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Roberto Paoloni: "Ha vinto la vecchia politica"

Lunedì, 27 Maggio 2019 19:14 | Letto 1972 volte   Clicca per ascolare il testo Roberto Paoloni: "Ha vinto la vecchia politica" Si complimenta con Alessio Vita e lascia spazio ad un commento sui toni della campagna elettorale il sindaco uscente Roberto Paoloni sconfitto dal neo sindaco Alessio Vita. “Si rispetta sempre il volere della democrazia – esordisce - e faccio i complimenti al mio avversario. Probabilmente non siamo riusciti a far comprendere le cose fatte e le cose in cantiere pronte per Belforte. Abbiamo fatto cinque anni molto intensi, impegnativi. Lasciamo un Comune in salute dal punto di vista economico, quindi credo che ora saremo sicuramente attenti facendo una opposizione vera, concreta, intelligente che vuole collaborare. Avevo detto che era stata una campagna elettorale complicata – commenta - , noi abbiamo preso più voti di cinque anni fa però c’è stata una estrema destra che si è ricompattata e noi siamo stati considerati di centro sinistra anche se in realtà era una lista civica. Anche se non c’è nulla di male ad essere di centro sinistra, anzi, essere una estrema destra, invece, verificheremo cosa significa in questo paese. Ci si rimane male – ammette - ma si va avanti perché non smetterò di fare politica, anzi, la potrò fare in maniera più aperta e avrò più tempo per dedicarmi alla politica attiva. Colgo l’occasione per ringraziare i tanti che ci hanno votato – aggiunge - , le persone della lista che hanno lavorato prima e dopo. Noi da signori siamo entrati e ne usciamo da signori. Staremo a vedere cosa farà il nuovo sindaco di Belforte”. Poi una critica nei confronti degli avversari: “Non siamo vincolati a nessuno perché non abbiamo promesso niente in campagna elettorale se non per la collettività, ma nulla ai singoli. Non è questo il nostro modo di chiedere i consensi. Spero che i toni si abbassino e si smetta di fare le campagne elettorali sulla persona, denigrando il singolo. Ma probabilmente sulla nostra amministrazione c’era ben poco da dire visto tutto quello che era stato fatto ed era più facile screditare personalmente le persone. Funziona ancora così per qualcuno e ne prendiamo atto”. GS
Si complimenta con Alessio Vita e lascia spazio ad un commento sui toni della campagna elettorale il sindaco uscente Roberto Paoloni sconfitto dal neo sindaco Alessio Vita. “Si rispetta sempre il volere della democrazia – esordisce - e faccio i complimenti al mio avversario. Probabilmente non siamo riusciti a far comprendere le cose fatte e le cose in cantiere pronte per Belforte. Abbiamo fatto cinque anni molto intensi, impegnativi. Lasciamo un Comune in salute dal punto di vista economico, quindi credo che ora saremo sicuramente attenti facendo una opposizione vera, concreta, intelligente che vuole collaborare.

Avevo detto che era stata una campagna elettorale complicata – commenta - , noi abbiamo preso più voti di cinque anni fa però c’è stata una estrema destra che si è ricompattata e noi siamo stati considerati di centro sinistra anche se in realtà era una lista civica. Anche se non c’è nulla di male ad essere di centro sinistra, anzi, essere una estrema destra, invece, verificheremo cosa significa in questo paese. Ci si rimane male – ammette - ma si va avanti perché non smetterò di fare politica, anzi, la potrò fare in maniera più aperta e avrò più tempo per dedicarmi alla politica attiva.

Colgo l’occasione per ringraziare i tanti che ci hanno votato – aggiunge - , le persone della lista che hanno lavorato prima e dopo. Noi da signori siamo entrati e ne usciamo da signori. Staremo a vedere cosa farà il nuovo sindaco di Belforte”.

Poi una critica nei confronti degli avversari: “Non siamo vincolati a nessuno perché non abbiamo promesso niente in campagna elettorale se non per la collettività, ma nulla ai singoli. Non è questo il nostro modo di chiedere i consensi. Spero che i toni si abbassino e si smetta di fare le campagne elettorali sulla persona, denigrando il singolo. Ma probabilmente sulla nostra amministrazione c’era ben poco da dire visto tutto quello che era stato fatto ed era più facile screditare personalmente le persone. Funziona ancora così per qualcuno e ne prendiamo atto”.

GS

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