Emanuele Tondi: perdere il finanziamento o compiere atto illegittimo??

Martedì, 11 Dicembre 2018 18:10 | Letto 1138 volte   Clicca per ascolare il testo Emanuele Tondi: perdere il finanziamento o compiere atto illegittimo?? Progetto QIP Comitato Sisma Centro Italia. Problematiche sulle procedure richieste per il finanziamento La scelta è difficile, perdere il finanziamento per la propria comunità oppure compiere un atto illegittimo sotto il profilo giuridico e contabile. Questo è quanto si trovano a decidere i Sindaci che hanno partecipato al bando QIP del Comitato Sisma Centro Italia e che hanno visto finanziato il proprio progetto. Per aiutare le popolazioni dei territori delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, colpite dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016, Confindustria e le Segreterie Generali di CGIL, CISL, UIL hanno istituito un Comitato (https://www.comitatosismacentroitalia.org/) che ha raccolto donazioni liberamente effettuate dai Lavoratori e dalle Imprese. Il fondo raccolto, di circa 7 milioni di euro, è stato investito in progetti QIP e IMP rivolti ai Comuni e alle imprese del Cratere. Dopo la prima tranche di progetti ammessi al finanziamento, arriva la seconda con una variazione alla procedura che di fatto rende impossibile ai Comuni di accedere al contributo erogato. Dopo la notifica dell’avvenuta assegnazione, infatti, il Comitato comunicava i documenti da produrre, tra i quali una polizza fideiussoria a garanzia dell’anticipazione dell’80% del contributo economico concesso, da stipulare esclusivamente con Banca Popolare Etica di Ancona la quale subordina, tale fidejussione, all’apertura di un conto dedicato presso il loro Istituto con costi rimborsabili al Comune a valere sul contributo concesso. Il Comune, sotto il profilo contabile, è soggetto agli obblighi della tesoreria unica e, per legge, può aprire conti diversi, solo per le seguenti casistiche: anticipazione di tesoreria e cassa economale, ne consegue che, se l’Ente dà seguito alla richiesta del Comitato Sisma, pone in essere un atto illegittimo sotto il profilo giuridico e contabile. Di qui la richiesta formulata dal Comune di Camporotondo di Fiastrone al Comitato di procedere, come tra l’altro già consentito ai progetti finanziati nella prima tranche del medesimo Bando, alla sottoscrizione della relativa convenzione tra le parti per l’attuazione del progetto ammesso a finanziamento, senza obbligo di stipula della fideiussione, che può essere superata, anticipando i costi di realizzazione con fondi di bilancio del Comune ed accettando di ricevere il contributo solo a rendicontazione finale del progetto. La risposta data del Comitato Sisma, imperativa ed inderogabile, assolutamente chiusa a riconoscere la posizione del Comune impossibilitato ad agire secondo gli indirizzi forniti in quanto illegittimi, è stata: ”Non è prevista deroga alla prassi indicata”. Si chiede quindi un intervento affinché i Comuni siano posti nelle condizioni di ottenere il contributo operando correttamente.   Emanuele Tondi Sindaco di Camporotondo di Fiastrone
Progetto QIP Comitato Sisma Centro Italia. Problematiche sulle procedure richieste per il finanziamento
La scelta è difficile, perdere il finanziamento per la propria comunità oppure compiere un atto illegittimo sotto il profilo giuridico e contabile. Questo è quanto si trovano a decidere i Sindaci che hanno partecipato al bando QIP del Comitato Sisma Centro Italia e che hanno visto finanziato il proprio progetto. Per aiutare le popolazioni dei territori delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, colpite dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016, Confindustria e le Segreterie Generali di CGIL, CISL, UIL hanno istituito un Comitato (https://www.comitatosismacentroitalia.org/) che ha raccolto donazioni liberamente effettuate dai Lavoratori e dalle Imprese. Il fondo raccolto, di circa 7 milioni di euro, è stato investito in progetti QIP e IMP rivolti ai Comuni e alle imprese del Cratere. Dopo la prima tranche di progetti ammessi al finanziamento, arriva la seconda con una variazione alla procedura che di fatto rende impossibile ai Comuni di accedere al contributo erogato.
Dopo la notifica dell’avvenuta assegnazione, infatti, il Comitato comunicava i documenti da produrre, tra i quali una polizza fideiussoria a garanzia dell’anticipazione dell’80% del contributo economico concesso, da stipulare esclusivamente con Banca Popolare Etica di Ancona la quale subordina, tale fidejussione, all’apertura di un conto dedicato presso il loro Istituto con costi rimborsabili al Comune a valere sul contributo concesso.
Il Comune, sotto il profilo contabile, è soggetto agli obblighi della tesoreria unica e, per legge, può aprire conti diversi, solo per le seguenti casistiche: anticipazione di tesoreria e cassa economale, ne consegue che, se l’Ente dà seguito alla richiesta del Comitato Sisma, pone in essere un atto illegittimo sotto il profilo giuridico e contabile.
Di qui la richiesta formulata dal Comune di Camporotondo di Fiastrone al Comitato di procedere, come tra l’altro già consentito ai progetti finanziati nella prima tranche del medesimo Bando, alla sottoscrizione della relativa convenzione tra le parti per l’attuazione del progetto ammesso a finanziamento, senza obbligo di stipula della fideiussione, che può essere superata, anticipando i costi di realizzazione con fondi di bilancio del Comune ed accettando di ricevere il contributo solo a rendicontazione finale del progetto.
La risposta data del Comitato Sisma, imperativa ed inderogabile, assolutamente chiusa a riconoscere la posizione del Comune impossibilitato ad agire secondo gli indirizzi forniti in quanto illegittimi, è stata: ”Non è prevista deroga alla prassi indicata”.
Si chiede quindi un intervento affinché i Comuni siano posti nelle condizioni di ottenere il contributo operando correttamente.
 
Emanuele Tondi
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