Castelsantangelo sul Nera: nuova area commerciale di 660 mq

Domenica, 05 Agosto 2018 17:19 | Letto 6180 volte   Clicca per ascolare il testo Castelsantangelo sul Nera: nuova area commerciale di 660 mq Inaugurata la nuova area commerciale post sisma a Castelsantangelo sul Nera. Ospita quattro esercizi terremotati che hanno chiesto di riprendere lattività allinterno di strutture provvisorie: due bar (uno con edicola, laltro con tabacchi), un alimentari e una norcineria. Nellarea sono presenti anche un ambulatorio medico e una farmacia, donati alla comunità dal comune di Porto Gruaro e da unimpresa.  Larea commerciale ha una superficie di 660 mq. È dislocata sul piazzale Pietro Piccinini, di fronte allo spazio che ospita le Sae (Soluzioni abitative demergenza). Lallestimento ha richiesto un finanziamento regionale di 310mila euro, sostenuto con i fondi Ue. Una forza di volontà che quasi commuove quella dgli abitanti di Castelsantangelo sul Nera; dalle loro parole e dai loro volti, la testimonianza di un amore smisurato per la loro terra. Numerosissime le persone che hanno voluto condividere con la loro presenza, la gioia di una ripartenza.  Al taglio del nastro,  presenti il sindaco Mauro Falcucci, il presidente della Regione Luca Ceriscioli e lassessore Angelo Sciapichetti. Per questo martoriato comune, che solo in termini anagrafici, è uno dei più piccoli della regione, ma non lo è sicuramente come patrimonio storico, naturalistico e architettonico- ha esordito Falcucci - oggi è un momento di contentezza. Nostro malgrado, siamo riusciti a riportare in paese le 4 attività che cerano prima e abbiamo raggiunto il cento per cento. Il primo sentimento di riconoscenza, Falcucci lo ha rivolto a coloro che hanno creduto nella ripartenza, proseguendo col ringraziare  i tecnici comunali e la Regione Marche e, in particolare gli ingegneri Talarico e Orazi, senza dimenticare  il prezioso sostegno e supporto dei volontari di protezione civile, delle forze dellordine, dei vigili del fuoco. Quando si riparte- ha detto - bisogna ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato a potercela fare, compreso il grande cuore di tutte le donazioni che abbiamo ricevuto. Allinaugurazione presente anche il Vespa Club di Fano, città adottiva del sindaco, con il quale sin da subito dopo il sisma si è instaurato un bellissimo sodalizio sfociato in tante iniziative a favore della comunità e, da ultimo, nella donazione di panchine che arredano lo spazio allaperto dellarea commerciale. Noi lo abbiamo dimostrato con i fatti che vogliamo rimanere in montagna e, non con le parole -ha continuato Falcucci-; ci auguriamo che anche chi è deputato a tradurlo in norme ci ascolti, perchè noi non siamo affatto felici delle promesse vuote, nè dellimpianto del terremoto e neppure del fatto che tutti ci dicono che abbiamo ragione, ma nessuno traduce in norme. Non siamo contenti perchè in campagna elettorale, tutte le forze politiche, ci hanno fatto promesse e i cittadini hanno il sacrosanto diritto di vederle concretizzate. Tra rimandi a decreti , attesa della Finanziaria, noi siamo stanchi di aspettare; pochi eravamo e pochi siamo quassù sulla montagna ma, più determinati di prima e- ha ribadito- senza nulla togliere agli altri, le misure non possono essere uguali per tutti Da ultimo il sindaco è tornato a chiedere una certezza normativa per la salvaguardia della montagna con la proposta di riesumare lantica legge speciale sulla tutela delle aree montane: Non costa nulla, basta riadattarla alle esigenze del 2018 e applicarla, dopodichè potrà nei fatti esservi un aiuto per chi rimane in montagna, una deroga per le scuole, per i servizi sociali, una migliore contribuzione, servizi telematici  e una zona franca vera, per tutta  la montagna italiana.  E la legge n.97 del 1994 ed è un diritto costituzionale, non una nostra banale richiesta; una legge che prevede che le aree montane siano tutelate insieme alluomo, che ne costituisce il suo elemento pregnante e che in montagna, dalle Alpi a Reggio Calabria, è in via di estinzione.  Per carenza di decreti legislativi attuativi di quella legge di ben 24 anni fa,abbiamo chiuso ospedali, dobbiamo chiedere deroghe per tenere aperte le scuole. Non è questo un Paese che rispetta e attua la Costituzione. La montagna è un valore inestimabile, fatto da 10 milioni di cittadini che soffrono tutti i giorni.  Tra le misure di cui il sindaco ha chiesto vengano quanto prima prese in esame, lordinanza per i dissesti idrogeologic che deve essere licenziata dalla Corte dei Contii e i decreti per conferire gli incarichi per i Piani Attuativi e rendere possibili percorsi concertati, per eventuali modifiche, con i cittadini. Noi non demordiamo e i nostri diritti li pretendiamo. Nel suo intervento, il presidente Ceriscioli ha riferito dellincontro con il vicepremier Di Maio, giunto a Fabriano per linaugurazione della prima scuola pubblica . Ho colto in lui latteggiamento giusto di chi vuol capire e conoscere la realtà. Tra le cose che ho voluto evidenziargli, una costante attenzione a semplificare e il discorso delle zone franche. Immaginate- ha detto il presidente- se per queste 4 attività che oggi ripartono, alle quali va il nostro plauso per il coraggio e la determinazione che ci hanno messo, che tipo di economia si potrebbe generare se come a Livigno non dovessero pagare lIva. Sarebbe una misura giusta, perchè poter avere una spinta del genere per 10 o 15 anni, aiuterebbe tutta larea. Chiaro che se la misura la pensassimo per 87 comuni, il MEF non ce l accorderebbe mai ma, applicata a un numero di attività limitate concentrate nei piccoli comuni montani, allo Stato non costerebbe nulla e, per il territorio più duramente colpito, potrebbe significare tanto. Noi dalla pazienza e dalla caparbietà del popolo marchigiano, ogni volta siamo tornati con qualche richiesta in meno in quanto, goccia a goccia, vengono accolte. Sarebbe stato meglio fossero state accolte prima, ma, la cosa bella che ha detto il vicepremier, è lintenzione di ascoltare i territori. Ci auguriamo che ciò avvenga veramente perchè chi sta in prima linea tutti i giorni, può raccontare quello che serve per superare le difficoltà e per riuscire a portare  fino in fondo questo percorso. noi spesso ci facciamo portavoce di quello che ci prospettano i sindaci e le persone  Ma siamo fiduciosi perchè tante cose che ieri sembravano impossibili, sono state fatte. E vero comunque che non dobbiamo tornare indietro: sarà molto importante confermare le 700 persone che oggi lavorano per il sisma e che, secondo le norme attuali, il 31 dicembre prossimo dovrebbero tornare a casa e, dopo che hanno imparato il loro lavoro per due anni, sarebbe davvero assurdo. Secondo punto importante,- ha concluso Cerescioli-  noi continueremo a lavorare per laltra parte del bicchiere;oggi siamo qui a condividere la gioia per la ripartenza delle attività commerciali ma,  quello che ci auguriamo, è di poter tornare qui ad inaugurare la prima casa della ricostruzione. Un passo dopo laltro, arriveremo fino in fondo: è questa la nostra convinzione. Grazie per la pazienza che avete avuto fino ad oggi; sappiamo purtroppo che andare avanti è complicato, ma lo faremo sempre con lo spirito giusto di chi vuol collaborare, lavorare insieme e,raggiungere sempre nuovi traguardi.                                                                                                                                       Nella foto sotto i premiati del Torneo di solidarietà Scacco al terremoto    Nella foto sotto linaugurazione della Norcineria Alto Nera

Inaugurata la nuova area commerciale post sisma a Castelsantangelo sul Nera. Ospita quattro esercizi terremotati che hanno chiesto di riprendere l'attività all'interno di strutture provvisorie: due bar (uno con edicola, l'altro con tabacchi), un alimentari e una norcineria. Nell'area sono presenti anche un ambulatorio medico e una farmacia, donati alla comunità dal comune di Porto Gruaro e da un'impresa. 

L'area commerciale ha una superficie di 660 mq. È dislocata sul piazzale "Pietro Piccinini", di fronte allo spazio che ospita le Sae (Soluzioni abitative d'emergenza). L'allestimento ha richiesto un finanziamento regionale di 310mila euro, sostenuto con i fondi Ue. Una forza di volontà che quasi commuove quella dgli abitanti di Castelsantangelo sul Nera; dalle loro parole e dai loro volti, la testimonianza di un amore smisurato per la loro terra. Numerosissime le persone che hanno voluto condividere con la loro presenza, la gioia di una ripartenza. 

castelsa

Al taglio del nastro,  presenti il sindaco Mauro Falcucci, il presidente della Regione Luca Ceriscioli e l'assessore Angelo Sciapichetti. " Per questo martoriato comune, che solo in termini anagrafici, è uno dei più piccoli della regione, ma non lo è sicuramente come patrimonio storico, naturalistico e architettonico- ha esordito Falcucci - oggi è un momento di contentezza. Nostro malgrado, siamo riusciti a riportare in paese le 4 attività che c'erano prima e abbiamo raggiunto il cento per cento". Il primo sentimento di riconoscenza, Falcucci lo ha rivolto a coloro che hanno creduto nella ripartenza, proseguendo col ringraziare  i tecnici comunali e la Regione Marche e, in particolare gli ingegneri Talarico e Orazi, senza dimenticare  il prezioso sostegno e supporto dei volontari di protezione civile, delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco. " Quando si riparte- ha detto - bisogna ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato a potercela fare, compreso il grande cuore di tutte le donazioni che abbiamo ricevuto". All'inaugurazione presente anche il Vespa Club di Fano, città adottiva del sindaco, con il quale sin da subito dopo il sisma si è instaurato un bellissimo sodalizio sfociato in tante iniziative a favore della comunità e, da ultimo, nella donazione di panchine che arredano lo spazio all'aperto dell'area commerciale. " Noi lo abbiamo dimostrato con i fatti che vogliamo rimanere in montagna e, non con le parole -ha continuato Falcucci-; ci auguriamo che anche chi è deputato a tradurlo in norme ci ascolti, perchè noi non siamo affatto felici delle promesse vuote, nè dell'impianto del terremoto e neppure del fatto che tutti ci dicono che abbiamo ragione, ma nessuno traduce in norme. Non siamo contenti perchè in campagna elettorale, tutte le forze politiche, ci hanno fatto promesse e i cittadini hanno il sacrosanto diritto di vederle concretizzate. Tra rimandi a decreti , attesa della Finanziaria, noi siamo stanchi di aspettare; pochi eravamo e pochi siamo quassù sulla montagna ma, più determinati di prima e- ha ribadito- senza nulla togliere agli altri, le misure non possono essere uguali per tutti"

Castelsantangelo 2

Da ultimo il sindaco è tornato a chiedere una certezza normativa per la salvaguardia della montagna con la proposta di "riesumare l'antica legge speciale sulla tutela delle aree montane: Non costa nullabasta riadattarla alle esigenze del 2018 e applicarla, dopodichè potrà nei fatti esservi un aiuto per chi rimane in montagna, una deroga per le scuole, per i servizi sociali, una migliore contribuzione, servizi telematici  e una 'zona franca' vera, per tutta  la montagna italiana.  E' la legge n.97 del 1994 ed è un diritto costituzionale, non una nostra banale richiesta; una legge che prevede che le aree montane siano tutelate insieme all'uomo, che ne costituisce il suo elemento pregnante e che in montagna, dalle Alpi a Reggio Calabria, è in via di estinzione.  Per carenza di decreti legislativi attuativi di quella legge di ben 24 anni fa,abbiamo chiuso ospedali, dobbiamo chiedere deroghe per tenere aperte le scuole. Non è questo un Paese che rispetta e attua la Costituzione. La montagna è un valore inestimabile, fatto da 10 milioni di cittadini che soffrono tutti i giorni".  Tra le misure di cui il sindaco ha chiesto vengano quanto prima prese in esame, l'ordinanza per i dissesti idrogeologic che deve essere licenziata dalla Corte dei Contii e i decreti per conferire gli incarichi per i Piani Attuativi e rendere possibili percorsi concertati, per eventuali modifiche, con i cittadini. "Noi non demordiamo e i nostri diritti li pretendiamo".

Nel suo intervento, il presidente Ceriscioli ha riferito dell'incontro con il vicepremier Di Maio, giunto a Fabriano per l'inaugurazione della prima scuola pubblica . " Ho colto in lui l'atteggiamento giusto di chi vuol capire e conoscere la realtà. Tra le cose che ho voluto evidenziargli, una costante attenzione a semplificare e il discorso delle 'zone franche". Immaginate- ha detto il presidente- se per queste 4 attività che oggi ripartono, alle quali va il nostro plauso per il coraggio e la determinazione che ci hanno messo, che tipo di economia si potrebbe generare se come a Livigno non dovessero pagare l'Iva. Sarebbe una misura giusta, perchè poter avere una spinta del genere per 10 o 15 anni, aiuterebbe tutta l'area. Chiaro che se la misura la pensassimo per 87 comuni, il MEF non ce l' accorderebbe mai ma, applicata a un numero di attività limitate concentrate nei piccoli comuni montani, allo Stato non costerebbe nulla e, per il territorio più duramente colpito, potrebbe significare tanto. Noi dalla pazienza e dalla caparbietà del popolo marchigiano, ogni volta siamo tornati con qualche richiesta in meno in quanto, goccia a goccia, vengono accolte. Sarebbe stato meglio fossero state accolte prima, ma, la cosa bella che ha detto il vicepremier, è l'intenzione di ascoltare i territori. Ci auguriamo che ciò avvenga veramente perchè chi sta in prima linea tutti i giorni, può raccontare quello che serve per superare le difficoltà e per riuscire a portare  fino in fondo questo percorso. noi spesso ci facciamo portavoce di quello che ci prospettano i sindaci e le persone  Ma siamo fiduciosi perchè tante cose che ieri sembravano impossibili, sono state fatte. E' vero comunque che non dobbiamo tornare indietro: sarà molto importante confermare le 700 persone che oggi lavorano per il sisma e che, secondo le norme attuali, il 31 dicembre prossimo dovrebbero tornare a casa e, dopo che hanno imparato il loro lavoro per due anni, sarebbe davvero assurdo. Secondo punto importante,- ha concluso Cerescioli-  noi continueremo a lavorare per l'altra parte del bicchiere;oggi siamo qui a condividere la gioia per la ripartenza delle attività commerciali ma,  quello che ci auguriamo, è di poter tornare qui ad inaugurare la prima casa della ricostruzione. Un passo dopo l'altro, arriveremo fino in fondo: è questa la nostra convinzione. Grazie per la pazienza che avete avuto fino ad oggi; sappiamo purtroppo che andare avanti è complicato, ma lo faremo sempre con lo spirito giusto di chi vuol collaborare, lavorare insieme e,raggiungere sempre nuovi traguardi".  

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Nella foto sotto i premiati del Torneo di solidarietà " Scacco al terremoto"

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 Nella foto sotto l'inaugurazione della Norcineria Alto Nera

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