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Incomprensioni con Morgoni su Facebook. Brambatti lascia il Pd

Mercoledì, 06 Giugno 2018 21:49 | Letto 2150 volte   Clicca per ascolare il testo Incomprensioni con Morgoni su Facebook. Brambatti lascia il Pd Penso che la triste vicenda che mi ha visto coinvolto si sia conclusa e con essa anche la mia appartenenza al Pd. Così il cardiologo Raul Brambatti che lo scorso anno si era candidato alle elezioni amministrative di Tolentino sostenendo il Pd ha annunciato di lasciare il partito dopo una incomprensione con il senatore Mario Morgoni. Tutto è iniziato da un post di un mio amico di infanzia che ritraeva una bara con il simbolo del Pd e un chiaro riferimento al senatore Morgoni - racconta Brambatti - . Ritenendolo di cattivo gusto ho commentato dicendo di lasciar stare e che noi, diversamente dai politici (ho utilizzato il plurale non rivolgendomi a Morgoni) siamo gente perbene, mentre i politici sono già morti, non essendo capaci di vita propria. Un commento che al senatore Morgoni non è proprio andato giù, pensando che Brambatti si riferisse a lui, tanto che nella sua pagina ha scritto: mi sconcerta che un professionista come il dottor Brambatti, dipendente e quindi stipendiato da un’azienda pubblica si lasci andare a considerazioni tanto meschine da sembrarmi inconciliabili con l’esercizio di una funzione pubblica. Visto che non è in grado di adottare un contegno decoroso - scrive Mario Morgoni - , spero che l’azienda pubblica per la quale lavora lo richiami a comportamenti pubblici consoni al suo ruolo e alla sua responsabilità. Una nota che non è passata inosservata al cardiologo e a tanti altri esponenti del Pd che hanno dimostrato sostegno a Raul Brambatti. Con Morgoni mi sono chiarito spiegando che era mia intenzione far desistere il mio amico da certi post - spiega Brambatti - . Se ci fosse stata, da parte del senatore, la buona intenzione di capire subito il mio commento sarebbe stato diverso. Ma pensare che un senatore arrivi a rivolgersi allAsur per farmi licenziare è davvero triste. Questo mi porta fuori dal Pd, perchè io credo in una politica diversa. Se lo incontrerò sarò pronto a stringergli la mano, ma con il partito è finita qui. Non sono questi i principi del Partito Democratico.

"Penso che la triste vicenda che mi ha visto coinvolto si sia conclusa e con essa anche la mia appartenenza al Pd".

Così il cardiologo Raul Brambatti che lo scorso anno si era candidato alle elezioni amministrative di Tolentino sostenendo il Pd ha annunciato di lasciare il partito dopo una incomprensione con il senatore Mario Morgoni.

"Tutto è iniziato da un post di un mio amico di infanzia che ritraeva una bara con il simbolo del Pd e un chiaro riferimento al senatore Morgoni - racconta Brambatti - . Ritenendolo di cattivo gusto ho commentato dicendo di lasciar stare e che noi, diversamente dai politici (ho utilizzato il plurale non rivolgendomi a Morgoni) siamo gente perbene, mentre i politici sono già morti, non essendo capaci di vita propria".

Un commento che al senatore Morgoni non è proprio andato giù, pensando che Brambatti si riferisse a lui, tanto che nella sua pagina ha scritto: "mi sconcerta che un professionista come il dottor Brambatti, dipendente e quindi stipendiato da un’azienda pubblica si lasci andare a considerazioni tanto meschine da sembrarmi inconciliabili con l’esercizio di una funzione pubblica. Visto che non è in grado di adottare un contegno decoroso - scrive Mario Morgoni - , spero che l’azienda pubblica per la quale lavora lo richiami a comportamenti pubblici consoni al suo ruolo e alla sua responsabilità".

Una nota che non è passata inosservata al cardiologo e a tanti altri esponenti del Pd che hanno dimostrato sostegno a Raul Brambatti.

"Con Morgoni mi sono chiarito spiegando che era mia intenzione far desistere il mio amico da certi post - spiega Brambatti - . Se ci fosse stata, da parte del senatore, la buona intenzione di capire subito il mio commento sarebbe stato diverso. Ma pensare che un senatore arrivi a rivolgersi all'Asur per farmi licenziare è davvero triste. Questo mi porta fuori dal Pd, perchè io credo in una politica diversa. Se lo incontrerò sarò pronto a stringergli la mano, ma con il partito è finita qui. Non sono questi i principi del Partito Democratico".

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