Un incontro promosso dal collegio dei geometri di Macerata e Camerino per interrogarsi sulle ricostruzioni alla luce delle priorità fissate dal Commissario Paola De Micheli si è svolto a Caldarola alla presenza, tra gli altri, dei sindaci di Caldarola, Luca Giuseppetti, Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, Cessapalombo, Giammario Ottavi, Serrapetrona, Silvia Pinzi, Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, Treia, Franco Capponi. Uniniziativa voluta dagli ordini dei geometri, ingegneri e architetti per interrogarsi insieme agli amministratori sulle problematiche relative alla ricostruzione – spiega Lucia Rossi ( sotto nella foto a destra )   – Una vera e propria coalizione di tecnici e amministratori per portare a conoscenza degli ordini nazionali e del governo le problematiche relative. Vorremmo riuscire a risolvere le innumerevoli probematiche da affrontare nelle progettazioni – fa eco Luigi Ricci ( sotto nella foto ), coordinatore della Commissione Ricostruzione del Collegio dei Geometri di Macerata - Stiamo organizzando come Collegio un tour itinerante cercando di coinvolgere tutti i sindaci del cratere ed anche la popolazione affinchè si crei un dibattito pubblico in modo tale che alla fine tutti conoscano i veri motivi che impediscono la partenza dei progetti. Sotto il profilo professionale non siamo nelle condizioni di poter presentare progetti idonei perchè siamo bloccati dalla burocrazia. La prima questione da risolvere, dunque, è presentare le progettazioni per i danni lievi, le cosiddette schede B, che daranno il via ad una sorta di ripresa. La regione, che dovrebbe tutelare il cratere, sembra molto distante da queste problematiche e ciò quotidianamente viene ribadito anche da tutti i sindaci. Sotto questo aspetto siamo un rassegnati in quanto riteniamo che il governatore Ceriscioli sia molto più proiettato verso le Marche del Nord o addiritura lEmilia Romagna piuttosto che verso i territori colpiti dal terremoto.     Un colloquio molto interessante, il parere unanime è la lentezza delle procedure – dichiara il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti ( sotto nella foto al centro ) chiamato a fare gli onori di casa - Non vediamo luce allorizzonte e andiamo avanti a tentoni. Noi sindaci delle zone più colpite rimaniamo sempre indietro rispetto alle realtà che hanno avuto meno danni e che riescono a gestire in modo più semplice le diverse problematiche. Dopo un anno siamo ancora fermi al palo e questo mi preoccupa molto. Qualche sindaco, in primis il tolentinate Giuseppe Pezzanesi, ha addirittura lanciato lidea di una manifestazione di piazza davanti al palazzo della Regione. Purtroppo in questo paese a volte serve anche la protesta – prosegue Giuseppetti – Già i sequestri delle casette mobili private effettuati in questi ultimi giorni sarebbe di per sè già motivo sufficiente per protestare. Se si portassero migliaia di persone a manifestare sicuramente gli enti superiori ai comuni prima di prendere decisioni o di legiferare rifletterebbero. Le procedure rimbalzano tra i tecnici e il presidente facendo trascorrere soltanto il tempo e mi viene da chiedere a cosa serva tutto questo. Il terremoto è unemergenza e non si può fare politica sulla pelle dei cittadini. Mi sento toccato al cuore da chi in proiezione futura non vedrà più la propria casa. --  

Mesi e mesi di ritardi, le incertezze delle norme e il "supercontrollo" dell'Anac su ogni appalto rendono impossibile il lavoro dei tecnici e tanto più dei sindaci impegnati in prima persona a rispondere ai cittadini colpiti dal sisma del 2016. 

In molti casi la confusione e il ritardo per la ricostruzione è frutto di una burocrazia "asfissiante" che scoraggia anche i più tenaci.

Un incontro promosso dal collegio dei geometri di Macerata e Camerino per interrogarsi sulle ricostruzioni alla luce delle priorità fissate dal Commissario Paola De Micheli si è svolto a Caldarola alla presenza, tra gli altri, dei sindaci di Caldarola, Luca Giuseppetti, Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, Cessapalombo, Giammario Ottavi, Serrapetrona, Silvia Pinzi, Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, Treia, Franco Capponi.

"Un'iniziativa voluta dagli ordini dei geometri, ingegneri e architetti per interrogarsi insieme agli amministratori sulle problematiche relative alla ricostruzione – spiega Lucia Rossi ( sotto nella foto a destra )

 

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– Una vera e propria coalizione di tecnici e amministratori per portare a conoscenza degli ordini nazionali e del governo le problematiche relative".

Vorremmo riuscire a risolvere le innumerevoli probematiche da affrontare nelle progettazioni – fa eco Luigi Ricci ( sotto nella foto ),

geometra ricci

coordinatore della Commissione Ricostruzione del Collegio dei Geometri di Macerata - Stiamo organizzando come Collegio un tour itinerante cercando di coinvolgere tutti i sindaci del cratere ed anche la popolazione affinchè si crei un dibattito pubblico in modo tale che alla fine tutti conoscano i veri motivi che impediscono la partenza dei progetti. Sotto il profilo professionale non siamo nelle condizioni di poter presentare progetti idonei perchè siamo bloccati dalla burocrazia. La prima questione da risolvere, dunque, è presentare le progettazioni per i danni lievi, le cosiddette schede B, che daranno il via ad una sorta di ripresa. La regione, che dovrebbe tutelare il cratere, sembra molto distante da queste problematiche e ciò quotidianamente viene ribadito anche da tutti i sindaci. Sotto questo aspetto siamo un rassegnati in quanto riteniamo che il governatore Ceriscioli sia molto più proiettato verso le Marche del Nord o addiritura l'Emilia Romagna piuttosto che verso i territori colpiti dal terremoto".

 

tecnici e sindaci

 

"Un colloquio molto interessante, il parere unanime è la lentezza delle procedure – dichiara il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti ( sotto nella foto al centro ) chiamato a fare gli onori di casa

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- Non vediamo luce all'orizzonte e andiamo avanti a "tentoni". Noi sindaci delle zone più colpite rimaniamo sempre indietro rispetto alle realtà che hanno avuto meno danni e che riescono a gestire in modo più semplice le diverse problematiche. Dopo un anno siamo ancora fermi al palo e questo mi preoccupa molto".

Qualche sindaco, in primis il tolentinate Giuseppe Pezzanesi, ha addirittura lanciato l'idea di una manifestazione di piazza davanti al palazzo della Regione.

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"Purtroppo in questo paese a volte serve anche la protesta – prosegue Giuseppetti – Già i sequestri delle casette mobili private effettuati in questi ultimi giorni sarebbe di per sè già motivo sufficiente per protestare. Se si portassero migliaia di persone a manifestare sicuramente gli enti superiori ai comuni prima di prendere decisioni o di legiferare rifletterebbero. Le procedure rimbalzano tra i tecnici e il presidente facendo trascorrere soltanto il tempo e mi viene da chiedere a cosa serva tutto questo. Il terremoto è un'emergenza e non si può fare politica sulla pelle dei cittadini. Mi sento toccato al cuore da chi in proiezione futura non vedrà più la propria casa".

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rispoli e pezzanesi

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