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Messe in sicurezza- Il comitato del Centro Storico di Camerino denuncia immobilismo e incertezza

Venerdì, 13 Luglio 2018 23:37 | Letto 2180 volte   Clicca per ascolare il testo Messe in sicurezza- Il comitato del Centro Storico di Camerino denuncia immobilismo e incertezza In un comunicato stampa, il Comitato per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino (Concentrico),  denuncia l’assoluto immobilismo e il clima di inquietante incertezza che caratterizzano il piano delle messe in sicurezza del centro storico. Nel corso di un primo incontro con il Comitato il 23 maggio scorso,- si legge nel comunicato-  l’Amministrazione comunale, in base alle richieste da noi avanzate, aveva assunto un impegno a rendere pubblico il dettaglio degli interventi completati, di quelli in corso e degli altri ancora da avviare, anche mediante la pubblicazione di una planimetria, nonché a fornire alla cittadinanza aggiornamenti mensili sullo stato di avanzamento dei lavori. Nonostante un’ulteriore richiesta ufficiale in merito, inoltrata dal Comitato in data 22 giugno 2018, al momento non sono pervenuti, né al Comitato né alla cittadinanza, nessuna risposta e nessun aggiornamento da parte dell’Amministrazione, se non un’indicazione sfuggente e sommaria nell’ambito di un comunicato inviato al consigliere comunale Pietro Tapanelli. In quest’ultimo documento di fatto si ribadiscono, a un mese di distanza e senza alcun ulteriore dettaglio, gli stessi numeri enunciati nell’incontro di maggio, a testimonianza dei risibili progressi ottenuti. Si osserva inoltre come, nonostante ripetuti solleciti al riguardo, l’Amministrazione comunale non intenda rendere pubblico alcun cronoprogramma degli interventi delle messe in sicurezza e come il sito internet sul punto (invero non solo su quello) sia vuoto di utili informazioni e per nulla aggiornato. Evidentemente è importante che le notizie (se esistono: talora viene da dubitarne) circolino all’interno degli “addetti ai lavori”, con buona pace dei cittadini e della trasparenza amministrativa che è anche un obbligo di legge. Infine-continua il comunicato -  non si può non porre l’accento sull’estrema esasperante lentezza con cui procedono gli interventi di messe in sicurezza, che nell’attuale zona rossa del centro storico constano di poche unità nonostante i fondi per l’intero piano siano stati stanziati da cinque mesi (febbraio 2018).  Questo stato di incertezza e questa lentezza ogni ragionevole misura, a fronte peraltro degli evidenti peggioramenti statici di alcuni edifici, pongono seri dubbi sulle possibilità e sulle capacità, da parte delle amministrazioni preposte, ed in particolare di quella comunale, di uscire dalla fase di emergenza per affrontare i temi ancora più complessi e spinosi legati alla fase della ricostruzione. A tal proposito, il Comitato Concentrico,segnala per l’ennesima volta la mancanza di aggiornamenti sui temi delle perimetrazioni e dei piani attuativi, tanto da far dubitare che il recupero del centro storico sia tra le priorità di questa Amministrazione. Tali ritardi, esclusivamente a questa imputabili,-conclude la nota-  ricadono ancora una volta su cittadini sempre più stanchi ed esasperati.

In un comunicato stampa, il Comitato per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino (Concentrico),  denuncia l’assoluto immobilismo e il clima di inquietante incertezza che caratterizzano il piano delle messe in sicurezza del centro storico.

Nel corso di un primo incontro con il Comitato il 23 maggio scorso,- si legge nel comunicato-  l’Amministrazione comunale, in base alle richieste da noi avanzate, aveva assunto un impegno a rendere pubblico il dettaglio degli interventi completati, di quelli in corso e degli altri ancora da avviare, anche mediante la pubblicazione di una planimetria, nonché a fornire alla cittadinanza aggiornamenti mensili sullo stato di avanzamento dei lavori. Nonostante un’ulteriore richiesta ufficiale in merito, inoltrata dal Comitato in data 22 giugno 2018, al momento non sono pervenuti, né al Comitato né alla cittadinanza, nessuna risposta e nessun aggiornamento da parte dell’Amministrazione, se non un’indicazione sfuggente e sommaria nell’ambito di un comunicato inviato al consigliere comunale Pietro Tapanelli. In quest’ultimo documento di fatto si ribadiscono, a un mese di distanza e senza alcun ulteriore dettaglio, gli stessi numeri enunciati nell’incontro di maggio, a testimonianza dei risibili progressi ottenuti.

Si osserva inoltre come, nonostante ripetuti solleciti al riguardo, l’Amministrazione comunale non intenda rendere pubblico alcun cronoprogramma degli interventi delle messe in sicurezza e come il sito internet sul punto (invero non solo su quello) sia vuoto di utili informazioni e per nulla aggiornato. Evidentemente è importante che le notizie (se esistono: talora viene da dubitarne) circolino all’interno degli “addetti ai lavori”, con buona pace dei cittadini e della trasparenza amministrativa che è anche un obbligo di legge.

Infine-continua il comunicato -  non si può non porre l’accento sull’estrema esasperante lentezza con cui procedono gli interventi di messe in sicurezza, che nell’attuale zona rossa del centro storico constano di poche unità nonostante i fondi per l’intero piano siano stati stanziati da cinque mesi (febbraio 2018). 

Questo stato di incertezza e questa lentezza ogni ragionevole misura, a fronte peraltro degli evidenti peggioramenti statici di alcuni edifici, pongono seri dubbi sulle possibilità e sulle capacità, da parte delle amministrazioni preposte, ed in particolare di quella comunale, di uscire dalla fase di emergenza per affrontare i temi ancora più complessi e spinosi legati alla fase della ricostruzione. A tal proposito, il Comitato Concentrico,segnala per l’ennesima volta la mancanza di aggiornamenti sui temi delle perimetrazioni e dei piani attuativi, tanto da far dubitare che il recupero del centro storico sia tra le priorità di questa Amministrazione. Tali ritardi, esclusivamente a questa imputabili,-conclude la nota-  ricadono ancora una volta su cittadini sempre più stanchi ed esasperati.

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