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San Severino, comitati e politici del territorio: "Un nuovo modo di fare politica per il bene della sanità"

Sabato, 19 Gennaio 2019 13:03 | Letto 1828 volte   Clicca per ascolare il testo San Severino, comitati e politici del territorio: "Un nuovo modo di fare politica per il bene della sanità" Questo è un nuovo modo di fare politica, col tramonto delle ideologie è più facile discutere di valori condivisi. Commenta così, soddisfatto, il vicepresidente del comitato per la difesa dellospedale di San Severino, Marco Massei, dopo lincontro conviviale di ieri sera sul tema sanità. Largomento non era circoscritto al solo ospedale settempedano ma ben più ampio: lobiettivo infatti era trovare un modo condiviso per discutere di una sanità che possa rispondere alle esigenze del territorio maceratese. Presenti diversi parlamentari, come Giuliano Pazzaglini, Tullio Pattasini e Francesco Acquaroli, i consiglieri regionali Elena Leonardi, Luigi Zura-Puntaroni e Romina Pergolesi, il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini e quello di San Severino Rosa Piermattei, alcuni consiglieri provinciali e comunali di città limitrofe e diversi comitati maceratesi. Lidea comune emersa è che lospedale unico provinciale non sia la soluzione adatta se non viene affiancato da ospedali di rete funzionanti. Per qualcuno addirittura, lospedale unico sarebbe da escludere. Il sindaco Saltamartini ha invitato i consiglieri regionali di minoranza (il Pd non pervenuto allincontro) ad una attività più puntuale affinché la giunta regionale sia sempre messa di fronte alle proprie responsabilità. Inoltre, ha criticato lassenza dei sindaci del territorio non solo allincontro di ieri ma anche alle manifestazioni fatte negli ultimi anni.  Anche il sindaco Piermattei, da parte sua, si è detta convinta della necessità di farsi sentire e di farlo in tanti. Con stasera - ha concluso Massei - abbiamo capito che si può fare molto e che i comitati hanno un ruolo importante: dobbiamo salvaguardare le strutture del territorio opponendoci strenuamente all’ospedale unico; abbiamo già tante eccellenze e non sono le strutture a mancare bensì il personale. Serve un turnover serio del personale che va in pensione. Il diritto alla salute è qualcosa che va condiviso in maniera politicamente trasversale. Questo è un nuovo modo di fare politica, col tramonto delle ideologie è più facile discutere di valori condivisi. Potrete leggere larticolo completo degli interventi nel prossimo numero de LAppennino Camerte, in edicola giovedì prossimo. g.g.  

"Questo è un nuovo modo di fare politica, col tramonto delle ideologie è più facile discutere di valori condivisi". Commenta così, soddisfatto, il vicepresidente del comitato per la difesa dell'ospedale di San Severino, Marco Massei, dopo l'incontro conviviale di ieri sera sul tema sanità. L'argomento non era circoscritto al solo ospedale settempedano ma ben più ampio: l'obiettivo infatti era trovare un modo condiviso per discutere di una sanità che possa rispondere alle esigenze del territorio maceratese. Presenti diversi parlamentari, come Giuliano Pazzaglini, Tullio Pattasini e Francesco Acquaroli, i consiglieri regionali Elena Leonardi, Luigi Zura-Puntaroni e Romina Pergolesi, il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini e quello di San Severino Rosa Piermattei, alcuni consiglieri provinciali e comunali di città limitrofe e diversi comitati maceratesi.

L'idea comune emersa è che l'ospedale unico provinciale non sia la soluzione adatta se non viene affiancato da ospedali di rete funzionanti. Per qualcuno addirittura, l'ospedale unico sarebbe da escludere.

Il sindaco Saltamartini ha invitato i consiglieri regionali di minoranza (il Pd non pervenuto all'incontro) ad una attività più puntuale affinché la giunta regionale sia sempre messa di fronte alle proprie responsabilità. Inoltre, ha criticato l'assenza dei sindaci del territorio non solo all'incontro di ieri ma anche alle manifestazioni fatte negli ultimi anni. 

Anche il sindaco Piermattei, da parte sua, si è detta convinta della necessità di farsi sentire e di farlo in tanti.

"Con stasera - ha concluso Massei - abbiamo capito che si può fare molto e che i comitati hanno un ruolo importante: dobbiamo salvaguardare le strutture del territorio opponendoci strenuamente all’ospedale unico; abbiamo già tante eccellenze e non sono le strutture a mancare bensì il personale. Serve un turnover serio del personale che va in pensione. Il diritto alla salute è qualcosa che va condiviso in maniera politicamente trasversale. Questo è un nuovo modo di fare politica, col tramonto delle ideologie è più facile discutere di valori condivisi".

Potrete leggere l'articolo completo degli interventi nel prossimo numero de L'Appennino Camerte, in edicola giovedì prossimo.

g.g.

 

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