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PD Tolentino: "Una fermata ferroviaria per il nuovo ospedale a La Pieve"

Venerdì, 07 Giugno 2019 14:37 | Letto 806 volte   Clicca per ascolare il testo PD Tolentino: "Una fermata ferroviaria per il nuovo ospedale a La Pieve" “Una fermata ferroviaria all’interno dell’area del nuovo ospedale provinciale de La Pieve”. È la proposta del circolo PD di Tolentino, nella fase iniziale del Project Financing del nuovo nosocomio. “Un investimento infrastrutturale di supporto - scrive il gruppo in una nota - , moderno e ambizioso, con effetti positivi per una lunga serie di aspetti, dalla aumentata accessibilità al servizio per molte fasce di utenti dei  servizi sanitari, alla riduzione del carico del traffico prevedibile, da una mobilità più sostenibile, alla valorizzazione della stessa tratta ferroviaria Fabriano-Civitanova. Un obiettivo che interessa tutti i cittadini e che per questo motivo dovrebbe trovare il sostegno trasversale di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione”. Evidenziate anche le eventuali difficoltà: “Non nascondiamo le difficoltà, economiche più che tecniche, a realizzare una tale trasformazione. Ma la ferrovia passa non distante dal sito del previsto ospedale e questa fase di progettazione è quindi un’occasione irripetibile, che non si presenterà più.  Poniamo l’accento sulla sostanziale differenza che esiste, in termini di fruibilità, tra la predisposizione di linee di collegamento (tipo navette), che non dubitiamo saranno previste, e l’accesso diretto, con una fermata del treno, all’interno dell’area dei servizi sanitari. La deviazione di una linea ferroviaria è un’opera sicuramente impegnativa, ma è un’opera possibile ed i benefici conseguibili giustificano senz’altro l’investimento”. Quindi l’appello alla Regione Marche “di farsi parte attiva per verificare la fattibilità tecnico-economica, coinvolgendo tanto Ferrovie dello Stato che il MISE, per ricercare tutte le sinergie possibili, nazionali e del territorio, per realizzare tale progetto. L’investimento può divenire, a sua volta, incubatore di ulteriori investimenti. Immaginiamo, con un po’ di fantasia che lo stesso Comune di Macerata potrebbe trovare interessantissima la proposta, dato che, qualora si decidesse la deviazione della linea, non è detto che non la si possa poi ricongiungere con il vecchio tracciato in un punto utile ad evitare il problematico passaggio a livello della Pieve (che si potrebbe finalmente eliminare). Immaginiamo ancora - concludono - che le vecchie stazioni lungo la linea, con l’aggiunta di qualche nuovo parcheggio, potrebbero risorgere a nuova vita, diventando punti di scambio intermodale automobile-autobus-treno”. GS
“Una fermata ferroviaria all’interno dell’area del nuovo ospedale provinciale de La Pieve”.

È la proposta del circolo PD di Tolentino, nella fase iniziale del Project Financing del nuovo nosocomio.

“Un investimento infrastrutturale di supporto - scrive il gruppo in una nota - , moderno e ambizioso, con effetti positivi per una lunga serie di aspetti, dalla aumentata accessibilità al servizio per molte fasce di utenti dei  servizi sanitari, alla riduzione del carico del traffico prevedibile, da una mobilità più sostenibile, alla valorizzazione della stessa tratta ferroviaria Fabriano-Civitanova.
Un obiettivo che interessa tutti i cittadini e che per questo motivo dovrebbe trovare il sostegno trasversale di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione”.
Evidenziate anche le eventuali difficoltà: “Non nascondiamo le difficoltà, economiche più che tecniche, a realizzare una tale trasformazione. Ma la ferrovia passa non distante dal sito del previsto ospedale e questa fase di progettazione è quindi un’occasione irripetibile, che non si presenterà più. 

Poniamo l’accento sulla sostanziale differenza che esiste, in termini di fruibilità, tra la predisposizione di linee di collegamento (tipo navette), che non dubitiamo saranno previste, e l’accesso diretto, con una fermata del treno, all’interno dell’area dei servizi sanitari.

La deviazione di una linea ferroviaria è un’opera sicuramente impegnativa, ma è un’opera possibile ed i benefici conseguibili giustificano senz’altro l’investimento”.

Quindi l’appello alla Regione Marche “di farsi parte attiva per verificare la fattibilità tecnico-economica, coinvolgendo tanto Ferrovie dello Stato che il MISE, per ricercare tutte le sinergie possibili, nazionali e del territorio, per realizzare tale progetto.

L’investimento può divenire, a sua volta, incubatore di ulteriori investimenti. Immaginiamo, con un po’ di fantasia che lo stesso Comune di Macerata potrebbe trovare interessantissima la proposta, dato che, qualora si decidesse la deviazione della linea, non è detto che non la si possa poi ricongiungere con il vecchio tracciato in un punto utile ad evitare il problematico passaggio a livello della Pieve (che si potrebbe finalmente eliminare).

Immaginiamo ancora - concludono - che le vecchie stazioni lungo la linea, con l’aggiunta di qualche nuovo parcheggio, potrebbero risorgere a nuova vita, diventando punti di scambio intermodale automobile-autobus-treno”.


GS

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